Ghost eyes - Einstein, patate,
cotiche, banane più, e cani
Quanto
afferma ghost eyes proviene da un sano giudizio critico, cioè da un'autonomia di
pensiero che in verità oggi è diventata rara. Tale capacità era anticamente
detta "sindéresi" e con questo termine si indicavano uomini di giudizio. La
follia invece era rappresentata dalla "mancanza di sindéresi".
Dunque grazie alla sindéresi del proprio giudizio critico ogni essere umano sano
può accorgersi del fatto che Einstein fu un vero cialtrone. Ed è proprio questo
di cui si accorge ghost eyes. Io non posso che dargli ragione, dato che avverto
nei suoi giudizi il valore dell'antica sindéresi, oramai sparita perfino dalla
maggior parte dei vocabolari.
Per esempio, la formula "E=mc²" è una contraddizione in termini: stabilire che
"c" (simbolo di "celeritas", termine latino usato per la velocità della luce)
esprima una VELOCITÀ LIMITE da considerare poi elevata alla seconda ("c²") in
una formula ("E=mc²", appunto) significa considerare lo stesso "c" SUPERATORE DI
QUEL LIMITE che ha proprio in se stesso come definizione, pretesa questa non
molto dissimile da quella di voler aumentare il peso di una patata mediante una
formula magica.
Secondo la pretesa di questa "magia", l'energia IN PIÙ di "c", costituita dal
suo quadrato ("c²"), aumenterebbe infatti la massa degli oggetti energizzati.
Il credente che volesse vedere aumentare la massa di un kg di quei tuberi
dovrebbe dunque solamente applicare questa formula ad un chilo di patate,
lanciandole alla velocità della luce da un luogo all'altro...
Allo stesso modo ci sarebbe un proporzionale aumento, applicando la formuletta
ad un'astronave con dentro un pilota: il meccanismo navale, bullone per bullone,
e l'organismo del pilota, cellula per cellula, aumenterebbero.
Dunque l'energia dovrebbe sapere quante cellule dell'occhio aumentare, quante
dell'orecchio, quante dello scafo, e così via, in modo da non ingrandire un
miscuglio o un blob materiale, bensì forme effettive e organi effettivi.
Una simile fede attribuisce pertanto all'energia la conoscenza delle forme dei
pezzi meccanici dell'astronave, nonché di quelle di ogni pelo umano, accettando
delle due l'una: o l'onniscienza dell'energia, oppure il fatto che esista da
qualche parte una fonte informativa di quei dati, capaci di impedire il formarsi
del blob difforme.
L'energia è forza.
Dunque: che la Forza sia con te... E per non chiedersi cosa sia la forza, il
fedele entra nella fantascienza passivamente come spettatore... della propria
grulleria.
La forza è in me il manifestarsi del mio io, vista però dal punto di vista
spaziale.
Ma la forza in me non è la forza in sé.
Se muovo un braccio, tu lo vedi... Io sono capace di muovere un braccio o quel
libro sul tavolo, perché so agire sulla loro materia.
Ma la forza da sola, o di per sé, NON può dire all'uomo: "Io agisco sulla
materia".
Infatti la materia non è altro che un ordinamento di azioni generate da
irraggiamenti di molte altre forze che si incontrano.
Rudolf Steiner disse che una forma di energia non può trasformarsi mai in
un'altra, così come l'azione di un uomo non può trasformarsi in quella di un
altro uomo: ciò che si trasforma non è che misura aritmetica. Il processo reale
del fatto che si studia a scuola circa l'energia meccanica che si trasforma in
energia termica è il seguente: una certa quantità di energia meccanica è capace
di suscitare in un essere spirituale che si manifesta come calore, una certa
quantità di questa manifestazione.
Questa cosa - continua Steiner - fu descritta in modo esatto già da Julius
Robert Mayer (1814-1878), medico e fisico tedesco al tempo dell'invenzione della
macchina a vapore. Fu poi Helmholtz a confondere tutto... (cfr. "Risposte di
Steiner a domande poste nell'anno
1919" in R. Steiner, “Impulsi scientifico-spirituali per lo sviluppo della
Fisica. Primo corso di Scienze Naturali. Luce, Colore, Suono, Massa,
Elettricità, Magnetismo”, Ed. Antroposofica, Milano 2013, pp. 174-176).
Ebbene oggi sono tutti imbambolati in questa confusione. Perciò ben vengano
spiriti come ghost eyes per rimuovere questa confusione.
Mayer (1814-1878) osservò materia e forza, e comprese che tra il calore ed il
rendimento meccanico domina un rapporto ben definito, che si può esprimere
numericamente. Attraverso pressioni, urti, attriti, e così via - cioè da un
lavoro - si forma calore. Nella macchina a vapore, il calore è di nuovo
commutato in rendimento di lavoro. La quantità di calore che sorge dal lavoro si
può calcolare dall’entità del lavoro stesso (se la quantità di calore necessario
a far salire di un grado la temperatura di un litro d’acqua si converte in
lavoro, questo lavoro può sollevare di un metro 424 chili). Non deve stupire,
quindi, se in questi fatti si vide un enorme progresso rispetto alla spiegazione
della materia che era stata data finora. Ma non esageriamo con l'attribuire alla
materia l'eternità, perché la confusione è proprio questa. E mi spiego.
Queste cose le ho già dette nel video "Sulla legge della conservazione della
forza o energia" (il nome di questo video è stato cambiato con "Le
cause della bufala del riscaldamento globale"), ma vanno dette e ripetute,
visto che sono ancora molti i pregiudizi e le superstizioni che oggi dominano
dogmaticamente proprio in ogni sfera scientifica. Oggi nelle scuole di Stato si
studia la cosiddetta legge della conservazione della forza o energia, che poi è
detta della conservazione della materia.
Ma presentando in questa forma la legge di Mayer la si fraintende radicalmente;
infatti Mayer voleva chiarire solo la METAMORFOSI delle energie, NON esprimere
la bufala della conservazione della materia, come se l'uomo fosse completamente
privo di funzioni fisiologiche.
Perciò siamo diventati incivili: negando che delle forze si formino DI NUOVO,
non si può conoscere l’uomo, dato che essere uomo dipende dal fatto che proprio
tramite l'uomo sono di continuo generate NUOVE forze ed anche NUOVE sostanze!
La concezione della conservazione della materia e dell’energia è infatti
confutata da ciò che avviene all’interno della natura umana: per la fisiologia
umana questa legge non esiste; nulla si conserva in noi, noi accogliamo
continuamente in noi alimenti che, passando nell’apparato digerente, sono poi
tutti e totalmente distrutti, eliminati. Nulla di essi si conserva. L'uomo
infatti non si nutre per conservare in sé la materia secondo la legge. Solo
distruggendo, cioè solo eliminando materia, la vita può infatti continuamente
fluire e passare dal mondo immateriale e sovrasensibile a ciò che è stato
distrutto: quando gli alimenti passano nei vasi linfatici, ciò che era morto o
ridotto a pezzettini dai nostri denti, ridiventa in noi qualcosa di vivente,
assumendo la NOSTRA forma!
E questo è GRANDIOSO!
La forma umana è in sé la testimonianza che nel suo processo organico la materia
è del tutto annientata per essere ricreata di nuovo.
La transustanziazione della materia in forma umana non è dunque qualcosa di
mistico o di teologico da credere, bensì qualcosa di molto concreto da accettare
in noi.
Solo accettando la concretezza della realtà sovrasensibilmente testimoniata
dalla forma umana, l'uomo potrà svincolarsi dalle imposizioni future
"scientificamente" impostate come imposizioni o IMPOSTE, atte a "prevenire" i
disastri del buco dell'ozono, del riscaldamento globale, e di ogni altra scusa
per tartassare i credenti... (cfr. la pagina:
https://pannisporchi.wordpress.com/interviste/prof-franco-battaglia/).
L’esigenza è quindi quella di liberarci delle cialtronerie alla Einstein, o alla
Piero Angela, sui bosoni, muoni, stupidoni, ecc., tutte balle poggianti sul
pensiero debole di chi si rassegna in definitiva a conoscere soltanto il corpo
fisico.
Ma cosa siete diventati tutti, tubi digerenti?
Allora cosa si può fare per liberarsi degli effetti "scientifici" (si fa per
dire!) della materia indistruttibile o eterna di costoro?
Si può solo fare una cosa: purgarsi, espellere le stupidaggini da sé, perché
questa scienza rende effettivamente stitici, essendo la scienza del "Ritengo"...
I sapientoni dicono sempre: "Ritengo".
Bene! PURGATEVI dunque, o stitici del pensare.
Ritorno a ghost eyes. Aprite gli occhi, e svegliatevi o ghiri e talpe della
scienza abbagliante. Venite fuori dagli abbagli. Una scienza deve illuminare,
non abbagliare!
Secondo l'abbaglio, se viaggiando alla velocità di "c" o "c²", o "c³", ecc.,
l'orologio rallentasse davvero, e se l'orologio è un meccanismo determinato
dalla convenzione (spaziale e temporale), un "minuto secondo" sarebbe
determinato non più dalla convenzione ma dal tempo? Ma per chi e cosa
rallenterebbe il tempo? Per quale punto di riferimento? Come fa un meccanismo
(come quello dell'orologio) a rallentare in sé, se è in sé meccanico e deve
procedere con precisione meccanica? Il cane si morde la coda...
Secondo l'abbaglio, l'abbagliato crede alla curvatura dello spazio vuoto. Ma lo
spazio vuoto senza l'Etere, che Einstein censurò, non è altro che il nulla, lo
spazio di nulla. Curvatura del... nulla..? Pieno di nulla era dunque solo il
cervello di Einstein, attualmente tenuto in formalina come un tempo si
impagliavano i faraoni... Faraone della stupidità, dunque.
Secondo l'abbaglio, un corpo sprofonda a causa del suo peso nel TESSUTO dello
spazio vuoto curvandolo. Ma il peso dei corpi è determinato dalla gravità.
Quindi come fa un pianeta a pesare? Un sasso cade in terra perché il pianeta
Terra, in base alla sua massa esercita una forza gravitazionale sul sasso, la
quale ne determina il peso. Nello spazio vuoto, cosa esercita la forza
gravitazionale sui pianeti affinché sprofondino nel TESSUTO dello spazio? Nulla,
dato che lo spazio vuoto è il nulla. Il cane continua a mordersi la coda.
Perché? Perché il ragionamento è da cane...
Già questi semplici appunti bastano per mettere in soffitta questa bestialità
della relatività.
Ghost eyes hai ragione.
Purtroppo il tuo compito è spiegare queste cose a chi ha rimosso da sé la
sindéresi per seguire con diligenza le regole scolastiche di Stato... Come se le
regole non provenissero dal pensare ma AL CONTRARIO il pensare dalle regole...
Povera umanità schiavizzata da questo CONTRARIO... operato dalla cultura
einsteniana, giorno per giorno ed ora per ora nelle scuole di Stato...
Oltretutto, se viaggiando alla velocità "c" o "c²", o "c³", ecc., il tempo
davvero rallentasse, ciò dovrebbe valere anche e soprattutto per il raggio di
luce viaggiatore, così che un minuto-luce durerebbe, poniamo, 10 anni rispetto
ad altri raggi meno veloci o immobili.
Ma la differenza fra una luce immobile e una mobile è appunto un abbaglio, dato
che la luce è, e basta: è presenza continua dappertutto, anche quando si
chiudono gli occhi. Essa è dentro e fuori ed, essendo immateriale, non è
misurabile come un cotechino o una banana o una patata...