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Mi chiamo Annibale e, come molti altri, provengo anch'io da una deludente esperienza maturata in seno al gruppo dei TdG. Prima di approdarvi, professavo il mio credo tra gli evangelici pentecostali, dei quali tuttavia quali non condividevo alcuni punti dottrinali, ma, mio malgrado, rappresentavano per me l'unica religione per me valida a quel tempo. Conobbi poi i nostri cari fratelli TdG, i quali hanno esercitato una convincente leva psicologica, le cui argomentazioni mi sembravano infallibili ed esposte con criterio scientifico: tutto sembrava più chiaro alla luce dei loro ragionamenti! Tuttavia, nel corso del tempo, provando a ragionare con la mia testa, documentandomi in maniera autonoma e mettendo da parte il loro "cibo spirituale", sono cominciati ad emergere gravi e pesanti contraddizioni nelle loro pubblicazioni, presenti e passate. Lo scorso anno ho acquistato una versione interlineare Italiano-Greco-Latino del Nuovo Testamento su cui ho cominciato a lavorare con alacrità e profondo rispetto della parola del Signore e, grazie proprio a Lui, ho potuto individuare le gravi e ripetute manomissioni nel testo greco a danno della verità tramandataci nei secoli. Di qui la mia convinzione che la Traduzione del Nuovo Mondo [la bibbia dei Testimoni, n.d.r] è fatta su misura del loro credo, opportunamente alterata nei delicati passi biblici ove emergono in maniera lampante argomentazioni quali Trinità, esistenza dell'anima, etc. Successivamente la mia sete di verità mi ha spinto ad indagare più in profondità, soprattutto convinto della necessità di condurre uno studio appropriato sui Padri della chiesa e sul cristianesimo delle origini. Nel corso di questi ultimi sette mesi [dal gennaio 2003] mi sono prodigato nello studio di ben 13 volumi, con grande sacrificio ma, soprattutto con l'aiuto di Dio, sono riuscito ad avere le idee più chiare, se non altro a scoprire certe verità nascoste dalla Società Torre di Guardia. Lo "schiavo fedele", come è noto, ha ripetutamente citato la patristica nelle proprie pubblicazioni, ma solo nei punti in cui questa apparentemente concordava con la sua dottrina, ignorando, tutte quelle preziosissime testimonianze circa l' identità di natura del Figlio con il Padre, i chiarissimi riferimenti alla Trinità, l'esistenza e la sopravvivenza dell'anima dopo la morte, la dannazione (e non la distruzione eterna) delle anime, etc. Per farla breve, questo mio modo di operare, l'aver cioè messo in discussione gli intendimenti dello "schiavo", non piacque affatto agli anziani, i quali, con regolare processo mi hanno disassociato per apostasia. Ma questa è un'altra storia; il punto è che la VERITÀ mi ha reso libero. Qualche brevissimo commento sullo studio condotto. Tra i tanti Padri della chiesa quello che più mi ha colpito, non solo per gli argomenti, ma per il fatto di essere stato il diretto discepolo dell'apostolo Giovanni, è stato Policarpo di Smirne, costituito vescovo direttamente dagli stessi apostoli. Questo cristiano insegnò sempre la dottrina che aveva appreso dagli Apostoli. E qual'era la dottrina che Policarpo aveva appreso direttamente dall'apostolo Giovanni? Ne espongo qui brevemente alcuni punti, e che ciascuno mediti!
Ovviamente gli altri padri della chiesa non esposero dottrine diverse, anzi, quali depositari della verità contribuirono a testimoniarla e a diffonderla con i loro scritti apostolici "per nostra fortuna". Inoltre per alcuni passi biblici, poco chiari o soggetti a diverse interpretazioni per via del testo greco, gli scritti dei padri rappresentano una preziosa fonte chiarificatrice. Annibale
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Si
veda sullo stesso argomento anche questa pagina:
I Testimoni di Geova
e le citazioni dei Padri
apostolici