Data | 19 agosto 2003 |
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Partenza | Val martello - Rifugio Corti (2265m) |
Arrivo | Val Solda - Rifugio Coston (2651m) |
Tempo impiegato | 8,00 ore |
Dislivello | Salita: 1500m; discesa: 1100m |
Quota raggiunta | 3124m (Passo del Mandiccio) |
La mattina il cielo è completamente sereno, ma c'è molto vento! Il nostro sentiero inizia dietro al rifugio. Con un tratto a mezzacosta prima in discesa, poi in salita entriamo nella valle del Mandriccio: un ampia valle piena di pascoli, percorsa dall'ononimo torrente.
Dopo aver attraversato il torrente, camminiamo a mezzacosta in lieve salita; nei pascoli notiamo un grosso gregge di pecore. La salita aumenta per raggiungere la cima di un dosso erboso, quindi si continuia in falsopiano seguendo la morfologia della valle che curva a destra. |
- Valle di Mandriccio -
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Man mano che avanziamo l'erba diminuisce e viene sostituita da pietraie, ghiaioni e sabbia. Davanti la valle è chiusa da una bastionata, mentre seguendo il sentiero iniziamo a salire per pietraie sul versante a sinistra in direzione del passo del Mandriccio.
Giunti al passo si apre uno spettacolo immenso sui ghiacciai dell'Ortles e dello Zebrù che lascia a bocca aperta: peccato che il forte vento non ci permette di rimanere ad ammirare troppo a lungo.
- Un piccolo ghiacciaio -
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Cominciamo a scendere dall'altra parte su quella che dovrebbe essere una pista da scii, spianata dalle ruspe. Da un curva si puo' ammirare in basso un piccolo ghiacciaio un po' crepacciato, mentre dalle pareti rocciose davanti a noi spuntano molti blocchi di ghiaccio. E' davvero un bello spettacolo, peccato che il paesaggio sia un po' troppo disturbato dagli impianti sciistici! |
Giungiamo così ad una costruzione moderna che dovrebbe essere un ristoro per gli sciatori durante l'inverno. Poco più avanti cominciamo ad intravedere i primi ciuffi d'erba ed a riconoscere un sentiero.
Percorriamo quindi una cresta in notevole discesa e già riconosciamo in basso il rifugio Città di Milano, ma tutto intorno ci sono ruspe, grù e operai all'opera per la costruzione (o risistemazione) degli impianti di risalita: davvero un brutto e rumoroso spettacolo... |
- Panorama dalla cresta -
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Giunti al rifugio proseguiamo su una sterrata sempre con notevole discesa; peccato che ogni tanto siamo costretti ad accostare per lasciar passare qualche rumoroso e pesante cammion, utilizzato per i lavori agli impianti. Quando siamo a quota 2000m, circa, incontriamo un bivio. Mentre la strada principale continua diritto, verso Solda, noi deviamo a sinistra, per una sterrata che ci porta a raggiungere il letto del torrente, sul fondo di una vasta pietraia. Attraversiamo un ponte e dall'altra parte comincia un sentiero. Prima di continuare, però, ci fermiamo per il pranzo. Qui siamo abbastanza riparati dal vento ed il sole si fa abbastanza sentire.
Ripartiamo quindi, in salita. Presto la pietraia termina lasciando il posto all'erba, ma la salita non accenna a diminuire. Con numerosi tornanti raggiungiamo il rifugio Coston (2651m) dove decidiamo di fermarci. C'è tanta gente qui nei prati a prendere il sole sotto uno grandioso spettacolo: proprio davanti a noi, infatti, si stagliano i magnifici ghicciai del Gran Zebrù.