L' ACQUEDOTTO TERESIANO A TRIESTE

——————— Le tecniche ————————








Aprendo uno scavo nelle colline che circondano Trieste non si incontra subito della roccia solida: per arrivare all'arenaria compatta è infatti necessario attraversare uno strato più o meno consistente di depositi alluvionali (che spesso penetrano in profondità nei solchi vallivi), seguito da una zona di roccia degradata che localmente prende il nome di crostello. Diventa così indispensabile mettere in opera un'armatura di rivestimento temporanea, capace di sostenere lo scavo in attesa del rivestimento in muratura. Secondo i documenti d'epoca, la galleria veniva armata con dei puntelli a sezione quadrata posti lungo le pareti: su di essi appoggiava un terzo elemento (cappello) destinato a sorreggere il soffitto. Delle tavole erano inoltre sistemate fra il terreno e gli elementi di sostegno dotando così lo scavo di un rivestimento ligneo continuo che proteggeva anche i fianchi della galleria.




[A.] Secker, Vorlaifiger Beat Riess Welcher die Art
der vorzunehmenden unterirrdischen Galerie
[...] (particolare),
penna ed acquerello su carta, cm 67,5 x 45,5, Trieste, 6 aprile 1805,
Archivio di Stato di Trieste, Cesareo Regio Governo, busta 372



Il particolare, ben evidente nel disegno, suggerisce l'idea di un terreno incoerente e franoso, incapace cioè di reggersi senza opere di sostegno.
Questa tecnica era utilizzata fintanto che era raggiunto del terreno più consistente, dove cioè sarebbe stato possibile mettere in opera una puntellatura più leggera o addirittura, se la roccia era abbastanza resistente, proseguire senza l'uso di sostegni. L'avanzamento non costituiva tuttavia una difficoltà insormontabile dal momento che l'arenaria, pur essendo una roccia talmente dura da poter essere spezzata solo con l'uso di utensili metallici, può tuttavia venir cavata in modo abbastanza agevole sfruttando le discontinuità fra stato e strato.
La sezione delle gallerie aperte nella viva roccia è in genere irregolare, risultando condizionata dalla giacitura e dalla potenza degli strati rocciosi.




Gallerie superiori dell'acquedotto Teresiano (CA 2 FVG-TS).
Si noti sul pavimento un bacino di filtraggio ricolmo di ciotoli.



In presenza di stratificazioni di ridotta entità il contorno della galleria diventa invece più regolare, anche se molte volte le pareti risultano coperti da massicci depositi calcarei originati dall'incessante scorrere dell'acqua.

Le considerazioni sopra esposte riguardano il segmento terminale delle gallerie. Nel primo tratto del cunicolo (dove cioè la resistenza della roccia è insufficiente) la pressoché totalità delle gallerie d'acqua sono caratterizzate da un rivestimento murario convenzionalmente indicato come "a buco di serratura". Questo nome deriva dal fatto che la luce della volta è in genere di una ventina di centimetri più grande rispetto alla distanza fra i due piedritti: in tal modo le murature laterali non sono raccordate direttamente con il profilo dell'intradosso ma formano un evidente discontinuità su entrambe le pareti.




[A.] Secker, Vorlaifiger Beat Riess Welcher die Art
der vorzunehmenden unterirrdischen Galerie
[...] (particolare),
penna ed acquerello su carta, cm 67,5 x 45,5, Trieste, 6 aprile 1805,
Archivio di Stato di Trieste, Cesareo Regio Governo,, busta 372



Tale soluzione permetteva di appoggiare la centina direttamente sul colmo dei piedritti, evitando così di mettere in opere delle armature pesanti e complesse.





Sequenza di costruzione di un rivestimento "a buco di serratura"



L'esame del rivestimento rende evidente come esso sia costruito da conci di arenaria abbastanza piccoli, talvolta irregolari, le cui dimensioni variano di parecchio all'interno di un tratto anche piccolo di galleria. Questi elementi infatti venivano ricavati dagli strati di arenaria spezzati durante l'avanzamento: lo spessore della maggior parte dei conci è infatti confrontabile con la potenza media delle stratificazioni attualmente esaminabili in loco.




Complesso "Store" dell'acquedotto Teresiano (CA 158 FVG-TS).
Si osservi la caratteristica sezione "a buco di serratura".



Prev.
Home
Next