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    L’ESEMPIO DI UN INTERESSANTE MODELLO DI RIORGANIZZAZIONE: BRESSANONE
    I RIFIUTI: DA TASSA...A TARIFFA
    SI ENTRA NELL’ERA DEL "CHI PIU’ NE PRODUCE, PIU’ PAGA"

    Il costante e vertiginoso aumento della tassa raccolta rifiuti e l'attuale organizzazione di raccolta differenziata richiede una ridefinizione dei risultati, problemi, proposte risolutive, come messo in evidenza dagli stessi amministratori locali che in queste ultime settimane hanno approvato i propri bilanci affrontando i necessari ritocchi alla Tarsu. Lo studio per il passaggio dall'attuale tassazione dei rifiuti ad un sistema tariffario, previsto dalla legislazione di settore, dovrebbe costituire occasione per sviluppare il processo per il recupero dei rifiuti e dare attuazione al principio "chi inquina paga" in rapporto alla quantità di rifiuti da ciascuno prodotta. Un sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti informato a tale principio è già stato avviato fin dal 1995 dal Comune di Bressanone in Provincia di Bolzano. Tale Comune offre un modello di gestione che si pone come obiettivo la riduzione della quantità dei rifiuti prodotti, incentivando una coscienziosa separazione dei rifiuti ed una raccolta differenziata rivolta al recupero, attraverso un sistema tariffario che responsabilizza in via diretta gli utenti del servizio. Poiché questo sistema di gestione si fonda necessariamente sulla partecipazione responsabile ed attiva dei cittadini per attuare una capillare raccolta differenziata, è stata prioritariamente avviata una compagna di informazione caratterizzata da uno scambio di richieste e dati informativi tra utenti e Amministrazione Comunale per favorire il recupero e la riduzione dei rifiuti da smaltire. Presupposto di questo sistema, è bene ribadire, è una partecipazione consapevole e civile da parte di ogni singolo cittadino, poiché eventuali abbandoni di rifiuti ricadrebbero come costo economico ed ambientale su tutta la comunità. Il Comune di Bressanone ha offerto all'utente la possibilità di scegliere tra forme di smaltimento attivabili in ambito comunale adattate alle specifiche esigenze, con particolare riferimento alle comunità di smaltimento e ai singoli nuclei famigliari. Le comunità di smaltimento, costituite da condomini, cooperativi, case di cura, ospedali, alberghi, edifici in cui vivono collettività di persone, possono adottare un cassonetto comune. Al cassonetto è applicato un sistema manuale (ad esempio un'etichetta adesiva) o un display che segnala il ritmo di svuotamento del servizio nettezza urbana al fine della quantificazione dei rifiuti prodotti dalla comunità cui verrà addebitato indistintamente il costo. I singoli nuclei familiari possono scegliere di smaltire i propri rifiuti tramite contenitori individuali, collocati presso ogni singola abitazione su proprietà privata (come i contatori del gas metano), o contenitori mobili che dovranno essere portati a cura dell'utente, in determinati giorni, fino al bordo della strada dove è previsto il passaggio del servizio di raccolta o presso punti di raccolta. Anche in questo caso ogni contenitore è dotato di un display che quantifica il peso, contabilizza e registra elettronicamente i rifiuti smaltiti. Il costo per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti viene pertanto ripartito sulla base dei dati relativi agli svuotamenti registrati presso ogni singolo utente che misurano la quantità prodotta. Nei cassonetti viene messa solo quella parte di rifiuti domestici che non può trovare destinazione diversa nell'ambito del sistema di raccolta differenziata organizzato dal Comune. Su un'apposita carta topografica sono evidenziati i punti di raccolta del vetro, carta, metalli plastica, rifiuti biologici. Infine, per quanto riguarda i rifiuti biologici consistenti in scarti di potatura e residui di giardinaggio (cosiddetti rifiuti verdi) e rifiuti domestici di natura organica, è consentito ai cittadini di riutilizzarli direttamente, con opportuni accorgimenti, per ottenere terriccio fertile. Questi dati, riportati in forma sommaria, esemplificano l'interessante modello di gestione avviato dal Comune di Bressanone e possono dare spunti a studi ed approfondimenti adattati alle caratteristiche territoriali e socio-economiche delle realtà locali. Attraverso questi studi possono essere progettate e sperimentate forme alternative, complementari o analoghe al modello illustrato la cui peculiarità risiede nell'attribuire all'utente finale un ruolo attivo nel complesso sistema di recupero, riciclo ed eliminazione dei rifiuti urbani.

    silvia gardetto


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