EMISFERI

(pagina richiesta da Adryano402)

 

 

 

Nel video: la neuroscienziata Jill Bolte Taylor che raccontando  l'esperienza dell'ictus che ebbe nel 1996,  spiega il funzionamento del cervello. Ascoltala! È una delle spiegazioni più belle che ho trovato in merito alle caratteristiche dei due emisferi cerebrali. Questa invece è una mia vecchia pagina di un mio vecchio sito (anno 2000 circa) in cui (grazie a questo video che non era ancora in Youtube) mostravo che:

 

«Il problema di oggi non è concordare o no con qualcuno, ma di essere comunicativi in noi stessi fra l'emisfero sinistro e quello destro del nostro cervello. Qui sta il futuro dell'umanità: nel diventare normali, cioè capaci di adottare non solo unilateralmente il passato o il futuro nel nostro ragionare ma anche il presente. Solo l'assumere più punti di vista delle cose osservabili permette di formarci rappresentazioni le più verosimili possibili per aggiustare il tiro (feedback) del nostro "qui ed ora". 

 

L'esemplare della specie-animale-uomo se non diventa individualità, e dunque superiore ai legami della specie, avrà sempre bisogno di imporre a se stesso principi quali quello di non aggressione, a cui sistematicamente poi NON riesce a conformarsi, dato che aggredisce senza neanche accorgersene pur stando nel "politicamente corretto" della propria ideologia.

 

L'esemplare della specie è sempre in errore. E dimostra di ragionare col solo emisfero sinistro del cervello (per intenderci quello che può arrivare solo al "pensiero debole"). Egli ignora il proprio essere libero secondo se stesso, così che ogni ignoranza può diventare facilmente iniquità.

 

Chi infatti considera la libertà come ideologia è mosso dalla medesima psicosi e/o nevrosi degli psicopatici e sociopatici caratterizzati da Alex Comfort come menti malate di "psicopatologia del potere" (http://www.eleuthera.it/scheda_libro.php?idlib=29) e dell'ignoranza tipica del branco, da sempre soverchiante l'individuo, libero di pensare non solo con l'emisfero sinistro ma anche con quello destro del cervello, quello che attiene all'immaginazione.

 

Curiosità: la caratteristica essenziale delle lingue ideografiche (cinese, egiziano, ebraico, ecc.) è quella di innestare nel contesto molto di più di quanto assimili un processo logico occidentale come quello di analisi e sintesi. Accorgersi di ciò è importante, perché proprio qui sta il nucleo principale della possibilità di pace mondiale reale. Oltretutto si consideri anche che la scrittura ideografica orientale ha a che fare non solo con l'emisfero cerebrale sinistro come per il linguaggio occidentale, ma anche e soprattutto con l'emisfero destro, cioè quello che attiene all'aspetto artistico, creativo, immaginativo, ecc... e dunque con la parte più "flessibile" dell'essere umano. Ciò comporta che tale cultura sia in se stessa qualcosa di veramente organico.

 

Il libro di Rudolf Steiner "La scienza occulta nelle sue linee generali" (Ed. Antroposofica, Milano, 1978), esprime in modo occidentale tale cultura: dal primo capitolo fino al terzo come filosofia sankhia, il quarto capitolo come filosofia vedica e il quinto come yoga.

 

Gli orientali sono davvero come i pesci e gli occidentali come uccelli. I pesci sono muti. Le aquile rapaci! Il mondo occidentale è infatti prevalentemente simboleggiato dall'aquila, mentre quello che va dal medio oriente fino all'estremo oriente dal pesce. "Il guerrigliero deve muoversi fra il popolo come il pesce nel mare!": i trattati militari di Mao sulla guerriglia e sui problemi strategici della guerra rivoluzionaria cinese, "guerra prolungata", per i quali Mao si era ispirato ai classici scrittori militari cinesi Sun Tzu e Wu Ch'in, furono adattati al contesto dell'Indocina da Truong Chinh e dal generale Vo Nguyen Giap, ed ispirarono a loro volta le guerriglie vietnamite.

 

Insomma siamo diversi.

 

Cosa avvenne con l'invenzione delle ferrovie? Si diceva che il frastuono avrebbe fatto impazzire le mucche e gli uomini, ed altre stoltezze del genere. Anche oggi esistono simili cretini: l'uso dell'elettricità, a ben vedere non è antroposofico, ma "arimanico" (Arimane è l'economicismo). Ed io nelgli anni ottanta ho conosciuto persone che aborrivano antroposoficamente l'energia elettrica! Dovremmo dunque fare luce con la candela? Per me questa è pura follia. Ma Rudolf Steiner non era un folle! E racconto questo annedoto: egli era sostenitore dell'agricoltura biodinamica e del vegetarianismo. Però una sera, capitando in una trattoria che aveva solo carne, ordinò carne...

 

Va dunque detto e ripetuto dunque che non si tratta di concordare o no con qualcuno. Occorre essere comunicativi in noi stessi fra l'emisfero sinistro e quello destro del cervello. Qui sta veramente il futuro dell'umanità: il diventare sani di mente, normali, cioè capaci di adottare non solo unilateralmente il passato o il futuro nel nostro ragionare ma anche il presente. Solo l'assumere più punti di vista delle cose osservabili ci permette di formare rappresentazioni le più verosimili possibili per aggiustare il tiro (feedback) del nostro "qui ed ora". In tal senso io sto "lavorando" dal 1972 e continuerò ad operare. Dio, se c'è, è Uno. Ecco, in fondo, perché nei miei libri mi sono occupato prevalentemente di numeri».