MOTO DI APERTURA E CHIUSURA

Questi sono dei movimenti che vengono eseguiti nel piano sagittale, si attuano con rotazione dei condili attorno all’asse bicondilare o con movimenti combinati di traslazione e rotazione dei medesimi. Il movimento di abbassamento può iniziare dalla occlusione centrica o dalla posizione di riposo della mandibola. Nel primo caso le superfici occlusali dei denti delle arcate antagoniste hanno il massimo contatto (intercuspidazione); nel secondo caso tra le superfici occlusali delle arcate contrapposte sussiste un piccolo spazio e la mandibola ha un leggero grado di apertura. Il passaggio dalla occlusione centrica alla posizione di riposo avviene per mezzo di una rotazione di 2 gradi circa della testa del condilo attorno all'asse bicondilare, usando l’articolazione condilo-discale.
Prendendo in esame il moto di apertura da una delle due posizioni, il movimento della mandibola può essere diviso in due fasi: rotazione e traslazione dei condili.
Il moto di rotazione attorno all'asse bicondilare è di circa 10-12 gradi in senso antiorario, realizzando così una distanza di 2-2,5 cm tra i margini degli incisivi superiori ed inferiori. Durante la rotazione, il moto traslatorio dei condili è di l -2 mm, però la mandibola si abbassa ulteriormente per traslazione bilaterale dei condili che si spostano contemporaneamente in basso ed in avanti, lungo il tragitto condilare. In questa posizione la testa del condilo può fare un ulteriore rotazione che lo sposta fino all'apice del tubercolo articolare, cosicché  nella massima apertura lo spazio tra gli incisivi superiori ed inferiori è di 5-6 mm. Nel moto di chiusura della mandibola, che supponiamo inizi dalla massima apertura, abbiamo un moto semplice di rotazione del condilo in senso inverso, seguito da un movimento di rotazione e traslazione combinato con rientro nella cavità del temporale.

MOVIMENTI DI PROIEZIONE IN AVANTI E DI RETROAZIONE NEL PIANO ORIZZONTALE

Questi movimenti, sono realizzati nel piano orizzontale con scorrimento dell'arcata dentaria inferiore su quella superiore, si attua per mezzo della traslazione dei condili, e con una minima rotazione. I movimenti condilari sono bilaterali e contemporanei. L’ampiezza del movimento di proiezione in avanti ha la stessa ampiezza che ha nell'apertura massima della mandibola, nel caso di massimo scorrimento gli incisivi inferiori sopravanzano quelli superiori di 7-10 mm. Nella retroazione avviene il moto inverso.

MOVIMENTI SUL PIANO ORIZZONTALE DI LATERALITA’

Questi movimenti si realizzano sul piano orizzontale e consentono la traslazione della mandibola verso destra e verso sinistra. I movimenti di lateralità si realizzano con mandibola chiusa e aperta, nel primo caso, con scorrimento delle superfici occlusali dei denti contrapposti, nel secondo quando i condili sono provvisti della mobilità nelle cavità articolari. In tutte le altre fasi i movimenti di lateralità sono minimi. Questi movimenti di lateralità sono così realizzati: un condilo ruota attorno l’asse verticale (condilo ruotante), mentre l’altro (il controlaterale) subisce un movimento di traslazione descrivendo un piccolo arco di cerchio (condilo orbitante). Nello spostamento della mandibola verso destra, il movimento avviene per rotazione del condilo destro, che funge da perno, attorno all’asse verticale. Il condilo ruotante subisce sempre una leggera rotazione con spostamento laterale e posteriore, il condilo orbitante viene invece spostato in avanti. Il movimento laterale della mandibola è anche chiamato abduzione, il ritorno alla posizione di riposo, adduzione.

Movimento di lateralità verso sinistra

Movimento di lateralità verso destra

La linea x-x tratteggiata indica la posizione a riposo della mandibola