Nasce a Cagliari l'8 Ottobre del 1967. Dopo essersi maturata al liceo calssico, presa da improvvisa follia, si iscrive alla Facoltà di lettere e filosofia con indirizzo classico. Giovanissima si trasferisce a Milano, e grazie a sant'Antonio Serra, inizia a collaborare con la Sergio Bonelli Editore, dove dal 1994 viene assunta come redattrice (scrive le rubriche di Nathan e di Legs) e segretaria di redazione. Con Serra collabora al soggetto del numero 50 di Nathan Never, "La biblioteca di Babele", e al soggetto del numero 9 di Legs. "Il paradiso perduto". Nel dicembre del 1997 esce allegato allo speciale numero 7 di Nathan Never, un albetto dedicato a Janine, dal titolo "Una giornata all'Agenzia Alfa", che vede la nostra esordire come sceneggiatrice, coadiuvata dal bravissimo Mario Alberti. La sciagurata non contenta, ha ripetuto l'esperienza con la sceneggiatura dell'albetto dello Speciale di nathan Never numero 8. |
"Sono nato a Milano il 25 maggio 1968. Finito il liceo scientifico ho iniziato a lavorare con la casa editrice Stratelibri (quella di Magic) su vari giochi di ruolo. Nel 1989 sono diventato anche collaboratore dello Studio VIT e per loro ho lavorato come redattore e recensore sulle riviste di videogiochi "K", "Gamepower" e "Zeta" (lavoro che continua tutt'ora). Nel 1991 ho frequentato il corso di sceneggiatura della "Scuola del Fumetto" di Milano e nel 1992 mi sono proposto a Alfredo Castelli per Martin Mystère. La prova e' andata bene, ed eccomi qua. Adesso lavoro per MM, Zona X e Nathan Never. (Ho fatto anche un mucchio di altre cose, ma queste sono piu' o meno le piu' importanti ;-)". |
Alfredo Castelli nasce a Milano il 26 giugno 1947. È considerato il primo fanzinaro italiano, essendo sua la rivista "Comics Club 104" che, nel 1966, inaugurò la feconda stagione delle pubblicazioni amatoriali nel nostro Paese. Già dall'anno precedente, e dunque giovanissimo, aveva iniziato a collaborare con gli editori di "Kolosso", e a disegnare le avventure di "Scheletrino" che apparivano su "Diabolik" (personaggio cui resterà sempre molto affezionato, riuscendo a firmarne anche alcune storie con protagonista Eva Kant). Nel 1967, scrive la sceneggiatura di episodi di "Rocky Rider", "Pedrito El Drito" e "Piccola Eva" per la Casa editrice Universo; collabora poi a "Cucciolo" e "Tiramolla" delle Edizioni Alpe e a "Topolino" della Mondadori. Tra il 1966 ed il 1969, si occupa della serie televisiva "Cappuccetto a Pois" (insieme a Maria Perego) e scrive i testi di numerosi caroselli televisivi: "Taca Banda", "Antenati", "Tuttostanco". Firma anche la sceneggiatura del film "Il Tunnel Sotto il Mondo". Nel 1969, con Mario Gomboli, Marco Baratelli e Carlo Peroni, crea il periodico umoristico "Tilt"; nel 1970, insieme a Pier Carpi, dà il via a "Horror", per il quale scrive, oltre a decine di racconti autoconclusivi, la striscia di "Zio Boris". Per il "Corriere dei Ragazzi", di cui diviene redattore tuttofare subito dopo, crea "L'Ombra" (disegnata da Cubbino), "Gli Aristocratici" (resi graficamente da Tacconi), "L'Omino Bufo" (disegnato da lui stesso) e "Otto Kruntz" (disegni di Fagarazzi). Per il mercato estero scrive "Mark Merlin", apparso sul periodico tedesco "Zack", e collabora alle riviste francesi "Pif" e "Scoop". Tra il 1971 e il 1973, lo vediamo attivo sul "Giornalino" con "Mister Charade" , "Gli Astrostoppisti" e "Chico & Blasco". Nel 1978, per il settimanale "Supergulp" della Mondadori, scrive le avventure di "Allan Quatermain", un esploratore specializzato in archeologia misteriosa. Quatermain funge da base per Martin Mystère, personaggio che, nel 1980, con i disegni di Giancarlo Alessandrini, viene proposto a Sergio Bonelli, che lo pubblica a partire dal 1982. Sempre per Bonelli, Castelli scrive episodi di Dylan Dog, Zagor, Mister No e i volumi "L'Uomo delle Nevi" (disegni di Milo Manara) e "L'Uomo di Chicago" (disegnato da Alessandrini). Nel 1983, insieme a Silver, rifonda la rivista "Eureka", pubblicata dalla Corno. Nel 1987, tramite lo studio Epierre, collabora alla Walt Disney Company che pubblica "Topolino" e gli altri periodici disneyani. Lo stesso anno, vara l'Almanacco del Mistero, pubblicazione annuale collegata alla serie Martin Mystère. Tra le più recenti fatiche di Castelli (che vedete in alto in un ritratto di Paolo Morales), figurano Zona X, collana di storie insolite autoconclusive che, nella formula iniziale della testata erano presentate da Martin Mystère, e il ritorno alla sua vena di scrittore umoristico, con la stesura di soggetto e sceneggiatura di una recente avventura di "Pedrito El Drito", disegnata da Antonio Terenghi, pubblicata nel maggio 2000 nella collana bonelliana "I grandi comici del fumetto". |
Gabriella Cordone, nata a Milano l’1 giugno 1964, dopo aver lavorato come traduttrice, è diventata sceneggiatrice di fumetti insieme ad Alberto Lisiero, realizzando il n. 42 di Nathan Never "Paura sul fondo". Sempre per la Sergio Bonelli Editore ha sceneggiato avventure di Legs Weaver e di Gregory Hunter. Ancora in coppia con Lisiero, si è occupata della traduzione dei fumetti di Star Trek editi dalla Casa editrice Play Press, e dei romanzi pubblicati da Armenia e Fanucci. Inoltre, i due hanno curato la supervisione dell’edizione italiana degli episodi televisivi di "Star Trek: The Next Generation", "Star Trek: Deep Space Nine" e "Star Trek: Voyager". Per Agenzia Alfa ha esordito, con Lisiero, scrivendo l’episodio "La carta della Torre", in Agenzia Alfa n. 1. |
Nato il 20 gennaio 1964 a Sacile (Pordenone) Gianni Mattioli risiede a Bologna. Ha iniziato a scrivere nel 1989, per le matite di Davide Toffolo; tra le storie realizzate dai due, ricordiamo "Animali" e "Piera degli Spiriti". Al 1995 risale il sodalizio con Vanna Vinci, per cui scrive un episodio della miniserie "Mondo Naïf", intitolato "Guarda che luna". Nel 1996, si aggiudica il premio "Lo Scultone" come miglior sceneggiatore, poi l’arruolamento nel gruppo di autori che dà vita alle imprese dell’agguerrita Legs e in quello al servizio del suo collega Nathan Never. Mattioli ha scritto la sua prima storia per Agenzia Alfa n. 6: "L’astronave fantasma". |
Nato a Cagliari nel 1962, Michele Medda debutta come fumettista nel 1987: scrive con gli amici Antonio Serra e Bepi Vigna una storia di Martin Mystere, il "detective dell'impossibile" creato da Alfredo Castelli e pubblicato dall'Editoriale Daim Press (la futura Sergio Bonelli Editore). Dopo la laurea in lettere moderne, si dedica a tempo pieno alle sceneggiature, collaborando quasi in esclusiva con la Sergio Bonelli Editore. Scrive Tex, Dylan Dog, ZONA X, Nick Raider; sempre con Serra e Vigna crea nel 1991 la serie fantascientifica Nathan Never, a cui si affianca nel 1995 la grintosa eroina Legs Weaver. Nathan Never vince il premio YELLOW KID come migliore serie a fumetti nel 1997, ed è stato pubblicato in Francia, Spagna, Brasile, Slovenia, Stati Uniti. Nel 2000 Medda ripropone con le edizioni Peter Pen la graphic novel "Digitus Dei", scritta per i disegni di Stefano Casini (e già pubblicata nel 1996 da Magic Press), che dovrebbe inaugurare la serie omonima. All'attività di sceneggiatore affianca quella di giornalista e critico. Ha collaborato con la pagina culturale del quotidiano La Nuova Sardegna e con la rivista web "Utopia Magazine", scrivendo di fumetti e di cinema. Ha vinto due premi ANAFI per il miglior sceneggiatore italiano, da solo e insieme a Serra e Vigna. Vive a Cagliari con Lucia e con un cane di nome Chucky. |
"Sono nato a Milano l'8 Ottobre 1967. Dopo il diploma (Liceo Linguistico) ho iniziato a frequentare l'Università (Lettere), ma contemporaneamente, tramite Antonio Serra, sono entrato nella redazione di Fumo di China (1990). Ben presto il lavoro per FdC si è fatto più pressante del previsto, e quindi ho preso la (non sofferta) decisione di interrompere gli studi universitari. Sono entrato alla Bonelli nel 1993, come semplice redattore. A quel tempo avevo scritto un soggetto per Nathan Never e stavo lavorando alla sceneggiatura di quello che sarebbe stato il n.45, e di conseguenza ero già entrato in contatto con la redazione (oltre che con Antonio Serra, che ho conosciuto casualmente nel 1989). Poiché in quel periodo erano in cerca di un nuovo redattore, e io ormai avevo una discreta esperienza in questo genere di lavoro, mi hanno fatto la classica proposta che non si può rifiutare (almeno se si vuole mangiare ogni giorno!). Inizialmente ho svolto la mansione di "assistente di Castelli", poi l'anno seguente, quando sono stati creati i "responsabili di testata", mi hanno affidato la cura di Zona X. Adesso lavoro alla testata da me creata: Jonathan Steele." |
Nasce a Cantù l'11 maggio 1968. Laureato in filosofia con una tesi sul cinema di Nanni Moretti. Vignettista satirico insieme a Stefano piani: con lo pseudonimo di "Tike" lavora per il Corriere di Rimini, Cuore, Società Civile, Giganti del Basket. Saggista e pubblicista, collabora alla cattedra di "Storia delle teoretiche del cinema" dell'Università Cattolica di Milano. Scrive articoli per le riviste di critica cinematografica Duel e Film. E' curatore, con Giovanni Garbelini, del volume "Eroi di inchiostro - Antonio Serra racconta Nathan Never e Legs", Euresis Edizioni, Milano 1996. Dal 1995 collabora come sceneggiatore della Bonelli per le testate di Nathan Never e Legs Weaver. |
"Sono nato il 7/10/65 a Imola (BO) e ho vissuto per lunghi anni a Faenza (RA), dove ho ancora la residenza. Dopo studi regolari mi sono iscritto alla scuola di fumetto: ZIO FEININGER a Bologna dove ho avuto la fortuna di avere come insegnanti, tra gli altri: Andrea Pazienza e Lorenzo Mattotti. In seguito mi sono iscritto alla scuola del fumetto di Milano, dove ho avuto come insegnante di disegno Angelo Stano. Quindi in definitiva ho iniziato come disegnatore, la sceneggiatura è venuta dopo. Uscito dalla scuola ho iniziato a fare, insieme ad Alberto Ostini vignette di satira politica, io facevo i disegni e lui collaborava con me ai testi. Ci firmavamo TIKE e siamo stati pubblicati da CUORE, I GIGANTI DEL BASKET, AVVENIMENTI, IL CORRIERE DI RIMINI, SOCIETA' CIVILE. Io e Alberto avevamo appena finito di fare un fumetto che si chiamava POLLICINO, una cosa molto surreale alla IONESCO. Il protagonista era un personaggino che si era chiuso in casa e passava le sue giornate su un divano. Le gag erano provocate dalle visite dei parenti e dalla presenza di uno strano attaccapanni muto, di cui però Pollicino, parlava con rispetto e timore. Queste brevi storielline autoconclusive finiscono un bel giorno nelle mani di Serra, che conoscevo già dai tempi della scuola, gli piacciono molto e così ci chiede di preparargli un soggetto per Nathan. Io e Alberto ci mettiamo sotto e nasce "Bauhaus Killer" (NN 54). Ora, oltre a sceneggiare Nat e Legs, affianco Serra, nella cura delle due testate." |
"Sono sardo (anzi, barbaricino, di Nuoro) 1962 e ho preso una laurea in architettura a Torino, dove tuttora vivo. Di mestiere faccio... l'attore. Anzi, il doppiatore. Sì, perchè in realtà il lavoro per DyD è arrivato recentemente, e quasi per caso. Fino a due anni fa per pagare l'affitto doppiavo cartoni e soap-operas a Milano, e mi occupavo di regie video e 16mm (infatti all'inizio mi sono presentato ad Antonio Serra con due cortometraggi, invece che con un soggetto). Tuttora doppio "Sentieri" (ebbene sì!) e continuo a fare avanti e indietro da Torino con il treno. Tra l'altro i soggetti del "Vicino di casa" e del "Canto della Sirena" sono nati su un vagone di 2° classe della linea To-Mi, tra un turno e l'altro al microfono." |
Riccardo Secchi è nato a Milano nel 1962. Di sua creazione è la serie "Gabriel", incentrata sulle avventure di una eccentrica suora dotata di poteri da super eroe, pubblicata dalla Max Bunker Press e ripresa dalla Phoenix di Daniele Brolli. Per Nathan Never ha esordito con il n. 81, "Concerto mortale". |
Antonio Serra è nato ad Alghero nel 1963, ma si trasferisce ben presto a Cagliari. Dopo gli studi classici si iscrive in giurisprudenza, ma lui preferisce la fantascienza. D'altronde, già al liceo aveva fondato una fanzine che si intitolava FATE LARGO, come l'omonimo romanzo di Harry Harrison. Nel 1982 Antonio arriva al Centro Culturale Il Circolo di Cagliari, e qui, con Bepi Vigna e un manipolo di appassionati di fumetto, fonda il gruppo "Bande Dessinée". All'epoca Antonio disegna e scrive un personaggio che si chiama Gregory Hammer, e che resterà in un cassetto per molti anni. Nel 1987 Antonio presta il servizio di leva, e finisce a Milano. Assolti i suoi doveri verso la patria esce dalla caserma ed entra dritto dritto alla Daim Press (la futura Sergio Bonelli Editore) con la qualifica di "redattore", parola in dialetto algonkino che sta per "colui che cancella i tratti di matita che i disegnatori lasciano sulle tavole quando hanno fretta di consegnare". Nel frattempo Alfredo Castelli ha accettato un soggetto scritto dal Serra con i compari Vigna e Medda per il suo Martin Mystere. Nel 1990 il trio presenta all'editore il progetto per una serie dal titolo Nathan Never, che vedrà la luce nel 1991. E' soprattutto Antonio a volere fortemente la realizzazione di una testata dedicata a Legs Weaver, che arriva nel 1995. Il resto, come si dice, è storia, e Gregory Hammer -ribattezzato Hunter- esce dai cassetti per affacciarsi nelle edicole il 9 marzo 2001. |
Nasce a Milano nel 1967. Comincia a pubblicare nel 1998 su un periodico a diffusione nazionale "La Rivista Illustrata del Museo Teatrale alla Scala", in qualità di critico cinematografico. Fra il 1989 e il 1992, collabora, come aiuto regista, all'allestimento di uno spettacolo teatrale e, con varie mansioni (sceneggiatore, aiuto regista, produttore) alla realizzazione di alcuni cortometraggi. Dal 1992 al 1994 pubblica articoli di critica cinematografica sul quotidiano ticinese "Il Giornale del Popolo". Frail 1993 e il 1994, inoltre, è co-sceneggiatrice e aiuto regista per alcuni cortometraggi in Svizzera francese, coordina un corso di videoacting per una scuola milanese (Centro Teatro Attivo) ed è consulente per le attività per le attività culturali di una casa di produzione cinematografica (Central Production) sempre nel capoluogo lombardo. Alla fine del 1994 collabora nuovamente con il Museo Teatrale alla Scala di Milano all'allestimento della mostra "Il caso Wagner al Teatro alla Scala" e al relativo catalogo. Tale collaborazione prosegue durante il 1995, ideando e curando la mostra "L'incantevole artificio - Il melodramma nel cinema" e il catalogo annesso. L'attività di soggettista e sceneggiatore per la Bonelli viene avviata nel 1997. Dal 1998 collabora con "Star Trek - La rivista ufficiale", in qualità di critico cinematografico. |
Esordisce sui numeri 5 e 6 della serie Fullmoon Project. Scrive la prima storia per la Star Comics: Lazarus Ledd n.11 "Operazione Goliath". E' tra i creatori della serie di fantascienza Hammer, edita dalla Star Comics. Dopo la chiusura di Hammer, passa alla Sergio Bonelli Editore. Esordisce su Nathan Never con NN 63 "Il mare della desolazione" che fa parte della minisaga atlantidea della "Guerra senza tempo" di cui è tra gli ideatori. Inizia a collaborare anche a Zona X con "Il libro nero" (ZX 21A) della miniserie Magic Patrol, di cui sarà il principale sceneggiatore al fianco di Beretta. Vietti collabora anche con Martin Mystère e con Legs. |
Bepi Vigna è nato a Baunei (NU) nel 1957. Studia giurisprudenza a Cagliari, e a differenza del Serra ha pelo sullo stomaco a sufficienza per sopravvivere e laurearsi. Nel 1986 comincia a esercitare in uno studio legale, ma nel frattempo si sta già dedicando alla scrittura e al cinema. Lavora per un'agenzia pubblicitaria, collabora con alcune emittenti regionali, gira cortometraggi. Nel 1982 avviene il fatidico incontro con Serra e gli altri componenti della Bande Dessinèe. Per qualche tempo Bepi si divide tra scrittura e professione legale, poi sceglie definitivamente la prima. Nel 1987 comincia a collaborare con la Sergio Bonelli Editore, scrivendo con Serra e Medda per varie testate. Dopo la creazione di Nathan Never (1991) si dedica esclusivamente a questa serie, e intensifica la sua attività extrafumettistica in più direzioni: nel 1993 tiene con Mario Atzori, Angela Cotza e Michele Medda il primo corso di fumetto in Sardegna. E' l'embrione di quella che diventerà, nel 1996, la Sardinian School of Comics, ed è la prima delle molte iniziative di divulgazione del medium fumetto che Bepi attuerà in Sardegna. Tra queste, l'allestimento della personale del disegnatore francese di origine sarda Antonio Cossu, l'organizzazione del premio fumettistico Lo Scultone e l'allestimento di un Centro Internazionale del Fumetto a Cagliari, nelle sale dell'Ex Lazzaretto di S. Elia. Quest'ultimo ospita verie mostre, tra cui quella dedicata all'attività di Aurelio Galleppini prima di Tex Willer. Contemporaneamente collabora come pubblicista al quotidiano l'Unione Sarda, fonda con Silvio Camboni il periodico satirico La Gaggetta dello Sport, scrive romanzi per ragazzi ("L'estate dei dischi volanti", "La pietra antica", "Niccolai in Mondovisione") e ritorna alla sua antica passione, il cinema, scrivendo e dirigendo cortometraggi. |