Il sapore
di questo sistema è quello della suscettibilità
di essere organizzato per gerarchie:
Ho due livelli:
1- descrizione
oggetto;
2- Mondo dove
“passano”
E intervenendo
sulla struttura gerarchica, cioè modificando un oggetto a monte
ho interattivamente modificato 1000 oggetti a valle!
Attenzione
questo è un modo di pensare
a PIRAMIDE, o multipiramidale, e qui
un’altra conseguenza importantissima, perché posso prendere un gruppo
di istanze di diversi oggetto e creare a partire da ciò un altro
simbolo o oggetto,
naturalmente:
più
opero
sui vertici delle piramidi,
più
vivrò
sull’insieme
di tutte le istanze che mi compaiono:
ecco
un altro modo di dare vita allo schermo bitmappato!!!
Da queste considerazioni
la parola nuova è INTERATTIVITA’, ma in che senso?
1) quando implica
un modello, abbiamo già detto fisico-matematico, ecc. o meglio DIAGRAMMATICO,
la parola
quindi si inscrive nella logica del “WHAT… IF…”, quindi quasi modellazione
nel senso scientifico del termine; una modalità interattiva che
quindi è incentrata sulla valutazione lasciando inalterato il modello;
2) La logica
più squisitamente progettuale-architettonica, dove la parola implica
una sorta di “SCOPERTA della
coscienza tormentata delle forme”
La convenzione:
C/symbol/object
ecc.
è
diventata quindi:
intelligente:>>>
dal
momento che riesco letteralmente a fare un progetto del progetto, articolando
la logica dell’operazione progettuale e rendendola elastica
attraverso l’uso non tanto di layers quanto di LIVELLI GERARCHICI,
(chi
comanda chi?) sembra chiederci il computer!
semantica:
>>>> perché implica un’articolazione
descrittiva dello spazio, che quasi immediatamente vuole
nominabilità, vuole attributi semantici della progettazione e/o
analisi che faccio di un’architettura! (vedi l’esperienza dello
studente svizzero sul danteum)
E' infine:
interrogativa:>>>>>
il sistema è infatti strutturato in una fluidità operativa
che non è nulla senza un'accurata interrogazione del modello;
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