Rutherford ed il Nazismo


Questo è il terzo capitolo di uno studio molto più ampio e completo che si può scaricare qui (formato zip, 181kb). Il materiale può essere liberamente usato per lo studio e l'approfondimento, con l'unica limitazione di citarne ogni volta la fonte. Per una considerazione più esauriente dell'argomento si rimanda al libro di Achille Aveta e Sergio Pollina, Scontro tra totalitarismi: nazifascismo e geovismo, pubblicato nel 2000 dalla Libreria Editrice Vaticana.


Come in altre circostanze è stato con più dovizia di particolari spiegato[1], la supposta "neutralità" politica dei testimoni di Geova non è altro che una posizione squisitamente "politica", in quanto essi si considerano cittadini di uno stato "teocratico", con sue leggi, un suo governo — rappresentato dal Corpo Direttivo di Brooklyn — e pertanto esonerati dall’ubbidienza a certe leggi e doveri dei comuni cittadini. Questa è una scelta "politica" che, sia in passato che ancor oggi, ha causato loro molte difficoltà da parte di tutti quei governi che non hanno ritenuto di dover adattare le loro legislazioni alle regole del geovismo. Cosa sarebbe accaduto ai testimoni di Geova in Germania con l’ascesa di Adolf Hitler al potere? Che questo argomento rappresenti uno dei più scomodi "cadaveri nell’armadio" della congregazione dei Testimoni, è chiaramente dimostrato dallo sforzo eccezionale da essa intrapreso per confutare le accuse di collusione con quel regime che da più parte si sono levate, suffragate da indiscutibili documenti storici. Libri, opuscoli, trasmissioni radiofoniche, tavole rotonde, "libri bianchi" e una propaganda continua, sono stati alcuni fra gli strumenti che l’organizzazione ha impiegato per cercare di attenuare l’impatto che la rivelazione del loro passato "nazista" avrebbe avuto sul pubblico in generale. Ma la domanda che ci poniamo, prima di esaminare i fatti squisitamente storici dell’intera vicenda è: perché Rutherford e i suoi Testimoni assunsero quell’atteggiamento così intransigente e irragionevole nell’intera vicenda? Fu perché, mossi da spirito evangelico, ritenevano di dover difendere la loro integrità e la loro fede? O fu perché, triste a dirsi, Rutherford non teneva in nessun cale il valore della vita altrui? In poche parole, ciò che emerge da uno sguardo retrospettivo ai fatti dell’epoca, sommato a ciò che ancor oggi vediamo accadere in questo movimento, ci porta ad una sola conclusione: quella dei testimoni di Geova, al pari di tante sette distruttive è un’organizzazione "religiosa" che nella sua scala dei valori ha sempre collocato all’ultimo posto, se pure ve lo colloca, il rispetto per la santità della vita. È una loro caratteristica peculiare quella dell’indifferenza o meglio del disprezzo per la vita umana, l’altrui vita umana. È vero che le loro pubblicazioni sono piene fino alla nausea di continui riferimenti al loro rispetto per la vita rappresentata dal sangue, ma tali dichiarazioni non fanno altro che mentire travisando la realtà. Per essi il rispetto del sangue non equivale al rispetto per la persona che di quel sangue è il contenitore. Il rispetto, il tabù, l’idiosincrasia per il sangue, come si voglia definirlo, non è il risultato del loro amore per gli individui, ma semplicemente la misura del loro fanatico attaccamento alle regole dell’organizzazione. Più avanti documenteremo meglio quest’affermazione, per adesso esaminiamo il perché ciò accade[2].

Cominciamo con il delineare la figura di Dio nella teologia geovista. Essa, diversamente dalla tradizionale identificazione paterna del Dio cristiano, assume molto più spesso quella di un dio delle saghe nordiche, di Odino o di Wothan, per intenderci; un dio che è una "potente persona di guerra", un dio il cui obiettivo finale, lungi dall’essere quello della salvezza dell’intero genere umano[3], è il suo sterminio cruento in un’orgia di sangue, di cadaveri, di membra dilaniate, di orridi pasti di bestie necrofaghe, con un futuro ricco di attività necroforiche di raccolta di miliardi di cadaveri, di ossa spolpate e insepolte da ripassare con gli aratri ottenuti dalle "spade trasformate in vomeri"[4]. I testimoni di Geova non conoscono il concetto della pietas cristiana, né potrebbero conoscerlo, date le caratteristiche del loro messaggio e delle loro aspettative. La loro attesa è quella di una distruzione universale nella quale perderanno la vita miliardi di persone, quasi tutti gli abitanti della terra, esclusi loro e alcuni dei loro simpatizzanti. Non li turba l’idea della morte di milioni di bambini senza colpa nello sterminio di Armaghedon, esattamente come trovano pienamente giustificata la strage dei bambini nel Diluvio Universale, atto doveroso di un Dio perennemente corrucciato[5]. Questa impassibilità di fronte alla morte di tanti loro simili trova riscontro nel loro atteggiamento quotidiano nei confronti delle miserie altrui[6]. Mentre non esiste organizzazione religiosa sulla terra che non abbia un programma di aiuti umanitari, la congregazione geovista non ha mai mosso, né muoverà un dito per alleviare anche in minima misura le sofferenze dei bambini denutriti o dei poveri e degli emarginati. Anzi, un’iniziativa in tal senso sarebbe considerata contraria alla volontà di Dio e sanzionata dall’organizzazione[7].

Ritorniamo al tema del presente capitolo. Era chiara la minaccia che incombeva su chi in Germania avesse assunto una posizione volutamente e inutilmente conflittuale con il regime nazista, per cui, da un cristiano responsabile ci si sarebbe aspettato un atteggiamento moderato, saggio, non di sfida ma di prudenza, proprio perché la posta in gioco era la vita di migliaia di persone. Di segno del tutto contrario fu, da un certo tempo in poi, l’atteggiamento di Rutherford che iniziò un vero e proprio braccio di ferro con il regime di Hitler, usando nei suoi confronti termini irripetibili e mostrando un’arroganza e una vanagloria che si possono comprendere solo se si riflette che il grand’uomo che sfidava il nazismo lo faceva a diecimila chilometri di distanza, al sicuro entro i confini della democratica America e protetto dall’esercito che solo pochi anni prima egli aveva insultato e vilipeso[8].

Quali furono i primi passi che il "giudice" fece nei confronti del nascente regime che mostrava già chiaramente i segni dell’oppressivo totalitarismo? Una fonte storica che i Testimoni amano spesso citare è la dottoressa Christine King, vice rettore dell’Università inglese dello Staffordshire, che ha dedicato allo studio del comportamento delle sette nei campi nazisti buona parte delle sue ricerche. A questa studiosa la rivista Svegliatevi! ha addirittura dedicato una fotografia nell’edizione dell’8 novembre 1993, dove è ritratta in una delle sale del Museo dell’Olocausto di Washington. Ebbene, è proprio la King, che in un suo libro[9] così spiega i motivi del conflitto fra il geovismo e il nazismo:

Si trattava di un conflitto fra due sistemi che l’esasperato totalitarismo che li caratterizzava rendeva molto simili fra di loro, e che non potevano certamente coesistere insieme in Germania. Entrambi erano nuovi, entrambi condividevano una veduta totalitaria del mondo ed erano fortemente autoritari; entrambi erano millenaristi, fondamentalisti, messianici, anti intellettuali; entrambi esigevano una fanatica devozione da parte dei loro seguaci; entrambi erano alieni dai compromessi ... Himmler una volta sottolineò che i Testimoni sarebbero stati un ottimo esempio per le SS a motivo della loro fanatica devozione al loro movimento e al Messia. Non solo quindi i Testimoni sfidarono l’immagine di onnipotenza che il Nazismo amava dare di se stesso, ma, cosa ancor più importante, con la loro sfida ideologica essi misero a nudo le insicurezze del nazismo e la sua mancanza di profonde radici; le loro granitiche certezze posero in dubbio quelle del sistema rivale, sebbene fossero uno sparuto numero senza influenza politica. Poiché il nazismo aveva scelto deliberatamente di far uso di un linguaggio religioso nel descrivere la sua missione, la sopravvivenza e la crescita di un sistema religioso rivale e per di più messo al bando, faceva apparire le sue pretese metafisiche piuttosto insignificanti. In conclusione, perciò, si può vedere che l’esperienza della società Nazista sembra suggerire che ogni nuovo ordine rappresenta una sfida potenziale per i sistemi ideologicamente concorrenti[10]. In pratica, nel caso di cui ci occupiamo, la maggior parte dei rivali potenziali del nazismo furono felici di poter evitare qualsiasi conflitto con esso, negoziare la loro stessa sopravvivenza ed accettare la nuova società, con la conseguenza che tutto ciò avrebbe aggiunto loro un elemento di legittimazione. La nuova società poteva scegliere o rifiutare questa opportunità, ed accettare poteva indicare, come in questo caso, una reale mancanza di radici o di un sistema ideologico".

La dottoressa King, pertanto, non presenta il conflitto tra i due sistemi come un problema di fedeltà al vangelo, che caratterizzò moltissimi cattolici e protestanti di varie confessioni, ma come un problema di scontro tra due opposti fanatismi. Ma, prima di arrivare allo scontro, ci fu da parte del sistema americano un tentativo di conciliazione, un tentativo —  che possiamo definire senza timore — di compromesso con il nazismo. Al riguardo, ascoltiamo l’opinione della dottoressa King [11]:

I suoi funzionari [della Torre di Guardia] fecero nei confronti del governo gli stessi tentativi di conciliazione che, come abbiamo visto, erano stati fatti con successo dai rappresentanti delle altre sette. Essi offrirono, per esempio, di cambiare la copertina di una loro pubblicazione poiché in essa era raffigurato un guerriero che brandiva una spada grondante sangue, e che sembra che i nazisti trovassero offensiva [12]. Il tentativo non ebbe comunque successo, anche se in seguito ne furono tentati altri, poiché come risposta ai tentativi di conciliazione della setta furono confiscati gli uffici e le attrezzature della sede di Magdeburgo, e gli furono restituiti solo dopo l’intervento diplomatico del governo americano, ma solo per essere dopo poco tempo, nuovamente soggetti alla chiusura ... Ecco che nel giugno 1933 fu allora inoltrata agli alti funzionari governativi una Dichiarazione di Fatti, che era il risultato di una risoluzione adottata all’assemblea di Berlino. Il documento indica la natura dell’attacco che essi stavano subendo, spiega qual è la dottrina del gruppo, conferma la caratteristica di obbedienza alla legge dei suoi membri, nega alcun legame con i comunisti, la massoneria o il giudaismo ed esprimeva la sua approvazione per le sue ‘mete comuni’ con il nuovo governo nazionale. Il documento è un capolavoro nel suo genere e degno delle altre quattro sette sette [la Scienza Cristiana, i Santi degli Ultimi Giorni, gli Avventisti del Settimo Giorno ed i membri della Nuova Chiesa Apostolica (nota personale)]. Esso spiega, blandisce e offre uno spunto di compromesso. Ciò nondimeno il suo impatto fu negativo. Mentre le altre sette furono accolte con il silenzio ma fu loro concesso di mostrare la loro ‘neutralità’ i Testimoni, che pure asserivano d’essere neutrali furono considerati come nemici implacabili ... Avendo tentato di rassicurare le autorità con la Dichiarazione dei Fatti, della loro lealtà di cittadini, avendo interpretato e spiegato i loro insegnamenti in un modo che, date le preoccupazioni del regime, aveva lo scopo di fugare ogni timore ed offrire una sorta di compromesso, i Testimoni si attendevano problemi di poco rilievo. Non aveva la "dichiarazione" condannato assieme ai nazisti anche la Lega delle Nazioni? Non aveva descritto il Nazionalsocialismo come un baluardo levatosi a difesa delle ingiustizie sofferte dai tedeschi sin dal 1919, e non si era essa conclusa con un appello personale al Führer? ... La vera ragione della frattura fra la setta e lo stato nazista non stava, però, nei consueti motivi, quali il loro proselitismo, il rifiuto del servizio militare, quello di votare o di salutare la bandiera, ma nello scontro fra due sistemi totalitari. Tutti e due i sistemi, ironicamente, promettevano un Reich di mille anni ed è stato anche detto che molti dei rituali nazisti erano molto simili a quelli delle sette ... In questa situazione difficile, si trovarono a fronteggiarsi due sistemi non democratici, antiliberali e non disposti al compromesso. Ognuno dei due sistemi si attendeva che i suoi aderenti prestasse al movimento un’indiscussa obbedienza, ed era fermamente convinto di essere l’unico detentore della ‘verità’. ... La setta, come si è visto, nel 1933 era pronta al compromesso ... Ai Testimoni non fu concessa nessuna opportunità di fare compromesso sebbene essi fossero disponibilissimi a farlo; le lettere di giustificazione che nel 1933 scrissero al governo rimasero inascoltate.

Questa, quindi, è l’opinione di una storica, un’opinione imparziale e, per di più, proveniente da una persona citata molto di frequente dalla letteratura geovista, anche se, come è comprensibile, abbondantemente mutilata.

La King ha parlato di tentativi di compromesso, di un documento intitolato "Dichiarazione dei Fatti" e di altro. Come spiegano i Testimoni ciò che la storia ci ha trasmesso? Una loro recente pubblicazione, intitolata Dossier sui testimoni di Geova[13]dice così:

Una pubblicazione cui spesso fanno riferimento queste organizzazioni "antisette" è l’Annuario dei testimoni di Geova del 1934. Il brano ‘sotto accusa’ — una risoluzione adottata dai testimoni di Geova a una riunione tenuta a Berlino nel 1933 — in realtà spiega semplicemente che i Testimoni non erano contro il governo tedesco e non erano affatto ‘filobritannici’ o ‘filoamericani’ (si tenga presente che era stato proprio in base a quest’accusa che i Testimoni erano già stati proscritti). Se si esamina il brano nel suo contesto (cosa che studiosi onesti dovrebbero sempre fare), diventa immediatamente palese che quella risoluzione aveva lo scopo di far comprendere alle autorità la posizione neutrale e pacifica dei testimoni di Geova. Si può essere d’accordo o no con le interpretazioni bibliche presentate nel brano, ma non si può certo dire (perlomeno, se non si vogliono travisare i fatti) che questa risoluzione rappresentasse un ‘tentativo di stringere un’alleanza con il regime nazista’.

È veramente strano che il Corpo Direttivo, dopo aver elogiato sperticatamente la dottoressa King [14], adesso che alcune pubblicazioni ne hanno citato le parti che la Società aveva omesso di pubblicare, la etichettino come una studiosa non onesta che non tiene conto del contesto. Ma è proprio il contesto che condanna la Società e mostra spietatamente il suo meschino tentativo di ingraziarsi Hitler e il suo regime. Così, per lasciare al lettore il giudizio, riportiamo integralmente la Dichiarazione dei Fatti così come essa appare nell’Annuario del 1934 dei testimoni di Geova. Per evidenziare i punti che si ritengono salienti ai fini di dimostrare il tentativo di compromesso verranno stampati in corsivo sottolineato:

 

Questa compagnia del popolo tedesco, costituita da cittadini pacifici e osservanti delle leggi in rappresentanza di molti altri di ogni parte della Germania, che si sforzano lealmente di operare per il suo benessere, si è radunata a Berlino in questo 25° giorno del mese di giugno del 1933, per dichiarare gioiosamente la sua completa devozione a Geova, l’Iddio Onnipotente, ed al suo regno retto da Cristo Gesù, che versò il suo sangue per ricomprare la razza umana. Noi dichiariamo che le Sacre Scritture, custodite nella Bibbia, compongono la Parola di Dio data agli uomini per servir loro da guida nella giustizia, e che la Parola di Dio è la Verità, e che è della massima importanza che l’uomo abbia conoscenza della sua relazione con Dio. Noi chiediamo di essere giudicati in base ai criteri esposti nella Parola di Dio.

Cristo Gesù è il grande Testimone di Geova Dio a favore della verità, e come suoi fedeli e devoti seguaci noi siamo, per sua grazia, testimoni della verità. Lo scopo di questa Dichiarazione è quello di presentare una testimonianza veritiera e fedele dinanzi ai governanti ed al popolo in merito ai propositi di Geova Dio ed alla nostra relazione con essi.

Siamo stati ingiustamente accusati davanti alle autorità governative e davanti al popolo di questa nazione; allo scopo di esaltare il nome di Geova Dio nelle menti di tutti, ed affinché i suoi amorevoli propositi possano essere meglio compresi e la nostra posizione chiarita efficacemente dinanzi alle autorità, noi chiediamo rispettosamente ai responsabili del governo ed a tutti quanti gli altri di ascoltare serenamente ed in modo imparziale ciò che ci accingiamo ad esporre.

Le Scritture affermano chiaramente che il principale oppositore di Geova Dio ed il più grande nemico del genere umano è Satana il Diavolo il cui nome è anche quello di Serpente e Dragone. È detto nelle Scritture che Satana, che è stato per così lungo tempo il governante invisibile di questo mondo, inganna e acceca i popoli per non far loro vedere la verità e affinché la luce di Geova Dio e di Cristo Gesù non risplenda nelle menti degli uomini (2 Corinti 4:3,4). Spesso per mezzo della frode, dell’astuzia e dell’inganno, Satana ha indotto le persone oneste a farsi la guerra l’uno contro l’altro, allo scopo di allontanarli da Dio e di distruggerli. I popoli hanno bisogno più di ogni cosa di conoscere Geova Dio ed il suo misericordioso provvedimento per la loro salvezza.

(Questa parte introduttiva è la solita retorica mielosa e vuota degli scritti geovisti. Non ha alcun significato se non quello di conferire un aspetto "religioso" a ciò che seguirà e, pertanto, renderlo più facilmente accettabile)

Giudei

Con il termine ‘clero’, nella nostra letteratura, si fa riferimento alla classe dei professanti insegnanti religiosi, sacerdoti e Gesuiti, che fanno uso improprio dei mezzi della politica per attuare i loro disegni e fare comunella con quelli che negano Dio e il Signore Gesù Cristo. Si tratta della classe che Gesù identificò come suoi persecutori. Verso gli insegnanti religiosi onesti non abbiamo nulla da obiettare.

Quando Gesù si presento agli Ebrei per insegnar loro la verità, fu il clero ebraico, cioè i Farisei, che gli si oppose violentemente, lo perseguitò e lo accusò di ogni sorta di crimini e di nefandezze. Essi rifiutarono di ascoltare la verità e parlando loro Gesù disse: "Perché non capite ciò che dico? Perché non potete ascoltare la mia parola. Voi siete dal Padre vostro il diavolo e desiderate fare i desideri del padre vostro. egli fu omicida quando cominciò, e non si attenne alla verità, perché in lui non vi è verità. Quando dice la menzogna, parla secondo la propria disposizione, perché è bugiardo e padre della menzogna. Perché io, d’altra parte, dico la verità, voi non mi credete" (Giovanni 8:43-45). Sebbene i Farisei ed i sacerdoti allora asserissero di rappresentare Geova Dio, Gesù disse loro che in effetti essi rappresentavano Satana il Diavolo.

Non abbiamo nulla contro nessuno né contro i religiosi, ma dobbiamo richiamare l’attenzione sul fatto che generalmente sono quelli che asseriscono di rappresentare Dio e Cristo che si dimostrano in effetti nostri persecutori e che ci rappresentano falsamente dinanzi ai governi e alla gente. In qualità di veri seguaci di Cristo Gesù ci attendiamo tale opposizione, e diciamo ciò in questa particolare circostanza allo scopo di spiegare il perché siamo stati così falsamente rappresentati davanti alle autorità di questa nazione. Ai suoi fedeli seguaci Gesù disse: "Tenete presente la parola che vi ho detto: Lo schiavo non è maggiore del suo signore. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi". (Giovanni 15:20). Inoltre, Gesù disse che i suoi seguaci sarebbero stati falsamente accusati da quella stessa classe di uomini dinanzi alle autorità di governo. Egli infatti disse: "In quanto a voi, badate a voi stessi; vi consegneranno alle corti locali, e sarete battuti nelle sinagoghe e sarete condotti davanti a governatori e re per amor mio, in testimonianza ad essi" (Marco 13:9). Questo spiega perché Geova Dio attualmente permette che i suoi fedeli testimoni siano falsamente rappresentati e perseguitati, affinché quelli che sono guidati da uno spirito cattivo si identifichino come oppositori di Dio e così rechino testimonianza contro se stessi. Lo stesso spirito materialistico che causò la persecuzione di Gesù Cristo esiste anche adesso ed è il responsabile della persecuzione dei suoi fedeli seguaci. (fino a questo punto siamo ancora sul tono del paragrafo precedente e ci meraviglia di come Rutherford e i suoi potessero credere che Hitler e gli alti funzionari del suo governo potessero trovare interessante leggere una prosa santocchia e pomposa del genere).

Siamo stati accusati falsamente dai nostri nemici di aver ricevuto aiuti finanziari per la nostra opera dagli Ebrei. Niente è più lontano dalla verità. Fino ad ora gli Ebrei non hanno contribuito alla nostra opera nemmeno con un centesimo. Noi siamo fedeli seguaci di Cristo Gesù e crediamo in lui quale Salvatore del mondo, mentre gli Ebrei lo rigettano totalmente e negano con vigore che egli sia il Salvatore del mondo mandato da Dio per il bene dell'uomo. Ciò di per sé, dovrebbe costituire prova sufficiente a smentire ogni accusa che noi riceviamo sostegno dagli Ebrei e quindi che le accuse contro di noi sono malignamente false e provengono certamente da Satana, il nostro grande nemico.

L’impero più grande e oppressivo della terra è quello anglo-americano. Vale a dire l’impero britannico, del quale gli Stati Uniti d’America fanno parte. Sono stati gli affaristi ebrei dell’impero britannico-americano che hanno costituito l’Alta Finanza allo scopo di sfruttare e opprimere i popoli di molte nazioni. Questo è vero in modo particolare per le città di Londra e di New York, le fortezze dell’Alta Finanza. Questo fatto è così noto in America che vi è un proverbio riguardante la città di New York che dice: ‘Gli Ebrei la posseggono, i Cattolici irlandesi la governano, e gli Americani pagano i conti’. Non abbiamo niente contro le persone che abbiamo menzionate, ma, quali Testimoni di Geova ed in obbedienza al suo comandamento contenuto nelle Scritture, siamo obbligati a spiegare con correttezza i fatti, affinché le persone possano essere illuminate intorno a Dio e al suo proposito.

(Qui Rutherford comincia il suo attacco velenoso. Non è vero, come spiega l’opuscolo della Società che stia prendendo le distanze dagli Americani e dagli Inglesi per mostrare la sua imparzialità. Egli parla delle due potenze alleate come dell’impero grande e oppressivo. Naturalmente se America e Inghilterra sono potenze oppressive, è ovvio che la Germania non lo sia, altrimenti, perché sottolinearlo? E, inoltre, viene ripreso un vecchio e abusato tema tanto caro ai capi nazisti: quello degli affaristi giudei che sfruttano e opprimono i popoli. È ben noto che la propaganda nazista martellava sempre su questo tema degli affaristi giudei che spogliavano la Germania come giustificazione per la confisca di tutti i beni degli ebrei tedeschi).

La nostra letteratura

Si è detto che i nostri libri e la nostra letteratura in genere, a causa della loro grande diffusione, costituiscano un pericolo per la pace e la sicurezza della nazione. Noi siamo certi che lo si crede perché non si è provveduto ad un loro accurato esame e perciò non sono stati ben compresi. Richiamiamo rispettosamente l’attenzione sul fatto che questi libri e l’altra letteratura sono stati scritti originariamente in America ed il linguaggio usato è stato adattato allo stile americano di schiettezza di espressione e, nella traduzione tedesca, può apparire duro. Ammettiamo che le stesse verità possono essere espresse in modo più dolce e più gradevole, e tuttavia il linguaggio di questi libri ricalca fedelmente il linguaggio biblico.

Si dovrebbe tener presente che, sia nell’intero britannico che in America, la gente comune ha sofferto e soffre ancora moltissimo a causa del cattivo governo e dell’Alta Finanza e di politici senza scrupoli. Né si dovrebbe dimenticare che tale cattivo governo è stato sostenuto da religionisti immischiati nella politica. Ecco perciò il motivo per cui gli scrittori dei nostri libri o della nostra letteratura si sono sforzati di far uso di un linguaggio semplice allo scopo di trasmettere alla gente un messaggio chiaro. Il linguaggio usato è comunque meno forte e vigoroso di quello usato da Gesù nel denunciare gli oppressori ed i falsi maestri del suo tempo.

L’attuale governo della Germania si è schierato apertamente contro gli oppositori dell’Alta Finanza e contro la perniciosa influenza religiosa che viene esercitata nelle vicende politiche della nazione. Questa è esattamente la nostra posizione; la nostra letteratura inoltre spiega la ragione per cui esiste l’oppressiva Alta Finanza e la perniciosa influenza religiosa, (Ancora una volta si leva la vecchia accusa contro il giudaismo internazionale di essere oppressore e avido. L’Alta Finanza non sono altro che Rotschild, e gli altri banchieri ebrei. Che la ‘dichiarazione’ non sia uno smaccato tentativo di stringere un’alleanza con il regime è chiaramente smentito dalla frase: "Questa [cioè l’opposizione agli Ebrei] è esattamente la nostra posizione". Un tentativo più chiaro di identificarsi con il regime di quello qui evidenziato non potrebbe esservi) in quanto le Sacre Scritture mostrano chiaramente che questi strumenti oppressivi procedono dal Diavolo, ed il completo sollievo da essi sarà possibile soltanto quando giungerà il Regno di Dio retto da Cristo. È perciò impossibile che la nostra letteratura o la nostra opera possano in qualche modo costituire un pericolo o una minaccia per la pace e la sicurezza dello stato.

La nostra organizzazione non è assolutamente politica. Noi ci sforziamo soltanto di insegnare la parola di Geova Dio alla gente, e lo facciamo con la massima libertà. Noi non impediamo a nessuno di insegnare o di credere ciò che più gli piace, e pertanto chiediamo la libertà di credere e di insegnare ciò che crediamo sia l’insegnamento della Bibbia, e quindi lasciamo che sia poi la gente a decidere ciò in cui credere.

Conoscere Geova Dio ed i suoi misericordiosi provvedimenti per il genere umano è di importanza vitale per tutti, perché Dio ha dichiarato nella sua Parola che dove non vi è visione o intendimento della sua Parola il popolo perisce (Proverbi 29:18). Noi abbiamo dedicato la nostra vita ed i nostri beni all’opera di far sì che le persone possano accedere alla visione o all’intendimento della Parola di Dio, perciò è impossibile che la nostra letteratura o la nostra opera costituiscano una minaccia alla pace e alla sicurezza della nazione. Invece di essere contro i princìpi che sono propri del governo tedesco, noi ci schieriamo decisamente dalla loro parte, e sottolineiamo che Geova Dio per mezzo di Gesù Cristo porterà alla piena realizzazione di tali princìpi e darà al popolo pace e prosperità che sono il desiderio più grande di ogni uomo sincero.[15]

La nostra organizzazione non va alla ricerca né di membri né di denaro; essa è una compagnia o corpo organizzato di cristiani impegnati esclusivamente nell’opera benefica di insegnare la Parola di Dio alla gente al minor costo possibile per loro. La nostra organizzazione fu costituita originariamente negli Stati Uniti d’America nel 1884 con il nome di Watch Tower Bible and Tract Society, e nel 1914 fu fondata in Gran Bretagna con il nome di International Bible Students Association. queste sono semplicemente le denominazioni sociali della nostra organizzazione, e ciò è necessario affinché essa possa svolgere i suoi compiti. Il nome scritturale con il quale siamo conosciuti è ‘testimoni di Geova’. Noi siamo impegnati esclusivamente in un’opera benefica. Lo scopo della nostra organizzazione è di aiutare la gente a comprendere la Bibbia, dov’è indicata l’unica maniera possibile per ottenere conforto e benedizione per il genere umano. La nostra organizzazione si è diffusa in tutto il mondo. L’istruzione, la cultura e l’edificazione delle genti potranno aver luogo soltanto per mezzo del Regno di Dio, intorno al quale noi predichiamo secondo il messaggio biblico. La salvezza delle persone dipende dalla vera conoscenza e ubbidienza a Geova Dio e alle sue giuste vie.

I popoli si dibattono in gravi difficoltà ed hanno bisogno di conoscere il perché della loro infelicità e come uscirne. Quando si comprende il messaggio delle Scritture, tutto ciò diviene chiaro. Invece di rastrellare denaro dalla gente e impiegarlo per costruire grandi edifici che servono soltanto a far vivere gli uomini nel lusso, noi pubblichiamo il messaggio del Regno di Dio e lo portiamo a casa della gente affinché essi possano, con una minima spesa, ottenere conoscenza dei propositi di Dio riguardo a loro.

Un attento esame dei nostri libri e della nostra letteratura mostrerà chiaramente che gli stessi alti ideali condivisi e promulgati dall’attuale governo nazionale vengono ribaditi e messi in grande risalto nelle nostre pubblicazioni, e mostrerà che Geova Dio farà in modo che al tempo opportuno tali alti ideali si realizzino a beneficio di tutte le persone che amano la giustizia e che obbediscono all’Altissimo. Non è vero, quindi, che la nostra letteratura e la nostra opera costituiscano una minaccia per i princìpi dell’attuale governo; viceversa noi siamo i più accesi sostenitori dei suoi nobili ideali. Per questa ragione Satana, il nemico di tutti gli uomini amanti della giustizia, ha cercato di far sì che la nostra opera fosse vista sotto una falsa luce e desidera impedirci di compierla in questo paese.

Per molti anni la nostra organizzazione ha compiuto sforzi altruistici e persistenti negli interessi del popolo. I nostri fratelli americani hanno contribuito generosamente alla nostra opera in Germania, con denaro donato lietamente, ed in un tempo in cui la Germania si trovava in terribili difficoltà. Adesso, siccome sembra che la Germania possa fra breve liberarsi dall’oppressione ed il suo popolo essere sollevato, ecco che Satana, il grande nemico, si adopera con tutte le sue forze per distruggere tale opera benefica in questo paese.

La Lega delle Nazioni

Il nostro modo di esprimerci nei nostri libri ed in generale nella nostra letteratura nei confronti della Lega delle Nazioni è stato uno dei motivi per cui è stata proibita sia la nostra opera che la distribuzione dei nostri libri. Desideriamo comunque rammentare, sia al governo che al popolo tedesco, che fu proprio la Lega delle Nazioni al completo che gettò sulle sue spalle pesi ingiusti e intollerabili. La Lega delle Nazioni non è stata sostenuta dagli amici della Germania. In America la stampa ha reso noto che 140.000 ecclesiastici si sono riuniti per organizzare un concertato movimento, allo scopo di indurre il popolo americano a sostenere pienamente la Lega delle Nazioni. È stato il consiglio delle Chiese americane che ha pubblicato un manifesto nel quale viene chiaramente detto che la ‘Lega delle Nazioni è l’espressione politica del Regno di Dio sulla terra’. Ed essi le hanno dato il posto che spetta esclusivamente al Regno di Dio retto da Cristo. È stato in America che la nostra organizzazione sotto la guida evidente del suo presidente ha sottolineato con grande enfasi che la Lega delle Nazioni non è un’istituzione voluta da Geova Dio, perché è oppressiva e ingiusta. Fu tale situazione, esistente a quel tempo, che ci ha spinti ad usare il modo di esprimerci che appare nei nostri libri quando in essi si parla della Lega delle Nazioni e viene richiamata l’attenzione sul fatto che tale Lega delle Nazioni non potrà mai portare pace e benedizioni agli uomini, perché tali condizioni sono strettamente collegate ai princìpi esposti nella Parola di Dio secondo la maniera voluta da Geova.

Per quasi mezzo secolo la nostra organizzazione, che è strettamente cristiana, ha svolto la sua attività in varie parti della terra. I suoi libri sono pubblicati in più di 50 lingue e più di 140 milioni di copie di questi libri sono state collocate nelle mani delle persone. Per più di trent’anni i nostri libri e la nostra letteratura sono stati distribuiti in tutta la Germania, e milioni d’essi sono adesso in possesso del popolo tedesco e sono letti da persone che possono testimoniare che questi libri, che sono basati esclusivamente sulla Bibbia, sono stati di grande utilità per loro, li hanno edificati ed hanno dato loro la speranza nella realizzazione delle benedizioni che Geova ha promesso da tanto tempo. In tutti questi anni in cui abbiamo compiuto la nostra opera, e nei quali abbiamo fatto estesa distribuzione dei nostri libri e della nostra letteratura, non può essere citato un solo caso in cui la nostra opera o la nostra letteratura abbia costituito una minaccia per i governi o abbia in qualche modo messo in pericolo la pace e la sicurezza delle nazioni [16].

Gli sforzi della nostra organizzazione sono rivolti esclusivamente al recare testimonianza al nome ed alla Parola di Geova Dio, sarebbe pertanto del tutto irrazionale che noi ci sforzassimo di esercitare qualche forma di influenza politica sui governi di questo mondo o di fare qualcosa che metta in pericolo la pace e la sicurezza della nazione. Noi non desideriamo né vogliamo fare nulla a parte lo svolgere l’incarico datoci da Dio di proclamare la Parola di Geova Dio.

In America, in Canada ed in altre parti dell’impero britannico il clero politico, i sacerdoti ed i Gesuiti hanno insistentemente perseguitato e continuano a perseguitare quelli che appartengono alla nostra organizzazione, senza alcun motivo né scusanti; abbiamo ogni ragione per credere che un’influenza simile sia stata subdolamente esercitata dal grande nemico Satana allo scopo di presentare sotto falsa luce noi e la nostra opera in Germania. Desideriamo rammentarvi che negli anni scorsi gli ecclesiastici nella politica hanno causato probabilmente molti più dolori al popolo tedesco che qualsiasi altra classe di persone. Noi non desideriamo assolutamente contendere con il clero, ma dobbiamo chiedere alle autorità di governo che ci giudichino non secondo le false accuse di tali uomini, ma secondo la Parola di Dio e l’opera che compiamo. Geova Dio non perseguita nessuno, ma permette che ciascuno scelga la via che desidera seguire, ritenendolo responsabile delle sue azioni secondo la sua conoscenza. Geova Dio ha chiaramente espresso la sua ira contro quelli che perseguitano coloro che lo servono; e ciò dimostra che quelli che ci perseguitano non rappresentano Dio, ma che sono spinti a farlo dal comune nemico di Dio e dell’uomo (Salmo 72:4).

Grandi verità

Le Sacre Scritture, esaminate alla luce degli eventi attuali in adempimento della profezia divina, mostrano che è arrivato il tempo in cui Geova farà conoscere il suo nome a tutta la creazione e rivendicherà il suo nome liberandolo da ogni diffamazione che Satana ha ordito contro di esso (Salmo 83:18). quando Gesù Cristo, il Vendicatore, ascese al cielo Geova gli comandò di attendere fino a che non fosse giunto il tempo di soggiogare i suoi nemici. quel periodo di attesa è adesso giunto alla sua fine e Dio ha mandato il suo diletto Figlio per cacciare i suoi nemici e governare nella giustizia (Salmo 110:1-4; Ebrei 10:12,13). Il mondo di Satana, vale a dire il suo ininterrotto dominio, è finito; ciò si è cominciato a comprendere con la prima guerra mondiale nel 1914, e da allora ad oggi è stato un tempo per predicare il Vangelo ai popoli (Matteo 24:3, 4). Satana è stato adesso scagliato giù dal cielo e le sue attività sono ora limitate alla terra nel tentativo di accecare la gente alla verità per poterli così distruggere, e questa è la ragione delle attuali sofferenze dell’umanità. Hanno ora applicazione le parole profetiche di Gesù: "Guai alla terra e al mare [i governanti e i popoli in generale], perché il Diavolo è sceso a voi, avendo grande ira, sapendo che ha un breve periodo di tempo" (Rivelazione 12:12).

Il popolo tedesco ha sofferto molte miserie sin dal 1914 ed è stato vittima di molte ingiustizie che altri hanno compiuto nei suoi confronti. I nazionalisti [cioè i nazisti, N.d.A.] si sono schierati contro tali ingiustizie ed hanno annunciato che ‘la nostra relazione con Dio è pura e santa’. Giacché la nostra organizzazione condivide pienamente tali giusti princìpi ed è impegnata esclusivamente nel compiere l’opera di illuminare i popoli intorno alla Parola di Geova Dio, Satana ha subdolamente tentato di porre i governi contro la nostra opera e distruggerla perché noi attribuiamo grande importanza al conoscere e servire Dio. Invece di costituire una minaccia per la pace e la sicurezza dei governi, la nostra organizzazione opera a favore della pace e della sicurezza di questo paese.

Vi preghiamo di ricordare che la grande crisi sovrasta il mondo perché si approssima il periodo del passaggio di questo mondo da ciò che è cattivo a ciò che è buono, e la speranza del mondo sta nel Regno di Dio retto da Cristo, per il quale Gesù insegnò ai suoi seguaci a pregare costantemente: "Venga il tuo Regno. sia fatta la tua volontà come in cielo, così in terra".

Il potere di Geova Dio è supremo e non esiste alcun potere che possa resistergli con successo. È giunto il tempo perché egli eserciti il suo potere negli interessi del genere umano e per la rivendicazione del suo grande nome. A tale riguardo noi rispettosamente richiamiamo l’attenzione all’ammonizione e all’avvertimento di Geova Dio, sia ai governanti che ai popoli, che si applica a questo specifico tempo, nel quale egli dice: "Io, sì, io ho insediato il mio re sopra Sion ... E ora o re, esercitate perspicacia; lasciatevi correggere, o giudici della terra. Servite GEOVA con timore, e gioite con tremore. Baciate il figlio affinché Egli non si adiri e voi non periate dalla sua via, poiché la sua ira divampa facilmente. Felici sono quelli che si rifugiano in lui" (Salmo 2:6, 10-12).

Poiché l’attuale governo ha dichiarato di aderire ai summenzionati ideali, noi siamo persuasi che i suoi governanti non desiderino opporsi scientemente alla progressiva opera di testimonianza al nome di Geova Dio ed al suo Regno che noi stiamo attualmente compiendo. Se la nostra opera è semplicemente umana, essa cadrà sotto il suo stesso peso. Se è quella di Geova Dio ed è compiuta in obbedienza al suo comandamento, in tal caso resisterle sarebbe lottare contro Dio (Atti 5:39).

Noi facciamo perciò appello all’elevato senso di giustizia del governo e della nazione e chiediamo con il massimo rispetto che venga revocato l’ordine di proibizione nei confronti della nostra opera, e che ci sia data l’opportunità di essere ascoltati con imparzialità prima di essere giudicati. Noi chiediamo rispettosamente che il governo nomini un comitato di persone imparziali affinché si incontrino con un comitato di nostri funzionari e che venga effettuato un esame sereno e imparziale della nostra letteratura e della nostra opera, allo scopo di dissipare ogni malinteso e affinché noi possiamo obbedire senza difficoltà al comandamento di Geova Dio che in questo tempo ci è rivolto, e cioè: "Passate, passate per le porte. Sgombrate la via del popolo. Elevate, elevate la strada maestra. Liberatela dalle pietre. Alzate un segnale per i popoli" (Isaia 62:10).

Il popolo tedesco è un popolo timorato di Dio e non dovrebbe essere privato dell’opportunità di conoscere Geova Dio e il suo amorevole proposito di portare pace durevole, prosperità, libertà e vita eterna sulla terra a tutti quelli che lo conoscono e gli obbediscono. Lasciate che tutti quelli che amano Dio possano operare insieme ad onore e rivendicazione del suo nome. Tutti coloro che seguiranno una condotta contraria devono assumersi tale responsabilità dinanzi a Dio; ma in quanto a noi serviremo Geova per sempre.

Prendiamo pertanto la risoluzione che copie di questa Dichiarazione siano rispettosamente consegnate agli alti funzionari del governo e che la stessa venga fatta estesamente conoscere al popolo, affinché il nome di Geova possa essere ulteriormente conosciuto.

 

Alla luce di quanto presentato che, come abbiamo già detto, è tratto integralmente dall’edizione originale dell’Annuario dei testimoni di Geova del 1934 in lingua inglese, ed in particolare con le porzioni di testo sottolineate, è veramente risibile l’affermazione del Corpo Direttivo esposta a pagina 23 del suo Dossier, secondo la quale «non si può certo dire che questa risoluzione rappresentasse un ‘tentativo di stringere un’alleanza con il regime nazista’». Se non lo è questo, cos’altro potrebbe esserlo?

Ma, come si è visto, l’offerta del "giudice" fu rifiutata. E non poteva essere altrimenti. Il regime sapeva infatti qual era stato fino a tempi recentissimi, l’atteggiamento dell’organizzazione nei confronti della Germania, e, quindi, le parole ipocrite e non vere della "Dichiarazione" suonarono come un’offesa ai capi del regime nazista. Non si può ignorare, infatti, che sulla Torre di Guardia del 1° giugno 1918, lo stesso Rutherford aveva scritto un articolo che contraddiceva in senso assoluto il contenuto della "Dichiarazione". In quel tempo, quando gli Stati Uniti erano in guerra con la Germania, il giudice aveva scritto queste parole:

"In armonia con la risoluzione del Congresso del 2 aprile e con la proclamazione del Presidente degli Stati Uniti dell’11 maggio, si suggerisce che ovunque venga fatto del 30 maggio un giorno di preghiera e di supplicazione. Dio ha benignamente concesso a questa nazione di esistere e di crescere nelle condizioni più favorevoli del mondo in quanto alla tutela delle libertà civili e religiose. Questo è il paese che Dio protegge "sotto le sue ali", che Dio ha posto come un segnale sul monte (regno) e nel quale egli ha fatto suonare la tromba del messaggio della verità. Qui per trecento anni l’amore per la verità ha attratto da ogni parte del mondo le persone che amano Dio, la Bibbia e la libertà religiosa. Solo qui, unica fra tutte le nazioni del mondo, le leggi fondamentali del paese e la sua Costituzione si erigono a baluardo contro ogni abuso che il governo possa intraprendere in quanto a vietare il libero esercizio della religione, o nel limitare la libertà di stampa e d’espressione. Continue benedizioni fluiscono sulle persone devote per mezzo dei saggi provvedimenti delle leggi degli Stati Uniti, benedizioni la cui influenza si estende fino ai più remoti angoli della terra ... Lodiamo e ringraziamo Iddio per la promessa e gloriosa fine della guerra, che spezzerà le catene dell’autocrazia, liberando i prigionieri (Isaia 61:1) e rendendo il mondo sicuro per tutti".

Mentre nella "Dichiarazione" si esaltava il governo tedesco contro l’oppressivo governo anglo-americano, in questa precedente dichiarazione si faceva tutto il contrario e si auspicava la sconfitta dell’esercito del Kaiser, e del regime autocratico. Mentre nella "Dichiarazione" si lamentava la persecuzione dei pacifici Testimoni nella oppressiva America, La Torre di Guardia aveva detto tutto il contrario, facendo dell’America l’unico paese al mondo dove la libertà di religione era rispettata. Ecco perché il regime nazista reagì con tale asprezza. Sapeva benissimo che l’uomo che accusava gli "affaristi ebrei" di essere la rovina della Germania, solo pochi anni prima aveva dedicato interi libri ad esaltare il ruolo dell’ebraismo che adesso rinnegava solo per motivi egoistici.

Ciò che accadde dopo, è ben noto a chi si occupa del geovismo. L’opera fu bandita ed i campi di concentramento aprirono le loro porte, oltre che per milioni d’altri infelici, anche per i seguaci del "giudice" Rutherford, vittime della sua megalomania. Nei campi di concentramento parecchi testimoni di Geova morirono, e la loro morte è stata definita "martirio" dal geovismo. Ma è corretta quest’aggettivazione? Sempre nel Dossier di cui abbiamo già parlato, viene menzionata la testimonianza di uno degli aguzzini del campo di concentramento di Auschwitz, Rudolf Höss, del quale vengono citati alcuni brani di un libro autobiografico[17]fra i quali vi è la seguente dichiarazione: "Ma ricusavano ogni cosa che avesse attinenza con cose militari, con la guerra ... Il loro fraterno amore reciproco era commovente; si preoccupavano l’uno per l’altro e si prestavano tutto l’aiuto possibile". Del Comandante Höss, però, i Testimoni hanno dimenticato di citare qualcos’altro. Questo per esempio:

Ho conosciuto parecchi fanatici religiosi, nei pellegrinaggi, nei conventi, in Palestina, sulla strada dell’Heggiaz, in Irak, in Armenia; cattolici, sia romani, sia ortodossi, musulmani, sciiti e sunniti. Ma i Testimoni di Geova di Sachsenhausen, e due di essi in particolare, superarono quanto avevo visto fino ad allora ... accoglievano le frustate con tanta gioia da fare supporre in essi una sorta di perversione. Pregavano il comandante di farli frustare ancora ... Quando la condanna gli venne annunziata in cella, ebbero un’esplosione di gioia irrefrenabile, e avrebbero voluto in ogni modo affrettare il giorno dell’esecuzione ... tanto irresistibile era il loro desiderio di essere immediatamente giustiziati. La vista di tanta frenesia era quasi insostenibile. - pagine 69 e 70.

Se, del comandante Höss è veritiero ciò che citano i testimoni di Geova, allora è veritiero anche questo, dato che è tratto dallo stesso libro e quasi dalle stesse pagine. Ed il quadro che ne emerge è molto chiaro: pur non essendo un esperto frenologo non è difficile capire che un dato emerge da questa descrizione: non ci troviamo di fronte ad una matura e serena testimonianza di fede, ad una disponibilità al sacrificio che considera ciò nonostante la sofferenza fisica e la perdita della vita un male necessario. Non rispecchia, certamente, un atteggiamento del genere, l’esempio di Gesù Cristo, che pure chiese che l’amaro calice, se possibile, fosse allontanato da lui. E la notte dell’arresto egli non va gioiosamente incontro ai suoi torturatori, chiedendo estasiato d’essere immantinente crocifisso e ringraziandoli degli strazi che si accingono ad infliggergli. La componente tipicamente sado-masochistica che indubbiamente connota l’atteggiamento dei testimoni di Geova nei campi di sterminio non deve essere presa quindi come testimonianza di fede cristiana o di rifiuto della violenza, ma come manifestazione psicopatologica esasperata al parossismo che non può non ricordare le morti di Waco, della Guyana e della Svizzera, ultima in ordine di tempo; insomma materia che interessa più Cesare Lombroso che la storia del cristianesimo. Odio e non amore è, come abbiamo visto, l’essenza del geovismo[18]. E un episodio emblematico accaduto a Dachau vale a illustrarlo. Come narra Giovanni Neuhusler, vescovo ausiliare di Monaco, nel libro "Cosa avvenne a Dachau?".

"Un ex ministro italiano era venuto nel ‘bunker’. La stessa mattina del suo arrivo mi era stato chiesto, in un incontro, l’assoluzione generale e, dopo alcuni giorni, di confessarlo. Appena vidi che non c’era nessuno nel corridoio, entrai nella sua cella ed esaudii il suo desiderio. Al termine della confessione entrò il domestico della prigione, un Testimone di Geova. Intuendo cosa era successo, mi denunciò malgrado tutti i favori che gli avevo fatto durante il trascorso periodo di prigionia. L’odio contro la confessione era più grande della gratitudine per tutti i benefici ricevuti. Per punizione mi fu proibito per una settimana di andare all’aperto" - Heilig Blut Dachau, pag. 51.

Se c’è qualcosa che nei luoghi di detenzione rende meno amara la prigionia, è la solidarietà, quella sorta di cameratismo che unisce persone sconosciute tra loro nel far causa comune contro l’aguzzino. Tutto al contrario l’atteggiamento dei testimoni di Geova che pur in un luogo come Dachau non dimenticano il loro odio contro chi è di fede diversa e lo manifestano facendo ricorso all’infame arma della delazione. Ma un odio del genere non è limitato agli odiati sacerdoti cattolici o comunque a quelli che essi definiscono appartenenti a "Babilonia la grande", cioè ad altre fedi. Come narra lo stesso Höss, anche tra confratelli di fede geovista esso trovava facile alimento non appena qualcuno di loro si allontanava dalla setta: "Tuttavia si verificarono numerosi casi di ‘abiura’, come essi la chiamavano. In tal caso essi sottoscrivevano una dichiarazione in cui si impegnavano a distaccarsi dall’Unione Internazionale dei Testimoni di Geova, impegnandosi a riconoscere ed adempiere tutte le leggi e le disposizioni dello Stato e a non svolgere ulteriore opera di proselitismo[19]. In base a tale distacco, dopo un certo tempo — e in seguito immediatamente — venivano rilasciati ... I rinnegati erano tribolati dai ‘confratelli’ per aver tradito Geova, cosicché parecchi di essi, soprattutto donne, colpite dai rimorsi ritrattarono la dichiarazione". Non dev’essere difficile immaginare a quale sorta di tremende sofferenze morali dovevano essere sottoposti i poveretti che osavano allontanarsi dalla setta, se alcuni preferivano le torture delle SS a quelle dei loro cari "fratelli"!

Ritornando a Rutherford, una volta fallito il tentativo di ingraziarsi il regime, adesso egli avrebbe dovuto rendersi conto che in Germania, nelle mani di un folle esistevano, per così dire, in "ostaggio", più di ventimila suoi fratelli. Se egli fosse stato una persona normale avrebbe fatto di tutto per evitare loro difficoltà, avrebbe usato la suprema virtù cristiana della prudenza. Ma non fu così. Pieno di acrimonia per il trattamento inflittogli da Hitler, sicuro della distanza che lo separava dal dittatore e supremamente incurante di ciò che sarebbe accaduto a migliaia di uomini, donne e bambini che non potevano sfuggire alla rappresaglia, egli iniziò contro il Führer in persona una velenosa e offensiva campagna che nulla aveva di cristiano ma che rappresentava lo sfogo personale di Rutherford che, pur desiderandolo, non aveva potuto essere ammesso nell’alcova del Reichskanzler. L’anno "d’oro" della sua virulenza è il 1937. Sfogliare la raccolta dell’Età d’Oro di quell’anno è estremamente rivelatore. Citeremo un articolo dell’edizione del 10 marzo, interamente dedicato allo sviluppo del nazismo. Di esso, una porzione, a pagina 361, dice:

La causa dell’insanità di Hitler La spiegazione scientifica, veritiera, della condotta insana di Hitler sta nel fatto che egli è posseduto dai demoni, pari a quei sette che il signore scacciò da Maria Maddalena e da altri. È stato detto che, proprio come nel caso di Saul, i suoi nervi sono ammalati e ciò gli causa grande sofferenza e insonnia. Egli a volte siede per ore intere senza far altro che ascoltare la musica di Wagner e di Beethoven rifiutando di parlare con nessuno nemmeno di affari internazionali di grandissima importanza. Senza dubbio egli è indemoniato ed è sulla strada della follia, e questo è ciò che si merita. Incidentalmente, l’intero popolo tedesco, impegnato nel suo ‘heil Hitler’ sta in realtà prestando la sua lode ed il suo omaggio al Diavolo, acclamando lui come il loro dio e liberatore.

Senza alcuna difficoltà Rutherford passò così da un estremo all’altro. Dopo aver definito nella famosa "Dichiarazione" gli ideali del governo e del popolo tedesco i suoi stessi ideali, ed avere lodato la Germania nazista per la sua relazione "pura e santa" con Dio, adesso definisce Hitler indemoniato e tutto il popolo tedesco un popolo di adoratori del demonio. Non c’è da meravigliarsi che i poveri Bibelforscher fossero trattati così male![20]

La realtà è che tutte le accusa di insania che con tanta disinvoltura Rutherford rivolgeva a Hitler avrebbero dovuto essere rivolte proprio al «Giudice» .

Sergio Pollina


Note

[1]I testimoni di Geova e la politica, A. Aveta, S. Pollina (Edizioni Dehoniane, Roma 1990)[Torna al testo]

[2]Di questa opinione è anche H. Bloom, autore di un recente saggio intitolato La religione americana (Garzanti, 1991), nel quale egli dice che: "Sono convinto che nulla sia più privo di umanità della descrizione dei Testimoni di Geova sulla fine del mondo". — pag. 198.[Torna al testo]

[3]A sostegno della sua interpretazione secondo la quale Dio non vuole che tutti si salvino, ma solo gli appartenenti al gruppo dei testimoni di Geova, il Corpo Direttivo ha opportunamente modificato un versetto della prima lettera di Paolo a Timoteo (2:4). In esso la versione dei testimoni, la Traduzione del Nuovo Mondo, così recita: "il quale [Dio] vuole che ogni sorta di uomini siano salvati e vengano all’accurata conoscenza della verità". Non così tutte le altre traduzioni, che rendono questo versetto come segue: "il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità". (Nuovo Testamento Greco e italiano, di Merk e Barbaglio). Ai Testimoni non va bene che tutti gli uomini si salvino, non desiderano eccessivo affollamento nel loro nuovo ordine, e così sostituiscono il "tutti" con "ogni sorta". Ciò che è grave è che la loro stessa versione interlineare, la KIT, nel testo greco traduce la parola panta (panta) con tutti e non con ogni sorta, mostrando così che il Corpo Direttivo sa bene di avere commesso un arbitrio di traduzione. Ciò nonostante con la protervia che lo caratterizza, esso insiste nel sostenere che le parole dell’apostolo si debbano leggere esclusivamente in quella chiave. Difatti, nella Torre di Guardia del 1° giugno 1980, a pagina 26 nel contesto di un articolo sulla mediazione di Cristo, così scrive: "Qual è dunque il ruolo di Cristo in questo programma di salvezza? Paolo prosegue dicendo: ‘Vi è un solo Dio, e un solo mediatore fra Dio e gli uomini [non tutti gli uomini], l’uomo Cristo Gesù, che diede se stesso quale riscatto corrispondente per tutti" (l’espressione fra parentesi quadre e la parola "tutti" in corsivo sono nel testo).[Torna al testo]

[4]Dal paradiso perduto al paradiso riconquistato, Brooklyn 1959, pagg. 208-211; Le nazioni conosceranno che io sono Geova, Brooklyn 1973, pagg. 372-379; Rivelazione: il suo grandioso culmine è vicino! Roma 1988, pagg. 282-286.[Torna al testo]

[5]La Torre di Guardia del 15 febbraio 1952, pagg. 126, 127; 15 giugno 1958, pag. 377, par. 14.[Torna al testo]

[6]Questo loro atteggiamento traspare in modo fin troppo evidente dalle parole che seguono, tratte dalla pubblicazione Studio Modello n. 3, che serviva per lo studio dell’opuscolo di J.F. Rutherford, intitolato Congiura contro la democrazia, del 1940. Ecco quanto appariva alle pagine 27 e 28: D. "Perché ‘gli uccisi dall’Eterno’ ‘non saranno rimpianti, né reccolti, né seppelliti’? (pagina 55, ¶ 3). R. Perché il giudizio del Signore è giusto e verace (Apocalisse 15:3); Egli infligge la pena di morte agli empi dopo che sono stati pienamente avvertiti, e questo avvertimento essi disprezzano (Ezechiele 3:19; Malachia 2:2, 3, margine, Inglese); perciò Egli ha espressamente proibito di piangere per coloro che egli, il giusto giudice, distrugge (Ezechiele 24:16; Levitico 10:6). I giusti si rallegreranno nel vedere la manifestazione della giustizia di Geova ... Gli empi non saranno degni di una discreta sepoltura (Sofonia 1:17) e numerosi dei loro cadaveri saranno divorati dalle bestie come giusta ricompensa per la loro trasgressione del patto eterno con Dio".[Torna al testo]

[7]Svegliatevi! dell’8 aprile 1984, pag. 28; La Torre di Guardia del 1° ottobre 1970, pag. 599; Vera pace e sicurezza: da quale fonte? (Roma, 1986) pagg. 27, 28.[Torna al testo]

[8]Il fatto che Rutherford e i suoi seguaci incontrassero difficoltà in ogni paese del mondo, i democratici Stati Uniti, la comunista Russia, l’Italia fascista, la Germania nazista, dimostra che essi sono in realtà un movimento di opposizione alla democrazia, un movimento sovversivo dell’ordine costituito che, proprio per questo, in qualunque regime, liberale o illiberale, trova opposizione, opposizione che in realtà non è altro che la legittima autodifesa di ogni governo che vede insidiato e sfidato il suo legittimo potere.[Torna al testo]

[9]Christine E. King, New Religious Movements: A Perspective for Understanding Society, Ellen Barker, editore, pagina 134.[Torna al testo]

[10]Una singolare conferma a questa articolata disamina della situazione esistente in Germania a quel tempo, è fornita proprio dalla Società Torre di Guardia nell’edizione dell’Età d’Oro dell’8 aprile 1936 (pag. 419). Con il sottotitolo "Scuse per imprigionare i Testimoni di Geova" l’articolo diceva: "Tre testimoni di Geova sono stati arrestati a Bad Harzburg per un breve periodo di tempo per aver preso parte ad un’adunanza per lo studio della Bibbia. Il tribunale ha così dichiarato: ‘Lo stato Nazionalsocialista non desidera assolutamente far uso della sua autorità per controllare la vita delle famiglie o degli individui, e ancor meno interferire con le loro credenze religiose; ma quando un gruppo di uomini cerca di portare al collasso il sistema statale e porre al suo posto una sovranità internazionale, allora questa non è più attività religiosa, ma attività politica". Pur stigmatizzando senza appello le atrocità del nazismo, non possiamo non riflettere seriamente su questa sentenza del tribunale tedesco. In un periodo critico come quello della guerra, non si può pretendere che uno stato non si attivi per impedire alcuna cosa che tenda a minare e a indebolire lo spirito unitario della nazione. Il commento a questa sentenza, fatto dall’organizzazione, è un chiaro esempio di strumentalizzazione e di falsa interpretazione. Eccolo: "Così, in effetti, lo stato nazista proibisce a tutti di pregare con sincerità, ‘venga il Tuo Regno; sia fatta la tua volontà’. Non è vero. Lo stato nazista non proibiva né le preghiere né il culto; proibiva la martellante propaganda anti statale compiuta dai testimoni di Geova.[Torna al testo]

[11]Christine E. King, The Nazi State and the New Religions: Five Case Studies in non-Conformity, The Edwin Mellen Press, New York & Toronto, 1982.[Torna al testo]

[12]Naturalmente la Società giustifica questo tentativo di compromesso in maniera differente, scaricando tutta la responsabilità su chi non si può più difendere. Leggiamo l’episodio nell’Annuario del 1975: "A Magdeburgo, i funzionari governativi avevano comunicato all’ufficio che l’illustrazione della pagina del titolo (un guerriero che impugnava una spada grondante sangue) era inaccettabile e avevan chiesto di toglierla. Il fratello Balzereit, che ripetutamente si era mostrato disposto a fare compromesso, diede immediatamente istruzioni perché le copertine a colori degli opuscoli fossero tolte" (pag. 110).[Torna al testo]

[13]Si tratta di una pubblicazione che, sebbene sia edita dalla filiale italiana dei testimoni di Geova e distribuita ai mass media, non reca alcun elemento identificativo né dell’autore, né dell’editore.[Torna al testo]

[14]Alla dottoressa King La Torre di Guardia aveva dedicato un articolo dell’edizione del 1° luglio 1985, pagina 23, intitolato, "Colpita dall’integrità dei testimoni di Geova". Fra l’altro l’articolo diceva: "Nel raccogliere il materiale rimase così colpita dall’inflessibile presa di posizione dei testimoni di Geova nella Germania nazista che decise di preparare e ampliare la sua tesi allo scopo di poterla pubblicare come libro ... Dopo aver detto che il regime nazista intimorì altre sette fino al punto di farle venire a compromessi, la dottoressa King ha affermato: "Soltanto contro i Testimoni il governo non ebbe successo poiché, anche se ne aveva uccisi migliaia, l’opera [di predicare il Regno di Geova] proseguì e nel maggio del 1945 il movimento dei testimoni di Geova era ancora in vita, mentre il nazionalsocialismo no. Il numero dei Testimoni era aumentato e non si era fatto nessun compromesso". Come si vede, la Società con la sua solita impudenza non sentì alcun disagio nel falsificare le opinioni della King, facendole dire che i Testimoni non avevano fatto nessun compromesso, mentre essa in realtà aveva detto tutto il contrario. Vedi anche Proclamatori, pagina 553.[Torna al testo]

[15]Quali erano i princìpi a cui la Germania si ispirava durante il governo di Hitler? Ecco, al riguardo, ciò che scrisse la stessa Società nel 1975 nel suo libro Il millenario Regno di Dio si è avvicinato: "Questo ‘piano di mille anni’ fu quello di Adolf Hitler, dittatore nazista della Germania dal 1933 al 1945 E.V. Poco dopo che gli Stati Uniti si erano gettati nella seconda guerra mondiale, le informazioni su questo piano nazista furono raccolte da documenti nazisti confiscati e da agenti tedeschi che erano stati messi in carcere e da altre varie fonti. Questo piano mirava a un ordine mondiale nazista che Hitler, se avesse avuto successo nella seconda guerra mondiale, avrebbe spietatamente imposto al mondo del genere umano. Esso prevedeva un virtuale programma di schiavitù, per cui i lavoratori sarebbero stati reclutati dai paesi non tedeschi. Questo piano si estendeva ai mille anni avvenire ... Fu sempre compreso che Hitler sarebbe rimasto fedele al suo programma originale Weltmacht oder Niedergang, potenza o rovina mondiale. Se la potenza mondiale fosse stata irragiungibile, allora (fu convenuto da tutti quelli che lo conoscevano) egli avrebbe reso la rovina la più grande possibile". (pagg. 6, 7)[Torna al testo]

[16]Evidentemente, qui Rutherford dimenticava di citare l’opinione della corte di giustizia americana che qualche anno prima lo aveva, insieme a sette altri, condannato a dure pene preventive, con la seguente motivazione pronunciata dal giudice Harland B. Howe: "Secondo l’opinione della corte la propaganda religiosa che gli imputati hanno sostenuto con vigore e diffuso in tutta la nazione e anche fra i nostri alleati è più pericolosa di una divisione dell’esercito tedesco" - Vedi anche Proclamatori, pagina 652. Rutherford inoltre non teneva conto che anche in un paese amico della Germania, l’Italia fascista, i testimoni di Geova erano considerati un grave pericolo per la nazione in guerra, tanto che, qualche anno dopo, un tribunale del Regno imputò alcuni di loro del seguente reato: "Per avere, in correità fra loro e con altri residenti all’estero, organizzato e diretto una associazione segreta mirante, fra l’altro, ad incitare i militari a disobbedire alle leggi; a fare propaganda per deprimere il sentimento Nazionale; ed a compiere fatti diretti a mutare la forma del Governo. -- Testo tratto dalla sentenza n. 50 del 19/4/1940 del Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato. La sentenza è stata pubblicata dalla "Rivista abruzzese di studi storici dal fascismo alla resistenza", anno II n. 1, marzo 1981, pagine 175-182; vedi anche Intolleranza religiosa alle soglie del duemila, Fusa editrice 1990, pagina 27.[Torna al testo]

[17]Rudolf Höss, Comandante ad Auschwitz (Torino, 1985) [Cliccare qui per leggere per intero quello che Höss ha scritto nella sua biografia a proposito dei Testimoni di Geova].[Torna al testo]

[18]"Quel che rende i testimoni di Geova diversi dagli altri non è la loro aspettativa della distruzione, ma piuttosto il loro odio violento per ciò che sarà distrutto, vale a dire il nostro paese, il nostro mondo, il nostro pianeta". H. Bloom, Op. cit. pag. 188.[Torna al testo]

[19]Una copia di tale ‘Dichiarazione’ è riprodotta a pagina 661 del libro Proclamatori.[Torna al testo]

[20]Nel tentativo di riabilitare Rutherford, di recente la Società lo ha riproposto come supremo esempio di umiltà e di santa sottomissione. Nella Torre di Guardia del 1° febbraio 1993, infatti, è narrato il seguente episodio: "Un ottimo esempio di umiltà e santa sottomissione fu dato una volta dal fratello Rutherford, secondo presidente dalla Società (Watch Tower). quando Hitler mise al bando l’opera dei testimoni di Geova in Germania, i fratelli tedeschi scrissero al fratello Rutherford, chiedendogli cosa dovevano fare visto che ora le loro adunanze e la loro attività di predicazione erano vietate. Egli menzionò la cosa alla famiglia Betel e ammise francamente che non sapeva cosa dire ai fratelli tedeschi, in particolare a motivo delle gravi sanzioni cui sarebbero andati incontro. Disse che se qualcuno sapeva cosa dire loro, gli avrebbe fatto piacere sentirlo. Che spirito umile! Dopo aver molto pregato e studiato la Parola di Dio, Joseph Rutherford comprese chiaramente qual era la risposta da dare ai fratelli tedeschi. Non stava a lui dire cosa dovevano o non dovevano fare. Avevano la Parola di Dio, che diceva loro cosa dovevano fare in quanto a riunirsi insieme e a dare testimonianza. Così i fratelli tedeschi iniziarono l’opera clandestina e continuarono a ubbidire al comando di Geova di riunirsi insieme e di dare testimonianza in merito al Suo nome e al Suo Regno". (pag. 19) Quale spudorato esempio di intemerata menzogna! Rutherford non aveva bisogno di dire ai "fratelli" tedeschi come comportarsi, e glielo ripeteva quindicinalmente dalle colonne della Torre di Guardia e, principalmente, poneva se stesso con il suo comportamento quale modello ideale da imitare.[Torna al testo]