Verso le elezioni in un clima sempre
più rovente, inasprito da proposte di legge e da episodi poco chiari.
CHI E COSA VOTARE
Le elezioni del 16 aprile - mi ripeto
- riguardano la elezione di amministratori locali, presidenti e consigli
regionali in primo luogo. Non è un voto sul governo, che sarà
l'oggetto delle elezioni politiche. Non è neppure un voto fra regime
e libertà, secondo uno slogan che vorrebbe ricreare un clima di
mezzo secolo fa. Purtroppo la campagna elettorale ha assunto toni e temi
faziosi e spesso grotteschi. Eppure l'oggetto del voto è importante.
Si votano Consigli regionali che potranno darsi uno Statuto autonomo. Si
realizzerebbe una forma di federalismo che potrebbe riavvicinare cittadini
e istituzioni. Ma chi va a votare non sa chi fra i candidati ha un progetto
e come intende realizzarlo.
REGOLAMENTARE GLI
SCIOPERI?
Il governo ha pronto un regolamento
per gli scioperi nei servizi pubblici. L'argomento è delicato. Il
diritto allo sciopero è una grande conquista. Rimane però
il fatto che gli scioperi nei servizi pubblici colpiscono non la proprietà
ma gli utenti. Inoltre spesso sono indetti da sindacati poco rappresentativi.
Una regolamentazione che salvaguardi i diritti della comunità insieme
ai diritti di chi lavora sembra ormai necessaria.
LEGA FI E GLI IMMIGRATI
Bossi e Berlusconi hanno presentato
una proposta di legge di iniziativa popolare per cancellare l'attuale normativa
sull'immigrazione e sostituirla con nuove misure. Potrebbe entrare in Italia
solo chi ha ottenuto il codice fiscale, un lavoro. I clandestini verrebbero
immediatamente rimpatriati. E' autorizzato l'uso delle armi, di navi da
guerra contro gli scafi. Sono alcune delle norme proposte precedute da
una relazione introduttiva ideologica. FI e Lega dicono di lottare contro
il modello neo-giacobino della società universale e multirazziale
per un modello "cristiano" fondato sul primato della nazione. Che dire?
Mi pare chiaro l'intento propagandistico che fa leva sulle paure di molti.
Bisogna aggiungere che nel Polo soprattutto il CCD ha mostrato imbarazzo.
Unanime la condanna da parte di chi si ispira a valori di solidarietà,
ma non solo. Il direttore di Confindustria Innocenzo Cipolletta propone
in nome dei valori liberali l'abolizione dei limiti di ingresso. "E' libera
la circolazione delle merci - dice - le merci non possono essere considerate
superiori alle persone". Personalmente mi pare grave la relazione introduttiva
che riprende temi come la difesa della nazione cristiana che si speravano
superati.
PAPPALARDO
La questione del documento del colonnello
Pappalardo è inquietante. I progetti contenuti nel testo sono deliranti,
ma è grave che siano circolati per diverso tempo. Ricorda vicende
di complotti, di usi strumentali di vicende per rendere torbida la vita
politica e sociale. Che stiano tornando i manovratori occulti? L'unica
speranza sta in un'inchiesta limpida.
beppe scapino
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