LA STAMPA web: alessandria - Marcello Sorgi Direttore - ( Del 18.10.2001 Edizione ALESSANDRIA Sezione ALESSANDRIA Pag. 43)
Oggi in Edicola - Giovedì 18 Ottobre 2001 -
«Con il treno in galleria da Genova a Novi»
IN UN INCONTRO IN LIGURIA ANNUNCIATA L'IPOTESI DI UN MAXITUNNEL DI 35 CHILOMETRI PER EVITARE L'IMPATTO AMBIENTALE A RIGOROSO E LIBARNA
La Italferr rilancia il progetto del terzo valico
Andrea Merlo Massimo Putzu
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NOVI LIGURE La Italferr rilancia il terzo valico con
alcune modifiche allo studio del Cociv, il general
contractor (incaricato della progettazione e
realizzazione dell’opera), poi estromesso dalla partita
dal precedente governo di centrosinistra: la principale
novità è il prolungamento del tratto in galleria fino a
Novi. Sarebbe così superato il problema del fortissimo
impatto ambientale su Rigoroso, dove inizialmente
avrebbe dovuto finire la linea in sotterranea. E' quanto
emerge dalla relazione che l'ingegner Luisito Merli ha
presentato in un incontro promosso dalla Regione Liguria
e svoltosi alla presenza dei dirigenti di Italfer e Tav,
dei rappresentanti della Regione Piemonte, della
Provincia di Genova e dei Comuni di Genova, Campomorone,
Ceranesi, Isola del Cantone, Ronco Scrivia, e dei
funzionari della Soprintendenza ligure. Il tecnico ha
spiegato che «lo sbocco della galleria Granarolo che il
precedente progetto (meglio studio, perché il progetto
di massima non c’è mai stato; ndr) prevedeva nei pressi
di Rigoroso sarà spostato, tramite il prolungamento
della galleria, a Novi». Il tunnel sarà lungo 35
chilometri diventando la galleria ferroviaria più lunga
d'Europa (il Sempione sfiora i 20) con costi
elevatissimi. E' poi stato annunciato che è attualmente
ancora in fase di studio, ma sarà pronto tra breve, il
disegno del nuovo scalo ferroviario novese che dovrà
essere spostato con l’attuale percorso ferroviario
inserito nel centro urbano e troppo vicino alle case.
Secondo quanto è emerso a Genova, la nuova stazione di
Novi e la galleria rappresenterebbero le caratteristiche
principali della nuova linea ferroviaria denominata
«terzo valico». I Comuni interessati, Novi in testa, non
sono però ancora stati informati della situazione.
Comuni di cui i Comitati che si oppongono all’alta
velocità Milano-Genova, poi diventata terzo valico e
alta capacità, lamentano una scarsa attenzione al
problema. E in qualche modo i Comitati si aspettavano
novità. Era nell’aria che ci potesse essere
un’accelerazione sulla partita del terzo valico, visto
l’interesse del governo Berlusconi per le grandi opere
infrastrutturali. «Il cerchio si stringe - commenta
Angelo Albasio, del Comitato di Novi per il No al
Supertreno - : politici e imprenditori spingono in questa
direzione». Sulle novità arrivate da Genova dopo
l’incontro nella sede della Regione, Albasio prende atto
della nuova strategia dei fautori del terzo valico:
«Stanno usando il ‘’divide et impera’’. Prolungando la
galleria fino a Novi avrebbero così superato due
criticità, quelle emerse con l’ipotesi dello sbocco in
superficie a Rigoroso di Arquata e con il passaggio da
Moriassi di Arquata con i possibili danni all’area
archeologica di Libarna. Però ora i problemi sarebbero
per Novi, dove sbucherebbe all’aperto il tratto in
galleria: così sarebbe la città a sopportare i maggiori
disagi ambientali di un’opera di cui ancora nessuno è
riuscito a dimostrare l’effettiva necessità». Lo slogan
dei Comitati contro il supertreno continua a essere,
nonostante nel tempo si sia passati dall’idea di una
linea super veloce per i passeggeri a un’altra per le
merci, «Alta velocità, un vantaggio per pochi, un danno
per molti, un costo per tutti».
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