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11 Settembre 2001 - Inganno globale      

Da una logica ferrea, una verità AGGHIACCIANTE

"11 Settembre 2001 - Inganno Globale" è il primo film italiano sugli attentati che da cinque anni a questa parte hanno cambiato il corso della storia.

Vuoi per le guerre che ne sono state fatte conseguire, e che stanno avendo enormi implicazioni a livello globale, vuoi soltanto per il costo quasi raddoppiato della benzina che tutti consumiamo ogni giorno, non c'è un solo aspetto delle nostre vite quotidiane che non sia stato in qualche modo toccato da quei fatti.

È quindi doppiamente importante per chiunque affrontare la questione con serietà e responsabilità, evitando di dividersi in due bande contrapposte, che possono portare soltanto a dannose spaccature, quando il problema ci riguarda tutti nella stessa misura.

Nel grande polverone mediatico che si sta alzando sull'11 settembre, questo film-inchiesta cerca di scartare il grano dal loglio, separando le accuse ridicole della vere responsabilità mancate, proprio per evitare che grazie alla inconsistenza delle prime vengano coperte le seconde, e lo fa attenendosi rigorosamente a fatti documentati e verificabili da chiunque.

Non esiste il "complottismo", esistono solo delle risposte poco chiare da parte dei governi. Noi vogliamo soltanto chiarezza.
 

 

Una serie di inesattezze sul filmato sono rilevate sul sito di Paolo Attivissimo

 

Loose Change - Fatti sull'11 Settembre 2001

Loose Change è sicuramente il film più completo ed interessante uscito fino ad oggi sull'undici settembre. L'autore è Dylan Avery, un ragazzo poco più che ventenne, che due anni fa si è messo a raccogliere e studiare l'immensa mole di materiale esistente in rete, e ne ha fatto, insieme al suo amico Korey Rowe - fresco reduce delle guerre in Afghanistan e Iraq - un lavoro che è stato già visto, tramite Google Video, da oltre due milioni di persone nel mondo.

Oggi Loose Change arriva anche in Italia con sottotitoli in italiano e grazie a un gruppo di volontari è stato realizzato successivamente il doppiaggio in italiano.

Per chiunque si interessi alla questione dell'undici settembre, e al suo dibattito che non accenna a placarsi, questo è un film assolutamente indispensabile da conoscere.

 

 

Confronting the evidence - Riaprire le indagini sull'11 Settembre 2001

Un'eccezionale inchiesta proposta e finanziata da Jimmy Walter, uno straordinario individuo che ha dato il suo tempo, le sue ricerche e i SUOI SOLDI per lavorare in una positiva e significativa causa: rimettere in discussione tutto quello che si sapeva, o si pensava di sapere, sui tragici eventi dell'11 settembre 2001. Questo coraggioso documentario, finalmente sottotitolato in italiano, getta una nuova luce sui drammatici eventi che sono seguiti a quel drammatico giorno e pone nuove ma evidenti domande a cui le fonti ufficiali e i media non hanno mai prestato troppa attenzione.

Gli ospiti in studio, giornalisti, scrittori, politici e scienziati, utilizzando varie fonti, tra cui documenti e materiale audiovisivo, demoliscono la versione ufficiale dell'11 settembre 2001 e suscita seri interrogativi sulla corretta gestione delle informazioni da parte dei mass-media, sul coinvolgimento dei veri responsabili, sulla copertura operata dal governo americano nonché sugli attuali sviluppi geostrategici a livello globale. Questo video non da risposte, vuole porre soltanto domande, vuole far capire quante siano state le mancanze e quanto la commissione di inchiesta 9/11 sia stata una ignobile sceneggiata.

I quesiti che porrà questo video, si spera, saranno gli stessi che faranno riaprire le indagini su quel terribile giorno. Diffondi ciò che apprenderai e dai il tuo contributo per risvegliare le menti e la critica della gente.

 

11 Settembre. Quattro anni dopo

"11 Settembre. Quattro anni dopo" è il primo filmato italiano sull'11 Settembre. Anche se non è ancora nella sua versione definitiva (che sarà approntata per fine anno), è già un documento completo (32 min.), in grado di fornire un valido appoggio a chi critica la versione ufficiale dei fatti di quel giorno.

Tutti comprendiamo l'importanza che ha la corretta attribuzione delle responsabilità di quegli attentati, poichè ad essi sono state fatte conseguire guerre che sono costate - e stanno costando - centinaia di migliaia di vite, in diverse parti del mondo.

Avere la certezza di essere circondati da un "terrorismo islamico" incalzante, a questo punto sarebbe quasi una consolazione, per chi si sente corresponsabile - come cittadino che esprime il suo volere attraverso i suoi rappresentanti in parlamento - di quelle guerre e di quelle morti.

Altresì, avere il sospetto che quel terrorismo non sia altro che una creazione dell'occidente stesso, per giustificare quelle guerre (di cui pare avesse, casualmente, un estremo bisogno), rende i sonni leggermente meno sereni.

Purtroppo i dati oggettivi, da chiunque riscontrabili, sembrano indicare la seconda ipotesi come la più probabile, e diventa quindi dovere di ciascuno richiedere a gran voce che la verità ufficiale venga perlomeno passata al vaglio della pubblica opinione.

Questo compito starebbe primariamente ai giornalisti, di stampa e TV, che si sono invece prestati fin troppo docilmente a propagare la versione ufficiale, senza minimamente sottoporla ad un giudizio critico. Nessuno finge di ignorare come tutti i media mainstream siano strettamente controllati, ma questo non toglie che un giornalista abbia l'obbligo morale di non sottoscrivere una notizia che egli non sappia certa, nè tantomeno una notizia che egli sappia probabilmente non vera. Ed a sua volta il giornalista ha l'obbligo di informarsi a fondo, in proprio, ed indipendentemente da quello che gli "racconta" il suo direttore. La pagnotta non è, a nostro avviso, una giustificazione sufficiente di fronte all'enorme responsabilità che questo tipo di scelte comporta, è c'è comunque sempre il condizionale, arma preziosa a disposizione di chi riferisce per conto terzi, che sembra invece del tutto scomparso dalle pagine dei nostri quotidiani.

Se a questo di aggiunge la prematura scomparsa del congiuntivo, bisogna rinoscere che con il solo indicativo è ben difficile non produrre una dittatura dell'informazione.

Di fronte a questa colossale debàcle, storica, umana e professionale, a noi normali cittadini non resta che cercare di utilizzare al meglio la rete, per fare quello che non starebbe certo a noi fare. Ricercare, raccogliere, presentare e diffondere quei dati oggettivi che impongono, come minimo, un forte ripensamento su tutto che ci è stato raccontato finora sull'11 Settembre.

É in questa luce che va interpretato il filmato che presentiamo. Siamo perfettamente coscienti che si tratti di una goccia nell'oceano, ma chi ne ha due da gettare alzi la mano.

 

 IL giorno di Dioniso - Un film italiano fa luce sui misteri dell'11 settembre
 

In anteprima al Milano Film Festival alcune sequenze del docufilm in corso di realizzazione, frutto della collaborazione tra Megachip, l'associazione dell'europarlamentare e giornalista Giulietto Chiesa, e da Telemaco, una casa di produzione indipendente romana, con la partecipazione di Dario Fo.

Supportato da una rigorosa documentazione il film fa risaltare le incongruenze delle ricostruzioni ufficiali degli attentati che 5 anni fa sconvolsero il mondo.

All'incontro, al Teatro delle Erbe di Milano, hanno partecipato Giulietto Chiesa, Claudio Fracassi e Dario Fo.

http://www.megachip.info

 

 

http://www.luogocomune.net sezione 11 Settembre 2001

 

 

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Ultimo aggiornamento: 03-03-07