La regione piemontese, in particolare
l'assessore D'Ambrosio, ha deciso una serie di tagli per quanto riguarda
le spese sanitarie dell'ASL canavesana. I sindaci interessati stanno esprimendo
la loro protesta. Il tema è importante. La scelta è fra abbandonare
al proprio destino il malato o cercare vie per rispondere in maniera positiva
ai suoi bisogni. La prima considerazione concerne la necessità di
superare i campanilismi. La sanità deve dare una risposta al malato
e non soddisfare l'orgoglio di un paese. Ma la decisione della regione
piemontese è inquietante per altri motivi. Il primo è che
essa mira non a eliminare le spese superflue ma quelle che riguardano alcune
conquiste dell'ASL eporediese, in campo oculistico od oncologico ad esempio.
L'ASL eporediese dovrebbe essere di seconda serie con quali incentivi morali
per chi vi opera? Il secondo è che sembra essere congeniale ad una
maggiore presenza dei privati nella sanità. Ma solo l'ideologia
può far credere che il privato assicuri una sanità migliore
per tutti. Pollice verso, dunque, per Giunta ed Assessore.
beppe scapino