6. Chiara suddivisione dei costi e dei ricavi

La struttura che occorre realizzare deve occuparsi di

1. Gestire un sito internet che funga da concentratore dell'offerta turistica globale e che sia in grado di capirne la domanda
2. Gestire un numero verde da affiancare al sito per raccogliere immediatamente le richieste che il pubblico esprimerà
3. Gestire le relazioni con gli attori dell'offerta turistica (albergatori, propietari di immobili, ristoratori, animatori delle varie iniziative)

Risulta chiaro che i costi iniziali possono essere molto variabili e dipendono in gran parte dal valore che i promotori attribuiscono all'iniziativa e dalla loro capacità contrattuale nei confronti di coloro che, pur non essendo promotori, sono coinvolti nella filiera turistica.

I costi fissi sono relativamente bassi (se non consideriamo il numero verde, potrebbero essere considerati quasi inesistenti)

I costi maggiori sono quelli in ore-uomo da dedicare al progetto. Il problema sarà quello di quantificare l'apporto dei vari promotori ed evitare che ci siano persone che si sentano "sfruttati" da chi, secondo loro partecipa meno fattivamente all'iniziativa. Per questo occorre ricordare principalmente il profilo morale dell'iniziativa, la sua volontarietà e la pianificazione condivisa delle iniziative (nel momento della creazione del pacchetto ognuno può valutare l'equilibrio del proprio apporto nei confronti di quello degli altri).

Per quanto riguarda i ricavi questi possono essere espressi sul modello dei costi. Fatto 100 il costo totale sostenuto ed accantonata una riserva allo sviluppo del progetto, il promotore che avrà sopportato il 15% dei costi godrà del 15% dei ricavi.

Comunque partecipare all'iniziativa pensando di trarci un utile immediato è poco sensato. Ogni promotore comunque riceverà un ritorno dalla partecipazione diretta al progetto perchè anche sulla propria organizzazione ricardà la domanda turistica che si riesce a stimolare con ls restituzione della giusta immagine a Sapri.