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Il termine "realismo" deriva dalla
tradizione filosofica e in particolare dalle riflessioni sulla conoscenza:
un'atteggiamento conoscitivo che attribuisce alle cose un'esistenza esterna,
fisica e indipendente dalla mente umana.
A questa concezione si riallacciano
tutte quelle teorie dell'arte e della letteratura che, pur diverse fra
loro nella definizione che danno di realtà, concepiscono tutte le
realtà come qualcosa di diverso, di esterno e di anteriore al testo
artistico o letterario, qualcosa che in quel testo viene rappresentato
o rispecchiato. Ai problemi di rispecchiamento in particolare, è
legata una lunga serie di meditazioni e discussioni all'interno delle teorie
marxistiche dell'arte, a partire da alcuni interventi di Marx e di Engels.
Dentro e fuori le correnti del pensiero marxista, sono comunque numerose
le concezioni del Realismo.
Come termine relativo alle vicende
storiche delle pratiche artistiche e letterarie, Realismo designa non delle
scuole o gruppi, ma un movimento, un atteggiamento particolarmente diffuso
in Francia e in Europa a partire dagli anni attorno al 1855 connesso con
una serie di fatti politico-sociali (i moti del 1848, il decollo industriale,
la nascita del proletariato), con lo sviluppo di alcuni "generi" figurativi
o letterari (il quadro di ambiente, il romanzo, il dramma borghese), con
una serie di esperimenti narrativi e stilistici di attuazione nel "mondo
mimetico".
Il movimento che si definiva meglio
in negativo, attraverso i suoi idoli polemici (il romanzesco, il pittoresco
gotico o romantico, le fantasie allegoriche, gli idealismi, la compostezza
classica, il moralismo conservatore), piuttosto che in positivo attraverso
parole d'ordine e programmi.
Per Flaubert Realismo indicava un
procedimento artistico: il distacco scientifico, l'osservazione attenta
e impersonale dei particolari, l'accuratezza nell'uso della parola giusta;
per altri, indicava la preferenza per certi contenuti, l'adesione fedele
alla "realtà".
Il Realismo si propone una riproduzione
esatta, completa e sincera dell'ambiente sociale, del mondo contemporaneo;
questa riproduzione deve essere la più semplice possibile perché
ciascuno possa capirla. Rappresenta gli uomini nelle loro condizioni di
normalità, mostra i personaggi nel corso della loro esistenza quotidiana,
mediana e mutevole.
La nuova arte cerca di imitare la
natura nella sua inconsapevolezza, indifferenza morale, assenza di scelte;
esprime il trionfo del gruppo sull'individuo, della folla sull'eroe, del
relativo assoluto. |
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