AMANTEANI NEL MONDO

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L'angolo della Musica: Grandi Maestri

Francesco Curcio

 

 

Francesco Curcio

Curcio
Francesco

Nato ad Amantea

il 18 settembre 1928

Morto ad Amantea

il 3 luglio 1997

Figura carismatica per tutti gli appassionati di musica bandistica degli ultimi trent’anni ad Amantea, il Maestro Francesco Curcio iniziava giovanissimo (a circa dieci anni di età) a percorrere la strada dell’arte musicale.

Allievo del Maestro Mario Aloe, seppe essere al tempo stesso un ottimo interprete ed un degno erede dello stesso Direttore.

Per moltissimi anni fu Primo clarinetto della Banda “Mario Aloe” e figura di spicco del complesso di cui successivamente ebbe la guida.

Uomo di rilevante spessore morale e di grande umiltà, dedicò grande pazienza alla preparazione di tantissimi giovani molti dei quali, avendo intrapreso la strada dell’arte musicale, permettono oggi alla nostra Città le ricchezze musicali per essa tradizionali.

La sua opera di insegnamento ed il suo esempio hanno lasciato in tutti i suoi allievi una traccia indelebile i cui valori umani danno grande spessore ai meriti del Maestro Curcio.

Le sue qualità di artista e la grande dedizione con cui l’ha guidata e diretta hanno permesso alla banda musicale “Mario Aloe” di ripetere quei grandi successi che mancavano da tempo.

Il suo amore e la citata dedizione alla musica lo hanno, poi, portato a proseguire la sua attività alla direzione della Banda musicale “Achille Longo, di cui fu appassionato artefice insieme a chi scrive e ad altri amici innamorati della musica che non volevano andassero disperse le grandi qualità che, come pochi, il Maestro Curcio sapeva comunicare ai suoi allievi ed a chi gli stava vicino.

La nuova “avventura” musicale ha potuto solo confermare quanto di ottimo egli aveva saputo creare nella nostra città e quanto avrebbe potuto ancora dare se il destino non avesse voluto interrompere quello splendido connubio tra arte ed umanità.

E non è un caso se, alla sua scomparsa, è prevalsa la volontà di intitolare il gruppo bandistico alla sua persona.

Atto, certamente meritevole, che mira a proseguire l’esempio di grande dedizione e di amore per la musica che, con grandissima umiltà, il Maestro Francesco Curcio ha lasciato a tutti noi.

(a cura di Dino Posa)