Associazione ALTA VORACITA' - Contro questo Terzo Valico

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in Torta "Grandi opere" - Opinioni a confronto _Pietro Lunardi_Adnkronos 05 ottobre 2001
- Si Vis Pacem, Para Bellum - Questo è quanto abbiamo avuto modo di pubblicare noi, come "Alta Voracità", sull'argomento. ... (segue)



Questo il testo dell'articolo apologetico segnalatoci dalla sempre attentissima Stefania di Rigoroso apparso il giorno 1 ottobre 2001 sulla "Stampa"

LA STAMPA web: liguria
Lunedì 1 Ottobre 2001
«Nuova ferrovia in 6 anni»
ALL'INAUGURAZIONE DELLA STAZIONE DI SANREMO SVELATI I PIANI PER SNELLIRE LE OPERE: NEL 2003 VIA AI LAVORI PER LA S. LORENZO-ANDORA
La sfida dei ministri Scajola e Lunardi

Gianni Micaletto

SANREMO Alta velocità:
è la parola d’ordine del governo.
Che, partendo dai treni, vuole estendere il concetto della massima accelerazione possibile alle grandi opere che il Ponente e l’intera Liguria aspettano da decenni.
Una spinta forte, decisa, per colmare il gap della mobilità col resto dell’Italia e dell’Europa. «Puntiamo a ridurre di 2-3 anni la durata dei lavori di prosecuzione del raddoppio della linea ferroviaria, ora stimati in 10 anni.
Come? Attraverso la nuova legge Obiettivo e rilanciando la formula del "General contractor", che assicura tempi e costi certi», ha annunciato ieri il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, inaugurando la nuova stazione di Sanremo (dopo la visita a quella di Taggia) assieme al collega Claudio Scajola (Interno), al presidente delle Ferrovie, Giancarlo Cimoli, e al presidente della Regione, Sandro Biasotti.
«Chi l’ha detto che siano necessari almeno 10 anni per prolungare il nuovo tracciato fino a Finale Ligure?
E’ solo questione di capacità.
Possono bastare 5-6 anni per completare il raddoppio della ferrovia», ha aggiunto Scajola, confermando l’arrivo di una pioggia di miliardi per le infrastrutture liguri (11.600).
Per la tratta S. Lorenzo-Andora sono già pronti 780 miliardi (attivazione prevista per il 2007, salvo gli anticipi promessi).
Ne servono altri mille, o poco più, per portare il doppio binario a Finale (nel 2010).
Il governo conta di reperirli con le prossime Finanziarie.
Spariranno diverse stazioni e 23 passaggi a livello.
Avranno scali Imperia, Diano Marina, Andora, Alassio, Albenga, Borghetto e Pietra Ligure.
In tutto 50 km di cui 36,6 in galleria.
«Entro l’anno, forse già a ottobre, la Conferenza dei servizi completerà l’iter del primo tronco - ha annunciato Cimoli -.
Poi si passerà alla progettazione definitiva ed esecutiva.
L’apertura del cantiere è prevista per il 2003.
La nuova linea consente ai treni di viaggiare a velocità doppia rispetto al vecchio tracciato (fino a 200 km orari).
Ciò deve avvenire al più presto lungo tutta la Genova-Ventimiglia: l’alta velocità è fondamentale, assieme all’alta qualità.
Le Ferrovie sono pronte a investire 10-12 mila miliardi su tutta la rete.
Entro 30 mesi ridisegneremo 13 grandi stazioni, tra cui Genova Brignole e Genova Principe, poi ci occuperemo di quelle medie». _Lantorta_
In Liguria le altri grandi opere ferroviarie in agenda sono il terzo valico dei Giovi ad alta velocità («probabilmente restituiremo l’intervento a chi l’ha progettato per ridurre di 2-3 anni i tempi d’esecuzione», ha spiegato Lunardi) e il completamento della Pontremolese.
Sempre con la legge Obiettivo e il ricorso al sistema «General contractor», caro anche all’on. Giorgio Bornacin, vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera.

Per la viabilità si punta alla prosecuzione dell’Aurelia bis (70 miliardi per il nuovo svincolo del Borgo) e all’ammodernamento della statale 28.
«La crisi della mobilità è profonda - ha ammesso Lunardi -. E incide sull’economia.
Anche l’Autostrada dei Fiori dev’essere migliorata, perché concepita più di 30 anni fa.
Ormai bisogna ragionare in termini di opere transeuropee, non più regionali».
Ora parte la nuova sfida: acquisizione e riuso delle aree ferroviarie dismesse.
«Bisogna fare presto, perché andranno facilmente in degrado», ha sottolineato Scajola.
Regione e Comune di Sanremo costituiranno una spa assieme a un istituto bancario per trattarne l’acquisto con Metropolis.
«Agiremo in nome e per conto di tutti i Comuni interessati», assicura Biasotti.
E il sindaco Bottini culla l’idea di una pista pedonale e ciclabile provvisoria al posto dei binari.



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Questo il testo del comunicato emesso e fattoci pervenire da Antonio Bruno, vice Presidente del Consiglio Comunale di Genova, Altro Polo - Sinistra Verde - 2 ottobre 2001

REGIONE LIGURIA: RITORNIAMO AGLI ANNI DI TANGENTOPOLI?

L'establishment del centro destra ligure riparte alla carica: si deve tornare alla politica delle Grandi Opere, quella palude politico - amministrativa che tanto aveva prosperato negli anni settanta / ottanta e che era stata interrotta dalle inchieste giudiziarie di Tangentopoli.
Le Grandi Opere sono un pesante attacco all'equilibrio ambientale e una forte distorsione delle scelte finanziarie di Stato e Enti Locali.
Le inchieste giudiziarie di questi anni hanno dimostrato che in quella politica prosperano settori deviati, che bene operano in un quadro amministrativo confuso e divincolato da controlli rigorosi.
Il presidente Biasotti, l'assessore Vittorio Adolfo, il sottosegretario al Ministero degli Affari Regionali, Alberto Gagliardi, il presidente della commissione trasporti del senato, Luigi Grillo, e il vice presidente della commissione trasporti della Camera, Giorgio Bornacin hanno illustrato l'intenzione del centro destra ligure di ritornare a quegli anni bui della politica.
Questo in piena sintonia con il Ministro Pietro Lunardi, che ha spiegato di aver previsto negli allegati alla finanziaria gli 11.650 miliardi per completare la metropolitana di Genova, la pontremolese, il raddoppio ferroviario a ponente verso la Francia, il nodo autostradale di Genova, compresi anche 250 miliardi per porto e aeroporto, nonché mille e duecento miliardi con cui intervenire sui torrenti per la sicurezza idrogeologica.
Appare subito evidente la sproporzione tra gli interventi speculativi sulle infrastrutture e le bricciole lasciate a quella della tutela dela popolazione dai rischi idrogeologici.
Analizzando gli interventi proposti ci si accorge di una grave dimenticanza: il completamento della bretella ferroviaria Voltri - Principe che permetterebbe di utilizare l'attuale linea costiera ferroviaria esclusivamente per il trasporto pubblico locale, costruendo di fatto una metropolitana a cielo aperto.
Invece si continua a incentivare il traffico privato, impegnando risorse sulla bretella autostradale e si ripesca il progetto di alta velocità Genova - Milano, già bocciato piu' volte in sede di Valutazione di Impatto Ambientale.
Inoltre, coerentemente ai vari provvedimenti legislativi del governo Berlusconi di contrasto all'opera della magistratura verso la criminalità internazionale (vedi legge sulle rogatorie), si chiede legge del governo che svilisca la valutazione di impatto ambientale e salvi gli appalti dell'alta velocità dal dover comunque misurarsi con gare pubbliche.



Antonio Bruno
vice Presidente del Consiglio Comunale di Genova
Altro Polo - Sinistra Verde


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