Celebrazioni in Duomo a Milano


Ricordando il Venerabile Servo di Dio don Carlo Gnocchi nel cinquantesimo anniversario della morte, celebrazione dell'Eucaristia in onore di Maria, Madre della Chiesa. presieduta da Sua Eminenza Cardinale Dionigi Tettamanzi.
Presenti gli alpini, gli ammalati e i bimbi che, sul sagrato del Duomo, hanno affidato a dei palloncini i loro pensieri


  
Santo subito o Beato al piu' presto è l'augurio che il cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi si è auspicato durante la cerimonia di commemorazione, a cinquanta anni dalla sua scomparsa il 28 febbraio del 1956, di don Carlo Gnocchi, il prete degli orfani di guerra e dei mutilatini, definendolo con una delle tante definizioni usate per ricordare l'ispiratore della fondazione che porta il suo nome con 28 sedi in tutta Italia.


Ha detto anche il Cardinale:" E' lecito e bello sperare che presto il Papa ponga il suo sigillo definitivo affinché, al termine dell'inchiesta canonica, iniziata ormai tempo fa, don Carlo Gnocchi possa finalmente essere proclamato Beato, ne ha poi ricordato il triplice insegnamento di "operosità serenità", "non temere le grandi sfide" e "la speranza e l'ottimismo".



Ne ha ricordato infine un'immagine dell'uomo malato che a chi lo andava a trovare diceva: "Amis, me recumandi la mia Baracca!…" (amici mi raccomando la mia "Baracca"). Ed ha concluso dicendo: "Noi tutti qui presenti siamo il segno che lo abbiamo ascoltato".


E' stata una folla composta da assistiti e volontari venuta per la celebrazione in Duomo, la stessa chiesa dove l'allora arcivescovo e futuro papa Montini aveva celebrato nel 1956 il funerale di don Carlo.
Aveva chiamato un bambino Montini per salutare don Carlo e le parole di quel bambino furono: "Prima ti dicevo ciao don Carlo. Adesso ti dico ciao, San Carlo" . Domenico Antonino, oggi sessantenne, presente alla cerimonia ha preso parola dicendo: "Grazie perché in tutti questi anni non ci siamo sentiti orfani, grazie per essere sempre rimasto in tutti questi anni vivo in mezzo a noi".
Naturalmente erano presenti numerosi alpini per i quali don Gnocchi fu cappellano nelle campagne di Grecia-Albania e di Russia.
Assenti Formigoni e Alberini, impegnati alla convention azzurra di Berlusconi, a rappresentare le istituzioni politiche era il vicesindaco De Corato.

V'invitiamo a visitare la pagina del nostro sito con i temi del concorso ragazzi delle medie dedicato proprio a don Gnocchi.