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    Elena Doni "Il secolo delle donne" Edizione Laterza
    Recensione di Gabriella Bona
     
      
    Il Novecento è stato un secolo di grandissimi eventi e di mutamenti di portata inimmaginabile nei secoli precedenti, in Italia come in molte altre nazioni. 
    Due guerre, il fascismo, le grandi lotte operaie, l’abbandono delle campagne e le nascite delle periferie operaie, hanno trasformato l’Italia in modo profondo. Ma il più grande mutamento è stato nella vita delle donne. 
    La giornalista Elena Doni e la photo editor e ricercatrice iconografica Manuela Fugenzi, nel volume “Il secolo delle donne” edito da Laterza, ci offrono un quadro di questi anni attraverso 130 fotografie scelte da Fugenzi nei più importanti archivi nazionali e commentate da Doni. 
    Troviamo, nel libro, “quel mondo arcaico che in Italia è continuato anche dopo la metà del secolo” e le donne che hanno raggiunto, in questi anni, posti di prestigio, le donne povere ed analfabete di inizio secolo e quelle a cui è stato conferito il Premio Nobel: Grazia Deledda, nel 1926, e Rita Levi Montalcini, nel 1986. 
    Le fotografie, quasi più delle parole, dimostrano il susseguirsi delle mode, dell’abbigliamento, del paesaggio, delle abitazioni, degli sguardi. 
    Attraversiamo gli anni difficili delle due guerre, le donne che entrano in fabbrica per sostituire gli uomini mandati al fronte ed espulse dal lavoro alla fine della guerra; gli anni del fascismo e delle leggi che tentano di stroncare ogni diritto civile e sociale; gli anni del boom economico, del frigorifero e dell’automobile e il movimento delle donne; le leggi, prima di tutte quella del 1974 del nuovo diritto di famiglia e quelle che aprono alle donne le porte di professioni rimaste esclusivamente maschili. 
    Troviamo le donne che hanno fatto la storia di questi cento anni: Maria Montessori, Sibilla Aleramo, Ada Negri, Franca Rame, Mina, Giulia Occhini, Franca Viola, Sofia Loren Irene Camber, Angela Casella, Lina Merlin, Nilde Jotti, Anna Magnani, Oriana Fallaci, Margherita Hack e le donne senza nome, raccoglitrici di olive e gelsomini, emigranti, operaie, lavandaie, contadine, mondine, casalinghe. 
    Il mondo del lavoro, della cultura, della politica, dello spettacolo, dello sport, della vita di ogni giorno hanno avuto, attraverso il nuovo ruolo assunto dalle donne, un cambiamento radicale. Eppure anche se i passi avanti sono stati di enorme portata, ancora oggi le donne sono lontane dalla piena realizzazione della parità: difficilmente raggiungono gli apici della carriera nonostante da anni il numero delle laureate superi quello dei laureati e i voti delle donne siano i migliori ed è difficile sradicare la vecchia mentalità che lascia sulle spalle femminili la maggior parte del lavoro domestico, così come è difficile che di una donna famosa si mantenga a lungo il ricordo. 
    Un libro che è nato anche per questo, per non dimenticare un percorso che tra mille contraddizioni, tra infiniti ostacoli, passi avanti e ritorni al passato, grazie al coraggio e alla volontà delle donne, ha permesso di cambiare molto la vita di tutte ma che deve continuare, per arrivare ad un traguardo ancora lontano. 
       
    gabriella bona 

 
 
 
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