Lez. 16 C:Symbol
IL CiclodiLEONARDO

C/Symbol
Ora un nuovo concetto: il paesaggio mentale
Com’è il paesaggio mentale di questa generazione? E’ dinamico fluido e soprattutto incentrato sui media e sull’informatica.
Questa parola è centrale, poiché gli architetti non fanno che dare vita a questo paesaggio mentale. E’ un nesso cruciale. 
In qualche maniera la ricerca architettonica contemporanea è concentrata sul capire come questo nuovo paesaggio mentale pregno di informatica si REIFICHI nell’architettura.
Di tutto questo ragionamento la caratteristica fondamentale è data dalla parola INTERATTIVITA’, come lavoriamo con questo concetto, lo vedremo! Dal momento che è il vero CATALIZZATORE di questo momento storico…
Ma entriamo nel vivo della lezione:
C/symbol/object ecc.
di che convenzione si tratta?
Le logiche viste finora, ci permettono di creare ad esempio un cubo, attraverso l’uso dello shape:
>>>>>>creo cioè 40 righe di codice, e MANDO il CUBO a Leonardo.
Ma Leonardo è insaziabile e mi chiede immediatamente un altro cubo, su cui ragionare, e in più lo vuole da un’altra parte.
Cosa faccio?

Duplico le 40 righe di codice, che nel frattempo saranno diventate 80, e glielo spedisco, ma Leonardo ha bisogno di 100 cubi…
E’ la fine? Starò per un mese a duplicare, scrivere, ottenendo 1.000.000 di righe?

no, evidentemente.

uso un concetto simbolico, cioè una nuova convenzione. 

Vediamone immediatamente le specificità:

nomino il mio set d’istruzioni, e dico che è un CUBO: ho definito un oggetto. 
Dentro quella parola c’è infatti un pacchetto di istruzioni incapsulate.
Questo è simbolico, e crea delle conseguenze importantissime:

1) Innanzitutto il tempo per passare l’informazione da una parte all’altra è assolutamente ridotto
Il sistema sarà quindi più efficiente dal punto di vista delle sue risorse fisiche (hardware);

2) Una volta creato il simbolo, di esso posso ottenere quante RICORRENZE o ISTANZE (ISTANCES) voglio!!!

Questo è un salto poiché il mio problema è solo dire:
dove LOCALIZZARE le ricorrenze?
Il simbolo comanda, il codice è sempre lo stesso.E di fatto dando un’occhiata al codice scopro che compare il nome dell’oggetto ripetuto tante volte a seconda di dove è localizzato, e non più le migliaia di righe che invece avrei ottenuto se avessi operato in una logica del tipo "creo tanti cubi quanti me ne servono".
cioè:

Le istanze a loto volta potrannoessere scalte, ruotate, posso cioè fare operazioni secondo una logica vettoriale;
d'altro canto se cambio gli attributi del simbolo, tali modifiche si rflettono interattivamente sulle istanze.

Il sapore di questo sistema  è quello della suscettibilità  di essere organizzato per gerarchie:

Ho due livelli: 
1- descrizione oggetto; 
2- Mondo dove “passano”

E intervenendo sulla struttura gerarchica, cioè modificando un oggetto a monte ho interattivamente modificato 1000 oggetti a valle!

Attenzione questo è un modo di pensare a PIRAMIDE, o multipiramidale, e qui un’altra conseguenza importantissima, perché posso prendere un gruppo di istanze di diversi oggetto e creare a partire da ciò un altro simbolo o oggetto,
naturalmente:

più opero sui vertici delle piramidi, 
più vivrò sull’insieme di tutte le istanze che mi compaiono: 

ecco un altro modo di dare vita allo schermo bitmappato!!!

Da queste considerazioni la parola nuova è INTERATTIVITA’, ma in che senso?

1) quando implica un modello, abbiamo già detto fisico-matematico, ecc. o meglio DIAGRAMMATICO, 
la parola quindi si inscrive nella logica del “WHAT… IF…”, quindi quasi modellazione nel senso scientifico del termine; una modalità interattiva che quindi è incentrata sulla valutazione lasciando inalterato il modello;

2) La logica più squisitamente progettuale-architettonica, dove la parola implica una sorta di “SCOPERTA della coscienza tormentata delle forme”

La convenzione:

C/symbol/object ecc.

è diventata quindi:

intelligente:>>> dal momento che riesco letteralmente a fare un progetto del progetto, articolando la logica dell’operazione progettuale e rendendola elastica attraverso l’uso non tanto di layers quanto di LIVELLI GERARCHICI, 
(chi comanda chi?) sembra chiederci il computer!

semantica: >>>> perché implica un’articolazione descrittiva dello spazio, che quasi immediatamente vuole nominabilità, vuole attributi semantici della progettazione e/o analisi che faccio di un’architettura! (vedi l’esperienza dello studente svizzero sul danteum)
E' infine:
interrogativa:>>>>> il sistema è infatti strutturato in una fluidità operativa che non è nulla senza un'accurata interrogazione del modello;
 

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