Un po' di porno e tutto va a posto

per la fede nel big bang!

 

 

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La mitologia materialistica del big bang ha origine e plausibilità solamente in ambito relativistico: come il tossicodipendente è un alterato mentale disposto a rubare, a vendersi alla pornografia, al crimine, ecc., per mantenere il suo vizio, così il drogato di materialismo è un alterato mentale disposto a mantenere i suoi studi facendoli pagare ai suoi simili.

 

Per rendersene conto ci si informi, ad es., sulle spese fatte per la mega costruzione del Large Hadron Collider, finalizzato a scoprire scientificamente come è nata la vita nell'universo. Una volta scoperto il "bosone", poi si scopre un altro concetto privo di contenuto, e poi un'altro ancora, all'infinito, semplicemente a discapito delle tasche di tutti, e a beneficio di quelle di pochi!

 

Se per avere una rappresentazione della nascita del sistema solare si prende una scodella d'acqua e vi si versa un cucchiaio di olio e poi col dito si imprime un moto circolare al circolo d'olio galleggiante, certamente quando si toglie il dito si vede che restano nella superficie dell'acqua molte gocce d'olio di diversa grandezza, che sembrano un sistema solare in piccolo.

 

Però questo è sufficiente per dire che l'universo nacque così? No! Perché bisognerebbe anche chiedersi a chi appartenga quel mega dito, motore di quella mega poltiglia universale, o che cosa vi fosse prima di quel big bang.

 

C'era forse una striscia di cocaina?

 

Per l'uomo non mentalmente alterato dovrebbe valere il medesimo ragionamento a proposito del Large Hadron Collider: cosa gli importa se il Large Hadron Collider spiega il bosone o il gravitone, o il "cretinone", se non spiega anche scientificamente chi, o cosa, fu quella forza che lo produsse nella realtà cosmica?!