PAOLO ORSI

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Locri Epizefiri, Il Sito Archeologico - Storia Degli Scavi Archeologici

  • . Tuttavia, il vero inizio della storia archeologica moderna di Locri Epizefiri, si ha nel 1889 quando un giovane archeologo, Paolo Orsi, venne inviato a Locri dal Ministero della Pubblica Istruzione per affiancare (e soprattutto "sorvegliare") il famoso archeologo tedesco Petersen che aveva ottenuto l'autorizzazione per svolgere una campagna di scavo tedesca sul territorio locrese.
  • . Campagna che, grazie all'aiuto dell'Orsi, si rivelò un successo e permise uno studio accurato del (venne, inoltre, recuperato durante questa campagna il che decorava il frontone dell'antico tempio).
  • . Finchè, nel 1907, con l'istituzione delle Soprintendenze per tutelare maggiormente il patrimonio archeologico nazionale, nacque la Soprintendenza per la Calabria che venne affidata proprio a Paolo Orsi, dopo che egli stesso fece molte pressioni per ottenere tale incarico in seguito alla sua prima felice esperienza in terra locrese.
  • . Ed infatti Paolo Orsi diede subito inizio ad una lunga serie di fortunate campagne di scavo, non solo a Locri, ma anche in altri importanti centri archeologici della Calabria.
  • . L'opera di Orsi a Locri termina nel 1915 (mentre continuerà a lavorare in altri centri archeologici calabresi fino al 1925), e per un lungo periodo nell'area l'attività archeologica si interruppe.



    Paolo Orsi
  • La Vita Gli Scavi Pantelleria Paolo Orsi nasce nel 1859 a Rovereto, ove muore nel 1935.
  • . L' archeologia è al centro dei suoi interessi culturali, e dopo gli studi al ginnasio a Rovereto, si trasferisce a Vienna, dove segue corsi di archeologia e di storia antica.
  • . Nel 1848 si iscrive alla reale scuola italiana di archeologia, quindi alla scuola d' arte classica e all' Ateneo bolognese e infine frequenta i corsi di paleontologia all' Università di Roma.
  • . Nel 1908 Orsi soprintende agli scavi in Calabria, in particolare a Locri e Rossano, mentre la di direzione della soprintendenza calabra per gli scavi, viene affidata al roveretano.
  • . Paolo Orsi è anche uno2 scrittore prolisso: nella sua bibliografia si annoverano 320 monografie, oltre a piu di cento scritti di vario genere sull'archeologia e a numerose recensioni, che consentono al roveretano di vincere il gran premio di archeologia, istituito dall' Accademia dei lincei.



    Krimisa, Cirò
  • . II santuario di Apollo, edificio, scavato da Paolo Orsi nel 1924, presenta due fasi costruttive: una tardo-arcaica (della fine VI a.C., con pianta di 46 x 19 m, e una di III a.C., quando, venne aggiunta una peristasi in pietra (8 x 19 colonne).
  • . Elia, si conservano i materiali provenienti dallo scavo che Paolo Orsi fece nel 1924 al tempio di Punta Alice: la testa e i piedi in marmo di un acrolito raffigurante Apollo (480 a.C.), una parrucca bronzea (480-460 a.C.) di un acrolito.



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  • . Costruito ad opera dell’archeologo Paolo Orsi, ospita anche le collezioni del vecchio museo civico che il terremoto del 1908 aveva danneggiato.
  • . L'ambiente, con le quattro colonne provenienti forse dalle rovine di Kaulon, conserva gli affreschi, scoperti dall'archeologo Paolo Orsi nel 1927, unici esempi di pittura normanna intorno dell’anno 1000 in Calabria confuso tra le rocce e la vegetazione e sospeso tra cielo e terra.



    Treccani - Enciclopedia Italiana - Cultura e Sapere
  • . Archeologia di un sapere Catanzaro, fino al 30 novembre 2005 Recensione a cura di Irene Tedesco «Una delle più fertili plaghe non pure della Calabria, ma di tutta Italia, pianeggiante verso il mare e saliente a dolcissimi declivi nella sua concavità»: così Paolo Orsi descrive la zona di Rosarno, in Magna Grecia, durante la campagna di scavi del 1912-13 sul Pian delle Vigne.
  • . Il Kouros (fine VI sec.) con la sua articolazione anatomica matura e un accenno di ricerca di movimento nella leggera torsione del busto, mantiene nel modellato segni dello stile severo nell'impostazione frontale, nel sorriso arcaico e nella stereometrica fattura dei capelli scanalati, sui quali rimangono tracce di color castano.
  • . Nel percorso emerge un dialogo ancora aperto tra gli studiosi attuali e i padri fondatori della ricerca archeologica della prima metà del ‘900: Paolo Orsi, archeologo militante , Quintino Quagliati, archeologo del piccone , Umberto Zanotti Bianco e Paola Zancani Montuoro, poiché i loro metodi di ricerca con i dovuti aggiornamenti tecnologici, si ritengono ancora validi e le loro scoperte alimentano quelle odierne.
  • . Paolo Orsi fu il primo a fare un uso scientifico delle fonti antiche, a introdurre lo scavo stratigrafico, metodo elaborato per raccogliere e documentare i dati di un determinato sito: la documentazione grafica e la pubblicazione immediata delle relazioni di scavo sono indici di una forte sensibilità di tutela.

  • info: PAOLO ORSI


    Photo by sights.seindal.dk


    Senato della Repubblica
  • . Fondò nel 1920, con Paolo Orsi, la Società Magna Grecia, condusse scavi archeologici importanti quali ad esempio Sant'Angelo Muxaro con Orsi stesso, Sibari, con G.


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  • . Emanuele, 51 (Giannotta) - Tel.0963/42062 Via Razza, 68 (Montuoro) - Tel.0963/41551 In origine centro siculo (Paolo Orsi restituì alla luce la sua necropoli), Vibo Valentia fu colonizzato dai locresi, che la chiamarono Hipponion e vi edificarono templi per il culto di Proserpina.


    Reggio Calabria: Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia
  • . La sua costruzione si deve all’archeologo Paolo Orsi che, in seguito al terremoto del 1908, auspicò la fusione dei materiali del vecchio Museo Civico, risalente all'anno 1882 con le collezioni statali e i reperti provenienti dagli scavi da lui condotti in tutta la Calabria.
  • . Progettato da Marcello Piacentini nel 1932 secondo i più moderni criteri museali, il monumentale palazzo, situato in Piazza De Nava, si sviluppa su 4 piani ed ospita i reperti ritrovati in Calabria in tanti anni di ricerche: dagli scavi di Locri del duca di Luyries (1830), a quelli di Paolo Orsi (1889) e della Soprintendenza Archeologica della Calabria.
  • . Tra il 1910 e il 1915 Paolo Orsi scavò oltre 1700 tombe, che vanno dal VII al II secolo d.C., con una prevalenza numerica tra il V e il IV secolo a.C..
  • . Sono conservati reperti di Locri, materiali votivi provenienti dagli scavi di Paolo Orsi del santuario di Persefone in località Mannella, statuette bronzee, elmo bronzeo (inizio V a.C.), exvoto fittili arcaici, frammenti di ceramiche corinzie e attiche, arula e infine i famosi pinakes (tavolette fittili votive, con scene a rilievo pertinenti al mito di Kore-Persefone).
  • . Il gruppo in terracotta rinvenuto da Paolo Orsi, rappresenta una sfinge accovacciata che sostiene un cavallo impennato con un giovane cavaliere.
  • . Scavato ancora da Paolo Orsi nel 1910, ne rimangono pochi frammenti dei capitelli e del fregio (540-520 a.C.).
  • . Dal santuario di Apollo Aleo (VI-III secolo a.C.) proviene la famosa testa marmorea dell'acrolito di Apollo (440 a.C.), attribuita da Paolo Orsi a Pitagora di Reggio, con le mani, i piedi e la parrucca bronzea; sempre dall'area del tempio provengono i doni votivi miniaturistici, tra cui una statuetta aurea del IV secolo a.C.


    Giornale della Donna - www.jornaldamulher.org
  • . Museo Nazionale della Magna Grecia (Palazzo Piacentini) Piazza De Nava, 26 – Reggio Calabria tel 0965/812255-812256 Aperto tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 19, 30 La Storia La costruzione del museo si deve all’archeologo Paolo Orsi che, dopo il terremoto del 1908, auspicò la fusione del vecchio Museo Civico (1882) con le collezioni statali e i reperti provenienti dagli scavi da lui condotti in Calabria.


    < italianculture.net - Calabria >
  • . Da visitare Numerosi corsi di giornalismo sono organizzati da scuole e istituti privati: informarsi presso la stampa locale e gli enti culturali o presso gli uffici del turismo.
  • . Un periodico di lunga tradizione è l’ Archivio Storico per la Calabria e la Lucania , fondato nel 1931 da Paolo Orsi e Umberto Zanotti Bianco.

  • Benefits


    Photo by www.alpioccidentali.it


    Provincia di Reggio Calabria - Itinerari - Tauro - Itinerari
  • . L'antico sito di questa città, da collocarsi tra Piano delle Vigne e Calderazzo, è stato individuato grazie all’opera di Paolo Orsi che, con gli scavi portati avanti nel 1912 e nel 1913, aveva rinvenuto i resti della colonia locrese.
  • . Due di queste furono individuate, sempre da Paolo Orsi, nelle località Calderazzo e Sant'Anna.


    RISULTATO RICERCA MUSEO
  • . Un apporto fondamentale venne dagli scavi condotti dall'archeologo Paolo Orsi, a partire dal 1889.


    Il Museo
  • . Museo Nazionale della Magna Grecia (Palazzo Piacentini) Piazza De Nava, 26 –Reggio Calabria  tel 0965/812255-812256 Aperto tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 19, 30 La Storia La costruzione del museo si deve all’archeologo Paolo Orsi che, dopo il terremoto del 1908, auspicò la fusione del  vecchio Museo Civico (1882) con le collezioni statali e i reperti provenienti dagli scavi da lui condotti in Calabria.
  • . 500 a.C.) Al museo oltre alle sei asce in bronzo provenienti da località S.Elia, si conservano i materiali che Paolo Orsi fece nel 1924 al tempio di Punta Alice: la testa e i piedi in marmo raffigurante Apollo (480 a.C.), una parrucca bronzea (480-460 a.C.) di un acrilico più antico, una statuetta in lamina d’oro di Apollo, con arco e pantera, vari bronzetti, corone d’alloro in argento e bronzo, un’iscrizione su una tegola in marmo e alcune antefisse a testa di Pan.