Data | 17 agosto 2003 |
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Partenza | Bagni di Rabbi (1195m) |
Arrivo | Rifugio Dorigoni (2437m) |
Tempo impiegato | 5,00 ore |
Dislivello | Salita: 1200m; discesa: 0m |
Quota raggiunta | 2437 m (Rifugio Dorigoni) |
Nonostante che l'acquazzone di ieri abbia abbassato notevolmente la temperatura, la notte passata in tenda non ha creato disagi anche con un sacco a pelo in meno. Di buon mattino siamo in piedi e dopo la colazione al bar ci mettiamo in cammino: la tappa di oggi, in confronto alle precedenti, dovrebbe essere una passeggiata...
Proseguiamo sulla carrozzabile fino a che, nei pressi della deviazione per Somrabbi, prendiamo un sentiero sulla sinistra che ci porta ad attraversare il torrente Rabbies su un bel ponticello di legno. Mentre proseguiamo sul sentiero, costeggiando il torrente all'ombra di un bel bosco, dall'altra parte prosegue la strada, ora sterrata e molto affollata di gente. Il sentiero si perde in una pietraia boscosa, probabilmente creata dalle piene del torrente, ma ormai siamo in località Còler e già si notano le prime costruzioni. Raggiungiamo un parcheggio ed attraversiamo un ponte in cemento che ci riporta sulla carrozzabile pervenendo al rifugio Fontanino (1381m), dove ci procuriamo dei panini per il pranzo. Il cielo è sereno e la giornata si prospetta essere molto calda. |
- Torrente Rabbies -
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Procediamo sulla sterrata che ora comincia a salire, mentre ogni tanto passa il bus navetta che fa avanti ed indietro. Raggiungiamo così la malga Stablasolo (1539 m.), capolinea del bus che qui scarica in continuazione frotte di gente. Dalla malga partono due sentieri: a destra verso le Cascate Basse di Saent, mentre a sinistra, in salita, il nostro sentiero.
Raggiungiamo il rif. Dosso della Croce (1796 m., rif. non custodito), dove all'interno di una baita è allestito una specie di museo con vari cartelloni descrittivi e filmati sulla fauna e flora del posto: siamo infatti entrati nel parco nazionale dello Stelvio!
Qui c'è un bivio: entrambi i percorsi portano alla stessa destinazione per due itinerari diversi: noi scegliamo di percorrere il sentiero 128 a sinistra. Con diversi tornanti ben costruiti e muniti di parapetto nei punti più esposti ci arrampichiamo sul ripido costone della montagna superando in breve un dislivello di 300m. Sotto di noi si apre un ampio panorama sul verde vallone sottostante. |
- Panorama dal sentiero 128 -
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La salita finisce nei pressi di una selletta boscosa dove sorge il rifugio Campisol (2126m) non custodito. Qui ci sono alcune panche e tavoloni ed è un ottimo posto per risallarsi un po'.
- Vista sul retro del rifugio
Carisol -
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Proseguiamo, senza fretta, scendendo dall'altra parte per qualche metro per continuare poi in falsopiano, attraverso un ampio pianoro erboso. Raggiungiamo quindi un torrente dove ci fermiamo a pranzare. Riprendiamo il percorso nel primo pomeriggio: la salita ora aumenta decisamente ed il sentiero si inerpica su un ripido costone roccioso con radi alberi, soprattutto nella parte più bassa, superando dei bei corsi d'acqua. Un ampio panorama si apre sul pianoro sottostante. Dopo 300m di dislivello e di dura salita raggiungiamo una finestra dove un torrente ha scavato una piccola gola. |
Costeggiamo la gola del torrente, ora in falsopiano, mentre il cielo nel frattempo si è coperto e cade qualche goccia: fortunatamente è solo una nuvola passeggiera. Entriamo così in un ampio pianoro erboso: tutta la vallata sembra essere fatta da altopiani in successione a quote via via più alte!
Ora possiamo notare su un alto dosso roccioso il rifugio Dorigoni, la destinazione di questa tappa! L'avvicinamento al dosso è comodo, ma dobbiamo ancora impegnarci nell'ultima salita finale che ci permette infine di raggiungere il rifugio, finalmente ad un orario decente...
Dopo cena possiamo assistere ad un bello spettacolo pirotecnico... i fulmini di un temporale in avvicinamento che continuerà per buona parte della notte!