Data | 16 agosto 2002 |
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Partenza | Rhemes Notre Dame (1723m) |
Arrivo | Chalet de l'Epée (Valgrisanche) (2345m) |
Tempo impiegato | 4,00 ore |
Dislivello | Salita: 1100m; discesa: 500m |
Quota raggiunta | 2840m (Col Fenetre) |
Tappa faticosa per la ripida salita sul versante della valle di Rhemes, ma relativamente breve se ci si ferma allo Chalet de l'Epée.
Da Bruil si segue la strada principale in direzione nord, verso valle. Sulla sinistra, poco dopo usciti dall'abitato, si incontra una palina segnaletica indicante il Col Fenetre e l'alta via 2.
Attenzione: in questo tratto è necessario non confondersi e superare subito il torrente (torrente Torrent) evitando di seguire la strada, che sembra quella principale, ma che termina poco dopo tra prati.
- Baite di Torrent -
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La salita inizia subito molto ripida, tra prati e senza la copertura degli alberi, godendo di uno splendido panorama sulla val di Rhemes. Con diversi tornanti si raggiunge l'imbocco di un vallone che si risale, a mezzacosta sulla destra orografica, ora con salita più lieve a tratti in pianura. Si raggiungono così le baite Torrent (2179 m) poste all'ingresso di un'angusta conca. |
Dopo aver ripreso fiato, ed effettuato l'ultimo rifornimento d'acqua disponibile fino al col Fenetre, si segue il corso della valle tra pascoli e pietraie per portarsi a ridosso dell'evidente canalone che scende dal colle. Sulla sisistra è possibile osservare le pendici del ghiacciaio di Torrent.
Presto si inizia a risalire il canalone con molti tornanti tra prati e pietraie. Man mano che si sale la salita diventa sempre più ripida ed alla pietraia si sostituiscono ghiaioni un po' franosi e faticosi. Sulle pareti a sinistra, se si è fortunati e molto attenti, è possibile intravedere qualche branco di stambecchi che sonnecchiano confondendosi con la roccia. L'ultimo tratto di salita, che sembra non finire mai, avviene con vari tornanti tra ripidi prati. |
- Risalita del canalone -
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Dallo stretto intaglio rinserrato tra le pareti rocciose della Becca di Tey (3186m) a destra e della Cima di Bouc (3107m) a sinistra, si apre lo sguargo alla parte superiore della Valgrisanche ed ai ghiacciai del Rutur.
La discesa dall'altro versante è sicuramente più comoda, percorrendo un sentiero ben fatto sulla pietraia che scende dal colle. Presto alla pietraia si sostituiscono comodi pascoli e si procede per un buon tratto comodamente in falsopiano finché un altro tratto in discesa non conduce al vicino Chalet de l'Epée.