CANAVESE - LA DIREZIONE
DELL’AZIENDA PROPONE UNA “MANOVRINA” DA 8 MILIARDI Sindaci infuriati
con Regione e Asl
CUORGNE' - Se l'annuncio
dei drastici tagli al bilancio della Sanità piemontese - e canavesana
in particolare - imposti dalla Giunta regionale aveva suscitato perplessità
e timori, attorno alla "manovrina" da 8 miliardi messa a punto dal direttore
generale dell'Asl 9 Giampaolo Costamagna si è invece scatenato un
vero e proprio putiferio.
Le prime e più
vivaci reazioni sono giunte dal sindaco di Cuorgnè, Giancarlo Vacca
Cavalot, che ad inizio settimana ha diffuso un durissimo comunicato per
esprimere "...totale sfiducia nell'amministrazione del dottor Costamagna
e nella stessa direzione sanitaria dell'Asl 9, che non può assolutamente
disconoscere i dati reali del presidio ospedaliero di Cuorgnè: o
si vuole bloccare una struttura che nell'anno 2000 ha assistito in ostetricia
640 parti, in Ortopedia ha effettuato 850 interventi e 6915 visite ambulatoriali,
in Chirurgia ben 1923 interventi? L'ospedale di Cuorgnè, sorto e
voluto con senso di responsabilità e con grandi sacrifici dalla
nostra gente a servizio delle nostre comunità, non ha bisogno di
essere distrutto dall'opportunismo e dalla follia di autentici lanzichenecchi
sprezzanti dei reali e seri interessi della nostra popolazione". Toni durissimi,
dunque, ripetuti anche durante un consiglio comunale aperto svoltosi sull'argomento
nella serata di mercoledì 7 febbraio presso l'ex-chiesa della Trinità
a Cuorgnè con la partecipazione di un foltissimo pubblico. Toni
che hanno guadagnato a Cavalot l'immediato e pubblico sostegno di numerosi
amministratori dei centri e delle comunità montane altocanavesane
gravitanti sul presidio cuorgnatese, ma dai quali hanno almeno parzialmente
preso le distanze il primo cittadino di Ivrea Fiorenzo Grijuela e quello
di Rivarolo (nonchè presidente del comitato dei sindaci dell'Asl)
Edo Gaetano, pur ribadendo in una conferenza-stampa tenutasi sempre mercoledì
scorso presso la Sala dorata del municipio eporediese il loro parere fortemente
negativo sulla manovra. Dice Gaetano: "Non vogliamo neppure entrare nel
merito dei tagli proposti da Costamagna, che non è certo l'unico
nè il maggiore colpevole di questa situazione. Le responsabilità
politiche sono tutte della Regione, che in passato ha avallato tutti i
bilanci dell'Asl, salvo trovarli adesso esagerati ed imporre onerosi tagli
ai servizi al pubblico senza il benché minimo ricorso alla concertazione
con gli enti locali per addivenire a una programmazione decente. Sappiano
il presidente Ghigo e l'assessore alla Sanità D'Ambrosio che a questa
operazione ci opporremo in tutti i modi".
Fuori dagli ambienti
istituzionali, contro la soppressione del reparto di ostetricia a Cuorgnè
si segnala una dichiarazione sottoscritta da oltre un centinaio di addetti.
Lamentando il silenzio dell'amministrazione comunale di Castellamonte in
merito al ridimensionamento del locale ospedale, le minoranze di centro-sinistra
di Castellamonte hanno convocato per questa sera un incontro pubblico sul
tema (alle 21 nella Casa della Musica) con l'intervento del parlamentare
Livio Besso Cordero, del capogruppo Ppi in Regione Antonio Saitta e del
responsbile Ds Angelino Riggio. Cgil, Cisl e Uil del Canavese, infine,
nel respingere le scelte della direzione generale dell'Asl 9, hanno invitato
tutti i lavoratori del settore a prendere posizione contro i tagli nell'ambito
dello sciopero nazionale del comparto Sanità del 2 marzo e della
manifestazione del 13 febbraio di fronte alla sede del Consiglio regionale.