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Heures

Sonetto indiavolato, in lingua forte, semplice nella sua brutalità, incantevole, stupendamente corretta, e, al fondo, questa sapienza del verso, questa rima rara, se non ricca all'eccesso.


L'Inquietude

Poesia composta in gioventù, con uno stile tipico di un monologo alla Corneille o alla Racine ma con tutt'altra movenza. Ella si rivolge alla sua "Ragione" scongiurandola e ad un tempo abiurandola, ma in modo molto grazioso.


Réveil - Adieu  Recontre

Versi troppo rari che alludono alla maturità del poeta, piccole poesie dolci-amare indirizzate o composte per qualche donna un tempo adorata e poi disprezzata.

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Tristan Corbiére

HEURES

Aumône au malandrin en chasse!
Mauvais oeil à l'oeil assassin!
Fer contre fer au spadassin!
- Mon âme n'est pas en état de grâce: -

Je suis le fou de Pampelune,
J'ai peur du rire de la Lune
Cafarde avec son crêpe noir...
Horreur! tout est donc sous un éteignoir.

J'entends comme un bruit de crécelle...
C'est la male heure qui m'appelle.
Dans le creux des nuits tombe un glas...

J'ai compté plus de quatorze heures...
L'heure est une larme. - Tu pleures,
Mon coeur!... Chante encor, va! - Ne compte pas.

ORE
Elemosina al brigante a caccia! 
Occhio diabolico all' occhio assassino! 
Il ferro ricambia il ferro allo spadaccino!
- La mia anima non è in stato di grazia: -
Sono quello insano di Pampelune, 
impaurito del riso della Luna 
Scarafaggio con le sue increspature nere...
Orrore! tutto è dunque sotto un cono.
Mi sento come un rumore stridulo... 
È la malora che mi chiama.
Nel vuoto delle notti ricade un tocco di campana...
Ho contato più di quattordici ore... 
L' ora è una lacrima. - Tu piangi,
Mio cuore!... Canta ancora, va! - non contare.
Marceline Desbordes-Valmore

L'INQUIETUDE

Qu'est-ce donc qui me trouble? Et qu'est-ce qui m'attend?
Je suis triste à la ville et m'ennui au village;
Les plaisir de mon âge
Ne peuvent me sauver de la longueur du temps.
Autrefois l'amitié, les charmes de l'étude
Remplissaient sans effort mes paisibles loisirs.
Oh! quel est donc l'objet de mes vagues désirs?
Je l'ignore et le cherche avec inquiétude.
Si, pour moi, le bonheur n'etait pas la gaité,
Je ne le trouve plus dans la mélancolie;
Mais si je crains les pleurs autant que la folie,
Où trouver la félicité?

L'INQUIETUDINE
Che cos'è dunque che mi disturba? E che cosa mi attende?
Sono triste in città e mi annoio al villaggio; 
Il piacere della mia età 
Non può salvarmi dagli abissi del tempo.
Altre volte l' amicizia, i fascini dello studio hanno riempito senza sforzo i miei svaghi pacifici.
Oh! qual'è dunque l' oggetto dei miei vaghi desideri? 
Lo ignoro e lo cerco con inquietudine. 
Se, per me, la felicità non fosse gaiezza, non lo troverò più nella malinconia;
Ma se temo le lacrime tanto quanto la follia, 
Dove trovare la felicità
Villiers de L'Isle-Adam

RÉVEIL
O toi dont je reste interdit,
J'ai donc le mot de ton abîme.

Sois oubliée en tes hivers!

ADIEU
Un vertige épars sous tes voiles
Tente mon front vers tes bras nus.

Et tes cheveux couleur de deuil
Ne font plus d'ombre sur mes rêves.

RENCONTRE
Tu secouais ton noir flambeau,
Tu ne pensais pas être morte:
J'ai forgé la grille et la porte 
Et mon coeur est sûr du tombeau!

Tu ne ressusciteras pas!.

RIVEGLIO
O tu del quale rimango interdetto,
Ho dunque la parola del tuo abisso.
Essere dimenticato nei tuoi inverni!

ADDIO
Una vertigine sparsa sotto i tuoi veli
Tende la mia fronte verso le tue braccia nude.
E i tuoi capelli colore del lutto
Non fanno più ombra sui miei sogni.

INCONTRO
Tu scuotevi la tua fiaccola nera,
Non pensavi di essere morta:
Ho preparato l'inferriata e la porta
E il mio cuore è sulla tua tomba!
Tu non resusciterai!

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