CHIESA
VALDESE: UNA DECISIONE SOFFERTA...
Alla Commissione diocesana per l’ecumenismo
della Diocesi di Ivrea.
Cari amici e care amiche,
quest’anno, per la prima
volta, la Chiesa Evangelica Valdese di Ivrea non parteciperà alla
Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Per noi questa
è una decisione grave e dolorosa, ma non possiamo fare altrimenti:
l’Anno Santo che sta per iniziare e che monopolizzerà l’attenzione
di molti ce lo impedisce. Noi riteniamo che questo avvenimento sia una
mistificazione, un errore ed una leggerezza. Sono parole forti, ma tra
cristiani non può che esserci un confronto chiaro ed esplicito,
soprattutto nel dissenso.
E’ una mistificazione perché
la Bibbia quando parla di “Giubileo’’, invita i credenti a ridistribuire
le loro risorse per offrire a tutti una nuova possibilità di avere
una vita dignitosa, mentre tutti sappiamo che l’Anno Santo ha avuto come
risultato, fin dalla sua prima edizione del 1300, quello di concentrare
le ricchezze nelle mani di pochi.
E’ un errore, perché
pensiamo che ripetere le formule tradizionali di indulgenza, pellegrinaggio
ecc., significhi ancora una volta ignorare la scelta di salvezza che Dio
ha compiuto attraverso Gesù Cristo. Noi pensiamo che Egli ha scelto
di vivere, morire sulla croce ed è stato risuscitato da Dio per
indicarci una strada: quella della fiducia incondizionata nel suo amore.
Questo non è coniugabile con l’idea di compiere opere di qualsiasi
genere e sacrifici per procurarsi un credito futuro.
E’ una leggerezza, perché
consideriamo un inutile spreco ogni spesa fatta - con denaro anche pubblico
- per promuovere viaggi a San Pietro o un qualsivoglia altro luogo sacro.
Noi pensiamo che la laicità dello Stato sia un valore comune a tutti
i cittadini della Repubblica e debba essere pretesa e difesa in ogni occasione.
Inoltre tutti sappiamo che cosa significa fare investimenti e costruzioni
faraoniche nel nostro Paese e possiamo facilmente prevedere che tra pochi
anni ci troveremo a fare i conti con un’infinità di progetti lasciati
a metà e consuntivi non sempre trasparenti.
Siamo convinti che l’ecumenismo
sia una scelta senza ritorno, ma anche questo debba essere un vero cammino
insieme nella fedeltà a Dio.
il consiglio della chiesa evangelica
valdese di ivrea
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