Sul vedere oscurantista

di un antroposofo fasullo

 

 

 

Compito dello scienziato non è quello di esporre concetti o idee secondo l'uso romantico della metafora, della metonimia, della sineddoche, o di quanto opera spostamenti di significati.

 

Compito dello scienziato è al contrario quello di non cadere in alcuno di questi usi, che sono tanto invenzioni formalistiche nei campi dell'arte poetica, della retorica e della mistica, quanto superficialità in quelli della scienza ordinaria e scientifico-spirituale, in cui si esige invece tutt'altra ricerca.

 

Chi procede indifferentemente nei due campi (logica formale o intellettuale, e logica di realtà) attraverso criteri del primo nel secondo o viceversa, genera confusione, tanto più quando si mira a mistificare la scienza dello spirito come dottrina della scienza secondo confessioni religiose e romantiche o, addirittura, a mistificare la libertà come "streben" del dover essere liberi.

 

Questo errore di pensiero è tipico di coloro che, confondendo romanticamente la conoscenza ordinaria con la conoscenza immaginativa, può eristicamente permettersi di dire tutto e il contrario di tutto, mediante l'assolutizzazione dei concetti.