Mario Alberti Nando e Denisio Esposito (Esposito Bros.)
Andrea Artusi Antonio Fara
Mario Atzori Maurizio Gradin
Dante Bastianoni Fabio Jacomelli
Francesco Bastianoni Nicola Mari
Massimiliano Bertolini Guido Masala
Germano Bonazzi Sergio Masperi
Andrea Bormida Ernestino Michelazzo
Ivan Calcaterra Andrea Mutti
Andrea Cascioli Giancarlo Olivares
Stefano Casini Davide Perconti
Claudio Castellini Matteo Resinati
Onofrio Catacchio Pino Rinaldi
Leone Cimpellin Francesco Rizzato
Gianmauro Cozzi Luigi Simeoni (Sime)
Roberto De Angelis Romeo Toffanetti
Paolo Di Clemente Roberto Zaghi

Mario Alberti

"Sono nato a Trieste il 7 maggio del '65, ho disegnato da sempre e sempre con l'intenzione di fare fumetti: il mio primo personaggio si chiamava Polip, un polipo con mantello rosso e tuba, re dei mari. Nei baloon c'erano delle lettere messe a caso perchè ancora non sapevo scrivere. Il mio primo contatto con il mondo dei fumetti è stato Federico Memola e attraverso di lui Marcello Toninelli che mi aiutò anche a prendere una "direzione" grafica (la prima versione di Holly era una terribile mezza tinta a pennello secco!). Dopo la pubblicazione di Holly su Fumo di China (a cui ha fatto seguito un secondo episodio, sempre sulla stessa rivista) ho iniziato a lavorare per l'Intrepido su testi di Michelangelo La Neve (compresi alcuni episodi di Dipartimento ESP). Quella è stata la mia "scuola" di fumetto, una scuola anche abbastanza comoda, visto che potevo disegnare praticamente come mi pareva. A me però sarebbe piaciuto disegnare fantascienza e così mandai ad Antonio Serra alcune mie tavole. E dopo la solita serie di prova e riprova sono stato inserito nello staff di disegnatori di Nathan Never. Attualmente mi "palleggio" un po' tra Nathan e Legs e il prossimo speciale di quest'ultima mi vedrà (finalmente!) esordire anche alla sceneggiatura. L'estate scorsa, dopo la nascita di mia figlia Clara, mi sono preso una vacanza di due settimane e ho disegnato un terzo episodio delle avventure di Holly che è stato pubblicato, assieme ai due precedenti, da Comics e Dintorni sulla collana "Nuvole". Ci sono altre storie "lunghe" per Holly nel cassetto ma, per il momento almeno, là rimarranno. Gli autori con cui ho un debito "stilistico" sono tantissimi, però c'è un pacco di fumetti che metto sempre in valigia: Magnus, Pazienza, Cavazzano, Mignola e Shirow; non si sa mai. Una menzione particolare per Hayao Miyazaki: se non avessi visto "Laputa" forse ora farei il commercialista."

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Andrea Artusi

Nasce a Venezia il 31 luglio 1964. Ottenuta la maturità scentifica, esordisce nel campo dei fumetti e dell'illustrazione tramite lo Studio Metropolis di Luigi Bona, grazie al quale collabora a pubblicazioni della Mondadori, della Rizzoli e della Universo. Successivamente si cimenta con successo nel settore pubblicitario e in quello della computer-graphic, lavorando anche per la televisione (realizza spot in animazione computerizzata). La sua vera vocazione è, comunque, quella del fumetto, e nel 1993 enta a far parte dello staff di Legs Weaver e Nathan Never. Non ha abbandonato, però, la sua passione per i computer, e si occupa attivamente dell'applicazione della cibernetica al servizio del fumetto, a partire dalla realizzazione di effetti speciali e retini computerizzati. Artusi ha realizzato il secondo albetto di Legs, "Miraggi", allegato allo Speciale n° 3 di Nathan never, il n° 43 di Nathan Never, "Il ritorno di Raven", e per il n° 1 di Agenzia Alfa, "Le maschere della morte".

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Mario Atzori

Mario Atzori col nostro Lele PowersNasce a Cagliari il 3 marzo 1963. Studia all'istituto Europeo del Design e consegue il diploma di grafico pubblicitario. Dopo aver alvorato per alcune agenzie pubblicitarie cagliaritane, ne fonda un apropria. Contemporaneamente all'attività di grafico è la sua collaborazione con la rivista di fumetti e fantascienza Alfa - Omega. Entrato nello staff di Nathan Never, oltre a realizzare tavole a fumetti per la serie mensile, si occupa delle illustrazioni per il diario scolastico del personaggio di Serra, Medda e Vigna. In occasione del varo della serie dedicata a Legs Weaver, gli viene conferito l'incarico di copertinista. Inoltre per Nathan never ha realizzato il n° 74, "L'orbita spezzata". Poi ha realizzato l'albo di Legs e le Paladine n° 4, "Darkthanatos!".

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Dante Bastianoni

Dante nasce a Torino il 29/12/1960, dove tuttora vive. Consegue il diploma di Geometra e, giovanissimo, si dedica alla sua grande passione, disegnare fumetti. Collabora quindi con la fanzine "Collezionare". Dopo un paio d'anni presenta delle tavole di prova alla Sergio Bonelli Editore e viene inserito nello staff di Martin Mystère. Per questa testata ha realizzato due storie: i numeri 79 e 80 (si tratta di un'avventura in due albi), "La donna immortale" e "La macchina Invincibile", e il numero 107 Bis, "La macchina della follia". Nel 1991 viene arruolato nello staff di Nathan Never. Nel 1994 passa alla Marvel America e realizza il numero 8 della testata "Fantastic Four Unlimited". Poi disegna tutte le avventure dal numero 1 al 18 della serie "Fantastic Force". Dopo l'esperienza americana, nel 1996 rientra nello staff di Nathan Never.

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Francesco Bastianoni

Francesco nasce a Torino il 29/12/1960, dove è cresciuto e attualmente risiede. Dopo aver conseguito il diploma di Geometra, lavora fino al 1987 come impiegato in una ditta metalmeccanica. Essendo appassionato di disegno, coltiva questa sua passione collaborando alla fanzine "Collezzionare", come uno dei disegnatori di "Battista il Collezionista", personaggio di Moreno Burattini, futuro soggettista e sceneggiatore di Zagor. Poco tempo dopo inizia a lavorare come grafico-illustratore per alcune case editrice e agenzie pubblicitarie. Ma il suo chiodo fisso rimane il fumetto per cui nel 1991 presenta alcune prove per Nathan Never ed entra a far parte dello staff.

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Massimiliano Bertolini

Max Bertolini vive e lavora a Milano, dove è nato il 6 Giugno 1967. Sin da piccolissimo rimane affascinato dai fumetti super-eroistici americani, in particolare I Fantastici Quattro, scoperti accompagnando per bancarelle il padre, alla ricerca dei numeri mancanti alla sua collezione di Urania, la collana fantascientifica della Mondadori. La naturale predisposizione al disegno viene quindi indirizzata verso il mondo delle strisce, e i primi modelli a cui fare riferimento diventano i disegnatori della Marvel e della D.C. degli anni settanta, tra tutti John Buscema, Jack Kirby, Neal Adams e John Romita. In particolare la plasticità dei disegni di Buscema e la precisione anatomica e iperrealistica di Adams colpiscono il giovane Massimiliano, che struttura il suo stile sull'esempio dei maestri d'oltreoceano. A cavallo fra gli anni settanta e ottanta arriva poi l'invasione dei robot giganti nipponici, Goldrake, Gundam, Jeeg, Mazinga, che giocano sulla sua fantasia e su quella di tutta la sua generazione un ruolo determinante. Il primo incontro decisivo per lo sviluppo artistico avviene nel 1978, quando conosce casualmente Paolo Peruzzo, per anni disegnatore delle testate Intrepido e Monello, che gli svela i retroscena della creazione di una tavola a fumetti(fino a quel momento il nostro aveva pensato che fossero disegnate nello stesso formato di stampa, direttamente a china!) e lo incoraggia notandone il talento.A Max viene però sconsigliata l'iscrizione all'Accademia di Belle Arti, ritenuta troppo dispersiva. A quel tempo infatti l'unico suo interesse è la narrativa a strisce. Si diploma così al Liceo Scientifico, seguendo un corso di studi apparentemente molto lontano dalle sue ambizioni, ma che servirà a dargli un'impostazione razionale e pragmatica sul lavoro, quando l'antica passione tornerà a farsi sentire, all'inizio degli anni novanta. In quel periodo infatti, la Star Comics ricomincia a pubblicare in Italia i super-eroi della Marvel e Max Bertolini ritrova la magica atmosfera della sua infanzia. Abbandona quindi a metà il corso di laurea in Lingue e decide di tentare definitivamente la carriera di fumettista, iniziando il canonico giro per le fiere fumettistiche alla ricerca di contatti e cominciando una collaborazione con la fanzine milanese Fanzine Quarterly, per cui pubblica una breve serie a fumetti dal titolo Ace of Spades. Con queste tavole si presenta a Marcello Toninelli, all'epoca direttore di Fumo di China, al salone di Lucca del 1991, e il creatore di Dante gli accetta una storia poi pubblicata sul numero 22 di Fumo di China, dal titolo Proteus 20180. L'uscita in edicola del primo numer0 di Nathan Never della Sergio Bonelli Editore nel 1991 per Max una folgorazione perchè riunisce la sua antica passione per la fantascienza al fumetto avventuroso italiano. Prepara quindi qualche tavola di prova del personaggio bonelliano e si presenta speranzoso ad Antonio Serra, co-creatore e curatore della testata. La prima reazione di Serra è un invito a cambiare lavoro (sic!), ma quando il curatore vede le tavole realizzate per Fumo di China, si meraviglia della velocità di miglioramento di Max e gli lascia qualche possibilità.Dopo un altro paio di tavole, i progressi sono così rapidi che a Bertolini vengono affidate le prove ufficiali del personaggio. Con queste si presenta a Decio Canzio, direttore della casa editrice, che lo inserisce nello staff dell'Agente Alfa. Per Nathan Never Max disegna i numeri 60 Sfida negli abissi, 75 India, 103 Fuga disperata, 118 Il territorio, 126 Città violenta, e il terzo episodio di Agenzia Alfa n° 6 "Il vascello fantasma". Dal 2001 è uno dei copertinisti dell'Eura Editoriale, per cui realizza le covers per i settimanali Lanciostory e Skorpio, mentre di sera trova anche il tempo per insegnare fumetto all'Accademia dello Spettacolo di Milano. Tra le altre varie collaborazioni ha lavorato alla realizzazione di loghi per Mediaset e alla campagna pubblicitaria del corso di lingue multimediale della De Agostini e sue sono anche alcune copertine di cd musicali per la Lucretia records. Attualmente il suo lavoro si sta progressivamente indirizzando verso l'illustrazione digitale, le sue ultime produzioni per l'Eura sono infatti realizzate con Adobe Photoshop, con l'ausilio della penna ottica. I Fantastici Quattro sono ancora uno dei suoi fumetti preferiti.

Gallery personale

Germano Bonazzi

Bonazzi nasce a Ferrara il 17/02/1959. Frequenta il liceo artistico dove consegue la maturità e intorno ai 19 anni inizia a collaborare con la casa editrice Edifumetto. In seguito realizza una serie di copertine per l'editrice Nord, alcune delle quali sono state esposte a Chicago nel 1993 in una mostra collettiva di autori italiani. Alla fine del 1989 entra a far parte dello staff di Nathan Never.

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Andrea Bormida

"Il mio viaggio in questa dimensione spazio-temporale iniziò l'8 dicembre 1967 a Casale Monferrato, con pressoché immediato spostamento in quel di Monza. Qui crebbi senza moltilicarmi fino ai 13 anni, età in cui fui trasferito di peso in Olanda per i successivi due anni. Al ritorno mi stabilii a Stresa, dova giaccio tutt'ora. La giacienza non è delle più tranquille in quanto la Grande Mela italiana, meglio nota coma Milano, mi ha chiamato per l'Università di Architettura, completata con successo, dopo soli 10 anni di proficua frequenza. La mia vera bestiale natura, si è però già fatta sentire attorno al 1990, anno in cui decisi di fare del fumetto la mia strada. Dopo le prime esperienze sulla fanzine ossolana Pucianiga, la prima vera occasione professionale mi fù offerta da Graziano Origa per il suo personaggio "Videomax". Contemporaneamenter proseguivo nella instancabile opera di logoramneto di Antonio Serra con travole su tavole di Nathan Never e Legs Weaver, fatica premiata nel 1997 con la storia "Inserzione mortale" di Stefano Piani".

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Ivan Calcaterra

Nasce a Busto Arstizio il 9 luglio 1969. Diplomatosi al Liceo Artistico frequenta poi la Scuola di Illustrazione del Castello Sforzesco di Milano.Inizia, poi, a lavirare per Agenzie Pubblicitarie, disegnando illustrazioni per la pubblicità e per le l'editoria scolastica. Collabora anche per u nbreve periodo con Canale 5 realizzando dei pupazzi per le scenografie di alcune trasmissioni. Entra poi in contatto con Alfredo Castelli e Tiziano Sclavi e tramite loro conosce Antonio Serra, che si interessa ai suoi disegni. Dopo il classico periodo di prova viene reclutato a tutti gli effetti come disegnatore di Nathan Never e di Legs, ovvero "Le mura di Blackwall", allegato allo Speciale n° 2 di Nathan Never, "Dallo spazio profondo" fu disegnata proprio da Ivan. Ancora per Nathan Never ha realizzato il n° 33, "Una voce del passato", i numeri 46 e 47, "Exodus" e "La fratellanza ombra", il n° 66 "Hadija" e il n° 80 "Dopo la rivoluzione".

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Andrea Cascioli

Andrea CascioliAndrea Cascioli e Lele PowersAndrea Cascioli nasce a Roma il 26 Marzo 1964.
All’età di 10 anni rimane colpito dalle tavole di Giovanni Ticci ed inizia ad interessarsi al fumetto ed al disegno, appassionandosi velocemente alle opere di grandi maestri del calibro di Raymond, Galleppini, Foster, Williamson, Kirby, John Buscema, Neal Adams, Giraud, Palacios.
Durante l’adolescenza, sino all’età di 16 anni, passa le sue giornate a disegnare continuamente, acquisendo come autodidatta una tecnica personalissima, non scevra di influenze, anzi; in quegli anni Cascioli s’ interessa a talmente tanti Autori differenti tra loro che il suo stile viene incredibilmente arricchito senza risultare mai influenzato in un’unica direzione.
Sono gli anni del fumetto d’autore e contemporaneamente dei supereroi dell’editoriale Corno, e mentre Tex e Ken Parker presentano due differenti tipi di West e di grafica, l’Eura diffonde l’Arte dei più grandi Autori del sudamerica.
Andrea Cascioli adolescente vive in quel momento l’età più sensibile e ricettiva, e si ritrova ad assorbire e metabolizzare decine di stili e culture differenti: la contrapposizione di Padri come Floyd Goddferson e Domingo Mandrafina o come John Romita e José Mugnoz crea un miscuglio grafico e culturale assolutamente armonioso che aiuterà l’Autore a creare le basi della sua vita artistica: l’equilibrio tra l’Arte pura e le motivazioni commerciali che spesso la sostengono.
Nel 1980 a completare questo equilibrio nella Sua visione artistica interviene la musica: infatti da quell’anno e sino al 1992 intraprende una carriera radiofonica che lo vede professionalmente impegnato per 12 anni nel doppio ruolo di speaker (in 23 emittenti radiofoniche) e di direttore artistico (in 13 di esse).
Ancora una volta Cascioli, grande appassionato di jazz e fusion, comprende come Arte e commercialità a volte possano e debbano convivere integrandosi nell’ottica delle Aziende per le quali lavora, e il doppio ruolo professionale di quegli anni accellera questa presa di coscienza.
Sono anni veramente molto produttivi, anche per via del fatto che Andrea dorme al massimo 3 / 4 ore, abitudine che nell’ambiente del lavoro gli vale il soprannome di “Giorno & Notte” ( soprannome che oggi ritroviamo nella grafica della Sua firma): la notte lavora in discoteca come DJ o nelle sale di registrazione alimentando la sua grande passione come remixatore, il giorno, oltre alle ore che passa in trasmissione, scrive testi radiofonici e pubblicitari ricoprendo di fatto per anni anche il ruolo di copywrighter, lavora e condivide esperienze musicali e amicizie radiofoniche con Marco del Vecchio, Tiberio Timperi, Jovanotti, Pier Paolo Peroni, Gianmaurizio Foderaro, Stefano Valli, Egidio Fia.
A completamento della propria esperienza musicale dal 1988 al 1990 Andrea Cascioli è anche comproprietario di Radio Onda Blu e successivamente di una sala di registrazione, Midi Work Station, che gestisce fino al 1992 con il ruolo di direttore musicale e di doppiaggio.
Nel 1992 abbandona il mondo della radio e della musica per ritornare al suo vecchio amore: ricomincia a disegnare dopo 12 anni di pausa e per due anni rimane ininterrottamente al tavolo da disegno studiando prospettiva, anatomia e inchiostrazione e preparando un book di lavori da presentare ai due editori più importanti del mondo; un progetto ambizioso che l’Autore pianifica con professionale meticolosità per conquistare la Marvel e la Bonelli.
Stan Lee ed Andrea Cascioli si incontrano a Lucca nel Marzo 1993; il disegnatore ha con sé il soggetto e tre tavole pittoriche di una graphic–novel di Spiderman intitolata “An American Spiderman in Rome” che non mancano di sbalordire per il risultato; acclude anche una documentazione di 125 foto notturne delle più belle palazzine di Roma, tetti e lucernai compresi, che gli sono costate quattro mesi di ricerche e scatti nelle notti della capitale. E’ un successo: una settimana dopo Stan Lee dagli Stati Uniti approva il progetto della storia e mette in contatto Cascioli con Tom De Falco, editor in chief della Marvel.
Quasi contemporaneamente l’amico Maurizio Massucci presenta a Cascioli uno dei tre creatori di Nathan Never, lo sceneggiatore Bepi Vigna: all’occhio esperto di Vigna non sfuggono le potenzialità del disegnatore con il quale intraprende una fruttuosa collaborazione; tra Marvel e Bonelli l’Autore decide infatti per quest’ultima, intuendo ed evitando le brutte sorprese che alcuni colleghi incontreranno successivamente, e nel 1995 esordisce con “Terra”, la prima graphic–novel di Nathan Never colorata pittoricamente dallo stesso Cascioli.
Nel 1996 è la volta di “Blocco Mentale”, il numero 71 della serie regolare.
Sempre per Nathan Never nel Dicembre 1997 viene pubblicato lo speciale numero 7 “L’isola del tesoro”, un lavoro di 130 tavole che vede l’Autore affermarsi definitivamente come uno dei disegnatori più dettagliati degli ultimi tempi.
E’ forse per questo che Antonio Serra gli propone di entrare anche nello staff della nuova serie di fantascienza “ Gregory Hunter”; per la quale realizza un lunghissimo episodio di 258 tavole ancora inedito scritto da Stefano Vietti.
Dal settembre 1998 un ulteriore impegno assorbe Cascioli: l’insegnamento; è infatti docente della Scuola Internazionale di Comics presso la sede di Roma, un ruolo che svolge con grande scrupolo sino alla fine del 1999, quando il ritorno sulla serie regolare di Nathan Never gli impone di interrompere il suo impegno con gli allievi.
In quell’ anno realizza il numero 109“ Torbido intrigo”, su testi di Stefano Piani, storia nella quale il segno dell’Autore diviene definitivamente maturo, mentre nel 2000 è la volta de “ L’Anima della città, uno degli episodi più commoventi della serie, scritto da Alberto Ostini.
Nel periodo che segue, Andrea inizia a sperimentare la tecnica dei retini elettronici e torna a stringere un sodalizio artistico destinato a lasciare un segno: nuovamente con Stefano Vietti ai testi, in 18 mesi realizza le 316 tavole dell’Agenzia Alfa numero 10 “ L’ultimo dei mutati ” , un caleidoscopio di scene spettacolari e narrazione serrata che non mancano di entusiasmare e commuovere i lettori.
Immediatamente alla coppia viene affidato un nuovo lavoro per la serie regolare in due parti; la prima, intitolata provvisoriamente “Aristotele Skotos ”(la cui uscita è prevista per Settembre 2003), è già terminata, mentre la seconda parte, “ Apocalisse”, è attualmente in lavorazione: il risultato sarà sorprendente.

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Stefano Casini

Stefano CasiniStefano Casini e Lele PowersStefano Casini nasce a Livorno il 3 giugno del 1958. Dopo gli studi tecnici si diploma all'I.S.I.A. (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) Scuola Superiore di Industrial Design ed in quel periodo, parallelamente agli studi, collabora con l'emittente televisiva TT1 - RETEQUATTRO in qualità di grafico e copywriter nella realizzazione di spot pubblicitari. Negli stessi anni partecipa come finalista alle prime due edizioni della "Rassegna del Fumetto e del Fantastico" di Prato e pubblica la sua prima storia sulla fanzine Hidrogeno. Nel frattempo incontra Marcello Toninelli che gli offre l'opportunità di esordire professionalmente nell'editoria con due storie della serie "I ragazzi di Stoner" per il periodico Adamo dell'Editoriale Corno. Ma la sua vita professionale inizialmente prende sentieri diversi da quelli del fumetto, ed infatti per alcuni anni, dopo essersi trasferito a Milano, inizia a lavorare come designer per alcuni studi stilistici di moda, tuttavia non trascura la sua passione per l'industrial design, è dello stesso periodo infatti la breve collaborazione con Lisolachenoncè, azienda fiorentina di oggettistica per la quale disegna alcuni complementi di arredo. In quegli anni però, trova anche il tempo per fondare col Toninelli e Di Pietrantonio le Edizioni 50 dando vita a Prova d'Autore, una rivista di fumetti che al momento dell'uscita in edicola diventerà Foxtrot, per questa testata disegna varie storie libere e due serie: "La mummia rossa" e "I guanti neri". Più tardi sullo stesso giornale che nel frattempo si è trasformato in Fumo di China realizza i racconti "Sciftà" e "Hard Haze". Successivamente frequenta il CESMA (Centro Esperienze e Studi di Management) corso di marketing e pubblicità, e sempre nel medesimo periodo inizia a lavorare come junior-account per l'agenzia pubblicitaria Franzosi &Partners, ma la collaborazione con l'agenzia è di breve durata, infatti una grossa multinazionale americana lo seleziona come design-coordinator per i suoi prodotti automobilistici, attività che lo terrà impegnato per alcuni anni. Il fumetto lo rivedrà protagonista poco dopo con una storia che apparirà su "Il Gionalino" delle Edizioni Paoline, grazie a Gino D'Antonio, uno dei più grandi autori italiani di fumetti, che allora era il coordinatore della testata cattolica. Ma la consacrazione definitiva avviene con l'entrata, sin dalle prime storie, nel team dei disegnatori di Nathan Never, fortunato personaggio di fantascienza della Sergio Bonelli Editore. Di questo personaggio disegna 17 albi regolari e due speciali ed un albo gigante. Dedicatosi definitivamente al fumetto ha realizzato inoltre anche una storia su testi suoi, dal titolo "Maschere senza luce" per le edizioni Comics & Dintorni, e su testi di Michele Medda il racconto horror "Digitus Dei" per la casa editrice Magic Press. Per il mercato internazionale ha pubblicato il volume: "Il Demone nell'Anima" con Alessandro Editore per l'Italia, Editions USA per la Francia e sulla rivista americana "Heavy Metal" e, sempre per Alessandro Editore, il volume: "Il Buio alle Spalle", pubblicato anche il Francia, Germania, Grecia, Portogallo, Olanda.

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Claudio Castellini

Claudio Castellini nasce a Roma il 3 Marzo 1966 e consegue un diploma di geometra. Dimostra fin da bambino una certa attitudine nel disegno, supportata da una forte passione per i fumetti, Topolino e successivamente gli albi Marvel targati Corno. Nel tempo libero si diletta a scrivere e disegnare brevi storie di stampo disneyano o fantascientifico, ed in seguito a dipingere su tela, già con la consapevolezza che il suo futuro sarebbe stato nel campo delle arti figurative. E’ proprio dalla frequentazione di una galleria d’arte che Claudio, a soli 14 anni, entra in contatto con Rino e Pino Rinaldi, due autori che a quel tempo lavoravano per Skorpio e Lancio Story. Questo incontro segna l’esordio di Claudio nel mondo dei fumetti: i due, infatti, vedono nel giovane un talento innato ed iniziano con l’insegnargli i rudimenti tecnici del mestiere e dandogli consigli che gli permetteranno di velocizzare la sua formazione. Claudio realizza in questo periodo brevi storie su sceneggiatura degli stessi Rinaldi; non sono altro che un pretesto per esercitarsi nello studio delle anatomie o nell’uso del pennello: nonostante ciò una di queste storie (L'Atterraggio), verrà pubblicata sul primo Speciale Estivo di Foxtrot/Fumo di China. Nel Febbraio del 1986 arriva il primo riconoscimento: nell’ambito del 9° Convegno Internazionale del Fumetto e del Fantastico di Prato vince, con una storia di dieci pagine di argomento fantastico, scritta da Rino Rinaldi, il concorso "Pierlambicchi": primo premio nazionale come giovane autore di fumetti. E’ l’occasione per lui di mettersi in luce: quando presenta le sue tavole a Rinaldo Trani, l’editore di Fumo di China, questi lo gira immediatamente a Sergio Bonelli, che all’epoca era alla ricerca di nuovi autori per quella che doveva essere la nuova testata della Bonelli: Dylan Dog. Claudio supera alcune prove di caratterizzazione e di interpretazione della sceneggiatura ed entra così a far parte dello staff della serie. La sua prima storia per la Sergio Bonelli Editore è Dylan Dog n° 30 "La casa infestata". Per Dylan disegna anche il n° 48 "Horror Paradise". Esce il primo numero di Nathan Never, personaggio di Medda, Serra e Vigna di cui è il creatore grafico e primo copertinista. Nathan Never n° 1 sarà l'unico numero da lui disegnato per la serie oltre ad alcune storie brevi apparse su Comic Art. Particolarità delle copertine di Castellini (oltre alle mani dei protagonisti in estremo spasmo muscolare :-) è che tutte riportano la sua firma. Anche quando sembra proprio che non ci sia, il suo nome è fuso graficamente in una qualche parte del disegno. Oltre alle copertine, inizia a lavorare ai tecnodroidi per la storia di Serra che finirà per essere, nel 1995, "Doppio futuro" (primo gigante di Nathan Never, disegnato poi da De Angelis). Passa al mercato americano lavorando ad una graphic novel di Silver Surfer (e in seguito per Conan). Realizza l'ultima copertina per Nathan Never con il n° 59.

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Onofrio Catacchio

Onofrio nasce a Bari il 28 Ottobre del 1964. Frequenta, sempre a bari, il Liceo Artistico e l'Accademia di Belle Arti. Nell'87 pubblica su Frigidaire brevi storie autoconclusive e illustrazioni. Nel '90 su Cyborg, edito dalla Star Comics, appaiono le avventure di un suo personaggio, noto con il nome di Cybernauta. Sempre nello stesso anno sulla rivista Nova Express, edita da Granata Press, escono due storie di un'altra sua serie, "Stella Rossa" di cui realizza sia testi che disegni, uscite poi in volume. Sempre per la Granata Press crea la serie gialla "Coliandro", su testi di Carlo Lucarelli, e illustra libri tra cui "San Isidro di Futbol" di Pino Cacucci. Oltre a disegnare fumetti, Onofrio insegna a Bologna, città in cui vive, nella scuola del fumetto Nuova Eloisia.

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Leone Cimpellin

Cimpellin, nato a Rovigo nel 1926, esordisce nel 1949 creando graficamente Plutos di Gianluigi Bonelli per la Editrice Audace e nel '52 (con De Vita, Paparella, Battaglia) disegna Pecos Bil e Oklahoma; Albi d'Oro Mondadori ideati da Guido Martina. Ma è dal 1954 - e fino alla chiusura della testata - che realizza i suoi personaggi più noti per il settimanale Corriere dei Piccoli, per il quale realizza Codinzolo, Gibernetta, Carletto Sprint, Gelsomino, Tribunzio, Gigi Bizz, Gianni & Rob-8 su testi di Guglielmo Zucconi, Carlo Triberti, Vezio Melegari. Nel 1967 inventa la mascotte della benzina Esso, la famosa Tigre nel Motore, e nel 1972 crea Jonny Logan per la Editoriale Dardo su testi di Romano Garofalo. Durante mezzo secolo di attività ha inoltre lavorato per la Lug di Lione, Avventures & Vojages di Parigi, e disegnato storie per Nembo Kid, Diabolik, Kid Barboun, Nija, Lady Oscar, Alem, Horror di Sansoni, Tappo & Balestra su Più della Domus; Maxmagnus di Bunker, Tiramolla di Vallardi, Von Strip sul il Mago, Belfagor della Ediperiodici, Martin Mystère di Castelli, Gordon Link di Manfredi. Da qualcbe anno lavora per il settimanale Il Giornalino delle Edizioni San Paolo per il quale realizza Cicchillo su testi di Pagot e Tundra & Lichene.

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Gianmauro Cozzi

Nasce a Cerro Maggiore (MI) il 22 marzo 1967. Diplomatosi alla Scuola del Fumetto di Milano, si dedica alla pubblicità e all'illustrazionedi libri per bambini. Collabora con Raffaele Della Monica, il quale lo riporta all'antica passione per i fumetti. Nel 1989 entra a far parte della redazione della Sergio Bonelli Editore. Illustra alcune rubriche per Nathan Never. Con Ivan Calacaterra e Sergio Masperi pubblica il n° 47 di Nathan Never "Exodus" con teresa marzia il n°1 di legs Weawer, "Le dame nere", e il n°27 "Il ritorno delle dame nere".

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Roberto De Angelis

Roberto De AngelisMaggio 1983 Maggio 1996 due date fondamentali nella carriera di Roberto De Angelis; tredici anni di matite, chine, pennarelli, ecoline, cartoncini e notti insonni. Tredici anni fra la prima apparizione sulla fanzine Trumoon e la prima copertina di Nathan Never. Tredici anni in cui il lavoro e la passione l'hanno portato a cercare nuovi stimoli per approdare ad una invidiabile riconoscibilità del segno. Tredici anni in cui la sua ricerca personale non si è fermata, una crescita costante nella consapevolezza di avere sempre e comunque un traguardo da raggiungere. 16 Dicembre 1959, napoletano di nascita, salernitano di adozione emette i primi vagiti grafici nel 1983 quando si unisce ad un gruppo di giovani concittadini; creatori e redattori di Trumoon, una delle tante fanzine nate e cresciute nei "favolosi anni 80". Raffele Della Monica, Giuseppe De Nardo, Giuliano Piccininno prima e Bruno Coppola e Luigi Siniscalchi poi saranno i compagni di un viaggio che dura tutt'oggi. Un periodo particolarmente fertile per un genere che ha dato i natali a molti autori affermati. Nel numero due di Trumoon viene pubblicata "L'uomo di Lisa", sette pagine realizzate da De Angelis, in cui l'amore per Paolo Eleuteri Serpieri spicca nettamente. Nei lavori successivi l'influenza del creatore di Druuna sarà riconoscibile solo nel sapiente uso delle inquadrature. Con i primi lavori pubblicati e molta incoscienza riesce ad ottenere, insieme a gli amici di Trumoon, un contratto con lo studio romano di Dino Leonetti che gli commissiona alcune storie per le "Edizioni Cioè". Nella seconda metà degli "anni 80" De Angelis, Brindisi, Coppola e Siniscalchi decidono di affittare un appartamento per creare un vero e proprio studio grafico. La prima produzione è un albo celebrativo per il Napoli Calcio realizzato in tandem da De Angelis e Brindisi. Nel 1987, durante la collaborazione con L'Intrepido incontra Ade Capone con il quale realizzerà molti anni dopo Kor One, quasi un preludio a Nathan Never. Contemporaneamente, la collaborazione con lo "Studio Leonetti" da i primi frutti artistici ed economici, De Angelis realizza alcune storie per Tilt e Boy Comics. La possibilità di pubblicare a colori esalta De Angelis che riversa nelle sue tavole la sua passione per due grandi autori iperrealisti: Juan Gimenez e Tanino Liberatore. "Soldato allo Specchio" e "Leone per amore" sono il frutto di questo amore. Nel frattempo la neonata "ACME", di Francesco Coniglio, è a caccia di nuovi autori per realizzare un ambizioso progetto editoriale lo studio di Salerno viene assunto in blocco, la produzione a cavallo del decennio spazia dal porno ai racconti horror. De Angelis passa allegramente da "Gambe aperte" su Cosce a "Tempi duri per i mostri" su Mostri. In quegli anni nuovi personaggi si affacciano alla "Sergio Bonelli Editore", il Trumoon Studio in pieno fervore creativo decide di tentare un salto qualitativo giocando la carta Nick Raider. Il quartetto salernitano invia le consuete prove per l'esame di ammissione presso la casa editrice milanese. La trafila è quella classica: l'attesa di una risposta, la telefonata inaspettata di Antonio Serra per delle prove specifiche sul nascente personaggio di Nathan Never, e finalmente la convocazione a Milano per entrare a far parte dello staff della prestigiosa casa editrice. Nei primi anni De Angelis si rivela uno degli autori di punta della testata. La rapidità e la qualità delle tavole lo portano a inaugurare le produzioni extraseriali del personaggio bonelliano. Suoi sono: lo Speciale Nathan Never n. 1 (1992), il primo Almanacco della Fatascienza (1993) e Nathan Never Gigante n. 1 (1995). Con il numero 60 della serie diventa il copertinista ufficiale, succedendo a Claudio Castellini creatore grafico del personaggio.

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Paolo Di Clemente

Paolo nasce a Milano il 24/07/1971. Sin da piccolo ha una predilezione per il mondo dei comics: impara a leggere sugli albi di Tex. Frequenta poi il Liceo Artistico di Desio, dove consegue la maturità. Lavora per la Casa Editrice Dardo, per cui realizza una storia di "Supereroica". Conosce Leone Cimpellin e inizia con lui una collaborazione come inchiostratore. Da questo connubio nascono: "C'era una volta", albo Speciale di Nathan Never dedicato al Klonz, e il n° 49 sempre di Nathan Never, ovvero "Il vendicatore mascherato". Oltre alla sua esperienza in campo fumettistico, Di Clemente è stato assistente fotografo di moda per circa 2 anni. Inoltre ha realizzro la copertina e le illustrazioni interne di un compact dist di Demo Morselli. Tra le sue passioni, infati, c'è la musica. Paolo ama molto il Jazz e in particolare Billie Holiday. Mentre per quanto riguarda i fumetti, tra i suoi preferiti, annovera "Sin City" di Frank Miller, "Torpedo" di Bernet e i "Ken Parker" realizzatri da Ivo Milazzo.

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Nando e Denisio Esposito (Esposito Bros.)

Nando e Denisio Esposito sono nati in Svizzera, a Couvet, nel Cantone Francese, rispettivamente nel 1961 e nel 1964. Qui maturano la passione per il fumetto, soprattutto quello della scuola franco-belga. Tornati in Italia, iniziano a collaborare con “Comic Art”, “Lanciostory” e con l’editrice Epierre. Per la Bonelli disegnano alcune avventure di Martin Mystère, poi passano al futuro ipertecnologico di Nathan Never.

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Antonio Fara

Fara nasce a Cagliari il 04/08/1955. Dopo essersi diplomato al Liceo Artistico, inizia subito a collaborare con agenzie pubblicitarie. Nei primi anni '80 si trasferisce a Bologna dove insegna disegno nella scuola del fumetto "La nuova Eloisa". Contemporaneamente realizza per la rivista "Orient-Express" di Luigi Bernardi una serie a carattere noir di quattro episodi intitolata "La vita delle ombre". Inizia anche a collaborare con l'Istituto Europeo di Design di Bologna, ma non abbandona la sua passione per i fumetti, realizzando "Mucho Mass", serie che viene pubblicata in Francia per la Casa Editrice Albin Michel, prima a puntate nella rivista L'Echo des Savanes e poi in volume cartonato. Mucho Mass, che era a colori ed era ambientata nel mondo della commedia americana degli anni '40 e '50, viene pubblicata in Italia dalla rivista Comic Art. Fara entra, poi, in contatto con la fantascienza realizzando "I folli del presidio" per la rivista Cyborg. All'inizio del 1997 viene arruolato nello staff di Nathan Never.

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Maurizio Gradin

Nasce a Milano il 25 aprile 1967. Ha frequentato il Liceo Artistico. Diplomatosi, si è iscritto alla scuola di "Illustrazione pubblicitaria e fumetto" del Castello Sforzesco di Milano, sviluppando nuove tecniche e affinando l'uso dell'areografo. dal 1990 collabora per alcuni anni con un azienda del settore grafico, specializzandosi su graphic computer nell'impaginazione e colorazione di pubblicazioni a fumetti. Finalmente nel 1993 approda al fumetto insieme a Fabio Jacomelli (con il quale collabora tutt'ora). Insieme disegnano alcuni episodi di "Doan & C:" e uno di "Billiband" per l'Intrepido. Nel 1995 disegna sempre insieme a jacomelli, un episodio di Hammer, fumetto edito dalla Star Comics. Nel 1995 i due iniziano anche la loro collaborazione con la Sergio Bonelli Editore per Legs Weaver e per Nathan Never. Dal 1996 insegna presso la "Fabbrica del Fumetto", dove tiene un corso di disegno e di fumetto.

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Fabio Jacomelli

Nasce a Milano il 14 giugno 1966. Dopo aver conseguito la Maturità Scientifica, si iscrive alla Scuola di "Illustrazione Pubblicitaria e Fumetto" del Castello Sforzesco di Milano. In seguito inizia una breve esperienza in campo pubblicitario collaborando come "free-lance" con alcune agenzie e realizzando alcune illustrazioni con l'areografo. Nel 1993 approda al disegno dei comics insieme a Maurizio Gradin. Insieme disegnano alcuni episodi di "Doan & C:" e uno di "Billiband" per l'Intrepido. Nel 1995 disegna sempre insieme a Gradin, un episodio di Hammer, fumetto edito dalla Star Comics. Nel 1995 i due iniziano anche la loro collaborazione con la Sergio Bonelli Editore per Legs Weaver e per Nathan Never. Dal 1996 insegna presso la "Fabbrica del Fumetto", dove tiene un corso di disegno e di fumetto.

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Nicola Mari

Nato a Ferrara il 26 maggio 1967, si fa le ossa, come fumettista, presso le case editrici Acme ed Edifumetto, dopo un passato di illustratore pubblicitario. Comincia a collaborare con la Bonelli nel 1991 per il personaggio di Nathan Never, di cui diventa immediatamente uno dei disegnatori di punta. Molto amato dal pubblico giovanile, che nel suo stile ritrova il tratto inconfondibile di Mike Mignola, famoso disegnatore americano, Mari è ora una delle colonne di "Dylan Dog".

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Guido Masala

Nasce a Cagliari il 1 maggio 1973. manifestando sin da giovanissimo una certa propensione per il disegno, si diploma al liceo artistico della sua città. Frequenta poi un corso regionale, in seguito al quale diventa grafico pubblcitario e collabora con agenzie del settore. Pubblica i suoi lavori in riviste locali e partecipa a varie mostre di fumetti, espondendo alcune delle sue tavole che si rifanno agli autori che Guido preferisce (Otomo, Myazaki Katsura, ecc.). nel 1994 inizia a collaborare con la Bonelli, nella fattispecie entra nello staff di Nathan Never. Come suo primo lavoro ricordiamo l'albetto dedicato a Legs, intitolato "Arriva Legs!" allegato allo Speciale Nathan Never n°4. Dopo questa avventura breve, Guido si dedica al n°73 di Nathan Never, "Un mondo di robot". Masala alterna alla sua passione per il mondo dei comics quella per la musica. Da tempo infatti studia e suona il pianoforte e ascolta in ogni momento il suo cantante preferito: Elton John.

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Sergio Masperi

Sergio Masperi, nato a Magenta il 23 settembre 1967, si è formato professionalmente alla Scuola del Fumetto di Milano. Dopo le prime esperienze in ambito pubblicitario, pubblica, nel 1991, una breve storia umoristica su "Fumo di China", "L'invasione degli Squirk" (testi di Michele Medda). Viene arruolato poi nello staff di disegnatori correttori e completatori della Sergio Bonelli Editore. Insieme a Gian Mauro Cozzi, Francesco Rizzato e Ivan Calcaterra firma il n. 47 di Nathan Never, "Exodus".

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Ernestino Michelazzo

Ernestino nasce il 26/05/68 a Ponte San Pietro in provincia di Bergamo. Sin da piccolo è un lettore accanito di fumetti, soprattutto dei classici della Bonelli, Tex Zagor e Mister No. Dopo aver conseguito il diploma di disegnatore meccanico lavora per due anni in una fabbrica, ma la sua passione per i comics lo porta a frequentare la Scuola del Fumetto di Milano. Al termine del corso di studi fumettari entra a far parte dello staff di Demon Hunter, personaggio pubblicato dalla casa editrice Xenia. Casualmente conosce Claudio Villa che gli consiglia di prendere contatti anche con Sergio Bonelli Editore. Dopo aver realizzato alcune tavole di prova, viene preso tra i disegnatori di Nathan Never.

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Andrea Mutti

Bresciano, nato il 5 marzo 1973, Andrea Mutti si diploma come geometra, ma la sua passione per il fumetto lo spinge a frequentare per due anni la Scuola del Fumetto diretta da Rubén Sosa. Lavora per la Xenia e per la Fenix di Roma, quindi passa alla Star Comics per la quale disegna episodi di "Hammer" e "Lazarus Ledd". Nel 1995, l'ingresso tra i disegnatori di Nathan Never.

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Giancarlo Olivares

Nato a Brescia il 31/05/67. Dopo aver frequentato l'Istituto Tecnico, dal 1987 al 1989 segue un corso di fumetti tenuto dal famoso diegnatore argentino Ruben Sosa. Nel 1991 realizza, insieme ad altri giovani fumettari bresciani, il fumetto Profondo Rosso e poi, nello stesso anno, un nuovo albo intitolato Full Moon Project, ambedue editi dalla Eden. Soprattutto questa seconda esperienza apre a Giancarlo e agli altri del gruppo bresciano nuove possibilità professionali. Nel 1993, dopo aver ralizzato alcune storie per l'Intrepido (di cui due su testi di Federico Memola), Olivares diventa copertinista e disegnatore della nuova testata avventurosa della Star Comics, Lazarus Ledd. Dopodiché ecco arrivare Hammer, del quale realizza il n°2 e tutte le tredici copertine. Conclusa qusta esperienza, entra a far parte dello staff di Nathan Never, del quale ha disegnato il n°63 e il terzo Nathan Never Gigante (insieme a Gigi Simeoni), e di Legs Weaver. Nel 1998 viene scelto come copertinista per Jonathan Steele.

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Davide Perconti

Nato a Dolo (Venezia) nel 1968, Perconti si diploma al liceo artistico, quindi inizia a lavorare come grafico pubblicitario, illustratore e disegnatore di giochi per il "Messaggero dei Ragazzi" di Padova. Nel 1995, l’incontro con Andrea Artusi e l’avvio della sua collaborazione con la Sergio Bonelli Editore sulle pagine di Agenzia Alfa n. 1 (ripassa a china le tavole di Artusi per l’episodio "Le maschere della morte"). Nel 1997, dopo aver sottoposto ad Antonio Serra numerose tavole di prova, è tra gli autori di Legs Weaver. Insieme ad Artusi, Perconti realizza "Joy - Il rapper mascherato", pubblicato dal "Messaggero dei Ragazzi", mentre in coppia con Francesco Rizzato disegna "Gregorio Barbarigo" (Elle Di Ci).

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Matteo Resinati

Nasce a Milano il 25 gennaio del 1969. Dopo il conseguimento della maturità scientifica, si iscrive e si diploma all'Accademia delle Belle Arti di Brera. Nel frattempo, collabora con le fanzine di tutta italia illustrando racconti. Dopo alcune copertine per delle riviste di informatica, realizza alcuni numeri di fumetti per adulti, per la Ediperiodici. Nel 1992 comincia a collaborare per la Stratelibri, come illustratore per Excalibur e per alcuni giochi di ruolo (Cyberpunk, Il Signore degli Anelli). Appassionato di computer grafica, collabora con la Software House Milestone di Milano, occupandosi delle animazioni digitali del gioco Iron Assault. Le continue apparizioni nelle fanzine lo fanno notare a Federico Memola che lo contatta per realizzare una sua storia per Fumo di China. In seguito conosce Antonio Serra che lo arruola nello staff di Legs.

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Pino Rinaldi

Giuseppe (Pino) Rinaldi è nato a Gravina di Puglia (Bari) il 31 luglio 1957. È sposato con Amalia Castellini (sorella di Claudio, anche lui disegnatore) ed ha una figlia, Francesca Angela. Vive e lavora a Roma. Dopo un'esperienza nella pubblicità (ma con l'obiettivo di lavorare nel fumetto), debutta in coppia col fratello Rino sui periodici dell'Editrice Eura nel 1980. In seguito due storie escono sulla rivista 1984 (1981 e 1983), e due sul settimanale Boy Music (1983). Nel 1989 debutta come disegnatore per la Sergio Bonelli Editore nell'albo "Caccia alla strega", Martin Mystère nn.92 e 93 (nov e dic. 1989); il suo stile è inconfondibile, chiaramente distinguibile dagli altri, così il troppo "americano" Pino viene richiamato a maggior moderazione, qualche tavola viene anche modificata. Un'altra storia già iniziata non verrà completata causa il passaggio tra i disegnatori di Nathan Never per cui disegna "Demoni" (n.22, 3/1993). Nel 1993 inizia a collaborare con la Marvel UK per cui realizza la miniserie in 4 albi "Wild Angels". Per la Marvel Comics americana debutta con il racconto "Freedom" (Marvel Comics Presents n.168, 8/1994). Da allora collabora in pianta stabile con la Marvel per cui ha realizzato numerose storie con i personaggi più importanti. Nel 1997 ha realizzato l'albo di Conan che ha segnato il debutto della nuova serie del personaggio, prodotta in Europa. Nel 2000 ritorna a collaborare con l'Eura Editoriale con la miniserie "Agenzia X", di cui realizza testi e disegni. Dopo la storia d'inizio la serie è programmata per continuare. Rinaldi vi mescola abilmente alcuni dei suoi amori fumettistici: la fantascienza e i super-eroi. Attualmente sta lavorando su un nuovo progetto, che in Italia verrà pubblicato ancora dall'Eura, "Wizzie the Witch". Ora collabora anche con la Maximus, per la quale realizzerà le cover di Tag ed un nuovo entusiasmante personaggio.

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Francesco Rizzato


Francesco Rizzato nasce a Este, nel padovano, il 25 gennaio 1969. Dopo aver collaborato con alcune riviste cattoliche, è entrato nel team di Nathan Never e Legs Weaver.

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Luigi Simeoni (Sime)

Luigi nasce a Brescia il 4 settembre 1967 e inizia la sua carriera lavorando principalmente per la pubblicità. Nel 1991 esordisce nel fumetto creando alcuni personaggi umoristici che appariranno sulle pagine della rivista Cattivik. Sempre nel 1991, insieme ad altri giovani autori bresciani, crea la testata "Fullmoon Project". Negli anni a seguire lavora per Lazarus Ledd e per L'Intrepido. Nel 1994 partecipa alla creazione della serie di fantascienza Hammer, per la quale sceneggia e disegna il 4° episodio. Nel 1996 Simeoni vince il premio "Fumo di China" come miglior disegnatore realistico.

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Romeo Toffanetti

Romeo nasce a Buenos Aires il 23/09/1963. In giovanissima età si trasferisce con la famiglia a Cordenòns (Pordenone), dove frequenta il Liceo Artistico. Conseguita la maturità, inizia a lavorare come illustratore di libri didattici per l'infanzia. Nel 1985 entra nel mondo del fumetto realizzando su testi di Ricardo Barreiro, una storia a colori per la rivista Orient Express, edita dalla Sergio Bonelli Editore. Nello stesso anno crea, insieme a Emanuele Barison, un personaggio umoristico a sfondo storico, Alex il Britanno, pubblicato dal Messaggero dei Ragazzi e poi ristampato sulla rivista Moby Dick. Nel 1989 Romeo torna alla Sergio Bonelli Editore ed entra a far parte dello staff di Nathan Never.

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Roberto Zaghi

"Sono nato a Ferrara il 9 giugno 1969. Dopo aver studiato elettronica alle superiori e chimica all'università (interrotta al diciassettesimo esame...) mi sono dedicato esclusivamente al disegno dei fumetti. Il mio primo contatto con il mondo dei comics è avvenuto nel '93 grazie al corso di fumetto organizzato dall'ARCI di Ferrara e tenuto da Bonazzi e Mari. Mi sono entusiasmato ed ho disegnato, disegnato e disegnato finchè (grazie agli insegnamenti di Germano) mi sono presentato alla Bonelli, o meglio ad Antonio Serra, che è rimasto favorevolmente impressionato dalle mie tavole di prova. Sono stato assunto come disegnatore di Zona X per la miniserie Magic Patrol, ma mi sono state assegnate anche una storia di Legs Weaver (il n.4 "Il gigante d'acciaio") ed una di Nathan Never (il n.57 "Thor 14"). Da segnalare infine la mia collaborazione con il Centro Etnografico di Ferrara, sempre però nell'ambito di personaggi bonelliani: Martin Mystère-Mysteri Italiani."

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