Il
20 ottobre 1854 Arthur Rimbaud nasce a Charleville, da un capitano di fanteria
e una ricca ereditiera.
Ancora piccolo il padre
si separa dalla madre che ha dato alla luce la terza figlia.
Frequenta l'"Institut
Rossat" e successivamente entra nel colleggio di Charleville, dove nascono
in lui le prime tendenze all'isolamento.
Nel 1869 alla chiusura
dell'anno scolastico, compone la sua prima poesia "Les étrennes des
orphelins". Scrive poi altre poesie: "Sensation", "Tête de faune".
Scappa a Parigi, viene
arrestato e imprigionato per non avere il biglietto ferroviario. Ritorna
a Charleville e fugge per la seconda volta verso il Belgio e poi Bruxelles.
Sua madre incarica la polizia di riportarlo a casa. Fugge per la terza volta
a Parigi, ma poi torna a Charleville.
1871, nel frattempo
nasce la Comune. Rimbaud si rifiuta di tornare in colleggio e riparte per
Parigi. Scrive "Le Coer volé", "Paris se repeuple", "Poètes
de sept ans". Spedisce a Paul Demeny la famosa lettera "del veggente", in
cui vi è l'annuncio della sua nuova poetica. Nell'estate scrive altre
poesie e spedisce a Théodore de Banville "Ce qu'on dit au poéte
à propos de fleurs". Nelle sue poesie si ispira a Hugo e ai parnassiani.
Entra in corrispondenza
con Verlaine e scrive "Le bateau ivre". Si reca a Parigi su invito di Verlaine,
che lo ospita nella casa dei suoceri dove viveva con la moglie; ma dopo poche
settimane, stanco dell'atmosfera borghese, Rimbaud lascia la casa. Negli ambienti
letterari trova riscontro tra i simbolisti, che ben presto si rivela effimero
al punto poi di ignorarlo e dileggiarlo.
Scrive "Les déserts
de l'amour" e il famoso sonetto "Voyelles".
Nel 1872 Rimbaud torna
a Charleville costretto dai suoceri di Verlaine. Poco tempo dopo, Verlaine
lo implora di ritornare a Parigi e la sua presenza rompe i rapporti tra Verlaine
e la moglie. I due poeti partono per il Belgio e poi per l'Inghilterra. A
Londra vivono dando lezioni di francese. La moglie di Verlaine annuncia la
separazione legale accusando il marito di omosessualità. Rimbaud riparte
lasciando Verlaine da solo.
Nel 1873 quando torna
lo trova malato gravemente. Rimbaud comincia a scrivere "Une Saison en Enfer"
e le "Illuminations". Ripartono per l'Inghilterra, ma il loro rapporto diventa
più teso al punto che Verlaine ferisce con un colpo di pistola Rimbaud
al polso. Ristabilitosi termina "Une Saison en Enfer".
Tra i vari e numerosi
viaggi in Europa, Rimbaud incontra Verlaine a Stoccarda dove si separano
definitivamente.
Si arruola nell'esercito
carlista e in quello coloniale, lavora come scaricatore di porto, come sorvegliante
di una cava di pietra, poi si stabilisce definitivamente in Africa diventando
mercante di armi.
Sono gli ultimi anni
della sua vita (1881/1891), anni in cui a Parigi i suoi scritti accolgono
l'approvazione del pubblico, grazie alla pubblicazione di Verlaine dei profili
di Corbière, Mallarmé e Rimbaud. Lo stesso Verlaine rintraccia
il manoscritto "Illuminations" e lo pubblica sulla rivista "Vogue".
Costretto da un tumore
al ginocchio all'immobilità, torna in Francia per curarsi.
Il 25 ottobre 1891,
dopo un veloce progredire della malattia, Rimbaud muore assistito amorosamente
dalla sorella Isabelle.
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