Nereo Villa - IL CD "GUARDA CHI C'E'"

 

Contesto scenografico: il CD incomincia con la parola "Titolo", pronunciata da Dio. "Titolo" significa "dignità", "merito" o "denominazione di un'opera", e può essere intese qui con entrambi i significati:da una parte la "dignità" dell'essere umano, dall'altra, la denominazione della prima canzone...

1° brano - IL BAMBOO (Villa-Pioli):

Titolo: "Il bambu' è una di quelle piante
che dove ce n'e' una ne crescon tante;
dammi il fiore della gioventu'
e saprai che cos'e' il bamboo".

 

Nella misura in cui l'agire umano è dignitoso è gioioso. Altrimenti è deprimente, non solo per noi ma anche per chi ci circonda.E' il caso di azioni improntate verso concezioni errate dell'agire, per es., quella del lavoro inteso come pena o come penalizzazione dell'uomo e non come suo diritto creativo.

 

Ciao...
OGNUNO HA LA SUA TRIBU'
OGNUNO HA IL SUO BAMBOO
OGNUNO VA A KATMANDU'
OGNUNO PUO' FARE IL RAGU'
E TU PERCHE' SEI GIU'?
Non ce la faccio piu'!
DAI! FACCELA ANCORA!

OGNUNO HA UN CIELO BLU
OGNUNO HA IL SUO IGLU'
OGNUNO LEGGE IL MENU'
Cosa leggi?
OGNUNO SEMBRA UN BIJOU
E TU E TU PERCHE' SEI GIU'?

OGNUNO VUOLE UN TIRAMI SU
E PREGA MANITU'
OGNUNO HA LA SUA GIOVENTU'
OGNUNO E' STATO IN PERU'
E TU PERCHE' SEI GIU'?
Prendi il flauto!

 

Il "flauto" è uno strumento. Lo strumento è struttura. La struttura non può essere di per sé deprimente. Così ogni istituzione...

 

Adesso telefono al mio amico Flautino Pino...

 

Chi si identifica nello strumento, nella struttura, nelle istituzioni o nel "ruolo", tende alla mortificazione e alla morte.Se infatti la vita dell'Io si identificasse nello scheletro umano, cioè nella struttura del suo corpo fisico, non potrebbe essere creativo:

NON SI VIVE PIU'
NON VUOI CANTARE PIU'
TI VIENE SEMPRE PIU' VOGLIA
DI SCAPPARE IN PERU'.
OGNI GIORNO CHE PASSA
TI SENTI SEMPRE PIU' GIU':
E' ARRIVATO IL MOMENTO
DI FAR CRESCERE IL BAMBOO.
PER TORNARE SU,
NON TI SERVE UN'AUTOGRU
TANTO MENO CHIUDERSI
NELLA TUA "LISA DAGLI OCCHI BLU".
CON LA FORZA DEL FIORE
DELLA GIOVENTU'
FINALMENTE SAPRAI
CHE COS'E' IL BAMBOO.

 

Il bamboo è l'energia creativa dell'Io, la sua forza immaginativa, poetica e profetica...

 

HAI SENTITO?
E VINCI 'STA SCHIAVITU'
E POI RITORNA SU
OGNUNO HA UNA VIRTU'
E' COME UN AUTOGRU
E TU... SEI GIU'?
FACCELA ANCORA!
Ciao.

 

Accendendo la radio a volte sentiamo parole di saggezza, però non sempre le consideriamo preziose e, anzi, solo al sentire nominare termini religiosi passiamo oltre, cercando nuove stazioni... Così le poesie, i racconti e la letteratura in genere, spesso non ci prendono, in quanto le nostre forze immaginative e di pensiero sono occupate o bloccate nel problema del male...:

 

2° brano - CLAUDIO:

 

La cosa straordinaria che accadde agli antichi israeliti fu che concepirono un dio sollecito. Lo e'. Pero' nel medesimo tempo, rigorosamente, egli pretende che ti comporti moralmente. Quel dio chiede ad abramo di sacrificare il suo unico figlio, il suo figlio diletto, a lui. In altre parole, a dispetto dei millenni di sforzi, noi non siamo riusciti a creare l'immagine di un dio, che fosse veramente mite ed amoroso. Questo ha trasceso la nostra capacita' d'immaginazione...

 

Il testo seguente, recitato dall'educatrice Cinzia Boccuni, è la poesia di Neruda "Mi piaci quando taci" (cfr. http://www.arda.freeweb.net/Artists/Poesie/neruda.htm) sapientemente "adattata" da Nella Beltrametti e pubblicata nel suo "Sulle ali del pensiero", Ed. La Grafica - Piacenza 1996.

 

Mi piaci quando taci

Mi piaci quando taci perché sei come assente,
e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca.
Sembra che gli occhi ti sian volati via
e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.

Poiché tutte le cose son piene della mia anima
emergi dalle cose, piene dell'anima mia.
Farfalla di sogno, rassomigli alla mia anima,
e rassomigli alla parola malinconia.

Mi piaci quando taci e sei come distante.
E stai come lamentandoti, farfalla turbante.
E mi ascolti da lungi, e la mia voce non ti raggiunge:
lascia che io taccia col tuo silenzio.

Lascia che ti parli pure col tuo silenzio
chiaro come una lampada, semplice come un anello.
Sei come la notte, silenziosa e costellata.
Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.

Mi piaci quando taci perché sei come assente.
Distante e dolorosa come se fossi morta.
Allora una parola, un sorriso bastano.
E son felice, felice che non sia così.

Neruda

SILENZIO

CLAUDIO
MI PIACI QUANDO MI GUARDI COSI' ASSENTE

PARE CHE MI ASCOLTI
MA
LA MIA VOCE NON TI TOCCA

SEMBRA CHE GLI OCCHI TI SIAN VOLATI VIA
E IL
SILENZIO TI HA CHIUSO LA BOCCA

MA QUANDO MI UDRAI
TUTTI I MARI RISUONERANNO NELLA
MIA ANIMA

SCUOTERANNO IL CIELO GLI ASTRI

E UN INNO DI GIOIA EMPIRA' IL MONDO
FIGLIO MIO
PERCHE' TU ED IO SOLI LO UDIREMO

Nella Beltrametti

 

3° brano - ARCOBALENO:

 

 
Ai colori del cielo arquatese
che vedevi la sera
oltre le colline
mostrando meraviglia...
alla luce che ti compete
e ti ristora...
A te bambina...
...nei giardini della Rocca
un infinito arco
ancora
appare
che dopo il tuono
colori cerchiati
e conchiglie conti
e corri
al tuo amoroso a dirlo
dalla Porta di Sasso
ai vicoli
dove il Dio del Fuoco ancor si pone
a riposare
invocando se stesso ad ogni sera.
O Uomo, fai tua questa preghiera
…che sopprimere non si voglia
l'arcobaleno

 

4° brano - GUARDA CHI C'E':

GUARDA CHI C'E'
CIAO AMORE MIO
SE L'ANTONIO NON SORRIDE NON MANGERA'
SE L'ANTONIO SI INCAZZA
TI VOGLIO BENE
E SE POI LO GUARDI MALE LUI TI FARA'
IL RUGGITO DEL LEONE

DICONO CHE ERA IL FONDATORE DEI BOSS
QUELLI CHE COMANDANO SEGRETAMENTE
IO DOMANI STO' CON TE
E DI QUEI SEGRETI TACE IL "DI ESSE E"
LA PAROLA "MANGIO" ORA PIU'NON SI SA
GUARDA CHI C'E'
CIAO AMORE MIO
GUARDA CHI C'E'
ACCENDI LA RADIO O METTI QUESTA CASSETTA
DAMMI UN PO' DI COCA COLA NON FARE COSI'
ALTRIMENTI SFASCIO TUTTO ANCHE LA ROSETTA
GUARDA CHI C'E'
TORNA PRESTO

ANTONIO E' BRAVO BRAVO QUANDO ARRIVA PAOLA
FRA LE SUE BRACCIA UN GIORNO SI RIFUGIO'
E LA GUERRA IL GIORNO DOPO RICOMINCIO'
LA GUERRA DEL RISO

HO PERSO LE CHIAVI. ERANO QUI. DOVE SONO LE CHIAVI? HO PERSO LE CHIAVI. HAI VISTO LE CHIAVI ANTONIO? NO NON LE HO VISTE LE CHIAVI. ANDIAMO IN SALONE A PRENDERE LE CHIAVI. NO NON CI ANDIAMO IN SALONE A PRENDERE LE CHIAVI. ANDIAMO DALLA GIULIA? NO NON ANDIAMO DALLA GIULIA. DOVE ANDIAMO? MAH! DOVE SONO LE CHIAVI? LA'. SONO LA' O SONO QUA? LA'. DOVE? LA'? LA' ANDIAMO DALLA LUCIA? NO. LA'. FORSE HO CAPITO CHE SONO LA'. ANDIAMO LA'? NO.

IL RISO NON LO MANGIO

MA LA COSA STRANA CHE MI PIACE DI PIU'
FORSE PERCHE' LUI LE STORIE NON LE SA?
SE HA MANGIATO LA FOGLIA DEL "KAPPA GI BI"
O SE PREFERISCE QUELLE DELLA "CI-A"
NON IMPORTA LUI NON MANGIA
SE NON RIDE NON MANGERA'
NON E' MICA UN MANGIA NASTRI GUARDA CHI C'E'
TI VOGLIO BENE
GUARDA CHI C'E'
CHI C'E'?
C'E' ANTONIO!

5° brano - BASTA MANGIARE:

 

PERCHE' IN QUEST'ULTIMO MISTERO DOLOROSO SI CONTEMPLA CHE L'UOMO, PUR AVENDO MANGIATO QUANTO BASTA, CONTINUA IMPERTERRITO, TUTTI I GIORNI, A PRETENDERE LA MERENDA! E ALLORA IO VI DICO: BASTA MANGIARE!

VOGLIO LA MINESTRA BASTA MANGIARE
VOGLIO LE PATATE BASTA MANGIARE
VOGLIO IL PURE' BASTA MANGIARE
VOGLIO LA CARAMELLA BASTA MANGIARE
VOGLIO IL CAFFE' BASTA MANGIARE
VOGLIO IL THE' BASTA MANGIA
RE
VOGLIO IL LIBRO BASTA MANGIARE
VOGLIO LA MATITA BASTA MANGIARE
VOGLIO LA BICICLETTA BASTA MANGIARE
VOGLIO IL MOTORINO BASTA MANGIARE
VOGLIO L'UTILITARIA BASTA MANGIARE
NO. VOGLIO LA FERRARI BASTA MANGIARE
VOGLIO LA CASA BASTA MANGIARE
VOGLIO UN PALAZZO BASTA MANGIARE
VOGLIO UNA STRADA BASTA MANGIARE
LA CASA IN MONTAGNA BASTA MANGIARE
UNA MONTAGNA BASTA MANGIARE
LA VILLA AL MARE BASTA MANGIARE
VOGLIO UN PAESE BASTA MANGIARE
VOGLIO LE SPESE BASTA MANGIARE
DEVO PENSARE BASTA MANGIARE
DEVO PENSARE
SON SERIO IO. DEVO PENSARE: BASTA MANGIARE

 

6° brano - LA MERENDA:


7° brano - IL CROTALINO:

 

Chi è veramente in gamba non ha bisogno di qualcuno che glielo confermi continuamente, né ha bisogno di umiliare gli altri per sembrare importante. Il "crotalino" ha invece ha il bisogno continuo di infliggere sconfitte ad altri per dimostrare a se stesso quanto vale, in realtà ha un rapporto di dipendenza dallo sconfitto, che avvelena con la sua lingua biforcuta in quanto ha paura di soccombere.

 

8° brano - MEDITAZIONE:

 

Il vero vincitore, sapendo liberare i propri ricordi risanatori, tramite autoanalisi osservante i kala (sedi della memoria subconscia in cui sono registrate e immagazinate tutte le sofferenze, emozioni non risolte e inconsciamente memorizzate, immagini mentali, ecc.) conosce le tecniche dolci di guarigione che liberano l'energia cinetica risanatrice dei ricordi.Emana un "potere invisibile", misterioso, strano e seducente, forza silenziosa posseduta da alcuni, non dalla maggioranza, per tirare fuori il meglio di sé e sfruttare le proprie potenzialità nascoste. Possiede tutti i numeri per strategie semplici, efficaci, vincenti. E' ascoltato, in casa e in ufficio... insomma è felice..

 

9° brano - IO SONO IO:


10° brano - SALUTI: