Laura Mariani - Agata Parisella
- Giovanna Trapani "La pittura in cucina" Sellerio Editore
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Recensione
di Gabriella Bona (gabri.bona@libero.it)
Ci sono piatti cucinati e composti
con tale maestria da sembrare quadri e dipinti così realistici e
intensi da scatenare l'appetito: la vicinanza e la complicità tra
pittore e cuoco sono il tema di "La pittura in cucina", lavoro collettivo
di Luca Mariani, storico dell'arte, Agata Parisella, chef e gestore di
un famoso ristorante romano, e Giovanna Trapani, giornalista di culinaria
e programmista della Rai.
Le trentasette nature morte, italiane
e fiamminghe, scelte per il loro lavoro, rappresentano l'epoca d'oro di
questo stile e si collocano tra Seicento e Settecento. Di ognuna troviamo
una scheda tecnica e una ricetta realizzata sulla base del dipinto. Cibi
semplici o raffinati, diverse disposizioni, presenza di utensili, sguardi
sugli interni: da molti particolari è possibile ricostruire la storia
di un periodo, delle diverse situazioni sociali ma anche riferimenti alle
varie stagioni. Né mancano indicazioni morali: "la scelta di una
composizione scarna, con soggetti semplici ed essenziali, altrettanto precisi
nelle forme di intensa percezione, alludeva al tema della vanità
delle bellezze del mondo, del deperimento della ricchezza e della necessità
di una rigorosa vita morale".
Pani, frutti, salumi, dolci, selvaggina
ma anche spezie, fiori, brocche, bottiglie, tegami, coltelli che permettono
alla chef di elaborare ricette di diversi gradi di difficoltà, dalle
più semplici a quelle elaborate, accompagnate da consigli su come
presentare il piatto.
Il passaggio dalla pittura animata
e quella inanimata, alla natura morta, dalle persone agli oggetti, ci ha
permesso di entrare più profondamente nella vita delle persone,
scoprendo stanze fino ad allora segrete, come la cucina, e le abitudini,
i cibi, gli oggetti di uso corrente, i gusti alimentari e la capacità
dei pittori di trasmettere storie e messaggi attraverso le cose quotidiane,
giocando sulle disposizioni, sulle composizioni, sui colori e sulla scelta
di tecniche diverse.
Oggi possiamo ammirare i loro capolavori
in musei e pinacoteche e possiamo provare a riprodurli per le nostre cene
o i nostri pranzi, tentando di stupire i nostri ospiti.
gabriella bona
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