Tematiche femminili
Angela D. Di Francesca ha svolto intensa
attività culturale e sociale particolarmente negli
anni ’70 nel campo dell’emancipazione della donna e
della parità tra i sessi. Nel 1977 è stata tra le
fondatrici del Circolo UDI di Cefalù e protagonista di
un episodio inconsueto e significativo per quegli anni: una sua provocazione intellettuale - la richiesta di iscrizione di un gruppo di donne al locale Circolo Unione,
quale simbolo dei circoli considerati “maschili”,- ha portato un significativo contributo alla discussione sulle tematiche femminili attirando l'attenzione delle più importanti testate giornalistiche ed emittenti radiofoniche italiane -La Repubblica, che inviò a intervistarla Anna Maria Mori, il Corriere della Sera (intervista di Maurizio Chierici), L'Espresso, La Stampa, Rai Uno- sul tema della discriminazione sessista.
All’interno del
circolo UDI ha condotto la battaglia per gli asili
nido e i consultori, ma anche un’opera di formazione
culturale in direzione dell’affermazione della donna.
Ha organizzato per la prima volta a Cefalù la
celebrazione dell’8 Marzo, proseguendo poi negli anni
successivi tale iniziativa anche con la partecipazione
della FIDAPA. Ha condotto per tre anni nella radio
locale CRM una trasmissione dedicata alle donne
affrontando tutti i più importanti problemi dello
specifico femminile (trasmissione “Donna al
volante") Ha portato avanti un’iniziativa
riguardante la presenza femminile nella toponomastica:
da una sua idea di “ribattezzare” al femminile per l’8
Marzo le strade cittadine, è scaturita la sua nomina a
componente della Commissione per la toponomastica, che
ha avuto come risultato concreto l’intitolazione, per
la prima volta a Cefalù, di alcune strade a personaggi
femminili (Cristina di Belgiojoso, Teresita Sandeschi, Maria Montessori, suor Maria Cleofe Tommasini, Maria Curie, Angelina Lanza). Una sua iniziativa per l’8 Marzo è stata l'organizzazione della mostra
“Donne in vetrina” che ha
riscosso notevole successo e interesse (è stata anche
visitata da scolaresche), di cui ha curato tutta la
ricerca storico-letteraria ed iconografica. Un
intervento di A.D.Di Francesca sulla tematica
femminile è riportato nel libro edito per l’XI
Congresso Nazionale dell’UDI (contributi per il
dibattito); Un intervento su “Donna e pubblicità” e
una sua poesia a carattere satirico su questo tema
sono riportati nel libro “La donna nei media” edito
dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri a cura
della Commissione per la Parità dei diritti.(1992,
presentazione di Tina Anselmi). La poesia è stata
letta da Gabriele La Porta nella trasmissione TV
“Parlato semplice”.
Ha
partecipato con lettura di un intervento sulla
“Donne e scrittura” alla manifestazione “Donne e
scrittura”, con Dacia Maraini. Ha partecipato al Festival della Donna , Marzo 2006, nella giornata dedicata alla creatività femminile con Milva, Martina Corgnati, Emma Dante, Beatrice Monroy, Elena Saviano.
L'UDI di Cefalù v/s il Circolo Unione una provocazione in positivo negli anni
Settanta
Era il 1978 e un gruppo di donne di diverse età, ceto sociale e formazione politica, aveva fondato a Cefalù una sezione dell’UDI,
associazione che era collegata ai partiti di sinistra ma che a Cefalù si caratterizzava per la sua autonomia dai partiti,
accogliendo donne di vario orientamento politico. C’era bisogno di un'idea per fare conoscere il Circolo in una realtà in cui
ancora i temi "al femminile" non erano popolari e non si sapeva nemmeno cosa fosse l'8 Marzo. Così partì un'iniziativa che era
più che altro una "provocazione in positivo", destinata a dare grande visibilità al Circolo richiamando l'attenzione, in una realtà
difficile come quella siciliana, sull'argomento della parità tra i sessi, molto sentito in quegli anni in Italia: una richiesta di
iscrizione al Circolo Unione. Quando presentammo la domanda ci fu risposto con una risatina ironica che per essere ammesse
come socie avremmo dovuto cambiare sesso. Il Circolo infatti non ammetteva soci femminili. Anzi, poiché lo Statuto non era
esplicito in proposito, i soci fondatori ebbero l'idea di modificarlo con una norma che escludeva con chiarezza le donne, le quali
però sarebbero state "gradite ospiti" al seguito dei mariti:). Un manifesto indignato affisso da parte dell'UDI proprio davanti al
Circolo fu notato dal sociologo prof. Domenico De Masi che lo trasmise all’Ansa. Immediatamente la notizia fu ripresa da tutte
le più importanti testate giornalistiche. Oltre all'Ora,al Giornale di Sicilia e La Sicilia ne parlarono Paese Sera, il Corriere della
Sera (articolo di Maurizio Chierici), La Repubblica (che mandò come "inviata speciale" a Cefalù la giornalista e scrittrice Anna
Maria Mori), L'Espresso, L'Europeo (Gianfranco Venè), Il Manifesto, L'Unità, La Stampa, Stampa Sera, L'Avvenire, La Voce
repubblicana. Il GR1 realizzò uno speciale di mezz'ora con interviste e commenti. L'episodio fu commentato in tutta Italia,
terrorizzò tutti i circoli maschili italiani (ricordo in particolare le dichiarazioni preoccupate del direttore del Circolo del whist di
Torino) ed ebbe strascichi di varia natura tra cui una denuncia nei confronti di una professoressa che aveva solidarizzato con le
donne dell’UDI e aveva criticato i soci del Circolo definendoli "antiquati obelischi" (finita con l’assoluzione), alcuni episodi di
vandalismo nei confronti dei locali dell’Associazione, l'invio di inquietanti lettere anonime alle socie, un acceso dibattito
sull'argomento all'interno del Circolo e del Consiglio Comunale. La provocazione aveva colto nel segno e aveva suscitato un
interesse destinato, anche spentisi i clamori mediatici, a influire nel contesto culturale cittadino. Il Circolo Unione, tra
polemiche, dimissioni e dibattiti, finì col riconsiderare la propria posizione e col modernizzare lo Statuto aprendo alla presenza
femminile "alla pari" e non come appendice dell’uomo.Il Circolo dell'UDI che ovviamente si occupava, oltre che delle questioni di
principio, anche di importanti temi sociali, trasse impulso e popolarità da questo "spot pubblicitario" e intensificò la sua azione
per i diritti delle donne, ottenendo nel tempo due importanti conquiste: gli asili nido e i consultori.
“Donne e scrittura”
Donne e scrittura su "Progettobabele"
LA DONNA DELLA PUBBLICITA'
Sexy, tenera, efficiente, un
tantino deficiente con la mini e i tacchi a
spillo lotta vispa come un grillo contro l'unto
che s'incrosta e la polvere nascosta. Tutta
market, casa e ufficio compra pappe per il
micio surgelati e biscottini e non scambia i suoi
fustini. Si dà sempre un gran da fare a condire e
cucinare fra una teglia e una padella ma ha la
vita sempre snella. Lava, stira, non si stanca, la
sua maglia è la più bianca, cura i cani ed i
bambini, spazza, cambia i pannolini, e se poi il
marito arriva con allegra comitiva, per concluder
la serata gli fa pur la spaghettata. (se più intima è la sera mette calze e giarrettiera e si
sfila la sottana con lo stile di Moana...)
DUBBIO
Se la
donna è ormai pari all'uomo con tutti i risvolti
conseguenti, com'è che il campioncino di cera per
pavimenti lo trovo, sorpresa imprevista, accluso
ad una rivista dedicata "al gentil sesso" e non su
"Panorama" o "L'Espresso"?
Un uomo che non ha paura
Cerco un uomo che non ha paura
di passare dal bluff al gioco,
dal dettaglio all’intera figura,
anche a costo di crescere un poco;
che non spezza in mille frammenti
il diamante della bellezza,
che sa le galassie lucenti
tra Eros e tenerezza,
che sa perdere il tempo a seguire
un gabbiano, una contraddizione,
una domanda da non fuggire,
un ritmo, un feeling, un’emozione;
un uomo che può chiamarmi
luna chiara e luna oscura,
che sa cercarmi senza trovarmi
- un uomo che non ha paura.
Angela Diana Di Francesca e Milva all'incontro sulla creatività femminile,Festival delle Donne-marzo 2006.
Creazioni digitali su infanzia e tematica femminile
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