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Verlaine e Rimbaud a
Londra, disegno di Régamey (1872).
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Paul Verlaine nasce a Metz il 30
marzo 1844 da una famiglia agiata: il padre un ufficiale e la madre molto
più giovane del padre è una donna assai concreta con piccole
manie.
Frequenta il Liceo Bonaparte di Parigi,
dove la famiglia si è trasferita. Non è uno studente esemplare,
preferendo gli studi di letteratura dai quali scopre "Les Fleurs du Mal"
di Baudelaire, giudicandola opera straordinaria.
In un ambiente completamente rilassato
e confortevole, Verlaine comincia a bere oltre misura.
A Parigi frequenta salotti letterari
ed entra in contatto con l'ambiente parnassiano.
Comincia a lavorare in municipio
ma senza grande interesse, con grande soddisfazione dei genitori, vedendo
coronati i loro ideali borghesi. Ma la monotonia del lavoro lo porta a
vivere in maniera assai sregolata: beve, prende abitualmente l'assenzio,
frequenta bordelli.
Nel 1866 pubblica poesie sulla rivista
"L'art" insieme a saggi critici. Diventa parnassiano convinto e antiromantico.
Alcune poesie appaiono sulla rivista
"Parnasse contemporain" e dà alle stampe i "Poèmes saturniens".
Nel 1869 escono "Fêtes galantes".
Conosce Mathilde Mauté con la quale si fidanza diventando sua moglie.
Comincia a lavorare a "La Bonne Chanson". E' più curato nell'aspetto,
si veste con ricercatezza e non beve più.
Il matrimonio dopo un periodo di
serenità, comincia a declinarsi rivelando la donna viziata, ricca
e sensualissima.
Il 1871 è caratterizzato dai
giorni della "Commune", dove vi partecipa attivamente. Nasce anche suo
figlio Georges e incontra Rimbaud che gli consegna il manoscritto "Le bateau
ivre" e lo esorta ad aiutarlo ad uscire dalla plumbea atmosfera provinciale
in cui è costretto a vivere.
L'avventura tra Verlaine e Rimbaud
si consuma negli anni 1872/73: Verlaine è completamente preso dal
giovane poeta al punto di rompere con tutto l'ambiente letterario, vive
freneticamente con lui "lo sregolamento dei sensi". Rompe con la moglie
e parte con lui per il Belgio e poi per Londra. La relazione si tronca
definitivamente a Bruxelles quando Verlaine ferisce leggermente Rimbaud,
ottenendo una condanna a due anni di reclusione.
Durante questo periodo si avvicina
al cattolicesimo e le sue poesie risentono del fervore religioso e costituiscono
l'ossatura delle future raccolte "Sagesse", "Jadis et Naguère",
"Parallèlement". Vengono pubblicate "Romances sans paroles" che
passano inosservate.
Uscito di prigione, Verlaine cerca
inutilmente di riconciliarsi con Mathilde e di convertire Rimbaud al cattolicesimo,
che rivede in un tempestoso incontro a Stuttgart.
Nel 1880 è pubblicata la raccolta
"Sagesse" dedicata alla conversione, che ha finito di funzionare come freno
inibitorio contro l'alcool e l'assenzio. Anche quest'ultima opera è
accolta tra l'indifferenza generale.
Si installa a Parigi nella casa di
sua madre e pubblica "Art poétique", una lirica in cui fissa le
sue intenzioni poetiche.
Nel 1884 pubblica "Les poètes
maudits", un'antologia dei poeti Rimbaud, Corbière, Mallarmé
e lo stesso Verlaine.
Negli anni successivi, il divorzio
della moglie si trasforma in una tragedia che lo induce ad abbruttirsi
di nuovo con l'alcool. Tenta di strangolare sua madre che morirà
poco dopo e torna per breve tempo in prigione. Sono gli ultimi anni e Verlaine
vive in completa indigenza per l'avidità delle prostitute che frequenta
e la sua salute lo costringe a frequenti soggiorni in ospedale.
Nonostante tutto pubblica diverse
poesie tenendo conferenze in Belgio, Olanda e Inghilterra.
Le sue condizioni si aggravano per
il persistere nel vizio del bere: muore l'8 gennaio 1896 dopo essersi confessato. |
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