7 - 11 settembre 2011
Davvero sfortunati gli organizzatori
slovacchi delle manifestazioni internazionali di slalom sul canale
di Cunovo a Bratislava. Lo scorso anno, per la piena del Danubio,
furono cancellati gli
Europei (poi
recuperati ad Agosto) e
quest'anno, a causa del forte vento, le gare sono state sospese
per due giorni, con conseguente
revisione dell'intenso programma di gare.
Ma andiamo con ordine.
Siamo stati convocati a Bratislava
dalla Commissione Slalom dell'I.C.F. per il giorno 6 settembre. E'
prevista difatti, prima delle gare, la partecipazione ad una
giornata di "training" con discussione di casistica, ripasso delle
attività dei Technical Official nei singoli settori e, cosa nuova,
un confronto sul percorso di gara con gli allenatori delle più
importanti nazioni per valutare congiuntamente le modalità di
posizionamento sul campo di gara per una ottimale valutazione dei
passaggi e per l'osservazione diretta degli atleti in allenamento
e conseguente assegnazione delle penalità. A seguire composizione
dei settori e distribuzione degli incarichi.
Arrivo a Bratislava nel tardo
pomeriggio di lunedì 5 settembre con un lungo viaggio che da
Torino mi ha portato prima a Roma e poi a Vienna dove vengo
prelevato, con altri colleghi, dagli organizzatori. Non ho trovato
di meglio, dopo che le linee Ceche mi avevano cancellato un volo
diretto su Bratislava prenotato con largo anticipo..
Il soggiorno è presso il ben noto
Hotely Plus già testato lo scorso anno per gli Europei e che di
"Plus" ha davvero poco. E' situato alla periferia di Bratislava,
scomodo sia per il campo di gara sia per il centro città.
Colazione e cena da mensa aziendale: piatto unico con "Wiener
Schnitzel" di pollo e insalata di cetrioli e peperoni. Per fortuna
che almeno il pranzo sul campo di gara è ricco e di buona qualità.
Ci sono già quasi tutti i colleghi che
ho lasciato da poco a Londra e ci salutiamo calorosamente.
Un autobus di linea ci preleverà tutte
le mattine per accompagnarci a Cunovo con un viaggio di circa
trenta minuti. Alla sera ritorno con lo stesso mezzo.
Ma il disagio per la scarsa qualità
dell'albergo è niente rispetto all'incredibile fortuna che ho
avuto nel vedermi assegnato il polacco Zbigniew Kudlik come
compagno di camera: ronfa in modo spropositato e nemmeno i tappi
per le orecchie riescono a darmi sollievo.
"Come è andato il concerto ?" mi ha
chiesto al "suo" risveglio al primo mattino Zbigniew. Peccato che
"Te possino" non si possa tradurre in inglese..... !!!
Anche per questi Campionati il Chief
Judge è il francese Jean Michel Prono assistito dall'Australiana
Sue Natoli. Presidente della giuria è invece il pluricampione
iridato Richard Fox, ora vice presidente dell'I.C.F.
Nel corso delle varie riunioni ci
vengono ancora una volta ribaditi tutti gli adempimenti (questa
volta anche per iscritto) che devono essere rispettati dai
Giudici di Porta e, in particolare, dai Giudici addetti alla
trasmissione, al fine di garantire agli atleti un giudizio il più
possibile corretto ed evitare errori nella trasmissione dei dati
al centro classifiche. Siamo invitati a dettagliare bene anche per
iscritto le modalità del tocco. Mutuando parte di un detto (la
regola delle 5 W) che mi sono sentito ripetere per una vita nel
mio lavoro (quello vero in banca) di organizzazione, Prono ci
ricorda che, nel compilare il modulo, bisogna sempre chiedersi
when, where, what (quando, dove, cosa è successo nella porta per
cui è stata assegnata la penalità).
Faccio garbatamente presente, ancora
una volta, che i disegni sullo schema sono già molto chiari, al
limite si potrà aggiungere se la penalità è stata fatta entrando o
uscendo dalla porta se sono risalite.
Standing ovation dei colleghi
presenti.
La Commissione Slalom dell'I.C.F ha
spiegato con particolare enfasi ai Team Leader i criteri che
vengono adottati per attribuire le penalità, sia con la nomina di
un "giudice primario", che è quello meglio posizionato per
l'osservazione di un certo tipo di penalità e a sua volta
supportato da un secondo giudice (secondario per quella porta),
sia dalla visione delle registrazioni video per cui è definito
uno
specifico processo.
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Sue Natoli ci spiega in modo molto
severo che nelle ultime gare internazionali I.C.F. la quantità di errori che vengono
rilevati fra i nostri moduli e quanto trasmesso dai volontari
addetti alle trasmissioni ha raggiunto livelli insostenibili e
che tutti dobbiamo fare uno sforzo per azzerare questa
tipologia di errore che, ovviamente, inquina il risultato di
gara trasmesso dalle dirette TV.
Da parte nostra dovremo
controllare con più
attenzione
il lavoro degli addetti |
assegnati alle postazioni di "Trasmission
Judge".
Per l'allenamento sul campo ci tocca
il Team Leader dell'Austria. Con Lenka e Leeza (che saranno poi
con me nel settore per le fasi di qualifica) seguiamo tutto il
tracciato discutendo sui temi previsti, ma alla fine questo
"training" - almeno a me - non lascia nulla di particolarmente
interessante giacché le cose che ci diciamo sono ovvie e, in quel
momento, piene di retorica. Sarà interessante vedere i Team Leader
all'opera in occasione del primo 50 non condiviso !
Durante il giro sul canale ho
occasione di incontrare la squadra azzurra al gran completo alle
prese con i difficili passaggi sul canale di Cunovo. Mi salutano
tutti con calore e affetto.
Al controllo imbarcazioni, un po' più
in la, c'è Giovanni De Gennaro e mi fermo a seguire il suo
controllo. Gli faccio notare che il peso è giusto giusto ma Giovanni, che fra tutti mi
sembra quello più "equilibrato", mi rassicura dicendomi che
aggiungerà comunque qualcosetta per sicurezza...
Pranziamo e nel primo pomeriggio nuova
riunione per l'assegnazione delle postazioni. Anche questa volta
sono "Trasmission Judge".
Ci sono tempi strettissimi per la
compilazione dei moduli in quanto le porte non sono ancora state
posizionate e non è possibile stabilire sulla carta chi
controllerà cosa. Inoltre la tipografia non ha ancora consegnato i
blocchi che forse arriveranno solo in tarda sera.
A questo punto mostro a Sue Natoli e a
Prono il programmino che ho preparato per la stampa automatica dei
nostri moduli. Sarà sufficiente indicare i ruoli dei singoli
giudici e le porte da controllare, importare l'ordine di
partenza...et voilà...ore e ore di lavoro per la compilazione
risparmiate.
Grande apprezzamento per la proposta.
Vengo invitato a predisporre il tutto nel caso non si riesca ad
avere per tempo la modulistica ufficiale.
Si rientra quindi in albergo
e ci si preparerà per la cerimonia di apertura.
Durante il viaggio di ritorno in
autobus ho conferma che tutto il mondo è paese. Ito (Giappone)
e Kay (Nuova Zelanda) giocano alla Morra Cinese (carta-forbice-sasso)
ed è divertente sentirli ripetere le parole di rito nelle
rispettive lingue.
Per andare in centro città per
l'inaugurazione non è stato previsto alcun mezzo di trasporto
e allora ci organizziamo da soli con i mezzi pubblici. Bisogna
come prima cosa fornirsi di biglietto e per questo nessun
problema in quanto c'è una macchinetta proprio all'ingresso
dell'hotel. Poi individuare la giusta fermata e quindi seguire
la piantina per percorrere l'ultimo pezzo di strada a piedi. |
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Difficile ma, con l'aiuto di Lenka
(che è di Praga e conosce la lingua), ce la possiamo fare. All'ora
prevista siamo anche noi in piazza tutti vestiti di rosso per
assistere alla cerimonia di apertura.
Prendo posto nell'area a noi
destinata non prima di aver fatto qualche foto ai nostri atleti.
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La piazza è inserita all'interno
di moderne costruzioni che stanno riqualificando le sponde del
Danubio in questa parte della città. C'è tantissima gente a
prova che gli Slovacchi seguono con particolare affetto i loro
campioni di canoa.
E' stata organizzata una cosetta
sobria, senza sfilate degli atleti ma dei soli vessilli delle
numerose nazioni presenti e sventolate da bimbi mentre sul
maxi schermo scorrevano le immagini dei rispettivi campioni e
lo speaker elencava i titoli conquistati nel passato. Rapidi i
discorsi ufficiali delle autorità locali, del Presidente della
Federazione Slovacca e di Perurena, presidente I.C.F. che
dichiara aperti i Campionati Mondiali di Slalom 2011.
Il programma prosegue
poi con uno spettacolo folkloristico, con cantanti
moderni e |
di musica classica, e con uno
spettacolare gruppo di break-dance.
Al termine della loro coinvolgente
esibizione, lo speaker chiama sul palco Daniele Molmenti e Peter
Kauser, invitandoli a confrontarsi in alcune figure di
break-dance. Risulteranno entrambi bravissimi, coordinati e con
senso del ritmo e raccogliendo ovazioni dal pubblico per la loro
performance. La votazione con applauso darà un risultato di
sostanziale parità. Ma Kauser si rifarà qualche giorno dopo sul
campo di gara.
Torniamo tardi in albergo dopo aver
cenato e ci accoglie una bella sorpresa. La tipografia ha
consegnato i moduli e siamo invitati da Sue Natoli ad iniziare a
compilarli senza indicare porte e settore che verranno aggiunte in
un secondo tempo.
Me ne vado a dormire, se ne parla
domattina.
Mercoledì 7 settembre è dedicato alla
dimostrazione del percorso, alle prove generali e alle qualifiche
per C2 e K1 donne.
Negli spazi di tempo fra una riunione
e l'altra finisco di compilare i miei moduli.
Con Lenka e Leeza prendiamo posizione
sul nostro settore che è l'ultimo con le porte 20-21-22 proprio a
valle di quel grande salto che gli atleti chiamano "Niagara".
Le porte non sembrano molto difficili.
L'impegno più grosso potrebbe essere
quello di essere rapidi nella segnalazione delle penalità e prima
che il concorrente tagli il traguardo.
Peraltro Ivana, addetta al PDA, non
dice una parola di inglese: riusciremo a capirci con il solo "body
language" di cui noi italiani siamo maestri ? Si ci riusciremo;
Ivana è bravissima e mi è anche di conforto in qualche difficile
giudizio.
Le uniche difficoltà le incontreremo
domenica per le gare a squadre. Difficile riuscire a fare tutto
prima che i concorrenti taglino il traguardo.
Ma anche in questo caso, presa un po'
la mano, Ivana è stata bravissima a "leggere" i miei segnali man
mano che i concorrenti scendevano ben prima di verificare quanto
avevo scritto sul modulo.
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Discuto un po' con Prono sulla
posizione dei Giudici di Porta, ma alla fine concorda con me che
Lenka è meglio che stia da questa parte del canale in linea con la
18 in risalita, mentre Leeza si posizionerà in fondo dopo la 22
per vedere di fronte 21 e 22 dove è possibile effettuare passaggi
con testa dentro/fuori.
Iniziano le gare e per un po' le cose
vanno bene. C'è una leggera brezza che non da tanto fastidio.
Il C2 di Masoero e Benetti fa una
bella gara e si posiziona all'undicesimo posto ipotecando - ma
alla fine inutilmente - l'accesso alle semifinali.
Abbastanza bene anche Clara Giai Pron e Angela Prendin.
Ma proprio al termine della categoria
C2 il vento inizia a farsi più teso e durante la gara delle donne
(che non verrà sospesa) le paline oramai volano per aria. Nel
nostro settore il vento non crea problemi in quanto le paline sono
sollevate in favore dell'atleta e per questo motivo non abbiamo
casi dubbi.
I Giudici fanno il loro lavoro e le
penalità più strane, causate dal movimento delle paline per via
del vento, vengono rigorosamente assegnate. La casistica è la più
diversificata e Prono è sommerso di reclami.
La seconda manche viene prima sospesa e poi
definitivamente annullata.
Le previsioni per il giorno successivo
non sono per niente buone ed il nuovo programma verrà stabilito
solo il giorno dopo.
Ritorniamo in albergo in attesa di
buone nuove che però non arriveranno.
Al mattino di Giovedì 8 settembre ci
viene ufficialmente comunicato che le gare sono annullate ed il
programma rivisto sui tre giorni rimanenti.
Non ci resta che fare i turisti.
Bratislava è una bella città
Mitteleuropea. Dopo gli anni bui del regime che hanno inferto
pesanti ferite allo stile architettonico della città (ancora oggi
è impressionante la vista della distesa di ciminiere che si ammira
dall'alto del castello dall'altra parte del Danubio) il centro storico è in completa
ristrutturazione e pullula di turisti di ogni provenienza e razza.
Questa volta sfruttiamo la macchina di
Kudlik e di buon ora siamo in centro città per visitare il
castello e fare una bella passeggiata nel centro della città.
Incontriamo più tardi buona parte dei
nostri altri colleghi. Incontro anche un nutrito gruppo di Subiaco
con Proietti Mercuri e Mariano Daniele e ci salutiamo
calorosamente scambiandoci le notizie a quel momento note.
Nel pomeriggio nuovo meeting e presa
visione del programma, rivisto nel rispetto dei tempi della diretta
TV. Ci attendono tre giorni durissimi ed è meglio iniziare a
compilare tutta la modulistica. Domani, 9 settembre, qualifiche
per 110 K1 uomini, 44 C2, 71 donne per un totale di 450
concorrenti gara sulle due prove.
Alla sera cena per i Giudici in un
locale di Cunovo. Anche qui piatto unico e un bicchiere di vino,
ma stavolta c'è anche il dolce.
Pagando il dovuto mi prendo anche un
caffè simil-espresso.
Passiamo una bella serata parlando un
po' di tutto con i miei compagni di tavolo e non solo, in francese
con Brigitte e in inglese con l'olandese Rien. Poi tutti a nanna,
domani sarà davvero dura.
Il nuovo orario prevede per i restanti
giorni sveglia alle sei e partenza dall'hotel Plus alle sette.
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Oggi è una splendida giornata di sole
ed è presente solo una leggera brezza. Ci sarà da cuocersi !
Rapido meeting e poi tutti in
posizione: iniziamo alle 9 e finiremo verso le 19 con una breve
pausa pranzo. Tutti i giorni.
Qualcuno meno previdente deve ancora
finire di compilare la modulistica e si attarda mentre ci portiamo
nelle nostre postazioni.
Prono verifica le nostre posizioni ed
i tracciatori controllano l'altezza delle paline. Poi la gara può
ricominciare.
Sulle nostre porte anche oggi
pochissimi tocchi. La 20 in risalita è la più impegnativa ma tutti
gli atleti scelgono un percorso tranquillo che non da adito a
dubbi per 50 punti di penalità.
Ogni tanto qualche tocco e qualche
salto di porta per gli atleti delle nazioni emergenti.
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I risultati per l'Italia sono
confortanti. Guadagnano la semifinale il C2 di Ferrari e Camporesi,
mentre per quello di Masoero e Benetti viene eliminato per un
soffio. Per il C2 improvvisato di Colazingari e Gejdos solo una
bella esperienza utile per poter correre la gara a squadre.
Per le donne bella prova di Angela
Prendin che conquista la semifinale ma, soprattutto, qualifica la
barca per le prossime Olimpiadi di Londra 2012. Per Clara Giai
Pron, che aveva ottenuto una buona prova nella manche annullata,
non è giornata e resta fuori.
Pomeriggio dedicato ai K1 uomini. C'è
la possibilità che tutti i tre K1 di Molmenti, De Gennaro e Raiba
si qualifichino per la semifinale. Ma non sarà così.
Solo Molmenti con il suo quarto posto
mostra le sue reali intenzioni agli avversari. Giovanni De Gennaro con un buon
tempo nella prima manche, ma penalizzato da due punti, si
classifica solo 45° e Omar Raiba con 50 punti di penalità sulla
mia porta 20 sia nella prima, sia nella seconda manche è fuori dai
giochi.
Protestano i nostri, ma la cosa è
evidente. Ha cercato per ben due volte di fare al volo la porta
20, ma la testa non ci è entrata. Magra consolazione, ma anche
senza i miei 50 punti Omar non sarebbe entrato in semifinale.
Saranno gli unici 50 della giornata
per quel tipo di passaggio e quanto incontro Jonny Lazzarotto
dell'ufficio stampa della FICK, lo invito scherzando (ma neanche
tanto) a non dare sempre addosso ai giudici nelle sue cronache. Mi
risponde scherzando (ma neanche tanto) che lui si limita a
registrare i commenti degli addetti.
Debriefing verso le otto di sera.
Siamo tutti stanchi e ascoltiamo con distacco le statistiche della
giornata, che peraltro evidenziano il buon lavoro svolto, e la
visione dei filmati con alcuni casi dubbi modificati dal Chief
Judge.
Prono è un po' alterato perché nel
corso della ripetizione della gara di un atleta ostacolato, in
alcuni settori gli addetti al PDA e, sembra, anche qualche
giudice, hanno abbandonato la postazione. In effetti nessuno
aveva avvisato della ripetizione della prova ma, come noto, mai
bisognerebbe allontanarsi prima di aver ricevuto il via dal Chief
Judge.
Si torna in albergo, si mangia la
solita cotoletta e via in camera a compilare i moduli per domani.
Sabato 10 settembre è dedicato alle
semifinali e finali per C2 e K1 donne e alle qualifiche per C1
uomini e donne.
Per questo motivo il percorso è stato
modificato, ma nel mio settore si tratta solo dell'inversione
della direzione di tutte e tre le porte. La risalita 20 è
nell'altra morta e la 21 e 22 si passano dall'altro verso.
Per le qualifiche del pomeriggio verrà
ripristinato quello precedente e ricomposta la squadra iniziale di
Giudici di Porta.
Viene assegnato al settore lo sloveno
Josko al posto di Leeza che si sposta sui primi settori.
Anche oggi il tempo è decisamente
bello e le tribune sono strapiene di spettatori slovacchi (e non
solo) che fanno un tifo assordante per i loro beniamini.
La risalita sulla sponda destra è un
po' più difficile e diverse atlete la saltano. Ma è tutto chiaro e
non abbiamo difficoltà ad assegnare le nostre penalità.
Il C2 di Ferrari e Camporesi e Angel
Prendin, terminano la loro esaltante esperienza in semifinale. Ci
vorrà ancora un po' di lavoro per portarli ai livelli dei dieci
finalisti.
Nel pomeriggio, come detto, qualifiche
per C1 uomini e donne
E arriva finalmente domenica 11
settembre, la giornata più importante con le finali del K1 uomini
che vedono in partenza il nostro Daniele Molmenti.
La RAI segue con telecronaca diretta
le discese degli atleti; di fronte a me le postazioni dei cronisti
dove intravedo anche Emanuele Petromer, e avvicendarsi il
presidente Bonfiglio e Jonny Lazzarotto.
E' presente anche un gruppo di
supporter di Molmenti che si sono fatti preparare una speciale
T-Shirt che spicca con il suo vivo colore in mezzo al pubblico.
Le tribune sono strapiene sin dal
primo mattino ed è abbastanza inconsueto arbitrare una gara con
una folla vociante alle tue spalle.
Speriamo che gli atleti slovacchi non
tocchino proprio le mie porte !
La simpatica mascotte dei prossimi
mondiali di Praga del 2013 pubblicizza l'evento girando fra la
folla.
Nel nostro settore non ci saranno
praticamente tocchi. Rispettando ogni pronostico Molmenti si
qualifica per la finale.
Sono parecchi tuttavia i campioni che
non ci riusciranno a prova di una gara davvero molto selettiva.
Mi sorprende un po' la solerzia con
cui Prono cancella un 50 al francese Fabien Lefevre e che gli ha
assegnato uno dei nostri più affidabili giudici. Non aspetta
nemmeno un eventuale richiesta di verifica, basandosi
esclusivamente su quanto vede al video.
Non fa così con tutti.
Con questo regalo Lefevre, che corre
anche in C2, raggiungerà il terzo posto in finale conquistando la
quarta medaglia di questi mondiali.
Ma arriva il momento della discesa di
Molmenti: ha una grande responsabilità sulle spalle e se la sente
tutta. Lo speaker commenta la sua discesa con toni da partita di
calcio ma....all'arrivo...Daniele è solo quarto. Poche e limitate
sbavature gli hanno fatto perdere quei pochi centesimi che gli
potevano regalare ancora una volta la medaglia.
Anche alla nostra porta 20 Daniele non
è perfetto come sempre e, come si vede da questo video, non riesce
a passare al volo la palina.
Vince il suo avversario di sempre,
Peter Kauser.
Pronti per le gare a squadre. Ci siamo
messi d'accordo con gli altri giudici per le modalità di controllo
e ognuno guarderà una porta. A me tocca la 21 e dalla mia
postazione non posso vedere bene i passaggi di testa. Alla fine
credo di averne condonati almeno un paio.
Nessun problema anche per individuare
la lettera di chi ha eventualmente toccato. I tre segnali in
sequenza di ogni giudice saranno riferiti alla sequenza delle
lettere e non dei passaggi: A-B-C.
Si inizia con la spettacolare gara dei
C2 dove partecipano anche i nostri equipaggi che raccolgono un
risultato dignitoso ma lontano dalle vette delle classifiche.
Poi le donne e la stanchezza inizia a
farsi sentire. Alcune saltano la 20, e poi anche la 20 e la 21;
altre si rovesciano o tagliano il traguardo capovolte. Un macello,
ma tutto rigorosamente documentato e certificato a livello di
penalità.
Poi arrivano i K1 uomini. L'Italia
deve difendere il bronzo di Tacen.
Una gara davvero bella e senza alcuna
sbavatura. Le canoe sempre molto vicine. Peccato per quei 2 punti
di penalità che trasformano un oro sicuro ancora una volta in un
terzo posto.
Ma la vera sorpresa sono i tre C1.
Scendono fra i primi e restano in
testa, con una gara entusiasmante, sino alla discesa dei mostri
sacri. Alla fine per loro un inaspettato e meritato quinto posto.
Bravissimi !
Abbiamo finito questo vero "tour de
force". Ultima riunione con il Chief Judge dove riceviamo i
complimenti anche di Richard Fox per il lavoro svolto. Pochissimi
inquiry su non so quante migliaia di porte/concorrente
controllate. Lo 0,000.... non so quanto.
Come consuetudine l'australiano Max
Parsons assegna lo speciale "Sponge Trophy" al giudice che ha
svolto, a suo giudizio, la migliore prestazione non standard. In
buona sostanza chi ne ha combinate di più.
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Quest'anno tocca a Sue Natoli, ma
innumerevoli sono state le nomination per fatti accaduti che,
riproposti ed enfatizzati da Max, diventano estremamente
esilaranti. Ce n'è per tutti.
Poi foto ricordo, visto che non c'è
stato il tempo di farla negli altri giorni.
Sono le otto di sera e non resta che
precipitarsi alla cerimonia di premiazione per assistere al podio
dei nostri atleti, anche se la voglia sarebbe quella di ficcarsi
sotto ad una doccia e non uscirne più.
C'è un traffico incredibile per
tornare a Bratislava e quando arriviamo in piazza scopriamo che la
cerimonia è stata spostata di un'ora a causa del protrarsi delle
gare e quindi c'è tempo per una birretta.
E poi via con le numerose ed
emozionanti premiazioni.
Poi lo scenario scende su questa
tribolata e non sempre ben organizzata prova dei campionati del
mondo con un ultima gaffe del Presidente Perurena che, stanco
anche lui, dichiara chiusi i campionati del mondo di canoa SPRINT
!
Riesco a recuperare Molmenti per il
collega Malesiano Radzi che gli deve consegnare un regalo inviato
da suo figlio, che è un grande ammiratore di Daniele.
Con l'occasione spendiamo ancora due
parole sulla gara. Daniele mi conferma che qualche passaggio poco
pulito gli è costato la medaglia e che la gara si è svolta ad
altissimo livello. Soddisfattissimo comunque per il bronzo a squadre
insieme alle nostre giovani leve.
Mangiamo qualche cosa e poi si ritorna
in albergo. Questa notte forse si dorme bene: Kudlik è già partito
per tornare a Varsavia !
Domani si riparte da Vienna, poi Roma
e, finalmente, Torino e ...casa mia, il mio letto, frutta e
verdura e un buon caffè....
Giuseppe D'Angelo
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