Einstein - Mkultra
Bibbia Pugwash - B. Russell
Einstein = mkultra subnormale dei Rothschild e ladro di formule
Anche se
i pettegolezzi sulla vita privata di Einstein non mi interessano più di tanto,
devo dire che la questione del codice "MKULTRA" che trapela
dal titolo originale di questo
video di Luis Carlos Campos ("Einstein era subnormal mkultra de los Rothchilds y
plagiador", al quale ho aggiunto il testo relativo in italiano, servendomi di "google
traduttore" in quanto non so lo spagnolo e ringrazio già in anticipo se
qualcuno vorrà tradurre anche la parte parlata),
corrisponde al vero. E riguarda dati
che voglio riproporre ancora una volta qui al
fine di limitare quella perdita della memoria che altrimenti si affermerebbe
di fronte a nuove sacralità che sono invece essenzialmente il
loro stesso contrario: empietà, criminalità, mafia di Stato
(1). Mi riferisco alle
idee di "unione europea", "UE", "Stati Uniti d'Europa", "unione dei popoli
europei", ecc., che sentiamo oramai da secoli e che portano solo danno. Ebbene,
tali idee sono maschere di un fatto tragicamente invisibile: l'assoggettamento
degli uomini al principio materialistico secondo il quale l'unione farebbe la
forza.
L'unione della forza muscolare fa la forza maggiore. Certamente. Ma l'unione di
statalisti guerrafondai cosa fa?
L'unione europea non potrà mai esistere, né l'Europa potrà mai essere un copione
degli Stati Uniti o di società anglofone o wilsoniane come l'antica Società
delle Nazioni, antenata dell'ONU. Ciò non potrà avvenire non solo perché nel
modo di pensare di Woodrow Wilson (1856-1924), presidente degli Stati Uniti
d'America dal 1912 al 1920, c'era qualcosa di patologico che, anziché rientrare
nella sfera della psichiatria sociale come grave patologia sociale da curare,
poggiava su un pessimismo creduto scientifico e consistente nella
giustificazione malthusiana del genocidio dei popoli, ma soprattutto perché
UN'EUROPA DEI POPOLI, COME È PREDICATA OGGI, È IRREALIZZABILE LÀ DOVE MANCA
UN'UNITÀ DI LINGUAGGIO.
Si può imitare l'America o un'unione di Stati anglofoni solo diventando
anglofoni ma perché mai un italiano dovrebbe mettersi a parlare in inglese? Per
dire corbellerie alla Mario Monti o alla Einstein sulla limitazione delle
sovranità nazionali? Chi parla come costoro opta per il genocidio dei popoli in
nome della risoluzione del problema della cosiddetta sovrappopolazione del
pianeta.
Queste
cose non si sono ancora comprese perché l'umanità contemporanea è sempre più
ammalata di autorimozione del proprio giudizio critico, per cui perde sempre più
esponenzialmente anche la memoria. Chi ricorda la (anzi, chi sa della)
cosiddetta "Bibbia della società Pugwash", creata dal duo
Bertrand Russell -
Albert Einstein sempre per quel
motivo di "unire" i popoli? La cultura di Stato, i media, le scuole
dell'obbligo, ecc., non hanno mai parlato della "società Pugwash", antesignana
del NWO (New Word Order, Nuovo Ordine Mondiale). Perché? Nessuno si chiede
perché?
Una volta elevato sul piedistallo della gloria con l'argano della pubblicità,
Einstein divenne uno strumento efficientissimo di coloro che, dotati di ingenti
mezzi, tale pubblicità manovrarono, e che ancora oggi manovrano, anche se
OCCULTAMENTE: per es., non vi è film di fantascienza in cui non si accenni
indirettamente o direttamente ad Einstein o al suo genio. Ma Einstein non un
genio. Era piuttosto un furbetto, un FAGNO, e si attorniava continuamente di
bolscevichi e/o di organizzazioni massimamente politicizzate e parassitarie e
statalistiche. Nel 1923 fu uno dei membri fondatori della Società degli amici
della Russia bolscevica. Non cambiò neanche dopo aver abbandonato nel 1933 la
Germania per sbarcare (era d'obbligo allora a causa delle leggi razziali) negli
Stati Uniti. Ed anzi, da pacifista quale si professava, divenne un militarista
ugualmente zelante.
Forse l'unico epiteto rispondente a verità che gli sia stato associato è quello
di "padre della bomba atomica" ma non in senso tecnico o scientifico, bensì
militaristico, essendo stato il principale animatore del "progetto Manhattan"
per lo sviluppo di quell'ordigno che avrebbe dovuto essere utilizzato non solo
contro il Giappone (a Hiroshima e a Nagasaki) ma anche contro l'Europa se
l'occasione si fosse presentata.
Ebbene, dopo gli episodi di sganciamento delle bombe del 6 e del 9 agosto del
1945, che provocarono circa 210 mila morti, l'animatore massimo del progetto
Manhattan, il grande genio Einstein, quasi magicamente,
ridivenne PACIFISTA mettendosi
stavolta alla testa di una "crociata" per la CREAZIONE DI UN GOVERNO MONDIALE
guidato da Stati Uniti, Inghilterra e Unione Sovietica.
Frutto di tale "crociata" fu la stesura del sopra citato manifesto
Russell-Einstein, la cosiddetta "Bibbia della società Pugwash". Questa società
di "scienziati per la pace", dopo essere stata in incubazione per una decina
d'anni, fu lanciata nel 1954 da certi Rabinowicz e Rotblat con l'appoggio del
miliardario (premio Lenin) Cyrus Eaton. "Mkultra", di cui si parla in questo
video, era probabilmente il nome in codice del programma CIA degli anni '50 e
'60, nato dalla mente criminale dei bombaroli appena dopo il 1945.
La società Pugwash esiste ancora ed è una delle tante associazioni che
larvatamente danno "buoni consigli" ai governi.
In merito alla carriera politica o extrascientifica di Einstein, che comprende
quasi tutta la sua attività, si veda Yann Moncomble, "La Trilatérale e les
secrets du mondialisme" (Ed. Faits et Documents, Paris, 1980).
I nostri politici - i.e.: criminalità politicamente organizzata - sono
strutturati secondo schemi precisi, la cui HIT PARADE DELLA MENZOGNA ne forma le
basi, con al primo posto le CONFESSIONI RELIGIOSE, al secondo i MASS MEDIA, ed
al terzo i POLITICI, appunto.
Tanto nella politica quanto nel militarismo, il crimine è perciò diventato oggi
l'"OVVIO". L'ovvio è appunto UN SISTEMA IN CUI IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI (Macchiavelli
docet), ed in cui tutta la strategia tende esclusivamente ad imparare come si
stermina legalmente la gente. Il sistema è trasposto poi nella vita civile
attraverso un vero e proprio "TERRORISMO DI STATO PROTEZIONISTA-INTERVENTISTA"
in cui TUTTO assume forma legale, in modo che nessuno possa dire alcunché.
L'unica alternativa a tale legalità priva di legittimità sembra essere oggi il
suicidio. Oppure bisogna rendersi capaci della verità dei fatti per informare un
po' almeno il web di queste cose della STORIA, nella speranza evolutiva e
risanatrice dell'umano. Ma ciò avviene di rado. Per esempio, ad eccezione di
Massimo Scaligero, studioso di fisica e di antroposofia, non ho mai sentito
alcun ricercatore (o politico, o universitario, o economista, ecc.) affermare
che IL FINE CHE GIUSTIFICA I MEZZI è un'aberrazione del pensare, che può essere
corretta, guarendo così l'umano, attraverso la consapevolezza che IL MEZZO
INGIUSTO RENDE INIQUO IL FINE GIUSTO (nel mio brano musicale "Napolitano, non va
bene così" ho espresso questa verità). Invece è solamente di fronte al sangue
che ogni tanto qualche giornale "avanguardista" parla, ad esempio, di genocidio.
Ma sono casi di estrema rarità. Il Manifesto del 17/12/1999 scriveva per
esempio: «L'Onu dovrebbe chiedere scusa al popolo ruandese. Questa la
conclusione di un'inchiesta indipendente sul ruolo delle Nazioni Unite durante
il genocidio in Ruanda - che aveva provocato quasi un milione di vittime - nel
1994. Secondo il team - guidato dall'ex-primo ministro svedese, Ingvar Carlsson
-, che ha condotto l'inchiesta, le Nazioni Unite hanno ignorato l'evidente
pianificazione di un genocidio e hanno rifiutato azioni che potessero evitarlo.
[...] Carlsson ha paragonato gli avvenimenti ruandesi all'olocausto nazista
contro gli ebrei. [...] gli autori del rapporto si augurano che almeno possa
servire a evitare per il futuro altri genocidi [...]». Anche questo parlare fa
comunque parte del sistema: infatti quando ciò avviene, la questione è posta in
termini moralistici della serie: hai compiuto il genocidio, perciò dovresti
"chiedere scusa" (ibid.: il Manifesto, op. cit.). A me ciò non basta. A che
serve chiedere scusa a coloro a cui hai ammazzato i genitori o i figli, o ai
nipoti superstiti a cui hai sterminato intere famiglie? Il crimine di Stato
principia da ragionamento criminale in quanto errato, che bisogna sostituire con
ragionamento giusto e non criminale. Solo così si può chiedere scusa. Per dire:
scusami se sono stato incapace di riflettere, ora ho capito il MIO errore.
Il ragionamento criminale legale dello Stato e vigente nelle scuole dell'obbligo
(di Stato) e nelle università è il seguente: sulla terra ci siamo in troppi,
quindi delle due l'una: o si fa come ha fatto Hitler, eliminando un po' di
gente, oppure siamo noi a dover vivere nella penuria o a soccombere. In tal modo
si vorrebbero giustificare i genocidi... Ma il genocidio, che è sempre un
diritto applicato forzosamente all'economia fino allo sterminio dei propri
simili in nome di una ideologia fasulla come quella della sovrappopolazione
della terra, non potrà mai essere giustificato per alcun motivo. Ogni genocidio
invece fu - e continua ad essere - pianificato dall'imperialismo di banchieri,
da economisti, e da intellettuali creduti filosofi o saggi.
Nel 1857, dopo mezzo secolo di guerre continue - dal 1803 al 1853, con perdite
di milioni di vite umane, l'India aveva combattuto ben otto guerre per impedire
il dominio della Compagnia Britannica delle Indie Orientali - l'intero
continente indiano si ribellava al ferreo dominio della "Compagnia", e la
rivolta fu soffocata nel sangue: milioni di individui furono assassinati,
giustiziati, massacrati e mutilati in ogni parte dell'India; migliaia furono i
villaggi incendiati e rasi al suolo: un vero genocidio che scosse l'opinione
pubblica mondiale.
Il supervisore giornaliero di queste orribili carneficine e direttore-capo del
servizio di intelligence della "Compagnia" era un economista: John Stuart Mill
(Anton Chaitkin, "Treason in America", New Benjamin Franklin House, New York
1985, pp. 276 e 284). A seguito di questo genocidio, la Regina Vittoria fu
costretta a togliere l'amministrazione dell'India dalle mani della Compagnia
delle Indie e ad assumerla direttamente. L'economista John S. Mill scrisse
allora l'ultima supplica al Parlamento inglese affinché ciò non avvenisse,
adducendo le ragioni che l'amministrazione della "Compagnia" non sarebbe costata
nulla al Governo britannico e che un'"impresa privata" avrebbe tenuto l'India al
di fuori delle lotte tra i partiti politici! "Pacificato" il continente indiano,
gli strateghi britannici deliberarono che l'oppio e la "canapa indiana", con cui
erano pagati i prodotti tessili inglesi esportati in India, dovevano trovare uno
sbocco nell'immenso mercato cinese (Kalimtgis - Goldman - Steinberg, "Droga
S.p.a.", Ed. Logos 1980, cap. 1).
Ma chi governava l'Inghilterra in quel periodo? Primo Ministro era Lord
Palmerston; ministro degli esteri era Lord John Russell; i due principali
ministri di gabinetto erano due membri della famiglia Villiers; il ministro per
le colonie era Edward Bulwer Lytton. Ma chi erano costoro? Non dovremmo mai
dimenticare di che pasta erano fatti costoro! Legato da vincoli di parentela con
tutte queste potenti famiglie (ibid. pag. 230), e vantando un "padrino" come
l'economista John S. Mill, il futuro "filosofo" Bertrand Russell avrebbe portato
poi in sé la propensione a soluzioni politico-strategiche dichiaratamente
genocide, al punto che nel 1902 scriveva all'amico Gilbert Murray: "NELL'ULTIMO
PERIODO NON SONO STATO CHE OPPRESSO DALLA NOIA, DAL TEDIO E DALLA VANITÀ DELLE
COSE: NON VI È NULLA CHE MI ECCITI, NULLA CHE SEMBRI AVERE SENSO, FARE O AVER
FATTO; L'UNICA COSA CHE FORTEMENTE SENTO, CHE VALE LA PENA DI FARE, SAREBBE
QUELLA DI UCCIDERE IL MAGGIOR NUMERO POSSIBILE DI PERSONE, COSÌ DA DIMINUIRE LA
COSCIENZA GLOBALE MONDIALE" (Bertrand Russell, Lettera del 28/12/1902 all'amico
Gilben Murray, futuro presidente della "Società delle Nazioni", cfr. Bollettino
Internazionale: "Le operazioni segrete britanniche contro l'Europa dello SME",
1979).
Lo stesso anno, per arginare l'inarrestabile sgretolamento dell'impero
britannico, fu istituito in Inghilterra un circolo elitistico, detto "Club dei
Coefficienti", i cui membri erano Lord Robert Cecil, Arthur Balfour, R. B.
Haldane, Edward Grey, Leo Maxse, Leo Amery, Bellairs, Hewins, Alfred Milner,
Halford Mackinder, Sydney Webb, Beatrice Webb, Herbert George Wells, e Bertrand
Russell (cfr. Carol White, "The New Dark Ages Conspiracy", The New Benjamin
Franklin House, Publishing Company, New York 1980, pp. 2-34). Il "Club" teneva
riunioni private, e nel periodo compreso tra il 1902 e il 1908, nel corso dei
citati incontri FU PIANIFICATA NEI MINIMI DETTAGLI LA PRIMA GUERRA MONDIALE E
STABILITE LE SUE FINALITÀ! (Carol White, op. cit., cap. 1).
Il resoconto dei discorsi tenuti in queste riunioni si possono leggere nelle
seguenti opere: H. G. Wells, "Experiments in Autobiography", New York: Macmillan
Co. 1934, pp. 650-663; H. G. Wells, "The New Macchiavelli", New York: Duffield
and Co. 1927, pp. 314-340; H. G. WeIls, "The Way the World is Going: Guesses and
Forecasts of The Years Ahead, London: Ernest Benn Ltd. 1928, pp. 115-123;
Bertrand Russell, "Portraits from Memory and Other Essays", New York: Simon and
Schuster 1956, pp. 81-83; Bertrand Russell, "The Autobiography of Bertrand
Russell, Boston: Little, Brown and Co. 1967, voll. 1-2; Beatrice Webb, "Our
Partnership", London: Longmans, Green and Co. 1948, pp. 217-366; Halford J.
Mackinder, "Democratic Ideals and Reality", New York: W. W. Norton and Co., Inc.
1969, pp. XIII, 40; G. K. Chesterton, "Heretics", New York: John Lane Co. 1905,
p. 81.
CONCORDI NEL CONCEPIRE L'IMPERO BRITANNICO COME GOVERNO MONDIALE DA ESTENDERSI
ALL'INTERO PIANETA, i membri del "Club" si divisero, però, sulla strategia da
adottare. Alla proposta di mobilitazione nazionale pre-bellica, in previsione di
un intervento britannico nel conflitto, sostenuta dalla maggioranza dei membri
del "Club", si contrappose LA "SOLUZIONE" DI H. GEORGE WELLS E DI BERTRAND
RUSSELL CHE PROSPETTARONO L'ANNIENTAMENTO DEL CONTINENTE EUROPEO ATTRAVERSO LA
"RIVOLUZIONE" ED IL "CONTROLLO SULLA MENTE UMANA": "LA SOLUZIONE NON STA IN UNO
SCONTRO DIRETTO" AVEVA AFFERMATO WELLS - "NOI POSSIAMO SCONFIGGERE LA "CULTURA",
PERCHÉ CONOSCIAMO COME FUNZIONA LA MENTE UMANA E IL SUO IMPERSCRUTABILE
SUBCONSCIO" (Carol White, op. cit., p. 5).
Wells e Russell furono messi in minoranza, ma la soluzione "interventista" non
raggiunse gli obiettivi sperati, né con la prima, come neppure con la seconda
guerra mondiale: l'impero britannico fu ridimensionato, mentre si affermò da un
lato lo strapotere sovietico e, dall'altro, la supremazia americana.
FEDELI ALLA LORO LINEA, WELLS E RUSSELL, PUR NON DISDEGNANDO L'IMPIEGO BRUTALE
DELLA FORZA MILITARE, SI DEDICARONO AL LORO SOTTILE PROGETTO DI PERVENIRE AD UN
GOVERNO MONDIALE ATTRAVERSO UN PROGRESSIVO POTENZIAMENTO DI ISTITUZIONI
SOVRANAZIONALI, UTILIZZANDO L'ARMA DELLA "PSICOLOGIA DI MASSA" PER INDURRE
L'OPINIONE PUBBLICA MONDIALE E LE NAZIONI AL CONSENSO. PARTE INTEGRANTE DEL
PROGETTO ERA UNA STRATEGIA PLANETARIA DA CONDURRE ALLO SCOPERTO E IN PIENA LUCE
DEL SOLE, PER ERODERE E SMANTELLARE OGNI POSSIBILE RESISTENZA A QUESTO GOVERNO
MONDIALE, FAVORENDO, COSÌ, LA SUA SUPINA ACCETTAZIONE.
Chi maggiormente fomentò questa strategia fu, appunto, il britannico Bertrand
Russell. Questo filosofo (si fa per dire) determinò le scelte strategiche delle
nazioni più potenti della terra, indirizzandole verso l'accettazione di un
governo mondiale da realizzare attraverso lo spopolamento "malthusiano" del
pianeta. Con la collaborazione di Wells, Russell tracciò le linee strategiche di
questo progetto, apertamente genocida, e fu ancora lui, tramite i suoi amici più
fidati, il principale responsabile della messa in atto del piano.
ECCO, IN BREVE, IL SUO ABERRANTE PENSIERO CHE PORTÒ A PROPORRE IL GENOCIDIO COME
CONSEGUENZA LOGICA E DESIDERABILE DELLA TEORIA DI MALTHUS. Il disprezzo della
vita umana ne costituisce la spina dorsale: "La vita è un fenomeno
insignificante, breve e transitorio [...] che non potrebbe creare turbamento se
non fosse perché uno vi è personalmente coinvolto" (Bertrand Russell, "The
Impact of Science on Society", New York: Simon and Schuster, 1953, p. 15). "La
scienza ha aumentato il controllo dell'uomo sulla natura, e si può supporre che
essa sia in grado di migliorare le sue condizioni di vita. Questo sarebbe vero
se l'uomo fosse un essere razionale, ma, purtroppo, non è altro che un groviglio
di istinti e di passione" ( Bertrand Russell, "The Future of Science and
Self-Portrait of theAuthor", New York: Philosophical Library 1959, pp. 7-12).
All'uomo, ridotto a semplice animale, fa seguito la menzogna malthusiana della
"teoria della limitatezza delle risorse": "agricoltura e industria, se mantenute
in continua espansione, non possono che portare all'esaurimento delle risorse
naturali" (Bertrand Russell, "The Impact...", op. cit., pp. 51, 98-99).
Russell proponeva all'umanità un preciso modello politico di civiltà: quello
cinese: "I cinesi hanno una civiltà e indole, per molti versi, superiori a
quelle delle razze europee" (Bertrand Russell, "The Problem of China", New York,
The Century Co., 1922, p. 233). "Le popolazioni di razza bianca cesseranno, tra
breve, di crescere; per le razze asiatiche e per quelle africane, invece, ci
vorrà del tempo perché l'incremento demografico raggiunga un livello adeguato
per mantenere la popolazione stabile senza bisogno di guerre e di pestilenze
[...]. Fino a quel momento, i benefici a cui mira il socialismo possono essere
realizzati solo parzialmente, e le razze meno prolifiche dovranno difendersi
contro quelle più prolifiche con metodi tanto disgustosi quanto necessari"
(Bertrand Russell, "The Prospects of industrial Civilization", London: George
Allen and Unwin, Ltd., 1923, p. 273). All'uomo "incapace di controllo
demografico", Russell illustrava le conseguenze: "Il pericolo di una carestia
mondiale può essere fronteggiato, per poco tempo, da miglioramenti nelle
tecniche agricole. Ma, se la popolazione continua a crescere ai tassi attuali,
tali miglioramenti non potranno più bastare. Vi saranno, allora, due gruppi:
l'uno, povero, con una popolazione in continuo aumento; l'altro, ricco, e con
una popolazione stabile. Tale situazione non può che portare ad una guerra
mondiale. [...]. La guerra potrebbe diventare così distruttiva che, per una
volta e per qualsiasi tasso di incremento demografico, non vi sarebbe il
pericolo della sovrappopolazione [...]" (Bertrand Russell, The Impact... op.
cit., pp. 29-30). Di conseguenza, LA GUERRA PROSPETTATA DA RUSSELL FU
PROSPETTATA COME GUERRA CONTRO IL CITTADINO: "Gli scienziati inventano,
continuamente, mezzi offensivi e difensivi sempre più elaborati. Il risultato è
quello di diminuire la percentuale della popolazione da mandare al fronte,
poiché cresce quella da dedicare alla produzione di armi e munizioni. Questo può
sembrare un vantaggio, ma ciò comporta che la guerra moderna sia rivolta,
principalmente, contro la popolazione civile e, in una nazione sconfitta, la
popolazione dovrà patire le stesse sofferenze dei suoi soldati" (Bertrand
Russell, "The Future..." op. cit., pp.7-12).
RUSSELL NON RIFUGGE NEMMENO DALL'IDEA DI FABBRICARE E DI USARE ORDIGNI NUCLEARI.
E ciò spiega l'esistenza della "Bibbia della società Pugwash", creata in
collaborazione con Einstein. Ecco, infatti, cosa dice questo "pacifista" alla
Einstein: "Io non sono d'accordo con quanti si oppongono alla costruzione della
bomba ad idrogeno [...] poiché non val la pena combattere una guerra, a meno che
non sia vantaggioso vincerla" ("World Horizon" 1950, e citato in C. White, op.
cit., p. 184)! E vedendo i vantaggi derivanti dalla vittoria Russell era
elettrizzato dalle atomiche sganciate a Hiroshima e Nagasaki: "Se l'America
fosse più imperialista, vi sarebbe un'altra alternativa [...] alla totale
obliterazione della vita civile. [...]. Durante i prossimi anni, questa politica
(di disarmo) potrebbe essere imposta con la forza. SE FOSSERO ANCHE NECESSARIE
UNA O DUE GUERRE, ESSE SAREBBERO COMUNQUE BREVI E TERMINEREBBERO CON UNA
DECISIVA VITTORIA AMERICANA" (Bertrand Russell, "The Future..." op. cit., p.
518).
RUSSELL SI FECE PERCIÒ PROMOTORE DELL'USO DELL'ARMA NUCLEARE PER LA CREAZIONE DI
UN IMPERO MONDIALE: "C'È UNA COSA, ED UNA SOLA, CHE PUÒ SALVARE IL MONDO [...];
QUESTA È CHE L'AMERICA DICHIARI GUERRA ALLA RUSSIA, ENTRO I PROSSIMI DUE ANNI,
PER STABILIRE UN IMPERO MONDIALE FACENDO USO DELLA BOMBA ATOMICA" (Lettera del
settembre 1945 all'amante Gamel Brenan, riportata in Clark, "Life of Bertrand
Russell", p. 518).
Questa è l'idea di governo mondiale di Russell: "QUANDO PARLO DI UN GOVERNO
MONDIALE, IO NE INTENDO UNO CHE VERAMENTE GOVERNI; [...] L'UNICO AD AVERE: TUTTE
LE BOMBE ATOMICHE E LE FABBRICHE CHE LE PRODUCONO, TUTTA L'AVIAZIONE MILITARE,
TUTTE LE NAVI DA GUERRA E, IN GENERALE, TUTTO CIÒ CHE È NECESSARIO PER RENDERLO
IRRESISTIBILE" (Bertrand Russell in "Bulletin of the Atomic Scientists", 1946).
La guerra atomica contro l'Unione Sovietica, però, non fu dichiarata. Fu così
che, per eliminare il pericolo del monopolio nucleare americano (!), e per
mantenere il controllo delle sorti del mondo nelle mani degli strateghi
sovranazionali, l'Unione Sovietica fu sostenuta, dagli amici di Russell, nel suo
sforzo di dotarsi dell'arma nucleare.
Le accuse rivolte a Leo Szilard, Roben Oppenheimer, Enrico Fermi, amici di
Bertrand Russell, sono contenute nel libro di Pavel Sudoplatov, Anatoli
Sudoplatov, Jerrold L. e Leona T. Schecter intitolsato "Speciai Task: The
Memoires of an Unwanted Witness - A Soviet Spymaster" (Boston: Little, Brown &
Co., 1994). Nell'articolo di "EIR", 01/07/1994, pp. 20-31 si sottolinea che
l'aiuto dato all'Unione Sovietica, per lo sviluppo dell'arma nucleare, è stato
fornito dopo l'avvenuto accordo tra B. Russell e N. Krusciov per la gestione
bipolare del mondo sotto la minaccia nucleare. Lo scopo era quello di pervenire
ad un Governo Mondiale sotto gli auspici delle Nazioni Unite. In queste
condizioni, la guerra atomica diveniva improbabile, ma - almeno - sempre
possibile, sosteneva Russell: "Non è affatto improbabile che le grandi potenze
militari del mondo conoscano la loro distruzione per la loro incapacità di
astenersi dalla guerra" ( Bertrand Russell, "The Problem of China", op., cit.,
pp. 265-266).
Al mondo, già terrorizzato, e sotto la continua minaccia di un olocausto
nucleare, Bertrand Russell offriva contemporaneamente la "psicologia di massa",
arma usata per indurre o strappare il consenso: "Penso che l'argomento di più
grande importanza politica - scriveva - sia la psicologia di massa. [...]. Gli
psicologi del futuro dovranno avere classi di bambini ai quali dovranno, con
metodi diversi, inculcare la convinzione che la neve è nera! Si potrà giungere
rapidamente ad alcuni risultati; primo, che l'influenza della famiglia è di
ostacolo; secondo, che non si può far molto se l'indottrinamento non inizia
prima dell'età di dieci anni; terzo, che alcuni versi, messi in musica e
intonati in modo ripetitivo sono di estrema efficacia!" (Bertrand Russell, "The
Impact...", op. cit., pp. 2930).
In definitiva, lo scopo da raggiungere, Russell lo spiegava apertamente con
queste parole: "Imparare a sottometterci alla legge, perfino (quando questa) è
imposta da stranieri che disprezziamo ed odiamo, e che sappiamo essere
completamente estranei ad ogni considerazione di giustizia" (ibid. pag. 75).
A questo punto, qualcuno potrà pensare che erano altri tempi, cioè tempi di
esseri cinici. Ebbene, non è vero. Anche oggi è così. Basta aprire un po' gli
occhi e non dimenticare. Il 10 marzo 2004, per esempio, il quotidiano piacentino
"Libertà" pubblicava un articolo intitolato "Giocando imparano a pagare le
tasse. Nelle scuole di Castelvetro un progetto di educazione alla legalità".
Ricordo che leggendolo mi vergognai di essere italiano, emiliano, piacentino...
Poi però considerai che questa è la normalità di oggi. Molte altre scuole
adottarono poi questa idiozia pedagogica. Insomma, per ridurre la gente alla
schiavitù, è
indispensabile creare un'elite in grado di dirigere l'uso della "psicologia di
massa"...
Nel 1928, a questo proposito, Russell aveva infatti scritto: "Voglio suggerire
una nuova organizzazione sociale, una nuova istituzione che, per ora, posso
chiamare enciclopedia mondiale. [...]. Questa enciclopedia dovrebbe assumere il
ruolo di una Bibbia [la "BIBBIA DELLA SOCIETÀ PUGWASH", appunto, creata dal duo
Russell-Einstein - nota mia] nella cultura mondiale. [Essa] dovrà esercitare una
grande influenza su chiunque controlli amministrazioni, o diriga centri di
creazione della "psicologia di massa", [su chiunque] dichiari guerre, produca
cibo o faccia morir di fame, o stermini intere popolazioni!" (questa citazione è
tratta dall'articolo introduttivo, scritto da Bertrand Russell,
dell'Enciclopedia Internazionale delle Scienze Unificate, pubblicata nel 1928,
da Robert Hutchins, futuro presidente dell'Università di Chicago). Nello stesso
anno, H. George Wells aveva pubblicato un programma dal titolo: "The Open
Conspiracy", "La congiura aperta" (H. G. Wells, "The Open Conspiracy: Blueprint
for a World Revolution", London, Victor Gollanez, 1928).
Partendo da una totale concordanza con la teoria genocida di Russell, questo
programma enunciava i principi di un governo mondiale, capace di porre in atto
quanto segue: "1) La completa affermazione, sia teorica che pratica, della
natura provvisoria dei governi esistenti; 2) la decisione di minimizzare, con
ogni mezzo disponibile, i conflitti tra questi governi, [...] e le loro
interferenze nello stabilire un sistema economico mondiale; 3) la determinazione
di conferire la proprietà privata locale, o nazionale, o almeno il credito, i
trasporti, la produzione di cibo ad un governo mondiale; 4) il riconoscimento
pratico della necessità di un controllo biologico mondiale, come ad esempio, il
controllo sulla popolazione e sulle malattie; 5) la definizione di uno standard
minimo di libertà e di sussistenza individuale nel mondo (ovviamente ben lontane
dalla libertà e dal minimo vitale previsti nell'idea antroposofica della
triarticolazione sociale dei poteri scoperta da Rudolf Steiner); 6) il dovere
supremo di subordinare la vita personale alla creazione di un governo mondiale,
capace di assolvere a queste funzioni" (ibid. pp. 14-15).
Dopo aver letto quest'opera, Bertrand Russell scrisse ovviamente all'autore:
"Non vi è nulla, che io conosca, con cui possa essere più pienamente d'accordo"
(ibid. pp. 113-114).
Herbert George Wells è famoso per aver predetto l'uso della bomba atomica contro
la popolazione civile, e per aver fissato per il 1956 lo scoppio di un'epidemia
su scala mondiale che avrebbe cancellato metà della popolazione del pianeta (H.
O. Wells, "The Shape of Things to Come", New York: Macmillan Co. 1933). Ed
affermava: "La comunità mondiale che desideriamo [...] esige, quale condizione
principale, un controllo deliberato della popolazione" (H. O. Wells, "The Open
Conspiracy..." op. cit., pp. 162 e segg.). Come non poteva trovarsi d'accordo
Russell con costui?
L'ecatombe causata dalle due guerre mondiali non diede però i risultati sperati.
Deluso da ciò, Russell, nel 1951, auspicava mezzi di sterminio più "efficaci":
"Attualmente, la popolazione mondiale aumenta di circa 58.000 unità al giorno.
La guerra, finora, non ha avuto effetti consistenti sul rallentamento della
crescita demografica, che è continuata, nonostante le ultime due guerre
mondiali. [...]. LA GUERRA È STATA FINORA DELUDENTE SOTTO QUESTO ASPETTO [...]
MA, FORSE, LA GUERRA BATTERIOLOGICA SI RIVELERÀ PIÙ EFFICACE. Se una peste nera
potesse scoppiare in tutto il mondo, ad ogni generazione, i sopravvissuti
potrebbero procreare liberamente senza popolare troppo questo pianeta. Tutto ciò
potrebbe sembrare spiacevole, ma che importa? Le persone di grande intelletto
sono indifferenti alla felicità, soprattutto se si tratta di quella degli altri"
(Bertrand Russell, "The Impact of Science..." op. cit., pp. 102-104).
Questa "teoria del genocidio", purtroppo, non rimase "lettera morta", e tutti
gli orrori che il mondo ha conosciuto in questi ultimi anni sono contenuti in
essa, grazie anche al lavaggio del cervello, praticato quotidianamente dai mass
media, finalizzato all'accettazione progressiva, da parte dell'opinione pubblica
mondiale, dell'idea dello spopolamento del pianeta come unica politica
indispensabile per la "sicurezza umana".
Mai si è inneggiato tanto ai "diritti inalienabili dell'uomo" e mai si è
invocata tanto la "pace" nel mondo come oggi, calpestando così il diritto alla
vita dell'uomo, la sua dignità, e le sue più elementari necessità ed esigenze.
Mai infatti si sono viste tante guerre di sterminio dilagare in tutto il mondo
come oggi.
Questa teoria genocida non ha solamente permeato ideologie e intere istituzioni
a livello internazionale; non solo si è incarnata in certe fondazioni e club
sovranazionali (basta inserire in qualsiasi motore di ricerca internet le parole
"Club di Roma" per vedere piovere elogi a questo club da sinistra a destra),
creati per la sua messa in atto: l'attuazione di questi propositi è stata
assunta addirittura come necessità politica per il raggiungimento del governo
mondiale, e come politica estera col pretesto dell'"ONU-sicurezza" del mondo.
(1) Per il ricercatore storico rimando alla pagina dei misfatti ONU, già ripubblicata a richiesta in formato PDF il 14 settembre 2014 http://digilander.libero.it/VNereo/misfatti-onu-nato-ue.pdf che raccoglie i 6 precedenti riguardanti anche NATO e UE in merito all'antica visione malthusiana della vita sociale: 1°) Onu wilsoniano e Goetheanum steineriano: misfatti dell'ONU e rimedio; 2°) Genocidio ONU: il genocidio voluto dai banchieri, dagli economisti e dagli ideologi anglofoni (Malthus, Bertrand Russell, H. G. Wells, ecc.); 3°) Cultura ONU: cultura dell'insicurezza dell'individuo; 4°) Ambientalismo ONU: conseguenze della cultura ONU; 5°) UE & NATO: rapporti UE-NATO e terza guerra mondiale; 6°) Filantropia ONU: il movimento anti-natalista mondiale dei benpensanti (non pensanti).