IL TEMPO
ArcheoAstronomia
Carnac
Il complesso megalitico (cioè composto da
grandi pietre) di Carnac si trova
in Bretagna, Francia. Esso è composto da migliaia di "grandi
pietre", le più alte che arrivano fino a 20 metri di altezza,
organizzate in forma circolare o lineare, sparse per tutta la campagna.
Ben quattro impressionanti file di massi si estendono per quasi 8 km
attraverso pinete e brughiere, a stupefacente testimonianza delle capacità
organizzative degli antichi abitanti della regione.
Il complesso più imponente si trova nelle vicinanze del piccolo
villaggio di Le Ménec, non lontano da Carnac; qui un gruppo di
casette è circondato da un'ellisse di pietre che si ergono fianco
a fianco. Costituito da 70 megaliti, alti in media 1,2 m, il cerchio
misura 100 m di diametro, ma diventa insignificante se
confrontato con i viali megalitici della costruzione.
A est del cerchio di Le Ménec si innalzano 1099 pietre disposte
in undici viali che si perdono all'orizzonte. I massi sono collocati
anche secondo le dimensioni. A partire dal cerchio, i più giganteschi
sono alti 3,7 m ma diminuiscono in altezza fino a misurare, all'altra
estremità dei viali, non più di 0,9 m. Molti altri cerchi
e file di pietra cospargono tutta la campagna.
Le file di pietre, i terrapieni e i singoli megaliti vennero forse innalzati
per registrare e misurare i movimenti apparenti del sole, della luna
e della stelle. La prova più convincente è stata fornita
da Alexander Thom, ex professore
di ingegneria presso l'Università di Oxford, che studiò
attentamente i megaliti dal 1970
al 1975. A conclusione delle sue ricerche stabilì che il complesso
megalitico attorno a Carnac fu concepito per compiere osservazioni
astronomiche, soprattutto della Luna. Se l'ipotesi è
fondata, i rilevamenti avevano luogo sui viali, che formano linee di
osservazione astronomicamente significative. Da vari cumuli e massi,
per una distanza di 13 km da essa, era possibile osservare il sorgere
e il tramontare della Luna nei momenti principali.
Nonostante
le attuali irregolarità degli allineamenti e delle posizioni
delle pietre, prodotte dal logorio dei secoli e dal più recente
raddrizzamento dei massi caduti, Thom poté concludere che le
disposizioni furono concepite dagli antichi "astronomi" come
una serie di linee rette o di forme geometriche regolari. In altri termini,
i viali megalitici e le pietre ancora visibili sono i resti di un grande
strumento astronomico neolitico.
(Pagina tratta ed adattata dal sito Web della "De Agostini di Novara")
Se vuoi conoscere altre costruzioni storiche
legate alla misura del Tempo, clicca su questi link:
Stonehenge,
il circolo di pietra in Cornovaglia (3200 a.C. circa)
La
torre di Palenque, Osservatorio Maya (VII d.C., Messico)
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