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Chi siamoL'Associazione Amici di Lengesim si è costituita come Associazione privata il 22 aprile 2010 a Piacenza (Italia) e poi è stata iscritta nel registro provinciale delle organizzazioni di volontariato con determinazione della Provincia di Piacenza n. 46 del 13 gennaio 2011 e riconosciuta quindi come Onlus, per sostenere, attraverso la dottoressa Francesca Lipeti, la comunità di Lengesim in area Maasai (Kenya, Africa) e nella fattispecie il dispensario fondato da Mons. Domenico Pozzi e finito di costruire nel 1993. Lengesim è una comunità che riunisce circa diecimila persone, sparse su unampia fetta di savana dominata dal profilo del Kilimanjaro. La desertificazione che sottrae spazi alle mandrie e quindi toglie linfa ad un popolo di pastori, le avverse condizioni climatiche come la siccità, lestrema povertà, le malattie, la malnutrizione infantile esigono non solo cure sanitarie ma un accudimento umano di taglio più sociale e alloccorrenza la possibilità di un sostegno puramente materiale (cibo, acqua, abiti). Peraltro, lazione compiuta nella comunità femminile da Francesca Lipeti ha permesso di attuare una significativa promozione verso forme minime di autoimprenditoria o di generare reddito per numerose donne maasai che vivono e lavorano intorno al fulcro dellospedale dando una mano alla sua conduzione (cucina e pulizia), alle quali vengono corrisposti piccoli stipendi che sono talvolta la sola certezza su cui contano famiglie abituate a vivere in capanne senza acqua né luce, in una condizione semi-arcaica. Famiglie che appartengono ad una comunità tribale già incalzata da tutte le contraddizioni legate al desiderio di emanciparsi proprio delle nuove generazioni. Aspirazione che diventa qui molto ardua da realizzarsi, per mancanza di mezzi e di prospettive ed è inoltre sottoposta al forte rischio di perdita dellidentità culturale. In questo scenario di riferimento, lazione individuale e poi collettiva di amici/amiche e conoscenti di Francesca si è rafforzata, passando via via dal sodalizio spontaneo ad una vera e propria associazione che mira a convogliare risorse sul centro di cura, a far conoscere il suo operato, a raccogliere fondi per la comunità maasai, senza rinunciare ad ampliare lorizzonte culturale sullAfrica, ad accendere riflettori sulla conoscenza di certe problematiche, come quelle legate ai bambini di strada della capitale, Nairobi, che per anni sono stati fonte di studio per tanti studenti della facoltà di Scienze della Formazione dell' Università Cattolica di Piacenza. Il ventaglio degli interessi così si amplia su altri territori e comunità con azioni volte a far luce su genti e culture sofferenti o su problemi sociali ed educativi. Da qui una serie di iniziative culturali svolte in collaborazione con altre associazioni pro-Africa, piacentine e non, in uno spirito di condivisione delle tematiche.
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