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Analisi ed accertamenti clinici |
Esame
rettale digitale |
Esame urine | Ematuria | Esame
del sangue e PSA |
Ecografia | Urografia |
Tac | Scintigrafia | Biopsia
prostatica |
Dovrebbe
essere eseguito annualmente a partire dai 40 anni di età in tutti i soggetti
maschi sottoposti a visita urologica. L’esame deve prevedere una valutazione
del tono dello sfintere anale, l’esame delle feci per rivelare l’eventuale
presenza di sangue occulto e soprattutto la palpazione
della prostata. Nell’ipertrofia
prostatica benigna (tipica del soggetto anziano) tale ghiandola si presenta
ingrossata e di consistenza gommosa, nel carcinoma, invece, si presenta
duro-lignea in alcune sue parti o nella sua totalità.
Le
urine sono il risultato finale del lavoro di filtrazione dei reni e dunque
quest’esame andrebbe ripetuto almeno una volta all’anno spesso unitamente al
classico esame del sangue.
Sul
campione raccolto al mattino a digiuno si eseguono l’analisi chimica, fisica e
del sedimento.Quando i reni sono in buona salute, le urine sono di color giallo
oro, con un pH compreso fra 5 e 8 e non devono contenere sangue, minerali,
glucosio, proteine: in
olti casi la proteina che predomina è l’albumina, soprattutto nei casi
di glomerulonefrite.
E'
la presenza di sangue nelle urine, è generalmente un segnale di una malattia
delle vie urinarie o dei reni. Può essere macroscopica e rendere colorate le
urine, oppure microscopica. In ogni caso è necessario indagare con ulteriori
analisi. Può essere provocata da calcoli (in questo caso è accompagnata da
forti dolori), oppure da infezioni renali (pielonefrite) o da neoplasie
all'apparato urinario.
A
rivelare i problemi renali sono,oltre all’emocromo, all’uricemia, al sodio e
al potassio, i
valori di azotemia e creatinina.L’azotemia indica il contenuto di azoto
nel sangue e dunque segnala il numero delle scorie azotate che provengono dal
metabolismo delle proteine:se in eccesso significa che il rene non elimina le
scorie in modo adeguato. La creatinina, invece, è un composto organico,
di solito eliminato con le urine: se se ne trova piu’ del normale anche in
questo caso il rene non depura le urine in modo adeguato. A rivelare problemi
prostatici è la misurazione del PSA: proteina prodotta dalle cellule
prostatiche sia normali che maligne. I livelli
di PSA nel sangue sono elevati in numerosi uomini affetti da carcinoma
prostatico (non in tutti),
in alcuni uomini affetti da iperplasia prostatica benigna, ed in qualche
caso di prostatite acuta. Il PSA viene anche impiegato per controllare i
pazienti che sono stati sottoposti a terapia per carcinoma della prostata. Il
suo impiego, però, come prevenzione e per la diagnosi precoce rimane
controverso e dibattuto.
Con
questo esame basato sugli ultrasuoni si studiano la struttura del rene, della
vescica, della prostata, del pene, e dei testicoli, per vedere se vi sono
eventuali alterazioni (per es. varicocele), neoformazioni o cisti. A scopo
preventivo, data la sua completa innocuità, l’esame andrebbe ripetuto ogni
anno dai 45-50 anni.
E’
un esame radiologico che attraverso l’introduzione in vena di un liquido radio
opaco secreto elettivamente dai reni con le urine, “dipinge” tutte le vie
uirnarie mettendone in evidenza le possibili alterazioni sia anatomiche che
funzionali. Viene di solito effettuato dopo l’ecografia in casi di diagnosi
dubbie.
La
Tomografia Assiale Computerizzata fornisce sezioni trasversali del rene e
dell’apparato urinario sotto forma di immagini computerizzate. Spesso viene
completato con l’introduzione in vena di un liquido radio opaco secreto
elettivamente dai reni con le urine. Viene di frequente effettuata nei casi di
diagnosi dubbie dopo l’ecografia, e/o in associazione alla urografia.
Prevede
l’iniezione per via venosa di sostanze radioattive, e la successiva
registrazione di radioattività in sede reno-vescicale. Permette uno studio
dell’apparato sia morfologico (statico), che dinamico (funzionalità).
Si prelevano con un piccolo ago pezzetti di tessuto prostatico solitamente durante l’ecografia per via rettale sfruttanto la sonda ad ultrasuoni. E’ utile in fase diagnostica per reperti dubbi dopo esplorazione digito-rettale oppure dopo esame del PSA (particolare esame del sangue).