IN CLASSE
La scuola e l’era
dell’autonomia:
un augurio e qualche
timore
Riprende l'anno scolastico. Quest'anno
con molte novità e molte incognite. Inizia l'applicazione di una
riforma che sembra navigare fra incertezze e impreparazioni. Forse è
lo scotto di ogni riforma aggravato dai limiti tipici dell'amministrazione
pubblica italiana. Queste difficoltà si incontrano poi con il carattere
aziendale che dovrebbe caratterizzare ogni scuola. Da questo principio
può derivare non solo una divisione fra scuole di serie a e scuole
di serie b. Può derivare una scuola che valorizza iniziative di
facciata alla ricerca di clienti. Eppure la scuola e l'istruzione sono
diritti , non doveri, del cittadino. Una scuola al servizio del lavoro,
che dona gli strumenti tecnici, ma prima ancora una scuola al servizio
del cittadino perché possa parlare e non subire le parole altrui.
Investire in questa scuola per tutti e non solo per la classe dirigente
è, al di là di ogni retorica, credere nel futuro. Un augurio
a chi inizia quest'anno scolastico perché riconosca di essere un
privilegiato fra i giovani del mondo.
beppe scapino
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