WAUSAU (USA) - 10/15
luglio 2012
Wausau (Uoso, Uaso, Uosa...l'ho
sentito pronunciare in tutti i modi, di certo non Vasau come
dicevo io !) in Wisconsin, è stata la sede dei Campionati del
Mondo di Slalom per Junior e Under 23.
Il Wisconsin è uno stato al nord degli
Stati Uniti, ai confini con il Canada: laghi, fiumi, foreste e
tanti parchi.
Veramente Wausau, mi hanno detto, è un
importante distretto industriale, ma la contea è così estesa che
non si riesce a vedere nessuna fabbrica se non, in lontananza, le
alte ciminiere di una cartiera. Il resto sono piccole case di, in
genere, legno come nella tradizione americana, oppure costruzioni
di mattoni rossi che ricordano probabilmente l'architettura dei
primi insediamenti industriali alla fine dell'800.
In verità, guardando le bellissime
foto esposte nel Centro di Formazione che ha ospitato
l'organizzazione dei Campionati, Wausau deve aver avuto anche una
ricca storia agricola, con allevamenti e colture.
Wausau è una città ordinata e pulita.
I prati sono un po' secchi perchè forse è un po' che non piove.
Niente scritte sui muri e niente
inferriate alle finestre.
Un'altra cosa che colpisce è la scarsa
presenza di persone di colore.
E poi, dove la trovate un'altra
città che dedica un monumento bronzeo al "canoista" ? Ma
ovviamente in America !
Il campo di gara è sul fiume
Wisconsin in centro città.
Veramente è su di un piccolo ramo
di scarico di acque del lago e, normalmente durante l'anno,
non ha acqua che viene convogliata verso altre direzioni.
Solo per questi Campionati le
Autorità locali hanno autorizzato il rilascio dei metri cubi
necessari allo svolgimento delle gare.
Sono arrivato in America lunedì 9
luglio, con un volo via Milano, Parigi, Detroit. Era già stato
tutto organizzato per il nostro soggiorno dalla Federazione
Americana e nel piccolo aeroporto di Wausau mi aspetta una
macchina inviata dall'hotel che ci ospiterà |
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durante la settimana di gare e che è
poco distante.
Alla reception scopro con gran
rammarico che sono di nuovo in camera con il polacco Kudlik, da me
detto la "sega umana", che già mi ha fatto dormire poco lo scorso
anno a
Bratislava, in occasione dei Campionati del Mondo, con russate
disumane.
Chiedo se è possibile avere una stanza
singola, sono disposto a pagarmi l'intero soggiorno, ma - sorry -
non ce ne sono.
In effetti l'albergo è interamente
occupato dagli arbitri e dall'organizzazione ma anche dallo
squadrone russo.
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Uno spettacolo vedere da ogni
parte esposti abiti ed attrezzature ad asciugare !
Ad accogliermi al mio arrivo c'è
Brian Fike (che fa parte della nostra squadra di Arbitri che
saranno a Londra) e fa anche lui parte del Comitato
Organizzatore.
Mi consegna l'abbigliamento per i
giorni di gara, i programmi ed alcuni gadget fra cui una
bottiglietta di sciroppo d'acero che, forse, proverò ad
assaggiare una volta tornato a casa. Sherri Fike, che ci ha
splendidamente seguito durante la settimana (ma anche prima
dell'arrivo) ha esposto in bacheca il programma della
settimana in modo estremamente dettagliato; tutti i giorni la
partenza dall'hotel per il campo di gara sarà alle ore 8,15.
Il gruppo di I.T.O. (International
Technical Officials) di questi Campionati è composto da molti
volti conosciuti ed alcuni nuovi e fra questi quasi tutti i
numerosi colleghi americani.
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Poi me ne vado in camera, saluto
Kudlik, mi ficco due tappi nelle orecchie e provo a dormire.
Al mattino la sveglia ovviamente è
molto presto. Caspita, sono le sei e per il mio orario biologico è
già mezzogiorno !
Con Kudlik ci misuriamo le nostre
polo, molto belle ed in materiale tecnico.
Sono traspiranti e dovremo indossarle
per cinque giorni di seguito !
Come nella migliore tradizione
americana le polo sono enormi (Maryse Viseur, una collega
francese dal fisico minuto, la indosserà a mo di miniabito) e
a Kudlik è capitata una "XL" mentre a me una "L".
Ce le scambiamo e siamo tutti e
due abbastanza presentabili.
Fatta colazione, decidiamo di
farci portare dallo "shuttle" dell'albergo sul campo di gara e
quindi fare una visita alla "downtown" di Wausau.
L'impressione che ricevi vedendo
le acque del fiume Wisconsin non è delle migliori; sembra
Coca-Cola, compresa la schiumetta.
Ma le rapide sono belle ed
impegnative ed il percorso modificato con l'inserimento di
grandi massi di roccia rossa. |
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Mi spiegheranno che il fiume non è
inquinato e che il colore è dovuto al rilascio di sostanze
(tannino) da parte degli alberi che affondano le radici nell'alveo
del fiume e nel lago.
Difatti è normale vedere gente che
prende il bagno e anche gli addetti al salvamento, nelle pause di
gara, si sollazzano giocando con le onde del fiume.
Sul campo di gara ci sono già un po'
tutti. Incontro l'australiana Sue Natoli ed il brasiliano
Andrè Behs che saranno rispettivamente Chief Judge e
assistente e poi Jean Michel Prono, che mi chiede notizie
della gara di slalom di Word Ranking che si è tenuta ad Ivrea nei
giorni precedenti e che è impegnato a disegnare il percorso per le
prove di qualifica.
In attesa della prima riunione che si
terrà nel primo pomeriggio, facciamo due passi verso il centro
della città.
Ma dov'è questo centro città ? Quattro
palazzoni, una chiesa e l' "Area 400", un grande spazio
verde ed un palco dove si svolgerà la cerimonia di apertura e
probabilmente utilizzato per molti altri eventi.
Facciamo il giro un paio di volte ma
non c'è proprio niente da vedere. Solo le colleghe Liba e Milica
riescono anche qui ad infilarsi dentro qualche negozio di
abbigliamento.
Alla fina ci inoltriamo in un Centro
Commerciale dove rischio di addormentarmi appena mi siedo su di un
comodo divano.
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All'una meeting, con la solita
trafila di di spiegazioni e raccomandazioni. Quindi
assegnazione degli incarichi.
Trasmission Judge al settore 3,
porte 8-9-10-11 con Ting Ting Le che viene da Taipei.
Con noi l'americano Kurt, addetto
al PDA, con cui abbiamo lavorato molto bene.
La nostra alimentazione
meriterebbe da sola un lungo commento. Ma si sa, gli
americani non sono cultori della buona cucina (per quella
degli altri però si) e quindi si viaggerà durante
tutta la settimana a
sandwich, |
barrette simil-energetiche, biscotti e, per fortuna, dopo un po' anche
qualche frutto.
L'ultimo vero pasto resterà, sino al
rientro in Italia, quello fatto all'aeroporto di Parigi dove, in
attesa del volo per Detroit e conscio di quello che mi aspettava,
mi ero buttato su di un piatto di squisitezze marine accompagnate da un bel
bicchiere di chardonnay.
Comunque ci nutriamo e affrontiamo
rinfrancati le altre attività della prima giornata.
C'è anche il tempo di iniziare a
compilare i nostri moduli, ben 120 pagine ! Lavoro fatto, così
stasera si può andare a dormire presto visto che il fuso si fa
sentire !
Ci portiamo quindi in postazione per
seguire la discesa dei canoisti che proveranno il percorso delle
qualifiche. Con Ting Ting decidiamo le nostre posizioni per poter
controllare al meglio sia i piccoli tocchi, sia i passaggi di
testa "dentro-fuori", possibili sulle porte 10 e 11.
Sulla 11 siamo entrambi un po' lontani
però per i piccoli tocchi e chiederemo aiuto al settore
successivo. Definiamo anche chi sarà "Primary Judge",
nell'assegnare le penalità in caso di discordanza, per ogni porta.
Da segnalare che il percorso prevede
una sola porta con una palina: che ci stiano ripensando ?
Nel tardo pomeriggio ci sarà la
cerimonia di inaugurazione e ho l'occasione per incontrare i
nostri atleti Under 23.
Siamo solo in quattro, anche se fra i
più bravi esponenti del canoismo nazionale, accompagnati dal
tecnico "Friz" Didonè. Foto di rito con i nostri "moschettieri",
molto ricercati anche da esponenti femminili di altre squadre.
Devo dire che fa un po' di tristezza
vedere le altre nazioni sfilare con squadroni completi di ogni
categoria.
Ma come siamo messi in Italia con gli
Junior ? Ne vediamo tanti correre soltanto nelle gare sulle acque
facili, ma quanti sarebbero in grado di discendere in modo
dignitoso a questi livelli e anche nelle canadesi ?
A parte le tradizionali nazioni
(Francia, Germania, Gran Bretagna, Slovacchia, Repubblica Ceca)
anche nazioni emergenti come il Brasile hanno messo in mostra
giovani molto preparati, soprattutto nel C1.
E che dire delle coraggiose ragazze
della canadese femminile ? Numeri incredibili, ma coraggio da
vendere.
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La cerimonia di inaugurazione è
incentrata, dopo i discorsi di rito, su di uno spettacolo di
danze di nativi americani e canti di un guppo "afro".
Molto belli i costumi degli
indiani e coinvolgenti i ritmi delle varie danze dedicati ad
animali e divinità. Sembrava di essere all'interno di un vero
film western !
Non ne so molto ma, evidentemente,
questo (come altri) territorio è appartenuto ad altre
popolazioni indigene.
E' difatti possibile riconoscere
fra la popolazione volti con i tipici caratteri somatici dei
pellerossa. |
La serata finisce con musica moderna
per tutti e non mi posso perdere Prono che balla il "boogie
boogie" con Myriam Jerusalmi (moglie del Vice Presidente
I.C.F. e grande campione di slalom del passato Richard Fox)
francese, allenatore della squadra australiana e anch'ella
campionessa di Slalom negli anni '90.
I nostri ragazzi sono molto ricercati
dalla bellezze locali per le foto ricordo. Eh, il fascino
dell'Italia....!!
Ricordo ai nostri che domani ci sono
le gare. Tutti a nanna allora !
Non so se mi hanno dato retta.
Ad aspettarci per il rientro in
albergo c'è un bellissimo scuolabus che ci scarrozzerà su e giù
tutti i giorni dall'albergo al capo di gara.
11 luglio
Si incomincia con K1 uomini, C1 donne
e C2. Saranno anche queste giornate durissime per noi. Otto ore
sul campo di gara sotto un sole abbagliante e molto caldo.
Vicino al campo di gara c'è un
mercatino e mi compro (da venditori cinesi, anche qui) lamponi e
pesche da mangiucchiare durante la gara.
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Le porte non sembrano molto
difficili e la gara scorre senza grandi patemi.
Ci daranno una mano anche i
Giudici del settore 2 sulla porta 8 e settore 4 sulla porta
11 e quindi ho un gran da fare ad alzare palette, guardare di
qua e di la ed infine refertare sul modulo i tocchi.
Oggi fra le tante gare scendono
anche i nostri K1 che si qualificheranno tutti per le
semifinali.
Bella la gara di Lukas Mayr
che fa vedere un piccolo anticipo di quello che intende
presentare nelle gare di finale.
Il giro è sempre lo stesso; finite
le gare riunione, commenti sul nostro operato, statistiche e
ordini di partenza e moduli da compilare per il giorno dopo.
Alle 21 siamo tutti in albergo a
compilare moduli. |
Nell'albergo c'è anche una piscina ed
una Jacuzzi, utilizzate con gran fracasso dagli atleti russi;
prima o poi mi farò anche io un bel bagnetto.
12 luglio
Si continua con le qualifiche. Oggi K1
donne e C1uomini.
In gara c'è il nostro Roberto
Colazingari che con una gara tranquilla si guadagna l'accesso
alle semifinali.
Poche penalità e solo da parte degli
atleti meno bravi.
Il percorso tecnicamente non è
difficile e per giunta Prono tiene le paline abbastanza alte. Alla
fine anche i tocchi alla 9 e alla 11 spariranno quasi del tutto.
Ma che fatica ! La luce intensa mi fa
bruciare gli occhi e mi sembra di non mettere bene a fuoco le
paline.
Ogni tanto passa Prono, poi Sherry
Fike, poi Andrè Behs, tutti per chiedere se va tutto bene. La
giornata termina regolarmente.
Questa sera si disegna il percorso per
le semifinali e finali e Prono mi ha anticipato che, per non fare
troppo lavoro, si limiteranno ad invertire la posizione delle
porte. Le risalite a destra vanno a sinistra e viceversa; uguale
per quelle in discesa.
Per noi non cambia molto anche se
vengo invitato a non stare nel mio gabbiotto ma sulla
piattaforma a monte dove si gode un'ottima vista su tutto il
settore. |
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Ordini di partenza, moduli, simil-cena,
scuolabus e...tutti in albergo. I giorni si ripetono senza
soluzione di continuità.
Non esiste nemmeno la lontana
possibilità, sperduti come siamo nella periferia di Wausau, di
ipotizzare un'uscita serale per una birra.
Ma con un colpo di mano, corrompendo
l'autista, riusciamo ad effettuare una sosta da "Hudson's" per un
gelato.
Il gelato non c'è, solo quegli enormi
beveroni che si tracannano gli americani.
Però il locale è bello, vintage anni
'60 e tutto incentrato sulla storia delle vecchie automobili.
Visto che le serate languono, vuol
dire che continuerò a chiacchierare con Kudlik, almeno il suo
inglese lo capisco: stasera si parla di "macro-economia", uno
spettacolo !
13 luglio
Semifinali per tutte le categorie.
Praticamente una nuova gara di qualifica, giacchè sono passati
praticamente tutti i partecipanti alle giornate precedenti tranne
pochi esclusi.
Una giornata di lavoro eterna, ma
tutto sommato regolare.
Per gli italiani conquistano la finale
Giovanni De Gennaro, Lukas Mayr e Roberto
Colazingari mentre Zeno Ivaldi non è in giornata e
resta escluso.
L'unica cosa degna di nota dell'intera
giornata è la mia compilazione errata dei tocchi alla porta 9.
Nonostante le raccomandazioni del Chief Judge, nonostante lo
sappia esattamente e lo ripeta costantemente ai giudici italiani
nelle nostre gare quando faccio il principale, ho iniziato ad
indicare i tocchi sulla 9 in risalita dal mio punto di vista e non
da quello dell'atleta.
Quando me ne sono accorto volevo
scomparire ! Che vergogna...per fortuna non se ne è accorto
nessuno.
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Sugli spalti comincia ad esserci
un bel pubblico che fa un bel tifo per gli atleti di casa. Un paio di camioncini attrezzati
(cinesi anche questi) vendono limonata e pop-corn, ma anche
altre schifezze come anelli di cipolle fritti e rotoli di non
so cosa.
Si diffonde, intensamente, un
forte odore di frittura.
E mentre aspettiamo che il Chief
Judge ci dia il via per il rientro, Ting Ting compra limonata
per tutti e finalmente ci dissetiamo con una bella bibita ghiacciata. |
Le statistiche che ci legge ogni sera
Andrè Behs sono confortanti: poche richieste di verifica e nessun
reclamo ufficiale.
Anche i Giudici al video non fanno
molte correzioni.
Ci accorgiamo dei loro interventi perchè quando
vedono qualche cosa di strano rispetto alla penalità assegnata dal
settore, mettono un asterisco a fianco al nome del concorrente,
segnale che compare sui tabelloni rivolti al pubblico.
Questo significa che il giudizio
finale è sospeso sino a quando il Chief Judge non prende visione
del video e decide in merito. |
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Questa sera festa grande ! Ci portano
a cena fuori.
Si, fuori dal campo di gara, nel
ristorante specializzato in "Fish fried", pesce fritto, che sta li
vicino.
Sicuramente meglio di un sandwich. Una
bella birra ed una vera abbuffata di "Fish & Chps"; ma anche una
bella insalata mista ed una ciotola di buona e saporita minestra,
non so di che.
Veramente non sono riuscito a capire
perchè le nostre giornate dovevano obbligatoriamente terminare
alle otto di sera, con cena - a volte - verso le cinque o le sei
del pomeriggio.
14 luglio
Festa in Francia per la presa della
Bastiglia. Maryse Viseur oggi è raggiante e continua a sparare
squalifiche al controllo imbarcazioni per differenze sul peso.
Finali K1 uomini, C1 donne e C2.
Belle gare, molto combattute e con
distacchi minimi.
In questa gara sono molto fortunato;
sono proprio davanti al maxischermo e posso godermi tutto il resto
delle discese dopo aver assegnato le penalità sulle mie porte.
Vi lascio immaginare l'emozione nel
seguire la discesa di De Gennaro e di Mayr.
Giovanni fa una bella gara ma il suo
tempo non è eccezionale.
Lo è invece quello di Lukas che parte
per quinto e resta primo per un po' sino all'arrivo del ceko
Prskavec che lo sopravanza di più di 3 secondi.
Comunque è argento meritatissimo. Un
risultato tanto atteso, dopo anni di sacrifici mi confiderà Lukas
dopo la gara.
Per De Gennaro un onorevole settimo
posto.
Nel pomeriggio ci saranno le gare a
squadre per le stesse categorie e si svolgeranno su di una sola
manche.
Difatti l'intenso programma non
consente di prevedere le semifinali; quindi una sola discesa e
via.
Per le squadre ci hanno assegnato un
altro giudice e siamo ora in tre. Ma con quattro porte da
controllare non si può far altro che seguire ciascuno un
concorrente.
Io guarderò il primo per avere il
tempo di compilare il modulo e di segnalare all'addetto al PDA le
penalità da trasmettere.
I nostri scendono nel gruppo finale e
dopo di loro ancora quattro squadre.
Una gara perfetta con un tempo
incredibile.
Al loro arrivo e alla comparsa del
tempo sui tabelloni si leva dal pubblico un mormorio di stupore
seguito da un fragoroso applauso.
Via, via scendono tutti gli altri
favoriti, ma nessuno si avvicina al tempo dei nostri.
Mancano solo i francesi che partono
per ultimi e sono sicuramente i favoriti.
Sembrano lenti, ma all'intertempo sono
dietro di pochissimo. Quando compare sul tabellone un due per un
tocco, i giochi sono fatti.
Sono dietro ai nostri battuti sia nel
tempo totale ma anche sul tempo senza penalità.
Sono molto emozionato per questa
vittoria e, evidentemente, la mia gioia traspare. I miei compagni
di settore mi fanno le congratulazioni.
Dopo un po', a rovinare un po' la
festa, arriva il solito Prono per chiedermi come mai non abbiamo
assegnato il due sulla nove, visto da tutti e corretto dal giudice
del video.
Hanno visto tutti muovere le paline,
anche i nostri dall'arrivo che è ben lontano dal mio settore.
Impossibile, non posso non aver visto
delle penalità dalla mia posizione anche se un po' più angolata
rispetto a quella delle gare individuali.
Comunque il Chief Judge guarda e
riguarda il video e la dinamica non è chiara: la penalità viene
cancellata.
Siamo primi lo stesso di quasi un
secondo.
Mi dirà Andrà Behs dopo la gara che è
successa la stessa cosa alla squadra italiana alla porta 7. Si
vede muovere la palina ma non si intuisce come è avvenuto (se è
avvenuto) il tocco.
Alla sera guarderò e riguarderò il
video sul sito di Siwidata "123 results" ed in effetti la
cosa è assolutamente poco chiara. L'atleta è all'interno della
porta equidistante dalle paline e la palina di destra inizia a
muoversi. Inspiegabile ed io sono sicuro del mio operato.
Ma in questi casi non si può mai
essere troppo sicuri: l'acqua, il vento, i fili che si muovono,
l'ha toccata entrando in porta ? Il dubbio resta.
Mi godo insieme al mio concittadino
Daniel Lauriola, che è venuto a Wausau a fare l'apripista a
proprie spese visto che non lo hanno mandato come concorrente
della categoria Junior. Siamo gli unici italiani insieme alla
mamma di Daniel.
Una bella emozione Mayr sul podio, ma
ancora di più quando le note dell'inno italiano accompagnano sul
podio la squadra dei K1.
Alla sera ci sarà un "party" a casa di
Carla Werscott per tutti gli ufficiali di gara.
|
Carla è una vecchia conoscenza;
abbiamo arbitrato insieme molte gare e fra queste le
Olimpiadi
di Atene del 2004.
E' stata davvero molto cortese a
farsi invadere la casa da questa masnada di affamati cronici.
Girando con un piatto in mano per
le stanze della bella casa ai margini del bosco, alla ricerca
di cibo, mi viene da ridere. Mi sembra di essere in uno di
quei film americani che passano spesso in televisione. Vi
assicuro, dal vero è proprio così !
Il marito di Carla ha preparato
per tempo il barbecue e poi lo ha messo al caldo in appositi
contenitori. Birra ghiacciata e vino in quantità.
Ci sono anche delle specie di
spaghetti, conditi non so con cosa e una gigantesca insalata
di frutta.
Ma allo scoccare della mezzanotte,
pardon, delle ore 21, inesorabile lo scuolabus è già li
|
che ci aspetta per riportarci al
nostro "eremo". L'inglese Jenny Walker è un po' brilla e mi
confida che forse ha bevuto un po' troppo vino.
15 luglio
Finalmente finisce questa lunga
settimana. Oggi finali per K1 donne e C1 uomini e le squadre per
le stesse categorie.
Siamo stati fortunati. Nonostante le
previsioni avverse che prevedevano pioggia, addirittura "storms",
e per cui ci eravamo attrezzati con ombrelli ed impermeabili, non
ha mai piovuto.
Foto ricordo del gruppo prima
dell'inizio della gara e poi siparietto di Andrà Behs che mi
prende pubblicamente in giro perchè il giorno prima in un modulo
ad un concorrente ho assegnato un "5" al posto di un "2" (era il
n° del pettorale !).
Tutti ridono abbondantemente e così ho
dato loro l'occasione per ricordarmi per tutto il resto della
giornata che i punti sono 2 e non 5.
Simpatici.
Andrè mi regala il foglio a
testimonianza dell'errore, ma Sue Natoli me lo ritira
immediatamente: è un documento ufficiale ! Te ne faccio una copia.
Sempre più simpatici.
Oggi tocca a Roberto Colazingari, già
campione del mondo fra gli Juniores.
Scende per quarto e piazza giù un
tempo incredibile: 111,68, quattro secondi e rotti al concorrente
che lo segue. Dico fra me e me che con quel tempo è imbattibile;
De Gennaro ha fatto 107 !
Poi scende il tedesco Anton ed il
vantaggio si riduce a "soli" 2,33 secondi: ma non c'è storia, è
oro anche stavolta.
Premiazione, inno e poi fine dei
Campionati con le ultime gare a squadre.
Finiamo il nostro lavoro in salita,
facendo arrabbiare non poco i tedeschi.
E' successo che Ting Ting, che osserva
il terzo concorrente, ha assegnato un 50 per porta 10 passata in
eskimo.
I tedeschi dicono che la barca era
fuori e che il concorrente è risalito e l'ha rifatta.
Il video in questo punto è saltato
(quando serve non c'è mai !) ed il Chief Judge deve fidarsi di
Ting Ting.
Sei sicura , sicurissima ?
Ting Ting fa un disegno è spiega la
dinamica e conferma il suo giudizio. Per i tedeschi era oro !
Anche se seguivo un altro atleta e
compilavo i miei bravi moduli, qualche cosa avevo visto anche io e
a me la barca era sembrata fuori dalla linea della porta. Ma per
non creare altro scompiglio e mettere in discussione il "Primary
Judge", questa volta, me ne sono stato zitto. Fate voi che sapete.
La riflessione per le gare a squadre è
che i giudici previsti non sono sufficienti. Troppo impegnativo
giudicare il passaggio di tre barche contemporaneamente e magari
da una posizione non troppo corretta.
Finito. Stasera c'è ancora una festa a
Fern Island, un bel parco cittadino, e la cerimonia di chiusura.
Sono fortunato perchè ho ben due
ticket per un hamburger e soda.
Arriviamo presto che non c'è ancora
nessuno; sul palco un complesso anzianotto suona della bella
musica.
Quando la gente inizia ad arrivare per
noi è quasi ora di rientrare. Niente festa, niente cerimonia di
chiusura (ma ci sarà stata ?).
Comunque ho il tempo di vedere tutti
questi ragazzi che, senza casco e salvagente e senza bicipiti esposti, sembrano finalmente quello che
realmente sono: una bella
gioventù.
Specialmente le ragazze, giovanissime
e ben diverse da quello che sembrano quando affrontano con i loro
C1 faticosissime porte in risalita, con eskimi e numeri
incredibili.
L'orchestra suona ed il sole tramonta.
I mondiali, almeno per noi, sono finiti.
Salutiamo Carla e torniamo in albergo.
Domattina si parte presto verso casa, pronti per ripartire subito
per un'altra grande avventura: Londra 2012 !
Giuseppe D'Angelo |