Associazione di volontariato onlus per la difesa della natura e degli animali
Siena
allattare e svezzare un gattino senza mamma gatta nei primi giorni di vita |
Cosa fare se si gestisce una colonia felina e si vuol fare sterilizzare i mici ( modello di domanda alla ASL) |
Purtroppo può capitare che, per incidenti alla mamma o per allontanamento volontario o forzato, i gattini possono restare senza il latte della gatta.
In questi casi si deve intervenire con un allattamento artificiale. Il latte di mucca, anche quello intero, per l'alimentazione di un gattino risulta essere troppo poco nutriente quindi è da considerare inadatto.(nei momenti di urgenza, se non abbiamo altro, si può darlo mescolandolo ad una equivalente parte di acqua)
Nei negozi specializzati per animali o nelle farmacie, non è difficile trovare latte in polvere da ricostituire studiato per l'alimentazione dei cuccioli e che quindi non necessitano di altre aggiunte.
Per sostituire il lavoro della mamma occorre pazienza e costanza: i cuccioli di alcuni giorni hanno bisogno di oltre una decina di pasti al di ( circa ogni 2/3 ore-mettete la sveglia...) che pian piano si ridurranno nel numero fino allo svezzamento. Le quantità dovranno essere minime e per la somministrazione si possono usare contagocce o piccoli biberon venduti proprio per piccoli animali.
Il latte deve essere somministrato alla temperatura di 38 - 39 C° con molta delicatezza, senza forzature che potrebbero far arrivare lo stesso latte nelle prime vie aeree con gravi conseguenze .
Per la quantità ci si può regolare ad occhio: quando il gattino è sazio smette di succhiare e si addormenta.
In caso di allattamento artificiale, non ci si deve dimenticare che nelle prime settimane i cuccioli non hanno ancora lo stimolo dell'urinazione e delle defecazione. Quindi per evitare gravi problemi di ritenzione, dopo ogni pasto, devono essere stimolati ad eliminare con un lieve massaggio nella zona perineale (regione situata tra la coda e la pancia) con un batuffolo di cotone, anche inumidito con acqua tiepida.
LO SVEZZAMENTO
Lo svezzamento è una delicata fase della vita del cucciolo in cui da una alimentazione esclusivamente a base di latte passa ad una mista.
Questo passaggio va iniziato verso la quarta - quinta settimana offrendo loro, in una ciotola bassa, un po' di cibo, possibilmente omogeneizzato. Molte ditte mangimistiche da tempo mettono a disposizione formulazioni studiate proprio per questo delicato momento.
In alcuni casi il cambiamento non sempre è ben gradito quindi i gattini possono essere forzati delicatamente mettendogli un po' del nuovo cibo direttamente in bocca con l'aiuto di un dito.
Con il passare dei giorni l'appetito aumenterà quindi potremo aumentare le dosi e la consistenza del pasto fino ad arrivare al cibo in scatola per cuccioli o alla carne fresca.
In alcuni casi durante lo svezzamento si possono presentare alcuni fenomeni di diarrea che sono la naturale conseguenza dell'adattamento dell'intestino del gattino al nuovo cibo. Solo se il fenomeno perdura per più di un paio di giorni è consigliabile rivolgersi al proprio veterinario.
L'ALIMENTAZIONE DEI PRIMI MESI
Un gattino è considerato cucciolo dal punto di vista alimentare fino all'età di 10 - 12 mesi. Durante questo periodo il cucciolo ha bisogno di una alimentazione molto ricca che soddisfi la veloce crescita di ossa, muscoli, mantello ecc.
L'alimentazione deve essere
variata ma sempre equilibrata: indicate sono le crocchette o le scatolette
preparate per cuccioli di questa fascia di età che contengono tutti i fattori
nutritivi senza rischiare carenze ma neanche pericolosi eccessi.
Dopo aver calcolato la giusta dose da somministrare in base all'età e alla taglia del gattino, questa dovrà essere suddivisa in 4 - 5 pasti iniziali per poi ridurli a 3 nei mesi successivi.
Dopo che il cucciolo ha mangiato e consigliabile svuotare la ciotola per evitare che il cibo avanzato vada a male o che sia mira di giochi con il risultato di avere un cucciolo tutto imbrattato di cibo.
Quando il gattino ha un'età di circa 10 - 12 mesi si potrà passare ad una alimentazione da adulto.
Per evitare spiacevoli diarree da cambio di alimentazione il passaggio dovrà avvenire gradualmente nell'arco di circa 1 settimana.