Mauro Raimondi "Centomilano"
Fratelli Frilli Editori
La città
raccontata dai suoi libri
Commento di
Gabriella Bona (gabri.bona@libero.it)
Ci sono tanti modi per raccontare una città, la propria città,
quella città di cui, nonostante le pecche che non possono mai mancare,
si è innamorati. Mauro Raimondi lo fa attraverso i libri, cento
libri che raccontano Milano, che ne mettono in evidenza pregi e difetti,
la città vista con gli occhi e con il cuore, con il sentimento e
i rimpianti.
“CentoMilano” attraverso i libri che parlano di arte, architettura,
urbanistica, cultura, società, storia, attraverso opere di narrativa,
di poesia e di teatro fa emergere una realtà piena di sorprese anche
per chi la conosce e stuzzica la curiosità, la voglia di percorrere
quelle strade, di vedere palazzi e monumenti, di incontrare atmosfere che
sono finora sfuggite.
Il Duomo con le sue tremilaquattrocento statue e neppure un campanile,
con quella Madonnina che è diventata il simbolo della città
e il rimpianto per i Navigli scomparsi emergono tra le pagine dei cento
libri che Raimondi ha selezionato per raccontarci Milano. Dai monumenti
alle ricette tipiche, dalla pittura agli antichi mestieri, non c’è
aspetto che sia stato trascurato. La pianta antica, “al principio, fu il
Cerchio […] due perfetti circoli concentrici corrispondenti alle cinture
murali massimianea (del secolo IV) e medievale” si è persa nell’affrettata
e insensata riedificazione del dopoguerra, nella costruzione di periferie
prive della storica struttura. Ma rimangono nella città le testimonianze
di secoli di storia e i libri tentano di mantenere vivo il ricordo di quello
che è andato perduto. Libri recenti e rarissimi raccontano di santi
e di leggende, di cortili, di osterie e di calcio ma anche degli esclusi,
di quelli che a Milano hanno sofferto e non sono riusciti a inserirsi,
del fermento politico (a Milano è sono state fondate la prima Camera
del Lavoro italiana e, a fino ‘800 il Partito socialista), sociale (rimane
la capitale del volontariato italiano) e sociale.
Un libro prezioso, da leggere con attenzione, appuntandosi indirizzi
e nomi, disegnando una piantina per la prossima gita a Milano, per andare
a scoprire tutto quello che finora ci è sfuggito. Un libro coinvolgente,
scritto con la penna ma anche con un grande amore che contagia il lettore
nella scoperta di una città che si apre in mille aspetti diversi
e che si offre, però, soltanto a chi riesce a scoprirne l’essenza
segreta, profonda.
gabriella bona
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