La città della scienza

dei baroni universitari

 

 

 

La scienza contemporanea cosiddetta NUOVA, dopo il Cretino inventore del MONDO C, dove "c" sta per "celeritas", in riferimento alla MISURA convenzionale della velocità della luce, detta INCONTROVERTIBILE, secondo la quale il comune METRO venne definito dalla cosiddetta autorità internazionale preposta alla definizione delle unità di misura (“Conférence Genéral des Poids et Mesures”) come:

 

MISURA DELLA LUNGHEZZA DEL PERCORSO ATTRAVERSATO DALLA LUCE

nell’intervallo di tempo equivalente a una frazione di secondo (1 al numeratore)

al cui denominatore vi è il numero 299.792.458, vale a dire

1/299.792.458

è una pseudoscienza, un'aberrazione ed un grande imbroglio.

 

Nessuno si oppose e si oppone a questa insensatezza semplicemente perché mancava e manca il giudizio critico per opporsi.

 

A questi BARONI bisognerebbe chiedere: "Con quale dei tuoi sensi puoi accettare questa caratterizzazione o questa definizione del metro? Se quello è il metro, perché non usi quella frazione di tempo per misurare la planimetria di casa tua? Prova ad usare IN PRATICA quella frazione di secondo per misurare le cose, e vedrai che quella procedura di misurazione è praticamente impossibile, anzi è una CAGATA PAZZESCA, o cretino!".

 

Oggi si crede nella CONVENZIONE della misura "c" e la si chiama SCIENZA!

 

Nella logica di realtà però non esistono solo unità di misura, come vorrebbe il cronotopo del MONDO C... Esistono anche unità ritmiche o aritmetiche, che NON provengono da convenzioni, dato che le generano. Non le generano mai però come assoluti, bensì semplicemente come CONVENZIONI CONTROVERTIBILI IN ALTRE MIGLIORI, a cui tutti possano convenire per convenienza pratica.

 

 

Due parole per chiarire: L'UNITÀ ARITMETICA "1" NON È L'UNITÀ DI MISURA "1". Essendo per propria natura fatta di ritmo (perfino la parola "aritmetica" lo contiene), l'unità aritmetica "1" non necessita dell'unità di misura "1" (si pensi al battito cardiaco o al procedere delle stagioni); non così per l'unità di misura "1" la quale, per esistere necessita dell'unità aritmetica "1".

 

LA "PROVA" DEGLI OROLOGI ATOMICI CIRCA IL GPS È UN'ALTRA IDIOZIA.

 

A confermarlo è proprio Louis Essen (1905-1997)! Considerato il "padre" dell'orologio atomico per aver progettato e costruito nel 1955 il primo orologio atomico al cesio funzionante, Essen fu membro della Società Reale e lavorò per moltissimi anni al Laboratorio Nazionale di Fisica (Teddington) al problema della misurazione del tempo e della frequenza. Nel 1959 fu insignito della Medaglia d’oro "Popov" - che è una specie di premio Nobel - dell'Accademia delle Scienze Sovietica e dell'Ordine dell'Impero Britannico.

 

Quello che non si sa è che quando mise in discussione la velocità della luce, dimostrando l'inconsistenza della relatività speciale, l'establishment scientifico pose fine alla sua carriera, e decretò il suo isolamento a vita dal mondo accademico.

 

Ciò dimostra (assieme ad altri innumerevoli casi di carriere stroncate dalle cosiddette autorità scientifiche; il caso Majorana, studiato da Umberto Bartocci, è emblematico in tal senso; questo è comunque il mio parere, dato che secondo me lo fecero fuori fisicamente mettendo poi tutto a tacere) che da più di un secolo la relatività è IMPOSTA da baroni universitari di Stato (kultura dell’obbligo) come cultura di Stato.

 

Eppure Essen si era semplicemente accorto del fatto che mancavano le giuste riflessioni sull'idea di "unità di misura" (Louis Essen, "Relatività: scherzo o truffa?", Ed. Andromeda).

 

In merito alla superstizione del GPS si veda http://digilander.libero.it/VNereo/gps-e-superstizione.htm, trascrizione di un video che ho dedicato ad un mio amico e collega recentemente scomparso.