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Il nostro trekking  in Trentino


Tappa 3: Val Genova


Scheda tappa

Data 12 agosto 2003
Partenza Madonna di Campiglio - rif. Vallesinella (1513m)
Arrivo Val Genova - Rifugio Bédole (1641m)
Tempo impiegato 9 ore
Dislivello Salita: 840m; discesa: 740m
Quota raggiunta 1641m (Rifugio Bédole)

Descrizione percorso

Il programma di oggi prevede di raggiugere e risalire, per quanto possibile, la Val Genova, una valle laterale della Val Rendena, la valle di Madonna di Campiglio. Guardiamo e riguardiamo la cartina, ma sembra non ci sia nessuna possibilità di evitare di percorrere un bel pezzo di statale.

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- Cascata lungo il sentiero -

Comunque ci mettiamo subito in marcia. Vicino al rifugio, lungo la carrozzabile che porta a Madonna di Campiglio, prendiamo un sentiero in discesa con indicazioni per il rifugio Cascate di mezzo. Dalla cartina sembra un buon modo per tagliare un bel po' di strada.

Image - La cascata di mezzo -

Entriamo subito in una bella pineta: il mattino è fresco e l'aria frizzante! Si attraversano alcuni bei ruscelli e con una piccola deviazione si raggiunge la parte superiore di una cascata. Raggiungiamo quindi il rifugio segnalato (1398 m) che sorge proprio davanti alla cosidetta "Cascata di Mezzo": una spettacolare cascata che cade con molti giochi d'acqua.

A questo punto lasciamo il viottolo principale e prendiamo una deviazione sulla sinistra che ci porta a percorrere una larga mulattiera che scende dolcemente attraverso una bellissima pineta. Usciti dalla pineta ci troviamo in un ampio pianoro pieno di pascoli, baite e fiumiciattoli. Diverse sterrate si incrociano e solo grazie ad un attenta consultazione della cartina riusciamo a non confonderci e raggiungere la carrozzabile dei pressi della lacalità Plazza. Seguiamo la carrozzabile in salita superando alcune località, raggiungendo infine la famigerata statale. In una aiuola troviamo delle panche ed un tavolino che sfruttiamo per riposarci e studiare meglio la situazione: a parte una piccola deviazione che ci porterà fino alla località Sant'Antonio non troviamo nessun modo di evitare di percorrere almeno 5km di statale, a meno di allungare notevolmente la strada o prendere l'autobus.

Stanchi e con i polmoni pieni di gas di scarico raggiungiamo finalmente l'imbocco della Val Genova nei pressi di Carisolo: siamo scesi fino a 808m. Abbandoniamo quindi la statale seguendo la carrozzabile della val Genova che per fortuna è poco trafficata. E' mezzogiorno e fa decisamente caldo; incontriamo un bar dove ci fermiamo a mangiare qualcosa. Il pezzo più noioso ormai è fatto: possiamo ora proseguire più rilassati e goderci la giornata!

Nel bar troviamo un opuscolo sulla val Genova che ci sarà molto utile, visto che sulla nostra cartina alcuni sentieri di questa valle non sono indicati. C'è ancora un pezzo di carrozzabile da percorrere, ma i veicoli che la attraversano sono pochi ed inoltre si cammina all'ombra di un bel bosco. Raggiungiamo quindi il cosidetto "Ponte Verde" dove le auto non possono più proseguire, a meno di pagare un pedaggio. Noi attraversiamo il ponte sul "Sarca di Genova", il torrente che percorre questa valle, e proseguiamo sull'altro versante. Qui il fiume è sbarrato da alcune dighe che creano dei laghi molto particolari.

Sulla sinistra incontriamo ed imbocchiamo un sentiero indicato come "Sentiero delle Cascate". Presto intravediamo da lontano una grossa cascata in alto sulla destra ed in breve la raggiungiamo: è la cascata di Nardis, davvero immensa; una grande massa d'acqua che fa un salto di oltre 100 metri e si infrange sulle roccie poco distante dalla carrozzabile. Proprio di fronte, ma dal nostro lato del fiume, c'è un albergo e davanti un prato molto affollato; ne approfittiamo anche noi per un gelato: siamo a quota 927m e la giornata si è fatta decisamente torrida, tanto per cambiare!

Image - Cascata di Nardis -

Riprendiamo il sentiero che segue a ritroso il torrente Sarca di Genova, all'interno di un bel bosco dove ogni tanto incontriamo delle strane fenditure nella roccia da cui esce dell'aria fresca utile per rinfrescarsi dalla calura.

Image - Una cascata del Sarca di Genova -

Il percorso è pressoché pianeggiante e molto frequentato. L'unica salita degna di nota ci consente di superare un dislivello che ci porta in cima ad una grossa cascata.

Il caldo e la lunga marcia ci hanno fatto sudare e bere molto e come era prevedibile l'acqua è finita! Nonostanze l'abbondanza di acqua di questa valle non riusciamo a trovare acqua bevibile: l'acqua impetuosa del Sarca di Genova e dei suoi affluenti è imbevibile poiché è piena di detriti! Attraversiamo una zona acquitrinosa con alcuni torrentelli, ma qui l'acqua è troppo stagnante! Dall'altra parte del fiume, lungo la carrozzabile, notiamo un paio di ristoranti purtroppo irraggiungibili! Finalmente raggiungiamo "Ponte Maria" (1164m), lo attraversiamo per raggiungere il check-point. Ci precipitiamo per chiedere dove trovare dell'acqua. La risposta è: tornare indietro sulla carrozzabile fino al ristorante che avevamo scorto precedentemente o proseguire per almeno un paio di chilometri... decidiamo di soffrire e proseguire.

Tornati sulla carrozzabile la abbandoniamo subito per seguire un sentiero sulla destra che dovrebbe tagliare un po' di tornanti. Qui la salita aumenta decisamente, ma almeno siamo nel fresco di un bel bosco. Usciti, quando la salita diminuisce, incontriamo alcune baite e come per miracolo una fontanella!! Siamo in località "Todesca" a 1298m. Incrociamo di nuovo la carrozzabile, attraversiamo il Sarca su di un ponte e lasciamo di nuovo la carrozzabile, questa volta con un sentiero sulla sinistra.

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- La Val Genova -

In questo tratto c'è molta meno gente: il grosso si è fermato ad una delle precedenti cascate. Anche qui la salita è molto blanda: seguiamo il fiume per attraversarlo più avanti su uno stretto ponte a fior d'acqua, nei pressi di una radura erbosa dove il sentiero si perde nell'erba alta. Qui il fiume è molto largo ed un po' meno impetuoso. Perveniamo al rifugio Stella Alpina (1450m), molto stanchi mentre l'ora si sta facendo tarda: ci fermiamo per mangiare una fetta di torta e decidere se fermarci o continuare.

La fetta di torta fa miracoli e ci dà la forza per continuare. Ci mettiamo quindi in cammino seguendo la carrozzabile che abbandoniamo presto seguendo le indicazioni per il rifugio Bédole. Il sentiero ci porta ad attraversare un ponte che passa su una vertigginosa cascata. Poi prende a salire decisamente in un bosco, allontanandoci dal fiume tanto che dubitiamo di aver preso il percorso giusto: superata una selletta, però, prende a scendere per tornare vicino al torrente ed attraversarlo un'altra volta nei pressi di alcune baite: sono le malghe di Bédole. Raggiungiamo quindi la carrozzabile che ora è divenuta sterrata.

 

Image - Panorama da sopra la cascata -

Pochi ma interminabili tornanti ci portano infine al rifugio Bédole, posizionato in una tranquilla radura nella pineta, e questa volta ci fermiamo!! La val Genova è lunga 16 kilometri, più 5km di statale ed molti altri prima...una bella camminata!!


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Ultimo aggiornamento 10/09/2003


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