La Società Torre di Guardia e il denaro «Per compiere la loro opera di predicazione mondiale ci vogliono ingenti somme di denaro, ma esso proviene da contribuzioni volontarie non sollecitate. La letteratura viene stampata e distribuita a un costo minimo. Gli studi biblici settimanali sono tenuti nelle case gratuitamente. Alle adunanze di congregazione lingresso è libero, non si fanno collette, non si chiede denaro, nessuno è stipendiato» - Svegliatevi!, 22/3/1988, p. 8.
La Watch Tower Society, nelle sue tipografie sparse
in tutto il mondo, stampa mensilmente circa 85.000.000 di riviste (nell'anno 2001) e moltissima altra letteratura. Quanto denaro viene ricavato da
tutta questa enorme produzione? Per quanto riguarda i libri, oggi in qualsiasi supermercato si trovano libri a 3, 4 euro, in tirature molto inferiori e dove la mano d'opera viene pagata ad alti costi, le tasse vengono pagate, i diritti d'autore vengono corrisposti e naturalmente ci deve guadagnare sia il supermercato, sia la casa editrice, ecc. Facendo i conti anche dei libri stampati dalla Società, che hanno anch'essi tirature altissime, si arriva a cifre esorbitanti, e tutto questo al netto dalle tasse. (A questo proposito, è opportuno osservare che nel mese di giugno 2000, in Francia, la Società Torre di Guardia è stata condannata da una Corte di Appello a pagare 300 milioni di franchi di multa per tasse inevase. Questa condanna è stata poi confermata dalla Corte di Appello di Versailles nel marzo 2002). Come vengono utilizzati tutti questi soldi? Soprattutto il denaro viene usato per incrementare lopera di stampa e diffusione delle pubblicazioni della Società. I TdG non si impegnano socialmente nel promuovere opere di assistenza nei confronti delle persone bisognose, come fanno molte chiese e religioni. Solo una parte dei ricavi vengono utilizzati per inviare aiuti ai "fratelli" che possono trovarsi in difficoltà a causa di calamità naturali o sconvolgimenti politici, ed in genere in questi casi vengono richiesti contributi extra dai proclamatori. Si noti inoltre che tali aiuti vengono rivolti prevalentemente ai Testimoni e alle persone che si associano con loro. Se in certe zone della terra, colpite da calamità e disastri, non ci sono congregazioni di TdG la Società, infatti, non invia alcun aiuto o soccorso. Quasi tutti i TdG non sono al corrente che la Prima Sezione della Corte di Cassazione, con sentenza n. 1763 del 27 febbraio 1997, ha stabilito che le cessioni a terzi, operate da un'associazione religiosa, di pubblicazioni non destinate alla vendita prevalente agli associati identificano attività commerciale. Tale sentenza riguarda esplicitamente la «Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova», che si era rivolta alla Suprema Corte per vedersi riconosciuta, tra l'altro, la circostanza che la letteratura dei Testimoni non era prodotta per la vendita, al fine di escludere il carattere commerciale della Congregazione stessa. In estrema sintesi, la legge prevede che le pubblicazioni di un'associazione religiosa, se prodotte per la vendita, costituiscono attività commerciale con la sola eccezione: che la loro cessione avvenga prevalentemente nei confronti degli associati. Orbene, la Corte di Cassazione ha confermato che la cessione delle pubblicazioni della Congregazione dei Testimoni di Geova costituisce attività commerciale, dal momento che gli organi competenti hanno accertato che queste pubblicazioni sono state prodotte per la vendita e cedute prevalentemente a soggetti diversi dagli associati (cliccare qui per visualizzare il testo completo della sentenza). I TdG avevano da tempo adottato contromisure, in previsione di quello che sarebbe successo. Il libro Proclamatori, a p. 349, parla del cambiamento che avvenne nel 1990: «Nel 1990, a motivo degli scandali finanziari in cui erano coinvolte alcune organizzazioni religiose della cristianità e della tendenza ad equiparare ogni attività religiosa ad un'impresa commerciale, i testimoni di Geova hanno apportato alcune modifiche alla loro attività per evitare qualsiasi equivoco». Da quell'anno i proclamatori pagano ("contribuiscono") in anticipo, di tasca propria, le pubblicazioni e poi si limitano a dire al padrone di casa che "l'opera è volontaria, sostenuta da contribuzioni volontarie, se anche lei desidera contribuire saremo ben lieti", ecc., ecc. Il motivo di questo cambiamento è che il governo degli Stati Uniti aveva deciso di far pagare le tasse anche alla Società. Quest'ultima, per evitare di farlo, ha cambiato le carte in tavola non dando così «a Cesare quel che è di Cesare». L'«equivoco» a cui allude il libro Proclamatori era evidentemente la «tassa» da pagare! Prima di tale cambiamento la Società non approvava il fatto che i TdG regalassero le pubblicazioni alle persone contattate nell'opera di proselitismo. Nel Ministero del Regno (Km) del maggio 1982, pagine 1 e 3, si leggeva a questo proposito:
È chiarissimo, ed era compreso da tutti i TdG, che le "contribuzioni" servivano per pagare le pubblicazioni. I proclamatori in questo modo recuperavano, almeno in parte, il denaro sborsato in anticipo quando prelevavano la letteratura nella locale Sala del Regno. Si chiedeva una "contribuzione per la letteratura distribuita" e non "per l'opera" in generale. Le riviste avevano il loro prezzo e anche per l'altra letteratura vi erano costi e tariffe ben precise. Per esempio, nel Km 4/90, pag. 8, si leggeva: «Alcuni tendono ad essere negativi in quanto all'offrire l'abbonamento. Forse iniziano a parlare con una persona, magari considerano anche l'argomento di conversazione, e poi offrono due riviste per una contribuzione di L. 700 anziché offrire l'abbonamento. Perché? È forse per il prezzo? Se è così, questo modo di ragionare non è pratico. L'abbonamento ha un costo irrisorio in paragone alle pubblicazioni del mondo, ma allo stesso tempo ha per il lettore un valore inestimabile. Perciò siate positivi e offrite l'abbonamento alla Torre di Guardia per sole L. 7.000, oppure presentate anche la rivista abbinata, Svegliatevi!, per sole L. 14.000». Dopo la modifica introdotta nel 1991, per evitare di pagare le tasse, la Società ha emanato direttive completamente opposte. Ecco, infatti, cosa si leggeva in un articolo del Km 3/91, pag.3 (il grassetto è mio):
Prima del 1990 le contribuzioni ricevute nel "servizio di
campo" servivano "a copertura delle spese di stampa e di
distribuzione."; dal 1990 tali contribuzioni non servono più a
solo questo scopo. «Con questo nuovo sistema anche i Testimoni di Geova più sempliciotti si resero facilmente conto che la "nuova disposizione" consisteva nel fatto che non solo, come prima, non guadagnavano una lira dalla vendita delle riviste, ma adesso ci rimettevano addirittura mentre la Società guadagnava il doppio» (Movimenti Religiosi Alternativi..., S. Pollina - A. Aveta, Libreria Editrice Vaticana, 1998, pag.166). La Società ha cercato di mettere a tacere eventuali mugugni e lamentele nella sua "Risposta a domande" nel Km 11/91, pag. 3 (il grassetto e i commenti tra parentesi quadre sono miei):
È chiaro quindi l'escamotage adottato dalla Watch Tower: le pubblicazioni non vengono più vendute, come prima del 1990, ma si "contribuisce volontariamente per l'opera". Le persone contattate durante il proselitismo possono ricevere gratis le pubblicazioni, anche se si sollecita un'offerta da parte loro, sempre e solo "per l'opera". In questo modo, come si diceva sopra, la Società incassa due volte il denaro, riesce a non pagare le tasse sulla letteratura che fino a ieri veniva venduta apertamente, e non consente più ai singoli Testimoni di recuperare almeno le spese! Gli introiti comunque non si limitano solo a quelli delle pubblicazioni; si devono aggiungere anche le "contribuzioni" a parte raccolte nelle singole Sale del Regno ed alle assemblee. Vi sono anche occasioni particolari in cui i TdG contribuiscono per i loro missionari, quando questi devono ritornare nei paesi di origine per recarsi ai congressi. Si preparano con molto anticipo cassette apposite per questo tipo di contribuzioni: da notare che se ogni TdG offrisse solo 50 c. al mese per questo scopo, in un anno si raccoglierebbero oltre 35 milioni di euro, cifra enormemente superiore alle spese dei "missionari" che sono in tutto solo alcune centinaia. È interessate notare che, secondo i dati pubblicati in un sito americano (link), nel 2001 la Watch Tower Society figurava al 24° posto in una top list delle maggiori società che operano a New York, con oltre 1.136.000.000 (un miliardo centotrentasei milioni) di euro annui di entrate! La Società non ha mai pubblicato un dettagliato bilancio delle sue entrate ed uscite. Se lo facesse, le legittime domande sulla destinazione di queste enormi somme di denaro potrebbero avere un'adeguata risposta ed eliminerebbero ogni eventuale indebito sospetto o perplessità. Nel frattempo, se qualche TdG nutre dei dubbi in merito all'utilizzo di tutto questo denaro, è molto difficile che ponga delle domande (magari scrivendo alla Watch Tower) per avere delle spiegazioni: verrebbe, infatti, sicuramente sospettato di non avere fiducia nella Società o di "fare i conti in tasca" al Corpo Direttivo.
Si può anche osservare che quando un Testimone commette qualche errore perde tutti i "privilegi", perché non ha più libertà di parola, ma non perde mai il "privilegio" di andare di porta in porta: solo così, infatti, può continuare a "distribuire" letteratura... Questo è più importante che fare l'usciere, dei discorsi alla Scuola, di leggere dal podio, ecc. Che ne sarebbe infatti della Società Torre di Guardia se i TdG si limitassero a predicare solo con la Bibbia, senza dare letteratura e chiedere contribuzioni? Oppure se la Watch Tower regalasse (anche ai proclamatori) le pubblicazioni? È vero che nelle Sale del Regno non si fanno collette, però vi si trovano fino a cinque cassette per le contribuzioni:
Il «Fondo per la costruzione delle Sale del Regno» è costituito da contributi che ogni Testimone versa secondo le sue possibilità, per costruire Sale (luoghi di adunanza) sia in Italia che nel resto del mondo. Per potervi attingere, ogni congregazione locale fa richiesta alla sede di Roma della somma necessaria al suo progetto di costruzione, accompagnata da un preciso piano di restituzione del prestito. Poi i Testimoni la costruiscono con le loro mani nel loro tempo libero; nel frattempo cominciano a restituire il prestito e alla fine l'edificio viene intestato alla Congregazione Centrale e quindi la congregazione locale non ha nessun titolo di proprietà su ciò che ha realizzato!! Le Sale del Regno vengono così pagate dal Testimone di Geova tre volte: prima con il contributo per il "fondo per la costruzione", poi questo contributo viene "prestato" alle congregazioni che ne fanno richiesta per costruire o acquistare una Sala. I soldi prestati, frutto del precedente contributo, dovranno infine essere "restituiti". Cosa direbbero i Testimoni se ad agire in questo modo fosse la tanto disprezzata chiesa cattolica o le altre chiese della "cristianità"? (Cfr. Matteo 7:2 e "Le religioni pascono o tosano il gregge?", nella Svegliatevi! del 22//3/1988). Le contribuzioni vengono sollecitate in vari modi: «...onorando a tutti i costi fin d'ora Geova con le nostre cose di valore»; «...benché tutti noi abbiamo il privilegio di sostenere la vera adorazione con i nostri possedimenti materiali, ciò che Dio considera veramente prezioso non è il dare qualcosa di cui possiamo comunque fare a meno, ma il dare quello che per noi è di valore. In altre parole, stiamo dando qualcosa che in fondo non ci mancherà, oppure il nostro dare è un vero e proprio sacrificio?»; «...il sacrificio a Geova siete voi stessi! Vale a dire le vostre energie, i vostri beni e le vostre capacità»;«è incoraggiante leggere della fedele determinazione di persone anziane che, pur sperando di sopravvivere alla fine di questo sistema, si assicurano, tramite un appropriato testamento, che in caso di morte i loro beni siano usati a beneficio dellopera del Regno»; «Abbondate nel benigno dare» (La Torre di Guardia del 1/12/85, pp. 20-22; 1/12/87, p.18, 30; 1/12/88, p. 31; 1/12/89, p.24; sottolineatura mia). Anche nelle annate successive la Società Torre di Guardia ha continuato a sollecitare contribuzioni, specialmente nelle edizioni di dicembre quando, anche per la maggioranza dei TdG, è tempo di tredicesima... Sempre a proposito di
interesse per il denaro e le cose materiali, per molti anni,
quando ero Testimone, ero convinto che in Messico esistessero
forti restrizioni alla libertà religiosa e che i TdG fossero
costretti, per poter operare, a mascherarsi dietro la facciata di
un'associazione culturale. In realtà, le motivazioni erano
diverse, come si comprende dalla lettura dell'Annuario dei
Testimoni di Geova del 1985. Nel1932 il governo aveva
autorizzato la costituzione della Torre del Vigía de México.
Tuttavia c'erano ostacoli a causa delle restrizioni che la legge
imponeva a tutte le religioni. A p.178 dell'Annuario si
afferma che già nel 1932 "la predicazione della buona
notizia è stata compiuta in tutto il" Messico. Non vi erano
quindi ostacoli governativi a quest'opera. Il
"problema" era che la legge stabiliva che 'ogni atto
religioso compiuto come espressione di culto doveva avvenire
all'interno dei templi'. Anche l'acquisto di immobili da parte
della Watch Tower presentava delle difficoltà, dato che per
legge qualsiasi edificio usato per scopi religiosi doveva
diventare proprietà dello stato. In seguito a questo cambiamento, i Testimoni di Geova: 1) smisero di cantare i
cantici alle adunanze e i luoghi di adunanza vennero chiamati
Sale di Studi Culturali. Per molti anni quindi, i TdG
hanno operato in Messico come ente non religioso
ed educativo, evitando volontariamente tutte quelle pratiche
comunitarie tipiche di un gruppo religioso, specialmente per
ragioni di interesse materiale!!! Infine, nel gennaio 1992, il
Congresso apportò delle modifiche a ciò che la Costituzione
diceva sulla religione e poi, nel mese di luglio, vennero
formulate delle leggi per mandare in vigore i cambiamenti.
Vennero chiamate Legge sulle Associazioni Religiose e il Culto
Pubblico. In virtù di questa legge, le organizzazioni religiose
potevano divenire proprietarie di immobili e quindi, da quel
momento in poi, i TdG iniziarono a definirsi, senza alcun
"problema", un gruppo "religioso".
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Watch Tower e armi
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