COSA STA SUCCEDENDO
NEGLI STATI UNITI?



Rapporto Liebman I e II.

"C'è una crescente e diffusa convinzione che il fallimento del sistema della pena di morte in America ha raggiunto le dimensione di una vera e propria crisi". Il Rapporto Liebman del 2000 è il primo studio statistico completo sui casi di pena capitale nell'America contemporanea. Prende in considerazione 4578 dal 1973 al 1995. "Risulta un sistema capitale al collasso sotto il peso dei suoi stessi errori". Le corti di giustizia hanno trovato gravi errori nei procedimenti di pena capitale in quasi il 68% dei casi. Migliaia di persone si sono trovate per anni nel braccio della morte per sbaglio, tanti sono stati giustiziati. Inoltre dalla sentenza all'esecuzione passano in media 10 anni, proprio a causa dell'elevatissima percentuale di errore del sistema e alle lunghe procedure per cercare di trovare e risolvere questi errori.
Il secondo studio, quello del 2002, indica le cause di questi errori sistematici e cosa bisognerebbe fare per migliorare le cose. Il rischio di commettere errori nelle sentenze è dovuto all'uso eccessivo e indiscriminato della pena di morte. Razzismo, politica, e sistema giudiziario scarsamente preparato sono le cause principali che portano a tutto questo. "Ora che le cause del problema sono state individuate e che sono disponibili alcune opzioni per risolverlo, è ora di correggere il sistema capitale oppure, se non ci si riesce, abbandonarlo".

[fonte: Liebman Report I - II]


Illinois: La Commissione Ryan.

Nell'Aprile del 2002 la Commissione istituita nel marzo 2000, dopo la dichiarazione della moratoria sulla pena di morte nello Stato dell'Illinois, per indicare quali riforme dovrebbero essere approntate per introdurre un sistema capitale "corretto", "giusto" e "preciso", ha pubblicato i suoi risultati. Quasi la metà delle 250 persone uccise nel braccio della morte non erano condannabili alla pena capitale, secondo le raccomandazioni suggerite dalla commissione. Il Governatore ha chiesto di tradurre queste proposte in legge, se si vuole mantenere il sistema capitale, minato dai continui errori. Secondo il rapporto, la pena di morte dovrebbe essere applicata solo per i crimini più pesanti, riducendo i fattori che possono portare alla decisione di applicare la pena di morte dagli attuali 20 a 5. Le proposte riguardano anche il sistema di investigazione, permettendo l'uso delle registrazione video degli interrogatori, ed escludendo la pena di morte quando si ha sono un testimone oculare o nel caso di ritardati mentali.

[fonte: Chicago Tribune]


La Corte Suprema.

Il 20 giugno la Corte Suprema degli Stati Uniti ha giudicato incostituzionale infliggere la morte a coloro che hanno problemi di ritardi mentali, poiché la costituzione americana vieta di infliggere pene crudeli o inusitate. Con questa pronuncia, che ha spaccato profondamente il massimo organo giudiziario americano (formato da nove giudici supremi, sei dei quali oggi si sono pronunciati a favore, tre contro), i ritardati che si macchiano di reati così gravi come l'omicido saranno sì processati, ma non andranno incontro a una pena che nei loro confronti risulta essere "crudele" e "inusitata". Mancano dati numerici attendibili sulla percentuale di ritardati mentali fra gli oltre 3.700 detenuti nel "braccio della morte" delle carceri statunitensi. "Non siamo persuasi che l'esecuzione capitale di criminali mentalmente ritardati contribuisca in misura avvertibile al deterrente o allo scopo punitivo attribuito alla pena di morte".
Il 24 giugno 2002 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che sono le giurie, e non i giudici, possono imporre la pena di morte. "La decisione di oggi riguarda potenzialmente centinaia (800) casi di condannati nel braccio della morte e dimostra quanto stia diventando importante la revisione dell'intero processo di pena capitale", ha detto Richard Dieter del DPIC.

[fonte: Reuters e La Repubblica]


E intanto in Texas…

… in Texas si continua ad uccidere. Il 28 maggio è stato giustiziato un condannato per un reato che aveva commesso ancora minorenne. Lo stesso giorno in Missouri un caso analogo è finito con una sospensione, in attesa della decisione della Corte Suprema sui minorati mentali. Mentre la Corte del Missouri ha pensato che fosse importante aspettare la decisione del supremo organo di giustizia del paese, si tratta sempre di decidere sulla vita o sulla morte di un essere umano, l'analogo organo dello Stato del Texas non poteva sopportare ulteriori ritardi.
Non c'è limite al peggio. Il 3 Luglio, Solo due settimane dopo la sentenza della Corte Suprema che stabilisce che le esecuzioni di persone con ritardi mentali viola gli attuali "standard di decenza", il Texas replica condannando per la terza volta John Penry, a cui è stato riscontrato un quoziente di intelligenza di 50-63 (la media è 100).
Proprio sul caso Penry la Corte Suprema, nel 1989, aveva stabilito che era applicabile la pena di morte per i minorati mentali. La sentenza del 20 giugno ribalta proprio quella che ha permesso di condannare a morte Penry. Putroppo però non stabilisce cosa si intende per minorato mentale, lasciando tale definizione ai singoli stati, così la Corte del Texas ha potuto dichiarare Penry non ritardato e condannarlo a morte. Amnesty è preoccupata che quest'ultima sentenza della Corte Suprema faccia la fine di quella precedente del 1986 che impediva di eseguire le condanne a morte di persone malate di mente, essendo però gli Stati a dover decidere chi lo fosse, con il risultato che potete immaginare.

[fonte: Amnesty International]



[MC - Luglio 2002]


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