Le Donne in
Nero preparano la pace
IVREA - “Se vuoi la pace, prepara la
pace”. Sotto questo appello si sono incontrate nei giorni scorsi a Ulcinj,
nel Montenegro, le “Donne in nero” di Belgrado con quelle venute da tanti
altri paesi, d’Europa e d’America, per ribadire la volontà di superare
le barriere che ancora dividono i popoli dell’ex Jugoslavia. Perché
la pace, la vera pace, non c'è in questi paesi e noi tendiamo a
dimenticarcene.
Verranno a ricordarcelo lunedì
25 ottobre, alle ore 21, in S. Marta, quattro “donne in nero”, che hanno
partecipato al recente incontro di Ulcinj, invitate a Torino dal Comune
e dalle “donne in nero” torinesi e qui a Ivrea dal nostro Comune, dal Comitato
di Solidarietà e dalla Casa delle Donne.
Più dei loro nomi completi è
significativa per noi la loro provenienza: Rada, profuga serba da Mostar
a Belgrado (ove è punto di riferimento per le iniziative del Comitato)
-Slavka, montenegrina, si occupa dei rofuhi Rom, numerosissimi in Montenegro
- Sanije, di Pristina, nel Kossovo -Zibija, di Novi Pazar, capoluogo del
Sangiaccato, cioè la regione musulmana della Serbia (realtà
a noi poco nota).
Sono dunque donne testimoni di quattro
situazioni diverse, per etnia, religione, storia, accomunate però
dall’orrore della guerra cui si oppongono con tutte le loro forze. Perché
di guerra ancora si tratta, per le catene di vendette e di ritorsioni,
per i gravi scontri politici, per le disperate condizioni economiche. La
voce delle donne saprà certamente rimarcare in modo speciale queste
condizioni.
Le “Donne in nero” costituiscono, dal
1987, una rete internazionale di pacifiste che vogliono affermare l'unità
delle donne contro tutte le guerre.
A Belgrado esse manifestano ogni mercoledì,
nella piazza della Repubblica, vestite di nero e in silenzio: una presenza
eloquente contro le troppe parole inutili e le urla della violenza.
Nel movimento pacifista internazionale
le “Donne in nero” sono oggi un punto di riferimento importantissimo e
sicuro.
L’incontro di lunedì 25 sarà
un’occasione preziosa per noi per capire e per dimostrare a queste donne
coraggiose il nostro affetto e la nostra solidarietà.
Solidarietà che si è anche
concretizzata nei camion che il Comitato di Ivrea ha riempito di aiuti
e che verranno consegnati direttamente in Serbia dai nostri incaricati,
in partenza il 27. Questi arriveranno.
liliana curzio
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