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Il nostro trekking  in Trentino


Tappa 12: Passo dello Stelvio


Scheda tappa

Data 21 agosto 2003
Partenza Val Trafoi - Rifugio Borletti (2188m)
Arrivo Passo dello Stelvio - Franzenshohe (2189m)
Tempo impiegato 5,00 ore
Dislivello Salita: 200m; discesa: 200m
Quota raggiunta 2189m (Franzenshohe)

Descrizione percorso

Il programma di oggi sarebbe stato quello di scendere a Trafoi, per poi iniziare la lenta e faticosa risalita verso il passo dello Stelvio. Il gestore del rifugio, però, ci consiglia di percorrere il "Sentiero dei Tre Ghiacciai", così chiamato perché un tempo attraversava tre lingue di ghiacciaio. Al giorno d'oggi ne è rimasta solo una, ed è percorribile anche senza attrezzatura da ghiaccio... almeno, così ci assicura il gestore. Questo sentiero ci permetterebbe di non scendere, ma di rimarere pressoché alla stessa quota raggiungendo la statale dello Stelvio, che stà sull'altro versante della valle. Inoltre il gestore ci sconsiglia di andare a passare la notte al passo perché, dice, ... ci "spennerebbero"!. Ci consiglia invece un alberghetto economico poco sotto il passo, che sta proprio al termine del suddetto sentiero.

Così imbocchiamo speranziosi il "Sentiero dei Tre Ghiacciai". Percorriamo un bel tratto a mezzacosta su un ripido costone caratterizzato da rada vegetazione cespugliosa e pietraie di roccia scura. Dal sentiero si ha un bel panorama su Trafoi, su tutta la statale dello Stelvio ed inoltre, sopra Trafoi, notiamo una grossa cascata molto rumorosa.

Dietro un angolo ci appare la lingua di ghiacciaio che dovremmo attraversare, ma non capiamo dove! Il sentiero non è molto riconoscibile e si perde nella pietraia. Presi dalla foga scendiamo per pietraie instabili avvicinandoci al ghiacciaio cercando un punto per passare, ma non ci sembra assolutamente percorribile questa via, almeno senza attrazzatura.

Image - Traversata del ghiacciaio -

Presi dallo sconforto, quando ci apprestiamo a tornare indietro, intravediamo poco sopra in mezzo al ghiacciaio, dei paletti di legno conficcati nel ghiaccio! Ci avviciniamo, li raggiungiamo e scopriamo che sono dei segnali che indicano il percorso sul ghiacciaio.

Effettivamente seguendo i paletti è molto facile attraversare il ghiacciaio. Il percorso è infatti tutto pianeggiante e non si scivola grazie ai detriti sulla superficie. Giungiamo così dall'altra parte dove ci ricongiungiamo al sentiero.

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- Il ghiacciaio attraversato -

Dopo aver superato un canalone pietroso percorso da un torrente, dove probabilmente un tempo scendeva un'altra lingua di ghiaccio, il sentiero continua a mezzacosta su un ripido costone in una zona cespugliosa, scendendo lievemente.

Terminato il costone usciamo in un zona più aperta tra pascoli e pietraie. Superiamo il bivio per Trafoi e continuiamo su un sentiero in lieve salita, superando un bel torrentello. Sopra di noi intravediamo diversi ghiacciai del gruppo dell'Ortles, vicino al passo.

Tra pascoli raggiungiamo una stradina sterrata che ci porta direttamente nel parcheggio dell'albergo Franzenshohe dove siamo diretti.

L'albergo è molto semplice, ma dopo giorni tra rifugi e campeggi ci semba di stare in una reggia! Questa è l'ultima notte del nostro trekking e già ne sentiamo la nostalgia...

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Ultimo aggiornamento 10/09/2003


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