Nereo Villa
Chi ha "suicidato" David Rossi?
In base alle considerazioni che seguono, oggi si può ben dire che chi "suicidò" Alessandro Bassi nel crack Parmalat (1) è lo stesso, anzi la stessa, che ha "suicidato " David Rossi nella tragedia MPS, vale a dire: la Banca, ma si potrebbe ben dire il sionismo italiano in atto per il nuovo ordine mondiale anglosionista...
La tesi su Bassi (vedi ancora la nota 1) era del prof. Giacinto Auriti, docente di diritto all'Università dell'Aquila che può essere sintetizzata come segue. Quale fu la grave colpa di Tanzi in merito al crack della Parmalat? Tanzi si "limitò " a copiare il cattivo esempio di Fazio, basandosi sulla truffa della riserva. Quello che fece Tanzi non fu niente di più, né di meno di quello che fanno ancora oggi tutti i governatori della banche centrali! Loro possono farlo perché… loro sono il Nuovo Dio, il nuovo Vitello d'oro. Tanzi no. Perché? Che differenza c'era fra un governatore e Tanzi? Auriti, intervistato, aveva risposto: "L'unica differenza è che il governatore ha per legge il diritto di farlo, mentre Tanzi no".
Quale dinamica accomuna i due?
- "Tanzi ha semplicemente cercato di imitare Fazio: ha preteso creare una nuova moneta basandosi non sulla riserva, ma sull'illusione della riserva".
Lei sta dicendo che il "gioco" di Tanzi è lo stesso della banca centrale?
- "Esattamente. I governatori delle banche centrali, prestando il dovuto all'atto dell'emissione, caricano il costo del denaro del 200% oltre gli interessi, e trasformano i popoli da proprietari in debitori del proprio denaro. Tanzi non ha fatto altro che copiare l'esempio datogli dal governatore perché ha creato, con falsi in bilancio, valori monetari, usando come riserva l'illusione della stessa, proprio come fa il governatore. Il gioco è andato bene fintanto che ha retto il cordone ombelicale che lo collegava alla banca centrale. Tagliato il cordone, la truffa è stata scoperta".
Quindi le banche sono responsabili di tutto questo?
- "Calisto Tanzi è collegato in questo meccanismo con il Governatore e lo dico, forte del fatto che sono stato il primo ad alzare la mano contro queste regole del gioco. Già l'8 maggio del ‘93 […] presentai una denuncia per truffa contro l'allora Governatore pro tempore della banca d'Italia: Carlo Azeglio Ciampi, attuale Presidente della Repubblica Italiana. La banca centrale, all'atto dell'emissione, presta il denaro che dovrebbe accreditare, e il meccanismo consiste nel trasformare la collettività da proprietaria a debitrice del proprio denaro".
E qual è il rapporto con la multinazionale?
- "Una multinazionale è un ente economico che non può fare previsioni sui prezzi e i costi di mercato. Per questo ogni multinazionale ha bisogno di avere l'appoggio della banca centrale. Nell'attuale sistema monetario l'arbitrio assoluto sull'emissione o il ritiro della moneta è in mano alla banca centrale".
[…] Da qui sono nate le crisi di FIAT e di Parmalat?
- "Fiat e Parmalat sono entrate in crisi dopo che la sovranità monetaria era stata trasferita dalla banca d'Italia alla banca centrale europea. Ragion per cui la responsabilità penale non va limitata solo al vertice della multinazionale, ma va innanzitutto e fondamentalmente estesa ai vertici della banca centrale in un'ipotesi eclatante di 'associazione a delinquere'. La cosa più importante da capire, però, per applicare il codice penale, è riuscire a stabilire chi è il ladro e chi il derubato, o chi è il truffato e chi il truffatore. Ma come è possibile se non si stabilisce di chi è la proprietà della moneta all'atto dell'emissione? Quando la moneta era concepita come titolo rappresentativo della riserva, la banca centrale aveva il diritto di affermare che, possedendo la riserva, possedeva anche la moneta, che quindi poteva emettere perché prestare è prerogativa del proprietario. Abolita la convertibilità ed addirittura la stessa riserva nel 1971, il compenso che noi dobbiamo dare alla banca centrale è in realtà quello del costo tipografico. La banca centrale si appropria invece illecitamente della differenza tra costo tipografico e valore nominale e dell'equivalente relativo credito abusivamente acquisito. Insomma la banca emette, prestando, un valore creato dalla collettività per convenzione, valore che quindi dovrebbe essere accreditato alla collettività e non addebitato".
Quindi la sua proposta è: trasformiamo i cittadini da debitori a proprietari del loro denaro?
"Il nocciolo della questione è proprio questo... La moneta deve essere di proprietà del popolo. Una proposta condivisa da molti e che coinvolge trasversalmente tutti i partiti politici"-
[…] Insomma Tanzi come Fazio?
- "Appunto. Tanzi ha copiato l'esempio datogli dal governatore. Non sappiamo perché, ma l'ha fatto. Ma a questo punto si impone davvero una giustizia monetaria di dimensioni mondiali, per restituire il maltolto, trasformando i popoli da debitori in proprietari della propria moneta" (La PADANIA del 7 Gennaio 2004).
In base a queste considerazioni, mi sembra che le cause del "suicidio" odierno di David Rossi non siano molto lontane da quelle del 2004 di Alessandro Bassi...
Nereo Villa 7 marzo 2013
(ho ripubblicato questa pagina in NereoVillaOpere il 9 ottobre 2017 da "Afimo" mio vecchio sito ora rimosso)
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(1) Leggi: http://www.newsletter.it/html/view_arretrato.asp?idmessaggio=21244&idlista=4140&idutente=5966 : La tragedia Parmalat Chi ha "suicidato " Alessandro Bassi? di Giacinto Auriti - Quando la moneta era d'oro, il valore monetario nasceva nelle tasche di chi trovava la pepita, cioè del primo portatore che era anche il primo proprietario della moneta. Con l'avvento della moneta nominale, nasce una nuova miniera che si distingue da quella tradizionale perché mentre questa è disabitata, quella è abitata da un fantasma: la persona giuridica banca centrale S.p.A.. Questo nuovo protagonista della storia (nato nel 1694 con la Banca d'Inghilterra) è diventato il primo proprietario dell'oro-carta producibile – a differenza dell'oro-metallo – in quantità illimitata a costo nullo. Poiché tra la figura di "debitore " e quella di "proprietario " non vi è incompatibilità (tanto è vero che si può avere la proprietà di un bene ipotecato), il primo portatore è diventato inconsapevolmente, ad un tempo, secondo proprietario e primo debitore, perché il banchiere aveva rubato la proprietà nell'anonimato, nascondendosi dietro la società anonima della banca centrale S.p.A.. Ciò non poteva avvenire nella miniera di oro-metallo per mancanza di fantasmi. E quando i magistrati inquirenti si propongono di scoprire chi sta dietro al paravento della persona giuridica, si trovano di fronte ad innumerevoli altri fantasmi della stessa razza, sicché il vero grande rischio che corrono i magistrati è quello di incorrere nell'esaurimento nervoso, vittime del gioco del paravento dei paraventi delle grandi mangiatoie. Il più grande fantasma di questo gioco è la Banca Centrale S.p.A. con scopo di lucro da versare nei portafogli degli azionisti della banca stessa, senza alcun rischio. Poiché la multinazionale è nella necessità di disporre, senza limite e senza costo, di tutto il denaro che vuole, per sopravvivere deve essere collegata alla banca centrale e disporre illimitatamente di sangue monetario. Quando il cordone ombelicale viene tagliato – come è avvenuto col trasferimento della sovranità monetaria dalla Banca d'Italia alla B.C.E. – le multinazionali sono entrate necessariamente in crisi per mancanza di soldi: vedi FIAT, Cirio, Parmalat, Finmatica, eccetera. Teniamo, con l'occasione, a precisare che nel dare notizia del convegno del Sindacato SAUS (Abruzzopress del 23 gennaio u.s.) abbiamo inconsapevolmente annunciato anche il contestuale suicidio da insolvenza di Alessandro Bassi, con le seguenti testuali parole: "…nella nostra qualità di rappresentanti del Sindacato Antiusura SAUS e con l'adesione del Sindacato Antiusura SNARP, chiediamo ai magistrati l'applicazione delle leggi vigenti contro l'abominevole dilagare della grande usura, causa della malattia sociale del suicidio da insolvenza che non ha precedenti nella storia. "Nell'attesa che si accerti di chi sia la proprietà della moneta all'atto dell'emissione, chiediamo che i magistrati concedano, con provvedimento d'urgenza, la moratoria dei debiti bancari e fiscali. Infatti la puntualità dei pagamenti è oggi impossibile perché la banca centrale, prestando il dovuto all'atto dell'emissione, carica il costo del denaro del 200% oltre gli interessi " (Nota aggiunta: Questo è il motivo per cui le multinazionali sono state costrette a battere moneta con la falsificazione dei bilanci, imitando la banca centrale). "Se i magistrati non terranno conto di questa nostra segnalazione, potranno partecipare, anche con le toghe rosse, al funerale dei suicidi da insolvenza. " Dunque: Chi ha ucciso il suicida? Quanti suicidi sono ancora necessari per convincere politici e magistrati che, per esorcizzare i fantasmi, basta restituire ad ogni cittadino il maltolto del suo reddito monetario?